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Autore: Kate_88    18/04/2011    18 recensioni
Cos'è il Crystal?
É il negozio di dolci più rinomato di tutta Tokyo, al centro della città, con un'insegna che mette appetito.
I suoi dolci sono conosciuti in tutti il Giappone e Usagi, la Co - proprietaria con Makoto, gestisce il locale.
D'altronde tutti sanno che al Crystal ci sono i Dolci d'Amore.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Makoto/Morea, Mamoru/Marzio, Un po' tutti, Usagi/Bunny
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie
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Capitolo 5 – Dorayaki al Limone

 

 

 

Erano passati sei mesi dall'arrivo di Mamoru e Furu al Crystal, tutto procedeva bene e il locale continuava ad essere il più gettonato della città.

L'insegna brillava di luce propria dalla mattina presto, al pomeriggio tardo quando al suo spegnersi, si accendevano le luci notturne dei locali e dei ristoranti.

Furu e Mamoru staccavano sempre insieme e ancora non avevano chiarito il malinteso con le due proprietarie, ignorando ciò che realmente pensavano della loro amicizia e del loro vivere insieme.

Come ogni sera, dopo aver abbassato la serranda ed aver salutato i due dipendenti, Makoto ed Usagi si riunivano per parlare della giornata, degli incassi e di tutto ciò che riguardava l'amministrazione economica del locale e la creazione di nuovi dolci.

Non era mai facile creare qualcosa di nuovo poiché già il menù del Crystal prevedeva una gamma di dolci piuttosto ampia, per una clientela vasta e dai gusti differenti.

« Oggi abbiamo incassato di più rispetto a ieri. Direi che avere degli incrementi va sempre bene. » affermò Usagi controllando la striscia degli scontrini.

« Si è vero, però Furu mi ha riferito che qualcuno preferirebbe avere anche dei dolci più tradizionali ed in effetti hanno ragione. Abbiamo incentrato questa pasticceria sui dolci occidentali visto che sono rinomati in questi, però c'è anche chi preferisce la tradizione. »

« Hai già in mente qualcosa? Ad esempio, gli Tsukimi dango sono molto buoni, ma prepararli al momento risulta un po' noioso, forse dovremo partire con qualcosa la cui preparazione non è esageratamente lunga. »

« Mah. Gli Tsukimi non sono difficili da preparare, potrebbe farli anche Furu, basta preparare l'impasto prima, però io pensavo a qualcosa che gli studenti potrebbero portare a scuola, come i Dorayaki! »

« I dolcetti di Doraemon*! » Usagi esclamò come una bambina mentre Makoto sorrideva, appuntando tutto su di un taccuino.

« Si esatto. Sono comodi da mangiare, potremo farli ripieni con la classica marmellata di Azuki e proporre poi alternative interessati con ingredienti e marmellate occidentali. »

« Trovo l'idea perfetta Mako chan! Stasera a casa preparo delle eventuali rappresentazioni. Ora vado. Chiudi tu? »

« Vai tranquilla. Io controllo se ho tutti gli ingredienti. A domani Usa chan! »

 

Il giorno dopo, il Crystal aprì all'alba non appena il sole si mostrò con i primi tiepidi raggi.

Il cielo si presentava azzurro, con qualche nuvola sparsa e l'aria fresca delle mattine primaverili, con i primi ciliegi in fiore, i ragazzi pronti per le cerimonie scolastiche ed il venticello fresco dell'inverno che ancora non riusciva a concedersi totalmente alla primavera.

Makoto era già arrivata ed aveva già preparato alcuni Dorayaki quando arrivò Usagi con un paio di locandine ben disegnate, con i colori che riprendevano l'arredo del locale.

« Usa chan buongiorno! Cosa sono? »

« Sono delle locandine. Ho pensato che per lanciare i dolci giapponesi in questa pasticceria, potremo venderli oppure, solo per oggi, regalarli a chi acquista almeno una pasta. Che ne pensi? »

« Buona idea. Così tutti potranno assaggiarli. »

« Tu hai pensato alle farciture? »

Makoto annuì e strizzò l'occhio destro in segno d'assenso, non si doveva preoccupare.

La mattina si presentò nuovamente frenetica e con l'arrivo dei due dipendenti tutto si stabilizzò, dividendo il lavoro su otto mani che preparavo e servivano col sorriso ed una grande intesa.

Usagi e Makoto continuavano a credere nella relazione tra i due ragazze, con un po' di rammarico e delusione, dovuti allo spreco che quell'unione causava, tuttavia a parte quel frivolo pensiero, non c'erano preoccupazioni nella vita delle ragazze che, anche se non avevano l'amore, avevano una carriera invidiabile per delle donne della loro età.

« Usa chan i dorayaki all'arancia stanno uscendo! Quelli al tavolo serviteli con un pizzico di panna! Escono ora anche quelli con l'Azuki** »

« Ricevuto Furu! Di a Mako che mi servono anche un paio di Dango che me li hanno chiesti la ragazza di Sam ed una sua amica! »

« Perfetto! »

Furu rientrò nel laboratorio mentre Mamoru serviva ai clienti ed ogni tanto faceva il giro nella sala a servire chi era al tavolo.

