INTERVENTO
Il
tempo è
misura del mutamento secondo il Prima e il Poi.
Aristotele
Si
guarda allo specchio. Non va, non va proprio.
E’
ora di sistemare tutti questi errori naturali.
La
porta si apre. Un uomo e una donna entrano: è ora.
Si
stende. E’ seminuda, ma sotto le coperte non ha freddo.
Il
letto comincia a muoversi. Le piastrelle del soffitto cominciano a
muoversi, un
susseguirsi di colori smorti, verde giallo rosa blu.
Gli
occhi come steady-cams seguono l’intricato labirinto
all’interno dell’edificio.
Arriva
l’ascensore. Vuoto d’aria improvviso.
Il
corpo passa sul rullo metallico. Adesso sente freddo.
Un
dolore al braccio. “Buon viaggio”, una voce
all’orecchio. “Grazie.”
Poi
il sonno.
…
…
…
…
…
Apre
gli occhi. “Respira.”
Respira.
Di
nuovo il labirinto al contrario. Scorre indifferente tra pianto dolore
gioia
panico.
Vuole
dormire ancora , finché non si trova di nuovo davanti ad una
superficie
riflettente.
Si guarda
allo specchio. Oh, adesso sì che va bene! Quanto tempo
sembra esser passato…