Crossover
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Autore: _Arthur_    03/04/2011    3 recensioni
Sora decise che poteva sacrificarsi [...] e fece scorrere la scura lama nel suo petto [...] Melinda, in quel momento, era a posto: niente e nessuno avrebbe potuto disturbarla
Crossover tra "Kingdom Hearts" (giochi) e "Ghost Whisperer" (serie TV)
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Telefilm, Videogiochi
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1
VOGLIO DORMIRE!

- mi chiamo Sora! – Il ragazzo biondo sorrise.
- bene, Sora, chiudi gli occhi che devo uscire, anzi aspettami di sotto, se proprio non si può rimandare a domani…
-Temo di no!- detto questo scomparve.
Melinda, rivestendosi e asciugandosi, pensò che quel Sora sarebbe riuscito a farla uscire dai gangheri molto presto, se non fosse riuscita a farlo passare oltre. Si rivestì con ciò che aveva tenuto per quella giornata, non aveva voglia di tirare fuori la vestaglia, e scese al piano di sotto dove la stava aspettando il suo “ospite”… o almeno lei credeva. Sora, infatti, era andato via! Lo chiamò per un paio di minuti poi si rassegnò. Di nuovo, e come sempre, i fantasmi facevano quello che volevano. Scocciata tornò su a dormire senza neanche togliersi i vestiti…
Aprendo gli occhi, l’attimo o la mattina dopo?, non riuscì a vedere niente, era tutto buio. Stava viaggiando, o era ferma?? Era una sensazione strana, come quando sei su un treno e, chiudendo gli occhi, non sai se ti stai muovendo o se sei fermo. La prima cosa che pensò fu: “non un altro sogno-visione, ti prego!!”, poi, però, le venne in mente che non si poteva pensare nelle visioni, non puoi decidere nei sogni!
Mosse appena un braccio, stabilendo così effettivamente di poter decidere per se.
- Buon Giorno… o pomeriggio… o notte! Vabbè buon tutto! - la voce di Sora la fece sobbalzare.
- Tu!! Cosa mi stai facendo? VOGLIO DORMIRE!!!-
- Ma sei hai dormito per ben dodici ore consecutive! -
- ma qui fuori è tutto buio! –
- strano, io vedo solo luce! – Stava parlando con un sorrisino che non piacque per niente alla donna.
- Dove siamo? -
- Dove vuoi essere, tu? –
- smettila di parlare per enigmi!! –
- cosa sono? –
- cosa? –
- gli enigmi! – Melinda scoppiò a ridere: davvero non sapeva cos’è un enigma?
- lasciamo perdere che è meglio, dimmi dove siamo –
Durante questo dialogo aveva potuto alzarsi, ma guardando bene i suoi piedi non appoggiavano su niente. Sentiva un rumore fortissimo, ma era come se in realtà fosse solo silenzio. E poi quella sensazione di movimento…
Di cose strane le erano capitate con i fantasmi, ma mai così.
- tecnicamente – Sora riprese – non siamo, ma siccome non voglio passare per un enigma posso dirti che stiamo viaggiando tra due dimensioni! -
- su quale autostrada? –
- auto-che?? –
- oh-mio-dio, -
- allora facciamo così – era la prima buona idea del ragazzo – non parliamoci ancora per qualche minuto, o secondo, o ora…boh non lo so, quando saremo arrivati ti spiegherò tutto –
- Ore, minuti? DIMENSIONI? ARRIVATI? Nono! Tu ora parli con me! –
Ma il ragazzo non rispose, era concentrato ad osservare un puntino luminoso in lontananza che diventava sempre più grande.
- Melinda, tu non puoi passare da sveglia, impazziresti, quindi scusami, scusami davvero! – così dicendo la colpì con la mega-chiave.
 Rinvenne, con un mal di testa assurdo, in un letto: per un attimo sperò di essere nel suo… ma si sbagliava. Era in una camera, più o meno. C’erano strani aggeggi, un forno, tanti fogliettini con formule strane scritte sopra, uno strano bambolotto bianco con due piccole aluccie da pipistrello e un simpatico pon pon attaccato con una molla alla testa, un tavolino di legno, una scala che scendeva di sotto, un altro di quei bambolotti simatici...
- Kupò?! - Fece un salto di mezzo metro: quella cosa aveva parlato!! Era viva!! Adesso che ci faceva caso sbatteva anche le ali e si muoveva su e giù, giù e su...
- Moguri!! Andate via! La spaventate!- la voce di Sora giunse dalle sue spalle.
- Sora, dove mi hai portata questa volta?!?- non ne poteva più di queste simpaticissime sveglie.
- benvenuta nella città di mezzo, Melinda! –
Si sforzò, si sforzò davvero di ricordarsi una città del suo mondo che si chiamasse in quel modo, ma non ci riuscì. Beh, poco male, sai quante città non conosceva…
Avevano viaggiato troppo poco, credeva, sperava, per essere andata tanto lontano:
- siamo ancora in America vero? -
- cos’è? –
- cosa? –
- l’ America!-  
No, no… così era troppo. Pazienza gli enigmi, l’autostrada… ma l’AMERICA? Non si può non conoscere l’America, non ci si può perdere l’America. Melinda iniziò a pensare che ci fosse qualcosa sotto, qualcosa che non capiva, non sarebbe stata la prima volta. Rassegnata si voltò verso Sora:
- spiegami… tutto-
-finalmente!- sembrava contento di poter spiegare.