L'avvento dei dolci giapponesi era incontrollabile; ogni persona voleva almeno un dorayaki, gli studenti chiedevano la confezione speciale per la scuola mentre le mamme li portavano via nei classici sacchetti del Crystal, portandoli nelle loro case come ricompensa per i mariti o come regalo ai figli.

Machiko e la sua amica ringraziarono per gli Tsukimi Dango caldi, iniziando ad assaporarli anche se il sole ormai riscaldava la Terra, permettendo alle persone di sbottonare anche il cappotto.

Al Crystal quel giorno regnava la felicità e si notava aprendo la porta, come una nebbiolina soffice, come zucchero a velo o come l'odore di panna montata, tutto in quel luogo riconduceva alla felicità ed alla pace dei sensi.

Gli odori al Crystal potevano definirsi come delle droghe, creavano dipendenza eppure non facevano male, semplicemente rendevano gioiosi i clienti che affrontavano la giornata con la giusta dose d'euforia.

Dopo la mattinata frettolosa caratterizzata dagli studenti e dalle mamme che facevano la spesa, verso l'ora di pranzo giunse quell'attimo di tregua anche per Usagi e la squadra del Crystal.

Nonostante il locale fosse aperto, si concedevano diverse chiacchiere, attimi di gioco come ormai succedeva da sei mesi buoni.

Makoto aveva sfornato un nuovo vassoio di Dorayaki misti tra crema alla nocciola, marmellate e confetture.

Usagi ne afferrò uno alla crema e lo morse avidamente rivolgendosi a Mamoru.

« Mamo chan ma come mai vivi con Furu? »

Makoto quasi si strozzò mentre Furu osservava la ragazza che interrogava l'amico.

« I miei mi hanno cacciato di casa. Con Furu divido l'affitto. Ci conosciamo da... forse quattro anni. »

Usagi terminò il suo Dorayaki mentre Mamoru ne afferrava uno alla marmellata di ciliegie e Furu quello con la confettura d'arance.

« Ah siete amici, ecco perchè vivete insiem... » Makoto guardò i due ragazzi incredula, da una parte soddisfatta, da una parte in colpa per ciò che aveva pensato.

« Buongiorno! »

I ragazzi stavano finendo il loro pasto quando quel saluto li colse all'improvviso.

« Buongiorno. Ci scusi! Dica! »

Usagi con il sorriso si rivolse a quel cliente, mostrandosi come sempre gentile ad affabile.

« Usa chan ma sei tu? Ma allora è vero che hai aperto un negozietto per conto tuo. »

« Mh? Scusa ma chi sei? »

« E dai testolina buffa! Non ti ricordi di me? »

« No e sinceramente non amo essere chiamata testolina buffa. »

Makoto e Furu si scambiarono uno sguardo mentre Mamoru osservava quella scena un po' lontano.

« Dovrei sentirmi offeso, hai rimosso dalla tua testolina strana la mia faccia? »

« Giuro che ora mi arrabbio. Non sono una testolina strana. »

Mente quel ragazzo continuava ad insistere con Usagi, Mamoru raggiunse la ragazza e con un sorrisetto si rivolse a quel cliente strano.

« Buongiorno. Cosa possiamo servirle? »

« Eh? E tu chi sei? Usa chan non mi dire che ti sei trovata un fidanzato senza neanche aspettarmi! Che poi, detto tra di noi, non è questo granché! »

Makoto e Furu continuavano ad osservare quella scena, Mamoru contraeva la mascella ed Usagi tratteneva la rabbia dentro di sé.

Makoto puntò l'attenzione su quel cliente strano finchè non sgranò gli occhi e scosse il capo.

« Oddio no. Com'è cambiato! Quasi non lo riconoscevo neanche io... » nuovamente scosse il capo « Usa chan, secondo anno! Ti stava dietro con il banco e avevi una gran voglia di strozzarlo! »

« Eh? »

Seiya manteneva il suo sorrisetto beffardo sul volto, con quegli occhi scuri, i capelli lunghi legati in un codino ed un completo che ad occhio sembrava firmato.

« Testolina buffa ce ne hai messo eh! Ehi ma tu sei Kino! Cavoli sei rimasta la stessa, anche i capelli! »

« Ehi Kou! Hai intenzione di ricominciare? Se proprio vuoi saperlo, la coda alta è molto comoda per lavorare, inoltre, come mai sei qui? Insomma, hai sentito parlare del nostro locale? »

« Ah il vostro localino. Non male... » sistemò la cravatta e la giacca mentre si guardava intorno, fermando l'attenzione anche su Mamoru e Furu « cavoli testolina buffa, ma allora gli affari ti vanno bene, insomma puoi permetterti di pagare due dipendenti. Sicuramente ora però faresti meno fatica se al tempo avessi accettato la mia proposta. »

« Di che proposta parla? » chiese Makoto ad Usagi mentre la raggiunse dietro il bancone, seguita da Furu.

