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Autore: Ramiza    17/04/2011    2 recensioni
Mi concedo di modificare, ancora una volta, l'itroduzione a questa raccolta che cresce con me, con le mie scoperte e i miei nuovi amori "nel mito". Vi racconto adesso la storia di Alessandro il Grande, di un uomo che diventò mito perché volle esserlo, e del suo ultimo viaggio, così come io lo vedo.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il viaggio d'Alessandro il Grande

 

Sollevò il vino, e lo guardarono.

Qualcuno indovinò che già sapesse, che avesse capito,

intuito, già visto,

come fanno gli dei.

Qualcuno si limitò ad osservarne l'eleganza,

attonito, ancora una volta,

quasi stordito da quella perfezione.

Qualcun altro attese trepidante e ansioso,

ma colmo di paura, in fondo,

inconsapevole di ciò che sarebbe accaduto,

quando il suo astro fulgente fosse tornato al cielo.


Ma a lui di tutto questo non importava più.


Sui loro volti non scorgeva che fantasmi,

ricordi d'una felicità lontana,

nomi antichi d'un passato già andato.

Non aveva più valore la gloria,

aveva perduto quel sapore d'eterno

adesso che si trovava a gustarla da solo.


Gli avrebbe lasciato molto di cui parlare,

domande da porsi,

dubbi irrisolti,

e così tanta frustrazione,

orfani del proprio dio.


In lui, solo il cuore che batteva

come un adolescente al primo amore,

solo la fretta, adesso che tutto era stato approntato:

la sua statua che lo guardava

e l'ultima imperitura conquista a glorificare la sua memoria.

Andava di fretta, Alessandro il Grande,

come sempre aveva fatto nella vita.


Solo, non vi erano immaginari confini questa volta,

né mondi nuovi per le sue Alessandrie.

Questa volta conosceva la meta del viaggio

e chi l'attendeva dall'altra parte,

e vi andava come un uomo, questa volta,

a passo svelto, emozionato, sicuro d'essersi già attardato troppo.


Là, dovunque fosse, lo avrebbe trovato

con le sue mani calde, il suo sorriso, le sue cosce persino,

la sola cosa che lo avesse mai vinto.


E non desiderava che perdere, adesso.

 

 


Spazio autrice.

Lascio il ciclo arturiano per un ritorno indietro, ad Alessandro ed Efestione. Il primo, l'uomo che ha saputo diventare mito, il secondo, l'uomo che gli ha permesso di farlo. Così vedo la morte di Alessandro, a così pochi mesi da quella di Efestione.

Un omaggio ai rapporti umani, all'amicizia, all'amore, di qualunque tipo, genere, modo essi siano. Nella convinzione imperitura che siano la sola cosa per cui vale la pena vivere la vita.

Cara Professoressa,


per prima cosa grazie davvero, sia per aver trovato il tempo di scrivere questa lettera, sia per le belle parole che ha usato per me.


Io credo che avrebbe potuto spedire la lettera anche in italiano, in ogni caso ecco la traduzione. Mi sono attenuta il più possibile (problemi di traduzione a parte) all'originale. Ho fatto solo una piccola correzione riguardo alla tesi di laurea che non era ancora un'edizione critica (per quella ho dovuto aspettare il dottorato) ma uno studio preparatorio, focalizzato in particolar modo su un manoscritto trascurato dall'edizione precedente.


Ho aggiunto anche l'intestazione.


Il solo dubbio mi rimane per quanto riguarda la sua qualifica, perché non conosco bene le corrispondenze con l'inglese.


“Former professor” significa "in pensione", ma mi pare più adatto “professor emeritus”, che in inglese viene usato “when a person of importance in a given profession retires and/or hands over the position, so that his former rank can still be used in his title. This is particularly useful when establishing the authority of a person who might comment, lecture or write on a particular subject.”.


Insomma, non ho particolare familiarità con la questione, ma mi sembra decisamente il suo caso.


Deve essere inviata inviare entro le ore 16 di lunedì all'indirizzo mail


lb358@cam.ac.uk


Nel caso in cui possa servirle, le invio l'intestazione della mail che ho inviato anche alla professoressa Capusso:


Dear Louise Balshaw and Committee Members:

As request by the call for a Research Associate on the AHRC-funded project on Medieval French Literary Culture outside of France, I send to you a reference letter about the applicant Francesca Righetti.



Nell'oggetto della mail:


Reference letter (Research Associate on the AHRC-funded project on Medieval French Literary Culture outside of France)


Un caro saluto, sperando di vederla presto, e ancora grazie,


Francesca
  
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