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Autore: Kate_88    09/04/2011    17 recensioni
Cos'è il Crystal?
É il negozio di dolci più rinomato di tutta Tokyo, al centro della città, con un'insegna che mette appetito.
I suoi dolci sono conosciuti in tutti il Giappone e Usagi, la Co - proprietaria con Makoto, gestisce il locale.
D'altronde tutti sanno che al Crystal ci sono i Dolci d'Amore.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Makoto/Morea, Mamoru/Marzio, Un po' tutti, Usagi/Bunny
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie
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Capitolo 4 – Caldi Croissant

 

 

Il Crystal al mattino odorava di Croissant e la specialità mattutina prevedeva sempre quell'impasto di burro unito al cioccolato e alla crema, mettendoci dentro un po' di Makoto e un po' d'Usagi.

Adesso che l'organico s'era ampliato, c'era la necessità di donare nuove specialità ai clienti, così da far capire che il Crystal andava verso il rinnovo e non rimaneva mai fermo ai semplici Croissant.

Dopo più d'una settimana che Mamoru e Furu avevano firmato i loro contratti, la clientela era sempre più felice ma Makoto avvertiva che qualcosa non andava.

« Usa chan credo che dovremo indire una riunione. Non ti sembra anche a te che le clienti è vero che sorridono ma è come se si fossero adagiate sui nostri dolci. »

« Vuoi aggiungere qualcosa? A proposito, Sam necessita di un altro Dolce d'Amore, dice che a Machiko è piaciuto tanto quello dell'ultima volta e lui adesso se la vuole coccolare. »

« Farà ingrassare quella benedetta ragazza. »

« Poverina. Comunque, riesci a prepararmi per l'ora di pranzo un po' di dolci planetari? Anche i vassoi degli assalti planetari e se mi passi i cornetti ora ti aiuto a riempirli con la panna. Mamoru e Furu ancora devono arrivare. »

« Si ho detto a Furu che può attaccare mezz'ora dopo di me, tanto mi occupo di molte cose e lui ancora deve imparare. »

« A Mamoru ho detto di venire per le otto, così iniziamo con le colazioni. Comunque mi dicevi di prima? »

« Ah si, giusto... »

Makoro iniziò a legare i capelli in una coda bassa, così da non avere problemi con il cappello da pasticcera. Si sistemò la giacca bianca che indossava come divisa ed infilando le mani nelle presine a forma di guanto, andò ad estrarre i cornetti dal forno.

C'era un odore caldo, un profumo che si poteva assaporare ad occhi chiusi, una sorta d'armonia mattutina, un abbraccio tenero come i momenti tra madre e figlia.

« Mako chan questi croissant sono spettacolari. Li mangerei tutti! »

« Stavolta sono venuti bene, solo che, li riempiremo come sempre? Ci saranno i croissant cosmos con la panna e i soliti nostri alla crema e cioccolato? »

« Mancano di qualcosa ormai, perchè qui al Crystal abbiamo deciso di rinnovarci... »

Usagi annuì, mostrandosi piuttosto pensierosa.

Al Crystal tutto stava cambiando e quell'insieme poteva creare confusione.

C'erano loro, le due ragazze con un sogno e due nuovi ragazzi scelti per capacità e bisogno.

Eppure quei due giovani non potevano avere soltanto quelle capacità comuni a molti, dovevano essere speciali e un po' fuori di testa per lavorare in quel posto dove dolci, pizzi e merletti facevano i padroni.

Mentre Usagi sistemava i primi dolci nel bancone, Makoto osservava quei croissant facendo spesso avanti e indietro, riflettendo sulla forma, sul sapore, sull'odore e su quale poesia potessero ispirare.

« Ma dov'è finito Furu? È colpa sua se sono in questa situazione »

La ragazza non si dava pace ed urlò dallo spavento quando, allegro e solare di prima mattina, il ragazzo varcò la soglia del laboratorio dandole il buongiorno.

