Maybe..
maybe a s m i l e will save us.~
Lily
Luna Potter: ecco come si chiamava quella piccola creaturina dai
capelli rossi che urlava in mezzo al parco della scuola come
un'assatanata. Sembrava ce l'avesse con un ragazzo biondo che la
guardava scocciato mentre sfogava la sua furia assassina su di lui
per chissà quale motivo.
«Scorpius Hyperion Malfoy, razza di
lurida serpe strisciante che cazzo avevi in mente?!» gli
urlò
infervorata mentre la guardava in un misto di dispetto e
stizza.
«Vorrei ricordarti, Potter, che non sono fatti
tuoi.»
rispose calmissimo, anche se gli occhi plumbei brillavano in modo
strano, diverso dal solito come se fosse.. impaziente?
«Grande
idiota che non sei altro, lei è mia cugina quindi io c'entro
eccome.
E' una questione di famiglia.» alzò ancora di
più la voce, come se
fosse possibile, mentre le gote si tingevano dello stesso colore dei
capelli.
«Non è colpa mia se voi proliferate come topi,
prima o
poi è inevitabile andare a sbattere contro un tuo parente
pel di
carota.» un ghigno si aprì sul volto pallido
contribuendo a farla
infuriare ancora di più che ringhiò nella sua
direzione, ma prima
che potesse rispondere a tono una ragazza mora che fino a quel
momento era stata alle sue spalle intimidita anche lei dalla furia
della cugina la tirò per un braccio.
«Oh Lil, non è necessario
farne un dramma.. insomma, è stato un incidente, ne sono
sicur—»
la Corvonero non fece nemmeno in tempo a finire la frase che la
compagna di casa e cugina assunse un'aria a cavallo fra il sarcastico
e il divertito scoppiando in una risata priva di allegria.
«Rose
non dirai sul serio? Come puoi dire che quel troglodita di Malfoy
possa averti quasi averti scaraventata nel lago nero per
sbaglio?»
Era
completamente esasperata dal comportamento di quella lurida serpe. Un
conto era se infastidiva lei che sapeva difendersi, ma sua cugina era
tutt'altra storia: troppo buona per reagire in qualsiasi
modo.
«Potter se non controlli la lingua prima o poi passerai
guai seri.» la minaccio l'individuo in questione, riportando
l'attenzione delle due cugine su di lui, ora palesemente irritato dal
comportamento della Corvonero. Sì, perchè
stupendo tutti lei era
finita in una casa per intelligentoni quando era un miracolo che
consegnasse un compito in tempo, infatti gli amici e talvolta anche i
professori continuavano a ripeterle che il Cappello si doveva avere
madornalmente sbagliato.
«Senti
Malfoy, che vuoi fare? Affrontare una donna alla babbana?»
lo provocò ridendo come se il suo peggior nemico avesse
detto una
battuta parecchio divertente. Nel frattempo una poiccola folla si era
attorniata per osservare il consueto spettacolo che offrivano quei
due giornalmente da ormai cinque anni a quella parte.
«No
di certo, di sicuro non mi abbasserei mai al tuo livello.. e comunque
dovrebbe esserci prima una donna da affrontare, se fossi in te ci
penserei due volte prima di autodefinirmi tale, dato che sei poco
più
di uno sgorbio ancora.»
la voce era intrisa di perverso
divertimento
esprimendolo in un ghigno decisamente alla Serpeverde.
«Sempre
meglio che essere un viscido essere strisciante come te.»
ribattè per le rime la ragazza sempre più
irritata e indignata da
quel suo modo di fare così— irritante, ecco!
«Basta
che tu ne sia convinta Potter.»
un guizzo divertito
illuminò per un istante il
suo sguardo per poi lasciarlo freddo e pieno di strafottenza come
sempre. «Ora,
se non ti dispiace, me ne vorrei anche andare. Mi sono stancato di
sentirti starnazzare come una gallina.»
la liquidò infilandosi le mani nelle tasche dei pantaloni
della
divisa e le diede le spalle.
