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Autore: Caya    27/03/2011    7 recensioni
Che dire su questa storia? Inanzitutto non è presente yaoi. la portagonista è una ragazza comunissima che volente o nolente è entrata ed uscita dalla vita dei nostri SHINee lasciando una traccia in ognuno di loro in particolare in uno di loro. All'improviso due dei membri la rincontrano e il suo piano di fuga va a rotoli. Casa accadrà ora che l'hanno scoperta?
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Jonghyun le strise la mano e Yun si voltò a guardare verso il ragazzo distogliendo lo sguardo dallo schermo che proiettava lo studio televiso.
-          Andrà tutto bene – cercò di tranquillizarla ancora una volta.
Yun gli sorrise poco convinta e Jonghyun gli sorrise a sua volta dolcemente.
-          Jonghyun tra poco è il tuo turno – lo chiamò un ragazzo dello staff.
-          Arrivo –
Lasciò la mano di Yun, le spostò con una carezza i capelli dalla fronte e la baciò.
-          Lascia le paure a me –
Le disse prima di allontanarsi.
Stava cercando di calmarla in tutti i modi ma non era per nulla facile, aveva convissuto per anni con quella paura e ora doveva affrontarla, ma almeno stavolta lui poteva starle accanto, poteva prendersi parte di quel peso. Il giorno dopo la riconciliazione aveva parlato con il gruppo e una volta ottenuto il loro consenso era andato a parlare con il presidente della SM, questi aveva sospirato e aveva detto che si aspettava che prima o poi un momento del genere sarebbe arrivato, ormai lui e i ragazzi erano cresciuti e all’interno dell’agenzia già altri ragazzi si erano fidanzati e sposati, di certo però non si aspettava una storia come quella e soprattutto dell’esistenza di una bambina, ma ormai quel che era fatto era fatto e Jonghyun avrebbe dovuto prendersene la responsabilità, avrebbe lasciato a lui il compito di annunciarlo.
Jonghyun prese un respiro profondo e entrò nello studio, sentì le fan urlare, sorrise e ancora una volta le fan urlarono, si avvicinò al microfono e con gli occhi chiusi attese  che la musica iniziasse.
 
Nella notte cammino da solo
Alzo lo sguardo al cielo nero come la pece
C’è qualcosa di sbagliato
C’è qualcosa che mi manca
Ci sono menzogne alle quali ho bisogno di rispondere
 
Mi avevi detto che non sarei mai più rimasto solo
Ma qui non vedo altro che la mia ombra
Mi avevi detto che le stelle potevano cantare
Ma io non riesco a sentire la loro voce
Mi avevi detto che le avrei raggiunte
Ma anche se tutti dicono che le ho raggiunte
Io mi sento ancora a inizio percorso
 
E mi ritrovo a cercare di arrampicarmi
Sul nero muro del cielo
Nella speranza di trovarci qualche stella
Se scavo a fondo con le mie stesse mani
Me ne basta solo una, una sola
Voglio ritrovare solo lei
Quella stella che tempo fa mi era parso di vedere
È solo la sua melodia quella che io voglio ascoltare
 
Mi avevi detto che non sarei mai più rimasto solo
Ma qui non vedo altro che la mia ombra
Mi avevi detto che le stelle potevano cantare
Ma io non riesco a sentire la loro voce
Mi avevi detto che le avrei raggiunte
Ma anche se tutti dicono che le ho raggiunte
Io mi sento ancora a inizio percorso
 
Nella notte cammino da solo
Alzo lo sguardo al cielo
Una piccola luce cerca di farsi spazio tra la pece
Non è come le altre
Non mi sento più solo
Le menzogne hanno trovato una risposta
 
Mi avevi detto che non sarei mai più rimasto solo
Non ho intenzione di lasciare andare questa mano
Mi avevi detto che le stelle potevano cantare
La sua dolce melodia risuona sempre più chiara
Mi avevi detto che le avrei raggiunte
Sarò le sue parole, la sua voce
È la melodia più bella che abbia mai udito
 