« Mako chan ho preso dei dolci al bancone. Me li ha dato Usagi dicendo che ti aiuteranno. Lei sta aspettando Mamo chan. Arriva a breve. »

« Dopo ringrazio Usagi. Che dolci sono? »

Makoto prese il vassoio che Furu porgeva e sorrise notando le meringhe con la ciliegina verde: un trionfo di zucchero e forza.

« Già sei in contatto con Mamoru? » domandò la ragazza mentre mangiava una meringa.

« Io e Mamoru viviamo insieme »

Makoto rimase incredula.

Furu era un bel ragazzo come lo era Mamoru, fu davvero dura per lei accettare quella confessione.

« Che peccato. Quando lo sapranno le clienti dovremo creare tanti cioccolatini per farle nuovamente tornare felici. »

« Eh? Ma a cosa ti riferisci? »

« Niente dai. Senti una cosa, secondo te questi Croissant come sono? »

Makoto diede un dolce a Furu che si limitò ad assaggiare un solo pezzo che aveva staccato.

Assaporò quel trionfo di burro e pasta, quel sapore morbido e goloso, quell'armonia e fragranza che solo in un morso potevano invadere il palato.

Si poteva piangere di gioia assaggiando un dolce di Makoto.

« Mako chan... sono buonissimi. »

« Non è vero. Cioè sono buoni ma non sono originali. Assaggia ora questo. »

Makoto porse un altro croissant a Furu, questa volta con semplice ripieno di panna.

« È il Cosmos Croissant. »

Furu questa volta non si limitò a staccarne un pezzo, bensì lo tagliò e lo morse al centro.

Il burro e la pasta del cornetto, morbido e fragrante, si confondevano perfettamente con la morbidezza e la consistenza della Panna, fresca, montata da poco con un lieve aroma vanigliato che donava quel pizzico di dolcezza in più che non stonava.

L'unione di quei due ingredienti si scioglieva in bocca e questa volta non si piangeva solo di gioia ma a questo sentimento s'aggiungevano la soddisfazione, l'indipendenza, la freschezza di ogni momento.

Avrebbe potuto definire quel Croissant come il suo preferito.

« Toglili da davanti ai miei occhi. Potrei finirli. »

Makoto scosse il capo e arricciò le labbra insoddisfatta.

« No Furu! Non ci siamo! »

« Mako io davvero non capisco cosa cerchi! Sarà che io sono l'allievo e tu la professionista ma... potrei mangiare tutto il vassoio. Erano divini. »

Furu sorrideva come un bambino.

Quel dolce lo aveva portato in cielo e sostituendo le nuvole con la panna, si dondolava su questa, mordendo i croissant e rubando panna alla sua stessa fonte di sospensione in aria.

« Furu ma sei proprio tonto! Come fai a non capire? Assaggia questo! »

« Ingrasso! »

« Non fare obiezioni. Questo è il Croissant alla crema, ribattezzato Usagi's Croissant! »

Furu si mise a sedere toccandosi la pancia con la mano destra e afferrando il croissant con la sinistra.

Lo spezzò nuovamente a metà e morse la parte centrale, mischiando crema e pasta.

La crema era fresca, si sentiva il sapore unico che si creava grazie alle uova, lo zucchero, la sensibilità del latte e l'aroma di vaniglia, tutto mischiato alla morbidezza del burro e della pasta del croissant.

La crema era la sensazione della primavera e dei petali di ciliegio che sfioravano le braccia, era una brezza che salutava l'inverno e accoglieva la primavera, era il passaggio dalla primavera all'estate: freschezza e calore racchiusi in un morbido gioco tra quella crema così equilibrata e la pasta del Croissant che regalava al ripieno un involucro sicuro, una soffice fortezza che si sposava con quell'armonia.

Furu sentì d'impazzire.

« Com'è? »

Makoto era piuttosto agitata, l'estro creativo era in calo ed avvertiva su di se una pressione inesistente, perchè se il Crystal era da tempo il locale più rinomato di Tokyo, doveva inventare e creare sempre qualcosa di nuovo per permettere al locale di rimanere al primo posto, sempre.

