Crossover
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Autore: CFC    16/04/2011    2 recensioni
Gli exiles dopo essere stati riuniti in Blade vs Twilight si preparano a combattere Belasco, Dracula e a salvare il Multiverso.
Genere: Avventura, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Film, Fumetti, Libri, Telefilm
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Exiles'
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IV
Gli exiles ricomparvero in un appartamento a New York e Bella e Rosalie iniziarono a colpirsi tra di loro, Deadpool disse: “Che bello! Logan prendi i popcorn! Forza tiratevi i capelli! Qualcuno porti una piscina piena di fango e dei bikini!”
Wolverine ignorandolo si accese un sigaro e disse: “Non pensate che dovremmo andare a farci una doccia?”
Spike intervenne: “Geni, non credete che dovremmo fermarle?”
Wolverine gli chiese: “Perché?”
Spike aprì la bocca per dire qualcosa, ma non gli venne nulla e la richiuse per poi riaprirla e dire: “Giusto e quindi che facciamo?”
In quel momento apparve l’Agente Temporale che disse: “Salve signori e signore…se gentilmente la smettete di tentare di uccidervi…grazie. Il Tallus pensa che la vostra missione è stata particolarmente stressante e quindi prima di mandarvi ad affrontarne un’altra, ha pensato di farvi rilassare. Fate quello che volete, ognuno di voi ha una carta di credito illimitata. Potete usarla come meglio credete.”
L’Agente Temporale scomparve e Spike con un sorriso che andava da un orecchio all’altro disse: “Allora ragazzi che cosa facciamo?”
Deadpool gli rispose: “Io ho un’idea, andiamo al Club Infernale e divertiamoci come dei matti. Ovviamente possono venire anche le ragazze.”
Bella gli chiese: “Che cosa è un Club Infernale?”
Deadpool le spiegò: “E’ un locale di spogliarelli in cui lavorano mutanti.”
Bella fece una faccia scandalizzata e gli disse: “Non ho alcuna intenzione di venire in un locale per spogliarelli, piuttosto vado a fare shopping in qualche centro commerciale.”
Spike le spiegò: “Impossibile, i centri commerciali sono aperti di giorno e tu di giorno non puoi andare da nessuna parte.”
Rosalie mormorò: “Che bello se prendesse fuoco e di lei rimanessero solo le ceneri.”
Bella fece finta di non sentire e disse: “Allora rimango a casa.”
Rosalie intervenne: “Io quindi esco non ho alcuna intenzione di stare con lei.”
Deadpool le chiese: “Vieni con noi?”
Rosalie le rispose: “No, vado in giro per la città.”
Tutti uscirono lasciando sola Bella che disse: “E ora che faccio?”
I pensieri che fino a quel momento aveva tenuto lontano dalla sua mente iniziarono ad affiorare, cadde per terra sulle ginocchia e iniziò a piangere sangue disperata. Era stata ingannata da Dracula, era morta e diventata un mostro, sua figlia aveva cercato di ucciderla e aveva ucciso l’uomo che l’amava. Perché tutte quelle cose stavano succedendo a lei? Cosa aveva fatto di male? Se ci fosse stato il suo vecchio Macinino, le avrebbe detto: “Perché forse in un’altra dimensione, sei felice, sposata con Edward e hai una figlia, in questa devi essere infelice fino all’inverosimile. E’ la legge del contrappasso del Multiverso.”
Bella si asciugò le lacrime e pensò: “Basta piangere, sono un vampiro e un membro di un gruppo di supereroi, dovrei darmi da fare ad aiutare il prossimo.”
Bella così decise di uscire anche lei dall’appartamento, chissà cosa avrebbe trovato fuori.
All’ingresso della villa del club infernale, un uomo biondo vestito come un nobile del settecento con annessi boccoli sulla testa chiese a Deadpool la carta di credito.
Deadpool tirò fuori la sua carta d’oro e l’uomo fu felice di farli entrare e gli disse: “Divertitevi, cento mila dollari verranno tolti dalla sua carta di credito. Potrete assistere all’interno a tutti i balli che vorrete e a un drink gratis, per il resto delle consumazioni e se volete usare le stanze del club allora dovrete pagare.
I tre entrarono e Wolverine gli chiese: “Come facevi a sapere che in questa dimensione ci fosse un club infernale?”
Deadpool gli rispose: “Non lo sapevo, ma la mia testa me lo diceva…per una volta il mio creatore mi sta simpatico…spero solo che non decida di farmi fare qualche figuraccia.”
I tre arrivarono all’interno di una sala immensa lungo i quali erano posizionati dei pali che usavano le ballerine per ballare. Le ballerine avevano degli stivali neri fin sopra il ginocchio e poi indossavano solo le mutandine e un corpetto in pelle, l’acconciatura era vittoriana.
Wolverine si accese un sigaro e disse: “Ora che si fa?”
Un uomo che dava tutta l’impressione di essere forte si avvicinò ai tre e gli disse: “Il mio nome è Sebastian Shaw e sono il re nero del club infernale. Posso esservi d’aiuto in qualche maniera?”
Deadpool gli rispose: “Si, vogliamo le migliori ballerine, quelle più costose.”
Sebastian gli disse: “Prima devo controllare le vostre carte di credito.”
Dopo aver controllato le carte di credito, Sebastian disse: “Venite nelle sale segrete del club.”
I tre lo seguirono e li stava facendo entrare in tre stanza diverse quando Wolverine vide una donna completamente vestita di bianco e dai capelli biondi e lisci.
