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Autore: Lia_the_Blue    27/03/2011    0 recensioni
Cosa accade se, i nostri amici alla ricerca del sacro libro di magia, trovano un modo per consultarlo??? E che succede se devno essere disposti a tutto...ma tutto....pur di leggerlo??? (LinaxGourry e un pò di ZelxAmelia)
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Amelia, Gourry Gabriev, Lina Inverse, Zelgadis Greywords
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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slave 4

Ho cambiato velocemente il tempo ai capitoli precedenti. Spero che adesso vada meglio^^

"Zel, buon giorno...."
disse la principessa a uno Zelgadis molto mattiniero, seduto al tavolo della cucina di Laurate

"Giorno Ame"

"Allora, cosa facciamo oggi?"
sedendosi al tavolo

Zel la guardò di sfuggita mentre  il fumo del caffè caldo danzava davanti i suoi occhi, velando a tratti l'immagine sorridente di Amelia. In quei pochi secondi si chiedeva perchè quando lei lo guardava così, riusciva a strappargli un, seppur stiracchiato, sorriso.

"Direi...di capire innanzitutto cosa sono quegli insetti, chi li manda e perchè...."
posò la tazzina ormai quasi vuota nel piattino e tornò a guardarla

"Ame, saremo solo io e te. Lina e Gourry non 'impegnati' e quindi dovremo cavarcela da soli. Ricordatelo sopratutto quando ti verrà voglia di urlare al mondo i soliti temi sulla giustizia..."
ridacchiando al pensiero di Amelia su una roccia a urlare quanto i cattivi meritino una punizione

"MA uffa Zel....non dire così, bisogna pur far capire ai nemici della giustizia il..."
ma non finì il discorso, un rumore identico a quello del giorno prima rimbombò fuori e si precipitarono entrambi lla finestra

Fuori, la strada deserta si riempii di urla e ronzii, sfrecciarono persone davanti a loro e gli insetti iniziarono a posarsi sui vetri della finestra, spaventando la principessa e la chimera. Laurate irruppe nella stanza urlando per la paura. Furono minuti concitati, gli insetti battevano una specie di pungiglione sul vetro e Zel iniziò a temere che potessero entrare.

"Via di Qui, ora....."
corse verso le due ragazze e le tirò per farsi seguire

In un minuto erano nel bagno, dove non cèrano finestre a vetri ma le persiane di legno. La porta fu sprangata e Zel vi castò sopra un incantesimo che Amelia non riuscì a comprendere. Intanto, alzando piano le barre di legno per non farsi scoprire, Amelia scrutò fuori. Due ragazzini urlavano abbracciati mentre insetti volarono loro attorno posandosi a intervalli sulla loro pelle.

"Ehi, Zel guarda......"

Zelgadis alzò lievemente e scorse i ragazzini, si accorse che gli insetti stavano quasi...pungendoli. Si stavano pungendo ripetitivamente i ragazzini. Si scostò non appena si accorse di una cosa. Dopo pochi minuti, tutto cèssò come era iniziato. Infatti non sentirono più ronzii, urla e questi strani boati. Tornò alle persiane e i bambini giaceva a terra. Uscirono di corsa ma quando Zel e Amelia cercarono di tirarli su per constatare la loro salute, inorridirono. I due bambini sembravano smagriti da fare impressione, la pelle era aderente alle ossa che aveva un colorito giallastro e raggrinzito. I capelli era slavati e gli occhi semiaperti e vitrei. Ma erano vivi, respiravano.

Zel e Amelia, a casa del guaritore del paese, scoprono che erano bambini sfortunati, nonostante quel giorno si fossero salvati. I loro genitori erano morti mesi prima, vivevano con la nonna nella casa di fronte il luogo dell'aggressione e ora si trovavano pelle e ossa senza avere la forza di muoversi e parlare.

Zel e Amelia erano rimati scioccati della visione orrenda di poco prima, non si erano accorti da dietro le persiane della gravità dell'attacco e non immaginavano minimamente che quegli insetti si recavano quasi giornalmente nel paese per un motivo, attaccare.

"Oh, Zel....cosa sarà accaduto???"