« Mako chan, per favore chiama Usa chan e falli assaggiare a lei. Sono buonissimi ma io potrei morire! »

« Quante storie, ora la chiamo... »

Usagi entrò di corsa in laboratorio, senza che Makoto dovesse muoversi.

Aveva il fiatone e gli odango leggermente scompigliati, il volto affaticato e il grembiule storto.

« Ti hanno assalito i ragazzi? » chiese Makoto incredula nell'osservare l'amica così disastrata.

« È pieno di gente! Io e Mamoru stiamo impazzendo. Aveva ragione Sam! È pieno di ragazze e stanno chiedendo dolci in continuazione. Hanno ordinato: Quindici Usagi's Croissant, venti Makoto's Croissant, quindici Cosmos, venticinque muffin dell'equilibrio. »

Furu iniziò a segnare tutto velocementre mentre Makoto faceva attenzione alle ordinazioni mentre iniziava a preparare la crema principale.

« Usagi! Ho altre ordinazioni! » esclamò Mamoru che s'affacciò nel laboratorio « Hanno ordinato per il pomeriggio due torte mimose ed è arrivata una clienta, una certa Ami Mizuno che ha chiesto una torta al limone. »

« Grazie Mamoru! Torna dentro, arrivo subito! » affermò Usagi tornando a guardare Makoto e Furu « Ragazzi, appena è tutto pronto lanciatemi un urlo che corro! »

I ragazzi annuirono e mentre iniziavano a lavorare, Usagi tornò al bancone continuando a servire le clienti, affiancata da Mamoru.

« Per coloro che hanno ordinato, potrete accomodarvi in sala e attendere. Per gli studenti che vogliono i dolci per la merenda, venite in cassa, abbiamo preparato sacchetti misti! »

Usagi attese gli studenti in cassa mentre Mamoru continuava a servire ragazzi e ragazzi al bancone.

A metà mattinata Makoto aveva sfornato più di cinquecento cornetti, circa duecento Muffins e ora lavorava alle torte ordinate per il pomeriggio.

Dopo tanto lavorare e impazzire dietro ai clienti, chiusero un'ora per concedersi un pranzo veloce e riposarsi un po'.

Usagi sfruttò i primi dieci minuti a rifarsi gli Odango, Mamoru e Furu erano usciti qualche minuto e Makoto approfittò della loro assenza per parlare un po' con Usagi.

« Come si è comportato oggi Mamoru? »

« Bene. Credevo inciampasse almeno un paio di volte e invece devo ricredermi. »

« Sai, non ho capito perchè tu abbia scelto proprio lui tra tanti. Insomma, c'è qualcosa in particolare che ti ha colpito? »

« Sai, nel vederlo ho pensato che fosse un tipo troppo strano, alla sua età ancora a casa, anzi mandato via dai genitori. Un po' ho pensato che è giusto che un uomo molli la casa principale per vivere da solo ma in questa Tokyo non puoi farlo senza un lavoro. A noi serviva aiuto, a lui anche. Ovviamente ha anche le caratteristiche che rispecchiavano le nostre richieste e sinceramente nel vederlo all'opera, sono convinta di questa scelta. Lavora, è serio. È ciò di cui avevo bisogno perchè io stessa a volte sono troppo espansiva con i clienti. E di Furu che mi dici? »

Usagi sorrise all'amica, terminando di sistemare gli Odango.

« Furu ha le capacità giusto e poi in Laboratorio, in questa settimana, non mi sono sentita sola. Parla, mi fa divertire ma allo stesso tempo lavora, crea e sono certa che abbia le giuste potenzialità per dare vita a qualcosa di davvero Unico. Comunque che delusione. Vive con Mamoru, non sapevo che questi due... »

« Eh? »

« Lascia stare, poi ti dico! Andiamo va! »

Le ragazze si ritrovarono a sorridere, felici di quei cambiamenti che dopo tanto tempo avevano fatto.