«Bravo
idiota, fa quello che quelli come te sanno fare meglio. Scappa vile
codardo che non sei altro!»
Gli urlò dietro mentre la folla si diradava e lui alzava
solo una
mano a mo' di saluto, indifferente verso le urla della rossa.
«Ascolta
Al, non succederà mai, e ti ripeto mai
che io possa andare
d'accordo con quell'imbecille, non capisco come tu possa essergli
amico.»
l'espressione imbronciata della piccola Corvonero la diceva lunga su
come la pensava sulle amicizie del fratello maggiore.
«Andiamo
Lils, non fare la difficile. Anche io sono un Serpeverde, ma mica mi
odi, no?»
provò ad essere accomodante Albus cercando per la millesima
volta di
far andare d'accordo la sorella col suo migliore amico.
«Io
proprio non capisco cosa ci trovi in quell'essere ributtante,
è un
Malfoy.»
continuò ignorando le deboli proteste del fratello tenendo
il muso.
«Io
mi chiedo perchè tu e James dobbiate essere
così—così—così
ottusi, ecco!»
Borbottò esasperato dalle convinzioni derivanti dalla
vecchia, e
tutt'ora in vigore, nemesi fra i Potter e Malfoy senior.
«È
un idiota e questo mi basta, potrò benissimo sopravvivere
senza
approfondire la sua conoscenza, come ho benissimo fatto in quindici
anni.»
ribattè testarda guardando imbronciata il camino
dardeggiante della
sala comune verde argento.
«Tranquilla
Potter, il sentimento è reciproco.»
intervenne pigramente “l'idiota” accasciato sul
divano in pelle
nera che si fumava tranquillamente una sigaretta. «A
dire il vero non capisco nemmeno perchè tu sia qui visto il
tuo
ripetere continuamente quanto odi noi Serpi.»
aggiunse ghignando sempre assorto a guardare le spirali di fumo che
gli uscivano dalla bocca.
«Oh
Malfoy, sta sicuro che non è per la tua dolce compagnia.»
lo rimbeccò acidamente, Merlino quanto era fastidioso. «Sai,
si da il caso che qua ci stia anche mio fratello e la mia migliore
amica oltre sua signoria sono-il-re-del-mondo-viscidume-Malfoy.»
Albus
ridacchiò, ormai aveva fatto il callo ai continui bisticci
fra i due
visto che Lily gli faceva spesso compagnia nei sotterranei. In
realtà
si chiedeva effettivamente di che Casa fosse davvero visto che
passava più tempo agli altri tavoli e Sale Comuni che quelli
assegnati a Corvonero.. a dire il vero si domandava anche come ci
fosse finita fra i Ravenclaw data la sua indole decisamente
Grifondoro, ma questa era un'altra storia.
«Molto
divertente Potter, mi sto scompisciando.»
commentò svogliatamente Scorpius facendo evanescere la
sigaretta
ormai finita. Lei si limitò a sbuffare sistemandosi meglio
nella
poltrona di cui si era impadronita ancora due ore prima.
«Sai
Malfoy.. a volte mi chiedo se tu sappia ridere. Sembri più
il tipo
da ghignetto idiota.»
saltò su poi, quando sembrava che il discorso si fosse
arenato nel
silenzio che aleggiava nell'aria annoiata e sonnolenta del sabato
pomeriggio.
«Ti
si era inceppato il cervello Potter o dovevi pensarci bene prima di
trovare una risposta decente?»
la provocò lui
ignorando la sua affermazione.
«Non
mi spreco nemmeno a risponderti, tanto decerebrato come sei non
capiresti comunque; dunque è inutile sprecare fiato in una
risposta
degna di questo nome.»
pigramente si stiracchiò distendendosi dalla sua posizione
accucciata, giusto per sgranchire un po' gli arti indolenziti dal
mantenimento prolungato di quella posizione.
«Sei
più odiosa del solito quando parli a sproposito senza
nemmeno sapere
dove andrai a parare.»
l'apostrofò svogliatamente, come se mandare avanti quella
discussione fosse più un dovere che il loro solito
“diletto”.
