Jenna e Riccardo erano ora uno di fronte all'altra. Non si erano ancora detti nulla. Lei si era limitata ad alzarsi dalla panchina sulla quale era seduta e lui era sceso dal motorino.
< Hai pianto > Disse semplicemente Riccardo < Perchè? > Domandò poi.
Jenna lo guardò in tralice da sotto un ciuffo di capelli che le era ricaduto sul viso. Era parecchio scocciata.
< Senti... Ho sentito che devi arrivare alla festa in spiaggia e visto che da qui non passano gli autobus... Ho pensato potesse servirti un passaggio... >
Altra occhiataccia da parte di Jenna che tra l'altro non aveva idea di chi fosse il ragazzo che le stava parlando, ma che in ogni caso avrebbe preferito mille e più volte che ci fosse Marco al posto di quello sfigato con i capelli sparati. Però, si ritrovò a pensare Jenna, se quel ragazzo l'avesse davvero portata alla festa lei avrebbe avuto modo almeno di vedere Marco, e magari di inventarsi qualcosa per provare ad attaccare bottone.
< Mettiamo caso che tu mi voglia portare davvero a quella festa in spiaggia. Primo come fai a sapere che dovrei andare li? Secondo, perchè dovrei fidarmi di te? Terzo, sei maggiorenne? Perchè se non lo sei io non ci salgo con te sul motore, sempre se è omologato per due e se hai un'altro casco con te. E quarto sappi che conosco a memoria ogni strada possibile per arrivare a quella festa e che non mi faccio scrupoli a denunciarti sedutastante se osi anche solo torcermi un capello . >
Riccardo, che era partito animato dalle migliori intenzioni, cioè non le migliori magari ma non era certo un cattivo ragazzo, rimase molto spiazziato da quel lungo discorso, sopratutto perchè era stato pronunciato con la massima calma sia perchè la ragazza aveva detto tutto guardandolo negli occhi senza perdersi in essi, come spesso capitava alle ragazze che conosceva lui.
< Non ti mangio! Allora lo so perchè il benzinaio ti ha sentito urlarlo poco fa, Mi piacerebbe se ti fidassi di me > e qui ha sorriso imbarazzato mentre lei continuava a guardarlo storto. < Sì sono maggiorenne e qui ti esibisto carta d'identita e patente > pròseguì mentre tirarava fuori dalla tasca il portafoglio. < il motore, te lo assicuro, è omologato per due e il casco di riserva è sotto al sellino ! > Concluse Riccardo con un sorriso.
Jenna intanto aveva cambiato espressione. Non lo guardava più così male, e intanto pensava, se vandasse alla festa potrebbe anche far ingelosire Marco! Il fatto che Marco ignorasse del tutto la sua esistenza era passato in secondo piano...
Intanto Riccardo pensava che avrebbe fatto proprio una bella figura ad arrivare con quella ragazza, di cui non conosceva ancora nemmeno il nome, alla festa, poi così avrebbe potuto spiegare il suo ritardo a Luca!
Insomma per un motivo o per un altro alla fine conveniva a tutti e due andare insieme a quella festa in spiaggia.
Circa mezz'ora dopo riccardo stava parcheggiando il motore dietro alle cabine del bagnino quando Jenna disse < Riccardo, io sono Jenna! Sai che mi servirebbe un passaggio anche per il ritorno? Va bene se ci vediamo qui per le quattro? > Mentre lo disse sorrideva, avevano chiaccherato un poco durante il viaggio in moto.
Riccardo ridendo < Alla fine me la sono cercata chiedendoti di venire con me ! Qui alle quattro! >
E nonostante questo potesse sembrare un saluto continuarono a camminare vicini, ma lo fecero solo per i motivi di interesse scritti sopra?