Riposavano sedute ad un tavolino nella sala quando Mamoru e Furu tornarono con due buste di plastica che poggiarono sul tavolo delle ragazze.

« A voi! C'è un Take Away qui vicino. Non v'aspettate il cibo dei ristoranti a tante forchette, però io e Furu ci abbiamo già mangiato e il Sushi è buono! »

« Mamo chan! Furu chan! Grazie! » esclamò Makoto aprendo le due buste.

C'erano diverse specialità a tavola, sicuramente non di ottima e pregiata qualità, ma quanto bastava per rendere felici quei quattro soggetti a rischio di un esaurimento nervoso.

A fine pasto si resero conto che mancavano meno di quindici minuti alla riapertura, così Makoto corse in laboratorio, uscendo fuori con un vassoio di Croissant.

« Mako chan per favore no! Non riesco a mangiare più cornetti! »

« Taci un attimo Furu! Assaggiate questi Makoto's e ditemi cosa ne pensate. »

Tutti afferrarono i croissant assaggiandoli.

« Sei tu, Makoto » esclamò Usagi estasiata.

Makoto era il cioccolato, calda nell'inverno sotto una coperta davanti al camino, gustosa e fresca come un gelato da mangiare in estate. Rendeva caldi i giorni freddi, sorrideva per rendere le persone felici e vive.

Il croissant di Makoto era anche la consolazione, l'abbraccio di un'amica quando tutto crolla, quando le lacrime per amore sono troppe e solo il cioccolato può lenire il dolore che proviene dal cuore.

Era morbida. La crema al cioccolato aveva trovato nella pasta del Croissant l'alleata perfetta: si nascondeva in quell'involucro ed al primo morso donava l'allegria.

« È buonissimo! » esclamò Furu annuendo alle parole di Usagi.

« Troppo dolce per i miei gusti » Mamoru fu la voce fuori dal coro, regalando un sorriso a Makoto.

« Grazie Mamoru! Mi hai tolto un pensiero! Direi che possiamo riaprire e scusate se ve lo chiedo, stasera rimanete dieci minuti dopo la chiusura? Devo farvi vedere una cosa! »

I ragazzi si guardarono increduli, poi Makoto si rivolse a Furu: « Oggi pomeriggio aiuta Usagi e Mamoru al bancone. Io devo lavorare per un po' da sola. »

Lasciando tutti in silenzio, Makoto si ritirò nel suo laboratorio ed iniziò a creare opere d'arte o semplicemente ripeteva formule magiche per rendere i dolci davvero speciali.

 

Usagi chiuse la porta a chiave e tirò un sospiro di sollievo osservando i due dipendenti.

« Sono esausta. Oggi stranamente c'è stata tanta gente. Grazie per avermi aiutata! »

Sorrise ai due aiutanti e indicò la porta del laboratorio, dal quale uscì Makoto con un vassoio con dei piccoli Croissant sopra.

Furu era sull'orlo del precipizio, era tutto il giorno che mangiava Croissant.

« Mako mi spieghi perché tutta questa mania per i croissant? »

« Perchè il Crystal s'è rinnovato e se al mattino eravamo io ed Usagi a dare il buongiorno, adesso ci siete anche voi. Prendete tutti un croissant di questi qua. » poggiando il vassoio sul tavolo indicò quali andavano presi.

I ragazzi presero i dolci, li morsero e fu l'oblio.

Un vortice di foglie che cadevano dagli alberi, il calore del sole tiepido che salutava l'estate ed il vento che s'avviava verso l'estate.

Era la crema alla nocciola ed era l'autunno di Furu.

« Mako chan ma sono buonissimi! » Usagi si alzò in piedi terminando quel dolce.

