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Autore: Lella Duke    19/01/2006    3 recensioni
Gli ingredienti ci sono tutti: i giovani Duke, una bella ragazza, un segreto tenuto nascosto non troppo bene e una vendetta da mettere in atto. Se ne avete voglia leggete e commentate!
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo terzo:

 

Capitolo terzo: Una piacevole serata

 

Luke arrivò sotto la pensione nella quale alloggiava Melody, ma non ebbe necessità di parcheggiare o spegnere il motore della macchina perché lei, appoggiata allo stipite del portone, lo stava già aspettando.

Ma bravo! Oltre che carino sei anche un tipo preciso! Un altro punto in tuo favore direi!” Esordì Melody affacciandosi nel finestrino del Generale Lee.

Che vuoi farci! Qualcuno tempo fa mi ha detto che è da maleducati far attendere le signore!” Replicò Luke donandole un sorriso piuttosto imbarazzato.

“A questo punto proporrei di non perdere altro tempo e dar inizio alla nostra serata, che ne dici?” Domandò infine Melody tentando di aprire la portiera del Generale.

“Accidenti se è duro questo pezzo di ferraglia e io che credevo che la mia macchina fosse da buttare!” Esclamò poi quando si rese conto che quello sportello non ne voleva sapere di sbloccarsi.

“Beh! In realtà se vuoi entrare in questa macchina dovrai passare dal finestrino; vedi io e mio cugino Bo abbiamo saldato le portiere del Generale Lee per renderlo al pari di una qualunque altra auto da corsa.” Rispose divertito Luke.

“Davvero? Che cosa curiosa! Ma non rimane un pochino scomodo? Domandò quindi tentando goffamente di arrampicarsi sulla vettura.

Luke allora, comprese le difficoltà di Melody la raggiunse, la sollevò adagio tra le braccia e la aiutò a prendere posto all’interno della macchina.

“Bene! E anche questa è fatta!” Esclamò soddisfatta sistemandosi comodamente sul sedile. “Allora hai già pensato a dove andare per cena?” Proseguì poi.

“Forse non ci crederai ma non abbiamo molte alternative: in tutta la contea l’unico locale nel quale è possibile mangiare è il Boar’s Nest, quindi…”

E quindi metti in moto e parti! Per me va più che bene e poi sto morendo di fame!” Affermò allegramente Melody carezzandosi lo stomaco con aria sognante.

 

Dovete sapere che il Boar’s Nest era di proprietà di J.D. Hogg così come molti altri edifici pubblici della contea di Hazzard. Boss tra le altre cose era anche sindaco, giudice e commissario di contea, quindi non stupisca se il suo era l’unico locale adibito a mangiatoia nel raggio di una cinquantina di chilometri. Leggende paesane in verità assicurano che nel corso degli anni qualche impavido abbia tentato di aprire ristoranti o affini, ma inspiegabilmente, ogni volta nel giro di pochi giorni, lo sfortunato di turno fuggiva da Hazzard a gambe levate… strano vero?

 

In pochi minuti i due giovani arrivarono davanti all’entrata del locale e una volta oltrepassata la piccola porta di legno che ne consentiva l’accesso all’interno, si sistemarono presso un tavolo un po’ più appartato degli altri e lì rimasero per buona parte della serata. La cena fu consumata molto tranquillamente e nel frattempo la conversazione di Luke e Melody non conobbe mai attimi di pausa o silenzi imbarazzanti. Benché si fossero appena conosciuti, già dalle prime battute, i due ragazzi sembravano avere molti interessi in comune ed una buonissima intesa, particolari che naturalmente Luke notò con grande piacere.

Melody si prodigò nel racconto di quella che era la sua vita per sommi capi; si soffermò soprattutto nel parlare dei suoi genitori: una madre che aveva perso quando era poco più di un’adolescente e un amato padre scomparso soltanto da pochi mesi. Gli confidò il suo sogno di diventare un avvocato, motivo per il quale si era iscritta all’università, ma l’improvvisa morte del genitore l’aveva sconvolta al punto da farle interrompere i suoi studi.

Luke da parte sua parlò molto della sua famiglia, della passione condivisa con il cugino per le auto da corsa e di come fosse bizzarra a volte la vita nella contea di Hazzard. Quest’ultimo punto catalizzò particolarmente l’attenzione di Melody la quale cominciò a fare domande su domande riguardanti soprattutto i concittadini del suo interlocutore. Luke dunque non poté fare a meno di menzionare gli abitanti di maggior spicco di Hazzard: le parlò di Cooter grande amico della sua famiglia e unico meccanico della contea, il quale a detta del giovane Duke, era talmente abile nel suo mestiere da non avere rivali. Fotografò con un pizzico di sarcasmo le forze dell’ordine di cui facevano parte lo sceriffo Rosco P. Coltraine e il suo vice Enos Strate. Anche Enos era un amico d’infanzia dei Duke, amava (non corrisposto) Daisy da una ventina d’anni (più o meno), aveva un carattere mite ed un’intelligenza non troppo spiccata, tuttavia era un ragazzo di alti valori morali di cui potersi fidare ciecamente. Continuò nominando J.D. Hogg e presentandolo come l’uomo a capo dell’intera contea nonché “proprietario” della polizia di Hazzard. Luke lo descrisse fisicamente indicandolo come un uomo di mezz’età, basso e rotondo e perennemente vestito di bianco, praticamente inconfondibile anche agli occhi di chi non lo aveva mai visto. Infine concluse ritraendo Lulù Coltraine Hogg moglie di J.D. e sorella di Rosco. Lulù era una paffuta e bonaria signora che nulla aveva a che spartire con i sordidi affari del marito e del fratello; aristocratica anche e soprattutto nei modi, a differenza di Boss era ben vista e rispettata da tutti i cittadini di Hazzard.

