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Autore: Chloe88    26/01/2006    5 recensioni
Sesta serie, dopo "Older and Far Away". Dawn sente Buffy parlare nel sonno... e decide di aiutare la sorella in campo sentimentale. A modo suo, ovviamente...
Spuffy. Vi prego leggete e recensite!!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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capitolo4

N.d.A.: grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee per le recensioni a Happy (anche per quella alla storia su Scrubs), vale 87, savanna, AntonellaSpuffy e Melanyholland !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Ultima parte…

 

Capitolo 4- …e la spiegazione.

 

Buffy POV

 

“Dove credi di andare, esattamente?”.

Oh oh. Credo di avere fatto venire un mezzo infarto a Dawn. Almeno, questo è quello che mi è sembrato dal salto di circa mezzo metro che ha fatto quando, girandosi per allontanarsi dal frigorifero, mi ha trovata davanti a lei. In trappola, sorellina cara. Adesso parliamo delle tue idee brillanti. Oh, guarda… suona per caso (ma proprio per caso) come una minaccia? Perché lo è, effettivamente. Che coincidenza.

“Ehm… torta?”. Mi mette sotto al naso un piatto coperto dai resti della torta al cioccolato che Willow ha preparato l’altro giorno. Piccole manipolatrici crescono. Ma non riuscirà a corrompermi.

“Stai cercando di addolcirmi, per caso?”. Le tolgo di mano il piatto e lo rimetto nel frigo, dov’era prima.

“Solo un pochino, non molto. Tanto non ce n’è bisogno. Voglio dire… tu sei la mia sorellona adorata tanto tanto dolce, adorabile e…” si interrompe, vedendo la mia faccia.

“Dobbiamo parlare”. Alza le spalle.

“Okay”, mi risponde. Fa per sedersi al tavolo, prendendo in mano una scatola di biscotti al cioccolato e porgendomela. “In soggiorno, così non cerchi di distrarmi”. Lei, sbuffando, si gira ed esce dalla porta. Sto per seguirla, ma prima decido di prendere un biscottino. Solo uno. Uhm, buono. Ma non illudetevi, perché tanto non mi addolcisco.

 

***

 

Appena entro in salotto, Dawn sorride dolcemente, salutandomi con la mano. Mi avvicino minacciosamente al divano, dove si è seduta. “Allora? Cos’hai da dire a tua discolpa?”. Smette di sorridere.

Che è stata un’idea di Janice”, mi risponde usando un tono molto serio. Troppo, forse, per non farmi insospettire.

“Certo, perché Janice, che ha visto Spike solo una volta, anche se solo di sfuggita, ha improvvisamente manifestato l’impellente necessità di farmi mettere con lui”. Okay, ognuno ha i suoi sogni, e il suo potrebbe essere quello di aprire un’agenzia matrimoniale. Semplicemente, io non mi ero ancora accorta di essere alla disperata ricerca di un marito.

Be’… non è proprio andata così…”. Perché qualcosa me lo aveva fatto immaginare?

“Com’è andata, allora?”.

“Sai l’altra sera, che ti sei addormentata davanti alla televisione?”. Annuisco. “Hai un po’… parlato nel sonno”. Oddio. Non sono sicura di voler sapere cosa ho detto, per convincere Dawn a farmi mettere con Spike.

E cosa ho detto, esattamente?”. Non dirmelo: non voglio saperlo. Però devo saperlo… allora dimmelo! Perfetto, sto litigando con me stessa. In effetti, l’infermità mentale potrebbe essere un’ottima giustificazione se avessi detto di qualcosa di potenzialmente compromettente e/o pericoloso.

“Niente di particolare. Semplicemente, il nome di Spike”. In che senso, scusa? Oddio. Aiuto. Credo di avere capito. In effetti, comincio a sentire tutto il sangue che, lentamente ma inesorabilmente, affluisce al mio viso. Credo che al momento la mia faccia potrebbe benissimo essere in tono con i capelli di Willow. Mia sorella continua a parlare.