"Amelia, come puoi vedere hanno risucchiato la loro energia vitale. Ancora poco e sarebbero morti...."
con un tono addolorato mentre il guaritore visitava i ragazzini

"Ma tu lo sai perchè???"

"NO, ma voglio scoprirlo. Laurate, tu cosa sai dirci degli attacchi????"

"Ecco io....non molto. SOlo...lo avete visto ocn i vostri occhi...non saprei che dirvi..:"
tremando, mentre vedeva quei bambini

"Amelia, a quanto pare è una cosa più grossa di quello che credevo...si, abbia un problma molto più grosso..."
grattandosi il mento nervosamente

"Zel, secondo me...dovremmo seguirli la prossima volta che saranno qui. Potremmo sapere dove si recano...."

"Si, effettivamente ci stavo pensando.....va bene. Laurate..." voltandosi verso la ragazza "di solito quanto tempo passa tra un'attacco e l'altro?"

"Bè...di solito vengono una volta al giorno....perchè....."
si avvicinò preoccupata

"Quando torneranno, li seguiremo...."
si avvicino quindi alla finestra

"Inoltre...vorrei parlare con i tuoi genitori. Voglio sapere esattamente per chi lavorano e cosa fanno...non voglio tralasciare nulla...."
mentre si voltava verso la principessa e Laurate

Le due ragazze annuirono con la testa e tornarono a guardare i due ragazzini.


Tutto il pomeriggio aspettarono i genitori di laurate, ma inutilmente. La ragazza, estremamente nervosa, faceva anvanti e indietro dalla porta alla cucina, facendo innervosire senza volerlo la principessa e la chimera. Ormai tarda notte, la ragazza corse dai vicini per chiedere informazioni e tornò dai due amici

"Ragazzi...non capisco....anche gli altri che lavorano con i miei genitori no nsono tornati....."
con lacrime che le scendevano copiose

"E' mai successo prima??"

"Oh, no Zel...mai...ho paura...che posso fare???"

"Mostraci dove lavorano...è ora di vederci chiaro..."
disse Zel uscendo per strada seguito dalle ragazze

"Zel, aspetta. COsa vuoi fare???"

"Semplice Amelia, secondo me ormai...quegli insetti e questa strana scomparsa...sono un'inca cosa lo sento...sono collegati......vieni con me?"
sorridendole

"Certo, spero solo che sia la pista giusta....."

"Ti fidi di me??"
mascherò un pò di disappunto constatando che la principessa era indecisa

"Come sempre...."
ormai tranquilla

I Due osservarono la notte, decisi a scoprire cosa stava accandendo a quel povero villaggio. Amelia era a fianco di Zel, entrambi seguivano Laurate a pochi passi di distanza. Zel si voltò verso la principessa

“Qualcosa non va?”

“Ah…no nulla. Stavo solo…ripensando a quei bambini….”

“lo so….è orribile….”

La principessa tornò col capo chino, si sentiva impotente per quei bambini ma anche per l’intero villaggio. Non credeva di vedere cose raccapriccianti come quella. Ma ancora di più, senza aver potuto far nulla per evitarlo.

Mentre ancora ripensava, si sentì qualcosa sulla schiena e si voltò. Zel guardava avanti a sé ma aveva un braccio sulle sue spalle ee sorridendo alzò la testa in segno di forza riacquistata. Si sentiva forte e pronta a combattere. Advanti a loro si stagliava un edificio….

Laurate si fermò e si voltò verso di loro, seria in volto….

***************************************************************************************************


Era mattina presto, Lina aprì gli occhi disorientata. Aveva fatto uno strano sogno ma non ne ricordava il contenuto. Sperava però che fosse bello. MA quando si alzò a sedere nel letto e si vide vestita con gli abiti della carta, accanto a un Gourry addormentato che profumava di sapone, si ricordò. Un grosso sospirò uscì dalle sue labbra, guardò la stanza e si alzò. Si trovò gli abiti ancora umidi, mentre le tornavano nella mente i momenti in cui Gourry la gettò a terra tentando di abbordarla. AL diavolo, quella testa di medusa! NOn aveva mai fatto così, possibile che gli uomini appena vedono due cose succinte si comportano in questa maniera? Si grattò la testa per il nervoso mentre camminava per il corridoio buio verso la cucina, essendo le finestre ancora chiuse. Non aveva mangiato netine, aveva sete e il nervosismo la attanagliava. E aveva ancora il tessuto umidiccio sulla pelle.

