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Autore: Flaqui    12/04/2011    1 recensioni
Questo è il modo in cui funziona: Sei giovane finchè non lo sei più. Ami finchè non smetti. Provi finchè non puoi più farlo. Ridi finchè non piangi. Piangi finchè non ridi. E tutti devono respirare fino al loro ultimo respiro.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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 Capitolo 10
Le colpe di un re senza corona…
 

 
-Stasera si esce!- esclamò la biondina entrando nella stanza e lasciandosi cadere accanto all’amica.
-Where and who with?- domandò Tefi che si beava della fortuna di avere una ragazza con cui parlare che conoscesse l’inglese.
-A un pub vicino a Consuelo Street e saremo solo noi due-
-Solo noi?-
-Guarda il lato positivo, vivremo la notte!!-
Tefi scoppiò a ridere.
-E pensi che Nico ci lascerà andare da sole?-
-No, infatti ci andremo quando tutti sono a nanna-
Tefi annuì. Il piano era semplice ed efficace.
Inoltre aveva un disperato bisogno di distrarsi e quella era l’occasione perfetta per non pensare a a tutti  i suoi casini personali…
Così fu più che felice nel gettarsi alla caccia del vestito perfetto.
Era un ottimo metodo anti-depressione.
 
-Stasera si esce!- esclamò Nacho.
Tacho gli tirò un cuscino in faccia.
-Shhh! Se ci sentono le ragazze!-
Luca si alzò e chiuse la porta e dopo aver ben controllato che non ci fosse nessuno nei corridoi si rivolse agli amici.
-Allora? Dove si va stasera?-
-Hanno aperto un nuovo pub, in Consuelo Street, potremmo andare lì e vivere la notte!-
Thiago scoppiò a ridere.
-Cosa c’è da ridere?- chiese Nacho.
-No, sto pensando a Rama che “vive la notte”!- continuò l’altro in uno scoppio di ridarella acuta.
Rama fece un verso sarcastico mentre gli altri seguivano l’esempio di Thiago.
-Quindi appena le luci caleranno…-
 
-…Noi usciremo a divertirci!- completò Francesca.
Tefi annuì e tirò fuori il suo vestito rosso.
Glielo aveva regalato Maggie per il suo compleanno.
Più che un vestito era un pezzo di stoffa con delle cuciture.
Suo padre, che una volta aperto il pacchetto, lo aveva scambiato per un top, le aveva severamente proibito di indossarlo.
“È ben sette centimetri sopra il ginocchio!” aveva urlato.
Ma dopo tutto suo padre ora era in Spagna, con Giulia, e, insomma, chi è che conta quanti centimetri è lungo un vestito?
-Penso che metterò questo- disse mostrandolo a Francesca.
La bionda annuì.
-Va bene e tu cosa ne pensi di questo?- chiese indicandole il vestito blu di Guess con la profonda scollatura sulla schiena.
-Perfetto-
 
-Ma avete sentito o no?- esclama Caridad.
-Hanno detto che escono in gruppo, per festeggiare il giorno dell’amico! Si può trovare mi una scusa peggiore?- chiede un irata Jasmine.
-Ragazze io credo che noi dobbiamo avere fiducia!-
-Avere fiducia e seguirli, è ovvio!-
 
Quella sera alla Casa Magica, c’era una relativa quiete.
Tutti si dimostravano più gentili del solito.
E ovviamente nessuno faceva caso allo strano comportamento degli altri, troppo impegnati come erano a concentrarsi sul proprio.
Le luci si spensero presto, prima del solito.
 
Tefi sorrise. Le luci stroboscopiche della discoteca illuminavano il viso del suo interlocutore a tratti.
Con gesti misurati afferrò il drink e lo portò alle labbra.
Era già il quinto che beveva quella sera.
Il fatto era che non ce la faceva più.
Voleva solo staccare la spina per un po’.
E se per non pensare ai suoi numerosi problemi, anche solo per un po’, doveva ubriacarsi, bhe, allora lo avrebbe fatto.
Dopo tutto cosa diceva sempre Francesca?
Quando sei depresso la cosa migliore che puoi fare è uscire e divertirti.
E a quanto pare per lei funzionava benissimo.
Era già il settimo ragazzo con cui ballava quella sera.
Forse avrebbe potuto ballare anche lei.
No, dopotutto era meglio se rimaneva ancora un po’ al bancone con…con…
Tefi corrugò la fronte.
Non ricordava il nome del ragazzo davanti a lei.
Bha! Beviamoci su! Esclamò fra sé e sé versandosi altro liquido nel bicchiere.