Ti prego resta per sempre la mia dolce Yun*
 
Non ti lascerò più scappare

 
Dal momento in cui Jonghyun aveva preso a cantare nella sala era calato il silenzio, quella canzone, quella melodia, la sua voce, le parole, era come si fondessero l’una nelle altre alla perfezione creando qualcosa di semplicemente stupendo che toccava il cuore. La musica si affievolì fino a sparire e solo in quel momento il pubblico e gli altri ospiti presenti scoppiarono in un boato di applausi.
Jonghyun si inchinò e prese in mano il microfono.
-          Come vi è gi stato detto ho composto io stesso questa canzone. Era da tanto che non riuscivo più a scrivere ma ora ho ritrovato quella parte di me che tempo fa avevo perso –
Si voltò a guardare verso le quinte e un ragazzo gli portò un quaderno, uno sgualcito quaderno per spartiti.
-          Il giorno del mio ventesimo compleanno una persona davvero importante per me mi regalò questo quaderno e io le promisi che lo avrei completato, il giorno dopo stesso mi misi a scrivere, ero cosi felice che sentivo come se nulla potesse farmi del male però all’improvviso quella persona cosi importante è scomparsa, mi sentii come impazzire, la cercai ovunque ma non la trovai e  la rabbia e il rancore divennero gli unici sentimenti che riuscivo a provare, riempii questo quaderno di tutti questi sentimenti ma quando arrivai all’ultima pagina non riuscii a scrivere più nulla, ero cosi arrabbiato che avevo solo voglia di strapparlo ma non avevo neanche il coraggio di gettarlo figurarsi bruciarlo, era l’unica cosa che mi rimaneva di lei come potevo distruggerlo, alla fine l’ho chiusi in un cassetto con l’intento di non riprenderlo mai più –
Aprì il quaderno all’ultima pagina e lo voltò verso il pubblico. La canzone che aveva appena cantato era scritta su quella pagina, il titolo era “Yun”.
-          Finalmente sono riuscito a ritrovare quella persona e con lei è tornato anche il desiderio di scrivere e sono riuscito a riaprire questo quaderno. Lei era scappata per proteggere me e gli altri membri del gruppo da un segreto di cui io quanto lei sono colpevole.  Forse la parola colpevole non è proprio appropriata ma se devo usare proprio questa allora sono colpevole di uno dei miracoli più belli del mondo, una bambina. Ho scritto questa canzone con la speranza che voi possiate capire i miei sentimenti. Sono venuto qui per  parlarvene io stesso come penso sia giusto, accetterò qualsiasi cosa voi vogliate dirmi, ma vi prego di prendervela solo con me -
Restò in silenzio ma nessuno disse nulla.
Nel frattempo gli occhi di Yun si riempirono di lacrime che silenziose presero a scendere lungo le gote.
-          Yun ti prego puoi venire qui – la chiamò Jonghyun dallo schermo.
Lo stesso ragazzo dello staff che prima aveva chiamato Jonghyun venne a prenderla, Yun cercò inutilmente di asciugarsi le lacrime.
-          No aspetta – cercò di dire al ragazzo che la spingeva nello studio.
Jonghyun la vide e andò a prenderla.
-          Andrà tutto bene – le sussurrò.
Le passò un braccio attorno alle spalle e la portò con sé davanti al pubblico. Nella sala nessuno osava parlare.
-          Lei è la mia Yun. La melodia che mi permette di scrivere, cantare, suonare, vivere. Vi prego di accettarla come mia fidanzata. Ci tengo davvero a tutte voi ma non posso perdere lei. Se io sono quello che sono lo devo anche a lei. Lei e la nostra bambina sono la cosa più preziosa che ho, sono parte di me quindi vi prego di accettarle. Vi prego - fece inchinandosi ancora una volta subito seguito da Yun.
-          Va tutto bene –  urlò una fan – Se tu la ami allora l’ameremo anche noi. Noona per favore resta accanto al nostro Jonghyun e fa si che possa continuare ad essere lo splendido Jonghyun che tutte noi amiamo –
Yun si inchinò ringraziando mentre le lacrime inondavano il suo viso.
-          Va tutto bene – urlò tutto il pubblico seguito dagli ospiti in sala e dallo staff.
Jonghyun si inchinò a sua volta mentre anche sul suo viso iniziavano a scendere le lacrime e strinse forte a sé Yun.
-          Te lo avevo detto, andrà tutto bene –
 
