Promemoria

“Avanti, tutti qui. Dovete aiutarmi.”

James irruppe in Dormitorio con queste parole sulle labbra, destando immediatamente l'attenzione dei suoi compagni di stanza.

Remus sollevò gli occhi dal libro di Incantesimi, Peter corse subito vicino a James.

Sirius guardò l'amico con un sopracciglio inarcato. “Che problemi hai?”

James si sfregò le mani, sedendo sul bordo del suo letto.

“Un piano....” iniziò, concitato.

“...per uscire con Lily.” concluse Remus, tornando a leggere.

Si sarebbe mai rassegnato?

“Esatto.”

Sirius sbuffò sonoramente.

“Mi servite tutti, però, stavolta!” dichiarò James, l'espressione seria. “Devo fare in modo che riconosca il momento in cui tra noi nascerà l'amore.”

Sguardi molto perplessi.

“Ascoltate. Il piano è semplice...”

°*°*°*°*°

Remus fu il primo. Non sapeva esattamente perché stesse aiutando James a fare una cosa così idiota. Oh, sì, era una cosa assolutamente stupida. Ma, in fondo, non gli costava nulla...

Lily era sempre in biblioteca, a quell'ora, sarebbe andato sul sicuro.

Si insinuò all'interno dell'immensa sala ed imboccò il corridoio principale, guardandosi intorno.

Finalmente la vide, alla ricerca di chissà quale volume in uno scaffale pieno zeppo di libri di Pozioni.

“Ciao Lils.” la salutò con un sorriso, avvicinandosi.

Lei portò lo sguardo su di lui, strizzò un occhio. “Ciao Rem. Che fai di bello?”

“Niente di importante...” con fare annoiato il ragazzo posò i libri sul tavolo accanto a loro, indi sedette su una delle lunghe panche. “Dovrei mettermi in pari con Erbologia.”

Lei annuì, tornando a concentrarsi sulla ricerca del libro.

Remus attese qualche secondo, poi tirò fuori un bigliettino dalla tasca e lo depose sul tavolo, non troppo vicino né troppo lontano dalla pergamena per metà scribacchiata che indubbiamente apparteneva a Lily. Con un sorrisetto aprì il libro di Erbologia, ed iniziò a leggere. Beh, per essere sinceri era davvero indietro con il programma. Tanto valeva unire l'utile al dilettevole.

Come previsto, quando la ragazza tornò al suo posto con un grosso tomo polveroso in mano, impiegò meno di tre secondi a notare quel solitario pezzo di carta che giaceva poco distante da lei. Lo prese e lo rigirò tra le dita.

“Ogni grande amore comincia con un bacio.” lesse, a voce alta.

Remus alzò lo sguardo su di lei, fingendo di non capire. Lily gli mostrò il biglietto.

“E' tuo?” chiese, un sopracciglio inarcato e un sorrisetto sulle labbra.

Lui si esibì nella migliore espressione di diniego che potesse riuscirgli.

“Proprio no. Però è una bella citazione, non credi?”

Lily trattenne un sorriso divertito.

“Sì, carina.”

James, un paio di scaffali più in là, strizzò l'occhio a Remus.

°*°*°*°*°

Poi toccò a Peter. Il ragazzo era teso in maniera esagerata e quasi immotivata per quello che doveva fare. Era un incarico semplice, in fondo...o almeno, tentava di convincersi che lo fosse.

Attendeva fuori dall'aula di Aritmanzia, nell'attesa che la lezione avesse termine.

Sarebbe bastato andar lì, trovare un modo semplice per citarle quella frasetta, e poi scappar via. Senza destare sospetti, naturalmente.

Gemette, quando finalmente la campanella suonò

No, non era semplice affatto...

I ragazzi iniziarono ad uscire dalla classe, chiacchierando tra loro del più e del meno.

Eccola lì, a metà fila, in conversazione con un Corvonero dall'aria antipatica.

“Ehi...ehi, Lily!” la chiamò, agitando un braccio in aria.

Lei si voltò, lo guardò sorpresa, corrugando la fronte.