Jasmine spintonò Mar con forza.
-Io lo faccio nero!- ululò arrabiata.
Era furiosa, l'innocente serata dell'amico, si era evidentemente trasformata in una caccia alla.... STOP!
Jasmine si interruppe, ricordandosi della promessa che aveva fatto a Caridad sulle parolacce. Poi però una macchia bionda, Tacho, invase il suo campo visivo, avvolto in una nera, di sicuro una STOP con un mini vestitino di paliettes e il sangue le salì alla testa.
Diede il gomito a Valeria indicandole anche gli altri ragazzi che si stavano dando il loro gran d'affare.
La musica sparata ad altissimo volume non faceva altro che aumentare la loro voglia di vendetta.
-Io lo faccio nero- sussurrò di nuovo la gitana.

Sapete cosa è superare il limite?
Significa letteralmente andare oltre.
Alcuni dicono che non ci devono essere limiti.
Ma c’è comunque un limite al numero di bicchieri di tequila che una ragazza può bere in una sera, senza uscire di testa.
E Tefi quel limite ormai l’aveva passato.
Era strano.
Lei non era certo una di quelle ragazze che si ubriacano, ma dopotutto, c’è sempre una prima volta, no?
-Ehi, Tef! hai visto chi c'è?- la chiamò da lontano la voce di Francesca.
Si. Aveva visto chi c'era.
Luca a qualche metro di distanza e la fissava.
Andiamo a divertirci.

 ***

Mar e Jasmine entrarono in bagno spingendo via Tacho e Rama che si stavano lavando i denti.
Ignorandoli completamente afferrarono i loro beauty case.
-Odio le persone che tengono occupato il bagno per così tanto- proclamò Jasmine alludendo ai due amici, che chiusi in un silenzio colpevole le guardavano di sottecchi.
-Si, hai ragione, sono davvero insopportabili- asserì Mar.
-Degli stupidi-
le due afferrarono i loro trucchi e si girarono per entrare in camera.
-Le stupide siete voi che ci avete seguito!- esclamò Tacho.
Le ragazze si girarono a guardarlo.
-Vai a dormire amore, domani è una giornata impegnativa, e così rischi di prendere freddo…-  cerca di giustificarsi Tacho, addolcendo di colpo il tono e fissando la bionda zuccheroso.
Jasmine tornò a ignorarlo e presa a braccetto Mar, se ne andò in camera.
-Sarà più difficile del previsto- mormorò il biondino.
Rama annuì.
 
È buio nella camera delle ragazze.
Le luci sono spente, tutte dormono.
Solo il letto di Francesca è vuoto.
Un rumore di passi.
Mar aprì di scatto gli occhi.
Rimane immobile, in silenzio.
Ancora dei passi.
Drizza il busto e si mette seduta.
Eccolo ancora.
Va in bagno e cerca di scacciare tutte quelle paranoie dalla sua testa.
Una mano sulla sua spalla.
Un urlo le sale in gola.
Ma è solo Thiago.
Però è strano, barcolla, appoggiandosi su di lei con forza.
-Thiago, ma cosa?- mormora confusa.
Lui la interrompe, baciandola.
-No,no. Basta Thiago, sei ubriaco!- esclama, mordendosi nervosamente il labbro.
-Si sono ubriaco, e tu sei bellissima- conferma lui con voce roca –E anche domani, quando sarò sobrio, tu resterai sempre bellissima-
Thiago approfitta del momento per riavvicinarsi a Mar.
Lei, irritata lo spinge e lui barcollando crolla per terra.
La ragazza per un attimo soppesa l’idea di lasciarlo lì, sul pavimento, poi però gli porge la mano. Lui l’afferra, ma l’equilibrio manca comunque e il risultato finale è che anche lei finisce a terra.
I loro sguardi si incontrano.
-Ti amo Mar-
 
È buio nel bagno.
Ma lui ci vede comunque.
Li vede comunque.
Abbracciati, mentre si baciano.
È il bello è che non può neanche dire nulla.
Non vuole dire nulla.
Sono innamorati.
Ci sono colpe e colpe.
E nessuno può incolparci di amare.
Cosa altro dovremmo fare?
Un braccio lo tira via.
Francesca.
 
-Andiamo, Simon-

 


Angolo autrice.
 

Eccomi qui! So benissimo che questo capitolo non merita la lunga attesa che vi ho fatto patire, ma non sono riuscita a fare di meglio.
Spero comunque che vi piaccia
Flaqui <3
P.S. dedicato a tutte le Thiaguelle del mondo (me compresa!!!)

   
 
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