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Autore: Glox    22/03/2011    0 recensioni
"La fulgida luce della sanità mentale di ogni essere umano ha un suo limite. Ad alcuni questa luce manca del tutto, ad altri dura per sempre, e poi ci sono quelli a cui un giorno finisce. Una parola, un azione, una persona, un nome, e la luce si spegne. L'oscurità prende il sopravvento sulla mente e la pazzia inizia a salire."
"Prevedo una Primavera fatta di sangue e morte."
Genere: Horror, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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When Death Come In Front You

 

 

La fulgida luce della sanità mentale di ogni essere umano ha un suo limite. Ad alcuni questa luce manca del tutto, ad altri dura per sempre, e poi ci sono quelli a cui un giorno finisce. Una parola, un azione, una persona, un nome, e la luce si spegne. L'oscurità prende il sopravvento sulla mente e la pazzia inizia a salire. Occhi normali si trasformano in occhi malati, scrutatori di torture mentali volenterose di essere tramutate in realtà. Un ghigno, la bocca trasformata, un sorriso sadico e la lingua che bagna le labbra. Mano destra frenetica sui capelli a grattarli e tirarli, la sinistra lasciata morta, immobile, sul fianco. Piedi saldi sul terreno, non si muovono di un millimetro mentre il corpo ondeggia da una parte all'altra, quasi dovesse cadere da un momento all'altro. Occhi innocenti guardano l'uomo ormai tramutato in un demone davanti a sé. Stupore, ecco cosa si legge nei suoi occhi, stupore che pian piano diventa paura. Apre la bocca per urlare ma la voce non esce. Riprova e alla fine un angosciante urlo pieno di terrore avanza fuori.

Cerca di fare un passo indietro, ma le gambe sono bloccate, paralizzate. Ritenta, più e più volte, finché l'ordine di movimento mandato dal cervello raggiunge le gambe paralizzate ed esse si muovono. Un passo, due passi, tre passi tremanti e ondeggianti e la donna cade a terra, sdraiata con tutto il corpo.

 

Sono morta!”

 

Pensa prima di girare la testa indietro mettendo il peso tutto sul lato destro del corpo.

 

Sono morta.”

 

Si ripete mentalmente guardando il suo assassino. Lacrime calde e salate iniziano a scendere dai suoi occhi terrorizzati e vuoti. Il cuore le batte a mille, sembra che le stia per uscire dal petto. Singhiozza, non riesce più a resistere.

 

Che qualcuno mi aiuti.”

 

Dice con voce rotta dal pianto e dalla paura con tono debole.

 

Vi prego. Aiutatemi.”

 

Voce troppo debole per essere udita da essere umano, voce troppo roca e spaventata per essere capita.

Il demone la guarda, la fissa, la scruta con i suoi occhi malati. Ondeggia ancora ma sta volta le gambe hanno preso a muoversi. La mano destra non gratta più la testa ma si trova inerme sul fianco, come la sinistra. Con passi piccoli e lenti il demone si avvicina alla sua preda. Lingua fuori dalla bocca, saliva che scivola giù per il mento.

 

Ansia, ansia, ansia. Paura, paura, paura. La donna non ce la fa più, non resiste più. Il cuore le batte sempre più forte. Se non sarà lui ad ucciderla morirà d'infarto, ne è sicura. Lo guarda mentre si avvicina molto lentamente. Gli guarda il volto ormai sfigurato dalla pazzia, i capelli corti e neri disordinati, la camicia rossa mezza stracciata, i jeans blu scuro pieni di fango e i piedi scalzi.

Guardando dentro quei occhi pazzi alla fine riesce a vedere il tipo di morte che l'aspetta.

Il demone arrivato davanti ai suoi piedi si ferma continuando a fissarla negli occhi. Lentamente porta la mano destra verso la tasca dietro dei pantaloni e afferra il manico di una mannaia. Con la stessa lentezza di come l'ha preso, lo porta inanzi a lui. Lo avvicina alla bocca e con la lingua lecca la fredda lama. Ridendo di piacere si inginocchia davanti alla vittima mettendole davanti agli occhi il coltellaccio in modo da vederlo meglio.

La donna sospirò un ultima volta, chiuse gli occhi e lasciò cadere il mento verso il petto.

Sii veloce, per cortesia.”

 

Un unico scatto e il coltello affondò nella tenera carne del collo bianco, arrivando fino all'osso rompendolo in un istante e uscendo dall'altra parte. La testa cadde inesorabile sul terreno, rotolando per qualche metro e fermandosi a faccia in su.

Gli occhi ormai vitrei erano paralizzati in uno sguardo angosciato e terrorizzato, la bocca dischiusa con un rigoletto di sangue, i capelli sparsi attorno. Il demone la guarda e alzandosi in piedi comincia a ridere pieno d'entusiasmo e di gioia puntando i suoi occhi verso il cielo rosso per via del tramonto. Finito di ridere, ritorna a guardare la testa. Si accuccia un po' e con una mano la prende per i capelli iniziando a correre facendola dondolare e ululando di felicità.

 

Da dietro una casa ormai andata a pezzi un uomo sulla trentina avanza fuori dal suo nascondiglio. Sicuro che non ci sia nessuno in giro e soprattutto il mostro di prima, si avvicina verso il corpo decapitato. Dall'alto del suo metro e ottanta osserva indifferente il cadavere. Con occhi freddi scruta ogni minino dettaglio, pure il colore del sangue ormai in fase di coagulazione. Lentamente si inginocchia e raccoglie da terra il coltello lasciato dal mostro. Con un pezzo della maglietta della donna lo pulisce dal sangue e rimettendosi in piedi lo mette dentro il borsellino al suo fianco. Da un ultima occhiata alla donna e infine al tramonto.

 

Prevedo una primavera di sangue e morti.”

 

Dette queste parole continuò il suo cammino verso una meta non ancora decisa portando con se una brezza leggera che odora di sangue.

 

-The End-

 

Spero vi sia piaciuta. E' un pò l'attacco d'arte del momento, durante la scrittura ho cambiato idea molte volte e penso si capisca. E' che io in primis non sapevo cosa volevo scrivere, è venuto fuori tutto da solo, la storia voleva essere scritta.
   
 
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