Andò in cucina e si preparò uno spuntino. Dopo andò a lavarsi in bagno e si cambiò, lavò gli abiti e uscì fuori nel fresco dell'albae per stendere. Non le andava di tornare a dormire, non più dopo i ricordi che ancora le balenavano in testa. Gourry....era sorpresa della sua reazione, della sua sfuriata quando lei non voleva essere toccata. GIà...ma perchè?? Si rese conto che alla fine GOurry era Gourry....non un estraneo. Lui era la persona con cui condivideva da molti anni la vita, le giornate, le emozioni.....avevano iniziato a non avere problemi per un abbraccio o una carezza. Eppure quando lui prima tentò di andare oltre, lei......cosa.....non l o sapeva. NOn capiva....la paura...forse paura.....???? Neanche lei sapeva cosa la bloccava anche con lui. Eppure lui era la persona che più di tutti le era vicino, credeva in lei, le voleva bene e lo sapeva. E l'amava, lei sapeva anche questo. Ma temeva....che cosa!?!

Senza rendersene conto, aveva finito di stendere i panni e il vento fresco la fece rabbridire, stringendosi guardando il manto nero sporcato da un colore dorato dovuto al sole nascente, su di lei. L'oscurità....le tornò in mente il Giga Slave....

Ma una sensazione la fece tornare i sè, si voltò verso la porta. Gourry si era appoggiato allo stipite con un braccio e la guardava serio. Indossava la canottiera e i pantaloni del pigiama e rimase a fissarla senza dire una parola. Guardava cosa aveva messo indosso per cambiarsi, una maglietta con scollo profondo con bottoni aperti e un paio di pantaloncini. I capelli legati a coda. Li aveva trovati nel mantello e senza voglia di cercare ancor,a li aveva indossati. Ma il fresco della mattina albeggiante  richiedava, indosso, qualcosa di più coprente. Le sue braccia e le sue gambe nude chiedevano tepore. Lina voltò lo sguardo senza sapere cosa dire. Ma Gourry la stupì

"Allora, vuoi stare tutta la mattina lì a fare la dura??"
portandosi le braccia conserte

"Guarda signorina, che hai la pelle d'oca e stai tremando. I panni non si asciugano prima s estai lì accanto a loro....."
senz a cambiare espressione

Lina lo fissò per un momento nervosa poi sbuffò e si avvicinò

"Tu non stavi dormendo?"
fermandosi a pochi passi da lui

"Si...ma mi sono svegliato e non cèri...mi chiedevo cosa ti avesse fatto alzare...."

"NUlla, ho solo sistemato alcune cose......"

"Hai fame???"
chiese lui dopo un sospiro

"....perchè?"

"Bhè...non hai mangiato questa ser a o sbaglio?" Dai che preparo qualcosa....."
disse rientrando in cucina

Lina rimase titubante sia per il suo modo gentile nonstante tutto e il fatto che invece aveva mangiato. E.... poi entrò in casa trovando sollievo nel sentire la differenza di temperatura. La stanza  la trovò tiepida al confronto con l'aria esterna. Ma si accorse avvicinandosi alla cucina, che Gourry prima di parlarle aveva messo sul fuoco qualcosa. Si avvicinò e trovò del latte in un pentolino

"Immaginavo avessi freddo lì fuori, così ti ho preparato qualcosa...."
comparendo dal corridoio dietro di lei

"....Grazie....."
disse solamente stringendosi per togliere dalle braccia quel pò di gelo che ancora sentiva fino alle ossa

DOpo pochi secondi sentì i passi di Gourry dietro di lei e le sue mani sulle sue braccia. Il ragazzo inizìò a passare le mani sulla pelle delle sue braccia per riscaldarla, ma nonostante la stupenda sensazione di calore che sentiva da tutte le parti, rimase rigida anche dopo quel tocco.

"Lina....." sussurò dolcemente al suo orecchio "perchè sei così tesa....."

