Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: badluna    10/04/2011    0 recensioni
Questo è un tema che avevo fatto in prima commercio ad un test di Italiano, parla della guerra e della coscienza.
Ho deciso di condividerla con voi perchè a me piace molto e spero possa piacere anche a voi :):)
Genere: Azione, Guerra, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Ciao a tutti  :)

Questa storia è il risultato di un esperimento (test) scolastico di Italiano, in prima commercio.

Il professore ci aveva lasciato scegliere tra tre argomenti (che adesso non ricordo) e due foto.

La prima foto presentava due gattini che giocavano, e la seconda (quella scelta da me) era la foto di un bambino che spingeva una bicicletta con in spalla una mitragliatrice.

Mi ricordo che quell’immagine ha attratto la mia attenzione e la mia fantasia in modo molto forte.

Ho deciso di pubblicarla perché mi piace molto ed è piaciuto anche al professore (che infatti mi ha dato 6, che in svizzera è pari all’ottimo), così ho pensato di dividerla con voi.

Spero che vi affascini  come ha affascinato me, nonostante l’abbia scritta :):)

Buona lettura.

*_*_*_*_*_*



La guerra di Mikal

Mikal stava ritornando a casa, portando la bicicletta di fianco a sè e il mitra in spalla.

La strada percorsa era molta e quella da percorrere altrettanta, c’era molto tempo per pensare …

Si ricordava i giorni in cui si sentiva al sicuro ed era felice, la felicità che si prova da bambini, quella del non sapere e del non vedere …

La guerra era iniziata anni prima della sua nascita, la sua famiglia si era spostata molte volte per scappare da essa.

Ma alla fine li ha trovati e non li ha risparmiati, lui si ricordava le urla della sua famiglia e dei vicini, le bombe e il viso di sua sorella Yanga, sporco di fuliggine mentre cercava di salvarlo.

Sua sorella … nel corso degli anni il solo pensare il suo nome gli provocava enormi fitte di nostalgia, ma non ora, adesso stava tornando da lei, a casa.

I ricordi sommersero Mikal: a otto anni era scapato dal rifugio in cui Yanga lo aveva portato dopo la strage dei loro genitori .

Si era intrufolato tra i soldati, che, nel bel mezzo della guerra non potevano accorgersi di lui.

Si ricordava l’euforia di combattere contro coloro che erano il male e la cattiveria …

Era bastata una piccola pausa per far passare l’eccitazione dal volto del bambino: troppi cadaveri, il sangue che si mischiava con il fango, le urla.

Mentre camminava Mikal si ricordò di come tutto quello gli fece capire che non avrebbe mai più potuto sorridere, non dopo tutto quello!

Non si era ritirato, non era tornato da sua sorella, non poteva essere un soldato lo sapeva, ma se stava attento poteva dare una mano senza che lo cacciassero.

Aveva visto molte guerre, troppe, e non aveva mai più gioito. Erano passati cinque anni, lunghi e dolorosi. Ma adesso lui non voleva più combattere, voleva tornare da Yanga, al rifugio con tutti gli altri.

Avrebbe insegnato loro a combattere e ai piccoli avrebbe insegnato a non esultare della guerra e del dolore altrui.

 Lasciava il campo di battaglia, ma senza vergogna, anche se nessuno lo aveva visto, lui aveva combattuto per chi voleva bene.

Ma la verità è che in molti si chiederanno dove sia finito il piccolo soldato che li aiutava in battaglia, ma che nella pause si dileguava, colui che per loro non aveva nome ma onore.

Fine




Spero davvero che vi sia piaciuta :)
Un bacione :):)

  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: badluna