La serata continuò piacevolmente tra chiacchiere e sorrisi finché i due giovani si resero conto di quanto si fossero attardati dentro a quel locale; Melody, visibilmente stanca, suggerì quindi di concludere così la serata proponendo di rimandare il giro turistico della città al giorno successivo. Luke accettò di buon grado e, una volta ripreso possesso del Generale Lee, si avviò verso la pensione nella quale alloggiava Melody.

“Sono stata davvero bene!” Esordì la ragazza quando il bolide arancione si arrestò di fronte all’entrata della pensione.

“E’ stata una bella serata anche per me!” Convenne Luke voltandosi per guardare meglio la sua bionda compagna.

“Attenderò con ansia che arrivi domani e spero proprio che questa notte passi in fretta!” Esclamò quindi Melody avvicinando lentamente il suo viso a quello di Luke e posandogli dolcemente un furtivo bacio sulle labbra.

“Buonanotte!” Disse poi mentre usciva dalla macchina.

“Buonanotte anche a te!” Concluse con un filo di voce Luke guardandola andar via.

 

Melody si avviò con passo celere verso la porta della sua stanza, la oltrepassò e la serrò alle sue spalle. Raggiunse nel buio uno scomodo divano sul quale si lasciò cadere; abbandonò la testa all’indietro e chiuse gli occhi mentre un debole sorriso appariva pian piano sulle sue labbra.

“Non ti sembra un po’ tardi per rientrare?” Domandò con tono minaccioso una voce rauca proveniente dal fondo della stanza. “Spero che almeno ti sia divertita!”

Melody riassunse una posizione più eretta e si voltò verso l’angolo buio dal quale proveniva quella voce “è stata una serata molto piacevole te l’assicuro!” Esclamò accompagnando le parole ad una risata piuttosto compiaciuta. "Io me ne sto qui in trepidante attesa e tu invece te ne vai in giro a spassartela con un campagnolo! Ti avverto Melody non ho intenzione di rimanere qui per chissà quanti giorni ancora!" "Datti una calmata mio caro! Non lo sai che la vendetta è un piatto che va consumato freddo?" Concluse infine Melody tentando di mascherare al meglio l'ansia che l'aveva assalita.

 

Luke parcheggiò il Generale Lee di fronte alla fattoria e fece per entrare in casa, quando all’improvviso si arrestò e tornò indietro verso la sua vettura. Si soffermò per qualche istante a guardarla e poi con un agile salto si mise a sedere sopra il cofano. Distese le gambe ed appoggiò la schiena contro il parabrezza incrociando le braccia dietro la testa. La serata non era particolarmente fredda sebbene l’inverno fosse alle porte ed il cielo trapuntato da migliaia di stelle, era limpido e luminoso come non mai. Luke non poteva fare a meno di pensare alla fortuna che aveva avuto nell’incontrare Melody; si sentiva decisamente attratto da lei sia a livello fisico che mentale e si sorprese a sorridere quando si accorse che al solo pensiero di rivederla l’indomani, cresceva in lui un’eccitazione simile a quella provata da un bimbo a cui i genitori hanno appena promesso un giocattolo nuovo.

 

Sapete che vi dico? Questa Melody comincia proprio a darmi sui nervi! Ma secondo voi Luke si sarà già innamorato oppure c’è ancora qualche speranza che questa storia alla fine non lo faccia soffrire più di tanto? Ma in ogni caso quale sarà la sua reazione quando scoprirà che la sua bella fiamma ha ben altri pensieri per la testa? Francamente non oso neanche immaginarlo!

A proposito, ma il vostro cuore non ha sussultato quando Melody si è rivolta al Generale Lee chiamandolo senza mezzi termini “pezzo di ferraglia”? Sinceramente parlando…  io sono caduta dalla sedia!

 

 

Continua…

 

 

Piccole curiosità:

- A tutt’oggi, soprattutto negli Stati Uniti, con il termine “Daisy Duke” ci si riferisce ad un certo tipo di calzoncini ossia quegli stessi che indossava la bella Cathrine nel telefilm e che lei stessa aveva ricavato da un paio di jeans tagliati;

- Il Generale Lee è stato detentore (non so se lo sia ancora oggi) del record mondiale per il salto più lungo della storia. Vi ricordate la sigla iniziale Hazzard? Rammentate il Generale volare da una sponda all’altra di un torrente? Bravi! E’ proprio quello il salto a cui mi riferisco.

   
 
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