La maga non disse nulla, rimase a fissare il latte che iniziava a fumare. Si sentiva stupida ma non poteva farci nulla, non era facile per lei abituarsi a un contatto più intimo e credeva che Gourry l o avesse capito.

"E' forse colpa mia?"
disse sempre all'orecchio

"N-No....."

"E allora? Siamo soli, tra noi, come no nci capitava da mesi.....che cosa ti succede?"

Lina non riusciva a pensare a nulla, nessuna risposta che potesse  spiegare la cosa. Alla fine, cercando di vincere le paure, prese le braccia del ragazzo che ancora era alle sue spalle e si cinse da sè con esse, trovandosi abbracciata in maniera goffa a lui, sentendo il suo respiro sulla sua nuca. Non poteva fare altro con la sua testa in quel momento, ma sperò che lui capisse. E così accadde, Gourry sistemò meglio quell'abbraccio e le baciò la nuca senza capelli, cosa rara per lui vederla nuda. Poi le disse

" Se non ti sbrighi a spegnere il latte ci ritroveremo tutto brucato e un odore orrendo per casa...."
ridacchiando al uso orecchio mentre l o diceva

La maga ridacchiò di riflesso, tolse il latte dal fuoco e versò il liquido fumante nelle tazze che lo spadaccino aveva preparato prima. Poi guardò il candore che danvava nella tazza

"Neve...."

"Come???"
chiese lo spadaccino

"pensavo alla neve....."

"Perchè pensi alla neve in un momento come questo???"

"Te lo spiego dopo....bevi....."
porgendogli la tazza

"NOn metti niente nel latte? Zucchero o miele?"

"Tu lo bevi zuccherato?"
chiese la maga, iniziò a ricordarsi che non aveva mai visto Gourry bere latte, solo vino o acqua

"Si....con miele.....ha un gusto particolare....."
versando del miele nella sua tazza

"Voi mia potente maga.....desiderate del miele???"
prendendola in giro, sperava di scuoterla

"Se voi, potente cavaliere di luce, volete offrire a questa grande maga un pò di zuccherosa sostanza per addolcire il latte...."
decise di rispondere in maniera beffarda

"e anche il suo terribile broncio....vedo che si è calmata...mia grande maga..."
mettendole in miele nel latte

"non del tutto....chissà se con un pò di latte dolce....riesca a...."

"aspetta, dimmi per lo meno perchè non ti piace un mio approccio diverso....dal solito...."
cercando di scandire bere le parole, la studiò in viso mentre parlava per capire

"Gourry, ormai dovresti sapere se sono....ecco....insomma sono poco pratica di queste cose....."
arrossì vistosamente e si voltò dandogli le spalle mentre prendeva un sorso di latte

"Cioè...tutto qui????"
chiede lui scioccato

La maga non si voltò, lui sbuffò e e con la mano sulla spalla la costrinse a voltarsi. Nel gesto la tazza le si allontanò d'improvviso dalle labbra, lasciando una goccia di latte scivolare sul mento della ragazza. Lui le allungo una mano e le passò il pollice ad asciugare la scia lattea sulla pelle color pesca

"senti, lo so che la pazienza è una virtù...e io ne ho molte...." facendole l'occhiolino, riuscendo a farla imbronciare "però....non è una situazione piacevole questa....mi prometti che in qeusti giorni che restano, ti tranquillizzerai? Siamo io e te, solo noi due. NOn pensare ad altro ok?"

Lei fece un cenno di assenso con il capo, abbassando lo sguardo rosso in volto. Le mise le palme sulle guance e le disse

"posso averla con me al mio fianco per dormire, mia grande maga?"
ridendo

"COntinua a prendermi in giro e te la vedrai brutta....e comunque....fra poco sarà giorno....anzi il sole è già visibilissimo...."
staccandosi e andando in corridoio

"IO ho ancora sonno...."
in maniera supplichevole

Dopo pochi passi, lei nella penombra dovuta alle finestre chiuse, si fermò e si voltò verso di lui senza dire nulla. Gourry prese la sua tazza e si avviò anche lui, sorrise quando si accorse che nell'oscurità lieve squarciata da fievolissimo raggi del sole, lei stava ridendo.

   
 
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