“Peter...che c'è?” chiese, avvicinandosi a lui. Dallo sguardo preoccupato sembrava che si aspettasse chissà quale notizia.

“Ecco...” il ragazzo esitò, torcendosi le mani un attimo. Lei sollevò le sopracciglia e attese.

“...beh, sì..sai, oggi ho letto una bella frase, in un libro!”

“Ah.” l'espressione della ragazza si faceva sempre più perplessa.

“Sì. Molto bella, sai?” tentò di esibirsi in un sorriso rilassato, con scarsi risultati.

“Immagino, Peter. E...quindi?” silenziosamente Lily si augurava che facesse in fretta, o sarebbe arrivata in ritardo ad Antiche Rune.

“Ogni grande amore comincia con un bacio!” citò a perfezione Peter, tirando poi un respiro di sollievo. L'aveva ricordata benissimo.

Lily aggrottò le sopracciglia. Di nuovo quella frase.

Detta da...Peter?

Il dubbio giunse in un solo istante.

“Peter Minus...” iniziò, stringendo gli occhi, ma il ragazzo già correva a perdifiato lungo il corridoio.

James, nascosto proprio dietro l'angolo, sospirò, ammettendo che Peter probabilmente non avrebbe potuto fare di meglio.

°*°*°*°*°

Infine venne il turno di Sirius. Lui era, con ogni probabilità, quello a cui quel favore scocciava di più, tra i tre. Borbottando imprecazioni contro il migliore amico scese le scale che portavano in giardino. Che cosa stupida, James. Mandare tutti e tre a turno da lei e dirle -in un modo o nell'altro- quella stupida frase. Per che cosa, poi?? Non poteva dirgliela da solo?? La sua risposta era stata negativa: “No, perché così il messaggio sarà già ben impresso quando toccherà a me. E, quando farò quello che devo, capirà che tra noi starà nascendo l'amore.”

Sì, bella storia. Intanto a loro tre toccava fare la figura dei cretini.

Beh, ovviamente la cosa più importante era trovare un contesto adatto in cui inserire quella frase.

Aveva già un'idea per renderla perfettamente naturale!

James forse si sarebbe un po' lamentato, ma pazienza.

La chioma rossa di Lily, seduta in riva al lago, era facilmente distinguibile da parecchi metri di distanza. Sirius sospirò, avviandosi in quella direzione.

“Ciao, rossa.”

La vide alzare gli occhi al cielo, senza nemmeno guardarlo.

“...Black...”

Si lasciò cadere sul prato accanto a lei, a gambe larghe.

“Senti, bellezza. C'è una cosa che assolutamente devo dirti.”

“Rapido e indolore, grazie. E non chiamarmi in quel modo.”

L'altro non trattenne un ghigno. Tese una mano e le girò il viso verso di lui. Lily stava per protestare qualcosa, ma lui non le diede il tempo di farlo: le posò un velocissimo bacio sulle labbra.

Rimase interdetta.

Beh, meglio filarsela mentre era ancora sotto shock.

“Ci vediamo, Evans!” esclamò Sirius, indi si alzò rapidamente e corse via, verso il castello. A metà strada, però, si bloccò. Oh, cazzo. Che razza di cretino.

Dietrofront.

Alcuni ragazzi lo guardarono perplessi scendere di nuovo verso il lago. Che diavolo stava facendo?

“Ehi, rossa!” esclamò una volta raggiuntala di nuovo, il fiato corto.

Lei gli rivolse uno sguardo di fuoco, alzandosi in piedi.

Lo shock era evidentemente passato.

Maledizione a lui.

“Sì, beh. Ogni grande amore comincia con un bacio!” il ragazzo tentò di acquietarla con un sorriso.

Dopodiché fu troppo impegnato a difendersi dagli incantesimi di lei per poter pensare a qualsiasi altra cosa.

James, rannicchiato dietro un cespuglio poco distante, guardava la scena con sconforto.

Sentì l'inconfondibile ridacchiare di Remus, alle sue spalle.
“Ma...non avresti dovuto essere tu a baciarla, questa sera?”

James si coprì il viso con una mano, sospirando.

Promemoria.

Mai più chiedere un favore a Sirius.