« Furu mi ha ispirato la nocciola. La crema alla nocciola è buona, si sposa bene con il croissant e non è banale e classica, bensì ha quella sua originalità ed unita alla pasta del croissant crea la giusta armonia d'autunno. Ora mangiate l'altro. »

I ragazzi non si fecero pregare e al primo morso Mamoru sorrise.

« È buono! È particolare! »

Usagi e Furu annuirono mentre Makoto sorrise.

Al primo morso si avvertiva una crema diversa dal solito, con una nota un po' aspra e un sapore particolare: crema, mela e cannella.

Il croissant di Mamoru era ispirato ai modi che fin'ora aveva visto di lui, diverso dagli altri ragazzi, con una perenne nota fredda negli occhi e uno strano calore nel sorriso.

La crema riscaldava il cuore e la mela con la cannella riportavano alla ragione ed alla razionalità, amalgamandosi con l'involucro che proteggeva come una gabbia quella combinazione.

« Oggi hai passato il tempo a fare questi? » chiese Usagi terminando ghiotta l'ultimo croissant.

« Si. Stamane ho deciso che era giusto rinnovare e scusa se non te l'ho detto. Vedete, Furuhata, Mamoru, voi siete i primi dipendenti del Crystal. Non sappiamo come andrà, non si può prevedere se tra un mese o tra un anno sarete ancora qui con noi, tuttavia è giusto che ci sia il vostro segno sul menù, perchè rappresentate l'innovazione per questo locale. »

I due ragazzi rimasero senza parole, finchè Furu non andò dietro al bancone ed afferrò delle bibite al tè verde in vendita nel locale.

« Ragazze, non sarà champagne, ma dopo un dolce, è meglio brindare! »

« Giusto! Furu ha ragione! Brindiamo a queste due proprietarie strane e al Crystal che è nato una seconda volta! »

Mamoru iniziò a riempire i bicchieri e nel frattempo Makoto si rivolse ad Usagi: « Credi davvero che siamo strane? »

« Non lo so ma Sam me lo ripete sempre, quindi dovrei iniziare a credere che sia vero! »

Le due ragazze si abbracciarono, unite come sempre e piene di emozioni ed allegria.

Brindarono in quattro, con i bicchieri di carta alzati, urlando in quel locale vuoto.

Il Crystal era il locale dei sogni, come un regno argentato fatto di pace e tranquillità, di divertimento e armonia.

L'equilibrio era fondamentale in quel posto dove venivano creati i Dolci d'Amore eppure nessuno poteva sapere se realmente quella pace sarebbe durata a lungo: le trame del destino erano difficili da prevedere, infinite e di vari colori, bisognava solo vivere per scoprire cos'era stato scritto e affrontare giorno dopo giorno, con le gioie e le difficoltà.

Il Crystal era vivo, aveva un cuore, un battito ed era soggetto come gli esseri viventi ai cambiamenti ed ai giochi del destino.

 

 

 

 




Buonasera a tutti! Dopo tanto ho pubblicato il 4° capitolo!
Ammetto che è stato un parto plurigemellare.
Scrivere dei dolci quando si è a dieta, narrare dei croissant quando non si va pazzi per questi, immaginarli e volerli mangiare solo per il gusto di mordere qualcosa di dolce: ecco a voi l'astinenza da dolci xD
A parte questo, spero che il capitolo vi piaccia.
È stato incentrato su Makoto che tuttavia voleva fare qualcosa per questi due nuovi dipendenti.
Abbiamo scoperto più cose e dal prossimo capitolo forse le cose cambieranno.
Ammetto che non so quanto sarà lunga questa Fan Fiction ma avrà degli sbalzi temporali, anche perchè restando ferma subirebbe un forte rallentamento per i miei gusti.
Dopo questo, voglio ringraziarvi a tutti, in primis a chi recensisce ed anche a chi legge.
Ringrazio chi mi da consigli, chi mi aiuta a migliorare e io ci provo sempre, poi un giorno ci riuscirò!
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, che v'abbia messo un pò di fame e che v'ispiri a leggere il seguito...
A presto!


Kate_88

   
 
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