Lei si limitò a fargli una linguaccia priva di voglia per
articolare
una risposta abbastanza acida.
«Domani
verrete ad Hogsmeade con me.»
annunciò un ragazzo moro dagli occhi blu sedendosi
pesantemente
accanto ad un perplesso Scorpius.
«Salve
anche a te Zabini.»
lo salutò acidamente.
«Tutto
bene amico? Sembri una vecchia comare.»
Invece
di una risposta si guadagnò un'ochiataccia dalla suddetta
“vecchia
comare”; ora ci si metteva anche quell'idiota di Zabini, come
se la
Potter non lo infastidisse abbastanza.
Zabini
fece un fischio per poi borbottare a nessuno in particolare: «Tira
brutta aria qua.»
Albus nascose il viso dietro una Gazzetta del Profeta che aveva
trovato lì vicino per non far vedere che se la stava ridendo
sotto
ai baffi solo alla vista della faccia imbronciata di Scorpius.
Zabini
scosse la testa alzando gli occhi al cielo vedendo le reazioni
fiacche attorno a lui e posò solo allora lo sguardo su Lily
stranamente silenziosa mentre fissava lo scoppiettare delle fiamme,
con una faccia decisamente incantata.
«Anche
tu sei invitata faccia da ebete.»
ghignò nella sua direzione e lei sobbalzò come se
la avesse punta
qualcosa.
«C--come?»
Domandò spaesata, come se si fosse appena svegliata.
«Sempre
che tu abbia riacceso il cervello per allora.»
la stuzzicò Malfoy che sembrò rimpimparsi
all'improvviso prendendo
in giro la rossa.
Lei
gli lanciò un'occhiataccia e poi si rivolse a Zabini. «E,
di grazia, che dovrei fare con voi?»
Il tono lasciava intendere che la compagnia Serpeverde non le andava
del tutto a genio. Il moro per risposta alzò le spalle
mentre si
accendeva una sigaretta e appoggiava i piedi sul tavolino.
«Piuttosto
che non fare nulla..»
si arrese lei alzando le spalle
indifferente.
«Immagino
che ci sarà anche quella peste di mia sorella, giusto?»
domandò Scorpius, anche se sembrava più
un'affermazione rassegnata.
«Giusto.»
confermò Zabini, anche se evidentemente non ce n'era bisogno.
«Bene,
almeno non sarà la solita noia: lei è l'unica che
si salva nella
tua famiglia.»
lo apostrofò Lils con un ghigno allegro che non prometteva
niente di
buono.
«Io
direi, piuttosto, che fra te e lei Hogwarst e le persone che vi
stanno attorno corrono il rischio di venire disintegrate da un
momento all'altro.»
commentò Al ridacchiando, riemergendo finalmente dal
giornale che
teneva in mano svogliatamente.
«Ma
che dici? Sono sempre tragiche coincidenze.»
si finse offesa mentre lo guardava di sbieco.
«A
proposito, dov'è? Non siete sempre appiccicate voi due?»
Intervenne Scorpius ignorando lo scambio di battute dei due fratelli
Potter.
Lily
si aprì in un sorrisone innocente e scrollò le
spalle. «Ah,
non so.. forse è in punizione con la Cooman..»
Buttò lì senza dare troppa importanza al fatto
che la Cooman non
dava mai punizioni.
«E
che ha fatto 'sta volta? Persino dalla Cooman si fa mettere in
punizione quell'impiastro.»
sbottò stralunato.
«Mhm..
credo abbia fatto scoppiare tutte le sfere— sai, non
è molto brava
a controllarsi quando si annoia.»
sbadigliò l'amica del
suddetto impiastro mentre
si accasciava sulla poltrona di velluto, sempre più annoiata.
Malfoy
la fissò per un po', indeciso se scoppiare a ridere o
prendersi il
viso fra le mani disperato.
«Ehi,
non guardarmi così, per una volta che non c'entro niente.»
lo ammonì la rossa intercettando il suo sguardo. Lui si
limitò a
ghignare divertito pensando a come sarebbe stato divertente se i
genitori l'avessero saputo.