Wolverine gli disse: “Voglio quella io.”
Sebastian sorrise e gli disse: “Impossibile lei è Emma Frost, la regina bianca del club infernale.”
Wolverine gli fumò in faccia e gli disse: “Me la faccia incontrare o me ne andrò.”
Sebastian gli spiegò: “Di solito è lei che decide chi incontrare.”
Wolverine gli disse: “Bene, le dica se mi vuole incontrare.”
Mentre Spike si divertita con ben quattro ragazze, Deadpool si ritrovò una donna che aveva il potere di farle vedere tutto ciò che desiderava e così la ragazza divenne Alice che gli disse: “Amore, mi hai già dimenticato?”
Deadpool le rispose: “No, ma devo pur sopravvivere, devo tentare di andare avanti e non diventare più pazzo di quanto non sia per colpa del dolore…perdonami se puoi, ma il lutto lo so affrontare solo in questa maniera…addio Alice…sei stata una delle poche donne che mi ha fatto innamorare…”
La ragazza riprese il suo aspetto e Deadpool le disse: “Adesso voglio fare l’amore con Nicole Kidman…”
Wolverine si ritrovò invece in una stanza con Emma Frost che gli disse: “Non ho accettato perché sei pieno di soldi, ma perché volevo capire come fa un rozzo canadese ad avere tutti quei soldi…voglio scoprire tutto di te e lo farò entrandoti nella mente…”
La Regina Bianca del Club Infernale cercò di entrare nella mente di Wolverine, ma senza successo, era troppo sottosopra ed era impossibile da controllare.
Emma si spaventò e gli chiese: “Chi sei tu? Riesco a percepire solo il tuo dolore.”
Wolverine sorrise e le rispose: “Dopo questa sera, sentirai anche il mio piacere.”
Emma disse: “Sebastian, non ha funzionato, vieni a tirarmi fuori da qui.”
La porta venne sfondata da Sebastian che disse: “Signore, mi dispiace ma la sua prestazione è interrotta.”
Wolverine gli disse: “Intendevate entrare nella mia mente per scoprire tutti i miei segreti e potermi derubare… e così che fate con gli altri…adesso vi insegnerò che non si inganna Wolverine.”
Spike si stava rivestendo e guardando verso il letto e vedendo le ragazze dormire disse: “Siete già esauste? Dovrò chiedere a qualche altra di unirsi a me…”
In quel momento una parete venne sfondata da Sebastian e Spike disse: “Bé, è un nuovo modo di entrare questo? La porta è per decorazione?”
Wolverine entrò infuriato e disse: “Sta zitto Spike, trova Deadpool, siamo nei guai. Questo è un club di imbroglioni.”
Spike vide entrare Emma Frost e disse: “Ehi là, finalmente una ragazza che merita di essere scopata dal mio uccello.”
Deadpool intanto stava facendo sesso con Nicole Kidman, quando sentì un grande rumore, fece finta di nulla e continuò in quello che stava facendo. Però Nicole Kidman tornò ad essere la ragazza di prima e gli disse: “Mi dispiace, ma il mio capo mi chiama.”
Deadpool sgranò gli occhi e le chiese: “Ed io ora come faccio?”
La ragazza divertita gli rispose: “Aiutati con la mano.”
Intanto fuori dal club infernale Rosalie stava prendendo a pugni un criminale, quando venne colpita da un pugno e mandata a terra.
Rosalie si rialzò e vedendo Capitan America davanti a lei gli disse: “Pagliaccio in costume perché mi hai colpito con un pugno?”
Capitan America le spiegò: “Perché stavi aggredendo quell’uomo.”
Rosalie furiosa gli disse: “Idiota è un borseggiatore!”
Capitan America le disse: “Si, ma lo avevi già fermato, non c’era bisogno che infierissi su di lui in quella maniera.”
Rosalie si rialzò e gli disse: “Si invece, sono solo spazzatura e se non gli dai una bella lezione, non capiranno mai. Sono incorreggibili e  malvagi fino al midollo e mentre tu fai l’uomo dai grandi ideali, loro annientano la vita degli altri…”
Capitan America l’abbracciò e le disse: “Chi ha distrutto la tua? Anziché picchiare il primo delinquente che ti capita, dovresti sfogarti…piangi.”
Rosalie a quel abbraccio si lasciò andare e iniziò a piangere e lamentarsi.
Capitan America le disse: “Brava, continua così…ora però devi venire con me…”
Rosalie le chiese: “Perché?”
Capitan America le spiegò: “Perché hai commesso un atto di eroismo senza essere un’eroina registrata, è un crimine federale e dovrai per questo essere giudicata da una tribunale federale. Sei in arresto, hai diritto di non parlare qualunque cosa dirai sarà usata contro di te in tribunale, hai diritto ad un avvocato…”
Rosalie non ci poteva credere, era appena stata arrestata per aver fermato un borseggiatore.
Lilith sulla Terra 1 arrivò in un grande giardino fiorito, ma non c’era nessuno eccetto un uomo nudo che era appoggiato ad un albero.
L’uomo si alzò dall’albero, le andò incontro e le disse: “Ciao, io mi chiamo Adamo e tu chi sei?”
Lilith le rispose sorridente: “Io sono Lilith…non c’è nessuno in questo mondo a parte te?”
Adamo le rispose: “Ci sono i miei amici animali.”
   
 
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