- inizio a dirti dove siamo, però ti chiedo di fare meno domande possibili, se no non ci capisco niente - Melinda era seriamente preoccupata che quel ragazzo fosse spastico
-Allora; prima di tutto ti devo dire che non siete gli unici voi uomini ad essere intelligenti, o meglio: esistono più dimensioni, ognuna di esse è costituita da un suo universo, quindi un suo spazio, e un suo tempo.  A sua volta ogni universo è ricco di mondi diversi. Per esempio, nella vostra dimensione c’è un mondo che si chiama terra: dove sei nata tu.
Nella nostra dimensione, ci sono molti mondi abitati. Però non ti immaginare pianeti grandi e grossi come il tuo: nel nostro universo sono molto piccoli, poiché ruotano da molto più tempo. Per esempio noi ci troviamo nella città di mezzo che, sebbene il nome possa ingannare, altro non è che un piccolissimo pianeta, grande quanto una città. Ecco, quindi, poi cercare di andare lontano ma, gira e rigira, ti ritroverei in poco tempo. Altri mondi sono un po’ più fortunati: ce n’è uno che comprende anche una serie di montagne! Domande?-
- almeno un centinaio -
- rifaccio: domande importanti? –
- si: come faccio a crederti? – la situazione, in effetti, non stava ne in cielo ne in terra.
- alzati in piedi –
Melinda scese dal letto e, stranamente, si sentì più leggera, provò a fare un passo ma si ritrovò dall’altra parte della stanza. 
- si c’è da migliorare, ma credo che, più tardi, ci sarà qualcuno che ti potrà aiutare.- la consolò Sora
- Intanto prova a ritornare nel letto. –
Riuscì a tornare con un unico balzo. La luna, comunque, avrebbe atteso ancora per un po’.
- va bene, ammettiamo che io ti creda; cosa vuoi da me? Spiegami, non ho mai visto un fantasma come te: vedi la luce? Entraci! Mi sembra tanto semplice!-
- Di questo ne parleremo dopo, intanto rispondo alla tua prima domanda; sarà lungo e difficile quindi sforzati di capire e di crederci. –
- tanto ormai! –
- ammetto che tu, più di altri, ne sei abituata, quindi…
…Tutto ruota attorno alla morte, un argomento in cui tu, sebbene sappia molte cose, non sai ancora tutto. Dimmi, cosa succede alla persona quando muore? –
- la sua anima, la sua identità, si stacca e, normalmente, va verso la luce. Se ha dei conti in sospeso con il mondo non può passare oltre e rimane come un fantasma, che, solitamente vengono da me, purtroppo.-
- Si ci sei andata vicino, ma non hai mai pensato ad altre due cose: il Cuore? E il corpo? Che fine fanno?-
- beh il cuore rimane dentro al corpo dentro alla tomba –
- no…. Mi hai frainteso, o meglio, il corpo si, è quello fisico che, secondo le vostre tradizioni, viene seppellito. Ma il Cuore non è ciò che tu credi:
Una persona vivente, e ti spiego tutto ciò solo per quel poco che io conosco, è diviso in tre parti: Corpo, che è il centro operativo, che interagisce con il mondo, Anima, che possiede il carattere, l’intelligenza e i ricordi, e il Cuore, che non pompa il sangue, bensì è il centro delle sensazioni, dell’istinto e, quindi, dei sentimenti. Quando una persona muore queste tre parti si dividono: l’anima, come hai detto tu, va quasi sempre nella luce, se no diventa un fantasma.