-          Taemin cosa sta succedendo? Perché mi hai fatto venire da te?-  gli chiese Yun mentre  Taemin la spronava a camminare.
-          Entra – fece aprendo la porta della sua stanza che era chiusa a chiave.
La spinse dentro e richiuse rapidamente a chiave.
-          Tae.. co..? –
Le parole le si bloccarono in gola quando si rese conto di non essere sola nella stanza. Onew era sdraiato sul letto  e a causa della sua voce si stava risvegliando dal sonno.
 Il giorno dopo la riconciliazione con Jonghyun Taemin e Key avevano organizzato una festa ma Onew non si era presentato e Yun aveva capito che il ragazzo non voleva incontrarla, inoltre, da quello che gli aveva raccontato Jonghyun, Onew era l’unico del gruppo che ancora non conosceva Jin Ae, poteva sembrare assurdo ma ogni qual volta Jongh arrivava agli studio con la bambina Onew svaniva riapparendo solo al momento in cui il gruppo aveva qualche attività da svolgere e quindi Jin Ae era affidata a qualcuno dello staff. Questo  comportamento di Onew preoccupava molto Yun e soprattutto le faceva male, gli voleva bene quanto ne voleva al resto del gruppo e desiderava cosi tanto poterli riavere tutti al suo fianco, solo, non voleva costringerlo, lo conosceva bene, lui aveva bisogno dei suoi spazi, dei suoi tempi e lei non voleva invaderli, piano, piano  sentiva che si sarebbero riavvicinati ma piano molto piano. O almeno cosi pensava finché non si era ritrovata in stanza con lui.
“ Taemin stupido! Non è questo il modo di risolvere le cose”
-          Taemin ti sei deciso? – fece strofinandosi gli occhi appannati dal sonno-  Ma che cavolo volevi fa.. fare? – balbettò non appena la vista gli si schiarì.
-          Onew –
Il ragazzo si alzò e andò alla porta.
-          Taemin cos’hai intenzione di fare? Fammi uscire da qui, subito – disse sbattendo i pugni contro la porta.
-          Onew, possiamo parlare –
-          Taemin ho detto apri –
-          Jinki –
-          Non chiamarmi cosi! Non mi chiamare cosi! – si voltò finalmente a guardarla.
-          Jin.. Onew io… scusa –
-          Scusa? Non è un po’ tardi per chiedere scusa? E poi non è con me che devi scusarti no? Non sono io quello che è padre e lo viene a sapere solo dopo anni –
-          Onew, scusa, scusami per non avertene parlato allora e per non avertelo detto appena mi sono rincontrata con Taemin –
-          Non sono arrabbiato per quello..  – fece andandosi a sedere sul letto – o forse si, ma quello per cui sono più arrabbiato è che come al solito hai scelto prima loro di me, ho accetto che tu ti fossi innamorata di Jonghyun ma non l’hai detto a me, lo hai detto a Key e stavolta perfino Taemin sa più cose di te di quante ne sappia io. Credevo fossimo amici –
-          Lo siamo, tu per me sei importante come lo sono loro, non è stato un volerti escludere, non volevo preferire loro a te, è solo che.. non volevo..  –
-          Ferirmi? –
Yun abbassò lo sguardo.
-          Pff.. L’hai sempre saputo, vero? Si vedeva cosi chiaramente? –
-          I..io –
-          Tranquilla non sono più innamorato, l’ho capito oramai già da un tempo che quello non era vero amore. Ero innamorato dell’idea dell’amore e tu eri cosi carina con me..  –
-          Onew.. –
-          Sto bene tranquilla. E puoi tornare a chiamarmi anche Jinki però promettimi che non mi nasconderai più nulla e che fra me e i ragazzi sceglierai sempre prima me –
-          Stupido questo proprio non posso prometterlo ma ti prometto che siete tutti allo stesso livello e ce organizzerò delle telefonate di gruppo per informarvi tutti in contemporanea di qualsiasi cosa mi succeda-
-          Ok, ok però non ci informare proprio di tutto,tutto –
-          Haha ma come io volevo raccontarti di quando io Jonghyun.. –
-          No, no zitta ti prego. Taemin! Taemin abbiamo fatto pace ora ti prego aprì! – fece tornando a bussare alla porta.
Taemin venne ad aprire e Onew scappò nel salotto dove trovò gli altri ragazzi del gruppo.
-          È no dove scappi? Devo raccontarti –
-          Aaah Jonghyun fortuna che sei qui riprenditi la tua ragazza – fece nascondendosi dietro l’amico.
-          Ragazzi ma cosa ci fate tutti qui?  - chiese Yun.
-          Beh è la prima volta che stiamo di nuovo tutti insieme quindi cosa possiamo fare se non una bella festa?- fece Minho entusiasta mentre faceva girare la piccola Jin Ae e la porgeva a Onew.
-          Jin Ae lui è Onew appa – lo presentò.
La bambina tese le braccia e Onew sconcertato dalla somiglianza della bambina con Jonghyun la prese in braccio tentennante.
-          Ci.. ciao –
La bambina  gli stampò un bacio sulle labbra lasciandolo ancora più sconvolto, mentre Yun, Jonghyun e Minho se la ridevano e Key e Taemin rodevano dall’invidia.
-          Sembra proprio che le piaci – fece Jonghyun.
 
* Il nome Yun in coreano vuol dire “melodia”

Note dell'autrice:
Ok finalemente siamo giunti alla fine. Un enorme grazie a tutti quelli che hanno seguito le avventure dei nostri SHINee, di Yun e della piccola Jin Ae. Grazie a chi ha recensito i vostri commenti mi hanno davvero resa felice e grazie anche a chi ha solo seguito la storia. Spero che il finale sia di vostro gradimento, scrivere la canzone è stata la parte più bella. A presto con nuove storie.
Caya
  
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