“Solo che mi era sembrato che… diciamo, che tu avessi un certo interesse nei suoi confronti”. Argh! Come temevo. “Così Janice ha pensato che saresti stata contenta se ti avessi aiutata a metterti con lui. E qui entra in gioco il nostro piano: abbiamo fatto in modo di lasciarvi soli, e ci siamo fatte accompagnare qui da sua mamma con la scusa di prendere un libro. Poi abbiamo nascosto il registratore prima del vostro ritorno… e il resto lo sai. È solo che voi due stavate già insieme. Se lo avessi saputo prima…” alza le spalle, depressa. Non è valido, adesso mi sta facendo sentire in colpa…

“Lo so, avrei dovuto parlartene. Ma non avevo idea di come avresti reagito. E poi, con tutto quello che è successo negli ultimi mesi…” agito una mano. “Mi dispiace, lo sai. Avrei dovuto starti vicina, invece ti ho quasi ignorata per un sacco di tempo”. Lei sorride.

“Non preoccuparti, sei praticamente perdonata. Voglio dire, dopotutto ho appena scoperto che avevi di meglio da fare… da farti… okay, meglio che eviti battute che potrebbero essere male interpretate, vero?”. Annuisco. “L’unica cosa che mi dispiace è che quel meraviglioso piano sia andato sprecato”. Sospirando, abbandono la mia posizione minacciosa e mi siedo accanto a mia sorella. Le metto una mano sulla spalla, spostandole una ciocca di capelli.

“Non credo… forse un po’ è stato utile. Sai, stavo con Spike ma… continuavo  ripetermi che stavo commettendo un errore, che avrei dovuto lasciarlo, cose del genere. Tu l’hai fatto sembrare… be’, non giusto, però direi… meno sbagliato, forse. Una parte di me sta iniziando a pensare che probabilmente saremmo finiti insieme anche se io non fossi…” agito una mano. “lo sai”. Lei sorride.

“Ho sempre pensato che siete una coppia carinissima”. La guardo allibita.

Ma se non ci hai mai visti insieme!”. Lei mi lancia un’occhiata indignata. Cosa mi sono persa?

“Non è vero! Non ti ricordi quando stavate per sposarvi? Dopotutto io ero l’unica a supportarvi”. Alzo gli occhi al cielo, sospirando. Doveva proprio rispolverare questa storia? E poi quello era un incantesimo… era ovvio che ci comportassimo come due piccioncini tubanti!

“Certo, a condizione che ti scegliessi come prima damigella e ti lasciassi decidere che vestito indossare!”. Svelato il segretuccio della sorella pseudo-sostenitrice… per convenienza.

“Non puoi sempre guardare tutto. E comunque, a questo punto credo di avere ancora il diritto acquisiti come prima damigella”. Le tiro una gomitata nel fianco.

“Stupida”. Le faccio anche una linguaccia, per sottolineare la piega adulta e matura che sta prendendo la conversazione. Lei sorride allegramente.

“Grazie. Lo sai… mi sei mancata. Cioè, non solo quest’estate, ma anche negli ultimi tempi. Sai… a volte avrei voluto parlarti, dirti queste cose… ma mi sembravi così distante”. Torniamo improvvisamente entrambe serie, e io l’abbraccio.

“Tesoro… non hai idea di quanto mi dispiace. Ti prometto che da adesso farò la brava. Basta Buffy-distante. Anche tu mi sei mancata, sai? Quindi scusa per…” mi interrompe. Meglio così, perché in effetti la situazione sta degenerando.

“Non preoccuparti, davvero”. Sorride, e rimaniamo per un po’ in silenzio, finchè Dawn accende la televisione. Passa la pubblicità di Smallville.

“Lo sai… Lana mi sta antipatica. E comunque, tanto per restare in tema, se fossi al posto di Chloe mi consolerei con Lex”. Mia sorella mi guarda, sconvolta. “Cosa c’è? Cosa ho detto di strano?”.

“Niente. Solo… sono d‘accordo con te”.

 

Fine.

 

N.d.A.: ecco il finale… spero che non vi abbia deluso!! Scusate per il ritardo, ma sembrava esserci una congiura per interrompermi appena cercavo di scrivere. Intanto, se vi interessa, ho scritto una one-shot su Scrubs e il primo capitolo di una storia su Una mamma per amica. Volevo scrivere un’altra fanfiction su Buffy… ma ero indecisa tra un paio di idee!!^^

Vi prego recensiteeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  
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