Per il Cuore e per il corpo ci sono più cose che non sai;
Certamente sarai cosciente che ogni uomo può essere votato al male, che noi chiamiamo Oscurità, e al bene, che noi chiamiamo Luce. Ma nessuno può dirsi SOLO buono o SOLO cattivo, vi sono solo sette eccezioni a questa regola, quindi persiste in ogni Cuore sempre un minimo di oscurità e, si spera che non sia solo un minimo, di luce. Quando il Cuore si separa dal resto inizia una lotta al suo interno: se la luce vince esso va a finire in Kingdom Hearts –
- il “regno dei cuori”? -
- si, il regno dei cuori. –
- quindi mi vuoi dire che i Cuori buoni si trovano tutti in un posto unico?- Tutto ciò scardinava a pieno tutte le sue precedenti convinzioni
- Si. Se, al contrario, l’Oscurità ha il sopravvento, il cuore si trasforma in un esserino costituito solo di Oscurità e istinto che noi chiamiamo Heartless, purtroppo penso che li potrai incontrare presto.-
- ma questi possono morire a loro volta? –
- … perspicace eh?... possono essere sconfitti, si, un modo c’è –
- e, fammi indovinare, il Cuore finisce in Kingdom Hearts, vero?-
- esattamente, perché la loro parte di oscurità è stata messa a tacere e quindi quella di Luce prevale. Pensi di aver capito fino adesso?-
- Si, sono piuttosto brava a capire
- bene, perché manca ancora il Corpo: qui le cose si fanno più interessanti; quasi sempre avviene che il corpo rimanga li dov’è, seppellito, cremato che sia. Vi sono dei casi, però, in cui ciò non è vero. Si tratta di quegli uomini che hanno una volontà molto forte, che propendono, in vita, a cercare la Luce talmente tanto da lasciarsi sopraffare dall’ Oscurità. I loro corpi, in questo caso, si animano, grazie a quei residui di volontà che hanno portato con se. Diventano, così, dei Nobodies, dei Nessuno. Quelli che in vita avevano una volontà molto più forte degli altri, una sorta di “forza d’animo” maggiore, riescono a diventare intelligenti quanto gli uomini, anzi, molto di più. Naturalmente non hanno i ricordi di come sono vissuti prima, ne il loro Cuore, quindi niente sentimenti, tantomeno la loro anima; comunque non farti ingannare: sebbene abbiano alcuni tratti in comune non sono uguali a quando erano vivi e sicuramente possono essere molto più forti e intelligenti. Ne conosciamo solo tredici che, insieme, formano l’ Organizzazione XIII. Il loro scopo è di violare Kingdom Hearts per riprendersi il loro cuore, sperando, così, di poter ricomporre il loro corpo originale. Vogliono raggiungere questo scopo nel modo più spregevole: aumentando l’Oscurità dentro ai cuori presenti in quel luogo di modo che l’essenza stessa di Kingdom Hearts sia disfatta. – Sora fece una pausa.
- va bene… ho capito tutto, tranne una cosa: cosa c’entro io? Cosa c’entri Tu? Sei un fantasma?-
- si… no… più o meno. Tecnicamente sono un Riflesso, un fantasma che non può passare oltre perché il suo corpo è ancora vivo. Ti viene in mente qualcosa?-
-Sei il fantasma di un Nessuno!-
-non precisamente… ma io sono un caso particolare, in effetti, quindi penso che tu abbia ragione: esclusi due casi, e io sono uno di quelli, i Riflessi sono i fantasmi legati al corpo dei Nessuno, in particolare, dei membri dell’ Organizzazione XIII. –
- e perché tu, e chi so altro, sareste un’eccezione?-
- beh… perché, in effetti, Sora e Kairi sarebbero ancora vivi!-
Melinda non sapeva più a cosa credere. Erano tutti fatti nuovi, di cui non aveva mai sentito parlare, e come avrebbe potuto??
Non sapeva cosa fare, ma il suo “istinto” le diceva di crederci. - va bene - disse - facciamo che ti creda per la storia dell'altro mondo, ma tutto questo? Poi, scusami, mi dici di essere un Riflesso ma non sei mai morto? come è possibile?-
Sora sospirò per un secondo
-non lo so: dopo che mi sono ucciso il mio Heartless è riuscito, in qualche modo, a ritornare a vivere, come se la morte non lo avesse toccato, ma io, quella che in teoria doveva essere la sua anima, e il suo Nessuno non siamo mai tornati.-
- Ma, allora, come fa a vivere senza Anima e Corpo? -
- Non si sa, vive normalmente, mantiene il suo carattere e i suoi ricordi. Penso che ci sia stata una forza così potente da farlo "ritornare". Tutto ciò vale anche per Kairi -
La donna notò che tutte le volte che citava quella Kairi la sua voce aveva un tremito; doveva scoprire qualcosa di più su di lei, ma senza chiederglielo, non avrebbe ottenuto risposta.
- Ancora non capisco cosa vuoi che io faccia: non puoi tornare nel tuo corpo, sei morto, ne puoi passare oltre, dico bene?
- Si, dici bene. Per adesso dobbiamo trovarti un modo per muoverti, poi...-
-Poi?-
- ah… niente di che: l’Organizzazione XIII ha da poco scoperto l’esistenza dei riflessi; quello che devi fare tu è, semplicemente, vietare che ci trovino!-
-vietare che vi trovino?-
-si… una cosuccia da nulla, basti pensare a quello che potrebbero farci. – il tono leggero con cui parlava piacque molto poco a Melina
- ossia? –
- beh, dato che non possono farci ritornare in loro, penso che ci vorranno, come dire… distruggere!-
 

- - - - - - - - - -
Ciao a tutti!
Eccomi ancora qua. Immagino che questo capitolo sia risultato un po’ noioso; ecco perché ho voluto scrivere tutti gli aspetti, come li posso chiamare…., tecnici solo in questo, così che la lettura dei prossimi risulti più scorrevole.
Non so quante castronerie abbia scritto, ma ho tentato prima di capire poi di riportare tutte quelle questioni che mi serviranno. Va bene, dai, per questo giro ho finito; ringrazio tutti quelli che hanno recensito e anche i lettori silenziosi!
Fatemi sapere cosa ne pensate!!!!!! :D
BuonCiao!!
_Arthur_
P.S. no.... non siete malati voi!! sono io che ho messo per sbaglio un capitolo sbagliato come terzo!! scusate!!!!  
  
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