« La proposta di un liceale, ecco che proposta. Mi aveva detto di andare con lui in America dopo il diploma e sposarlo. »

« Si ma ti sei dimenticata che ti avevo promesso di vivere una vita agiata e che il massimo che ti avrei permesso di fare, era la mia segretaria. » con un tono deciso Seiya apostrofò Usagi infilando le mani in tasca.

« Seiya, stiamo parlando di sei anni fa. Smettila. Se vuoi assaggiare qualche nostro dolce te lo offriamo anche, ma smettila con certe cose. Qui dentro noi lavoriamo dalla mattina alla sera per rendere felici le persone. »

« Ma se prima stavate banchettando... »

« Sicuramente la nostra pausa era meritata. Fossi il tuo datore t'avrei già licenziato. »

Mamoru si rivolse piuttosto indisponente a Seiya, mostrando un'espressione che reggeva benissimo lo sguardo del ragazzo.

« E tu saresti un commesso, vero? Bè sfortunatamente per te, non ho bisogno di un datore di lavoro. Ho tirato su da solo una mia casa discografica ed adesso, al contrario tuo, io posso permettermi abiti firmati italiani, tu invece... mercatino? »

« Basta arroganza. Seiya fuori di qui! È la prima volta che m'accade una cosa simile. Non avrei mai pensato di dover cacciare un cliente. Mako chan prepara un sacchetto e daglielo. »

Makoto annuì ed in breve porse il sacchetto al ragazzo che lo afferrò senza esitare.

« Testolina buffa davvero tieni tanto a questo localino? Sai, la mia proposta è ancora valida. Sono davvero innamorato di te. Insomma, tanto sei ancora zitella, giusto? »

« No. Usagi è fidanzata! Seiya posso consigliarti di andartene? Se tra poco arriva il fidanzato di Usa chan sono guai per tutti. È un bestione. »

Makoto enfatizzò la situazione mentre Usagi stringeva i pugni ed arricciava le labbra, trattenendo dentro di se ogni singola stilla di rabbia.

« Usa chan adesso vado. A quanto pare potrei incontrare il bestione ma sappi che non mollerò. Adesso ti ho trovato. Ah bel localino. Godetevelo... ciao ciao! » Seiya alzò la mano in segno di saluto ed abbandonò quel locale, celando alla vista altrui un sorrisetto poco carino sul volto, sarcastico e malvagio.

Quell'episodio aveva gettato i ragazzi in un silenzio profondo così non si parlarono finchè non arrivò l'orario di chiusura, limitandosi durante la giornata a darsi i semplici ordini.

Al momento di chiudere le serrande, Usagi si guardò intorno un po' preoccupata.

« Qualcosa non va? »

« Mh? No Mamo chan, tutto ok. È solo che non vorrei trovare Seiya. Sei anni fa mi faceva le poste sotto casa, insistendo per uscire con me. »

« Capito... Furu! »

« Al rapporto! » esclamò il ragazzo divertito.

« Senti, accompagno Usagi a casa. Tu porta Makoto, sinceramente ci manca solo che quel pazzo faccia loro qualche imboscata. »

« No davvero, Mamo non ce n'è bisogno... »

Usagi era piuttosto imbarazzata e tacque quando il ragazzo le sorrise « è una piccola deviazione, non torno domani mattina! »

« Makoto va bene se t'accompagno? In effetti sarei anche io più sicuro. »

« Non che io abbia bisogno di protezione eh, però va bene dai. In fin dei conti è come una passeggiata. »

I due sorrisero e dopo aver salutato gli altri due, si avviarono verso casa.

 

Usagi aprì la porta di casa rivolgendosi a Mamoru con naturalezza.

« Vuoi fermarti per cena? Ho del cibo preso al Konbini***, è istantaneo ma è buono. Ieri non ho fatto spesa. »

« Usa non vorrei disturbare... »

Mamoru tacque improvvisamente avvertendo un rumore dalla casa.

« Hai sentito? »

« Oddio i ladri! » esclamò la ragazza spaventata, rifugiandosi dietro il ragazzo.

Mamoru avanzò di pochi passi nell'appartamento e cercando l'interruttore accese la luce.

I rumori provenivano dalla camera da letto, voci maschili e voci femminili, luci che si alternavano e musica in sottofondo e i pensieri di Usagi che volavano lontano, oltre i limiti del contenimento.

« Oddio Sam! » sussurrò a bassa voce prima di urlare « Sam che cavolo stai facendo in camera?! Disgraziato! Fare certe cose in casa mia! Ti distruggo. »

Mamoru rimase interdetto mentre Usagi lo superava ed entrava in camera dove trovò Sam sdraiato sul letto con la tv accesa ed il volume alto su uno dei tanti Drama che seguiva con la sorella.

« Ti sei dimenticata che oggi facevano una puntata di Perfect girl Evolution? **** »

« Oh no! È iniziato da tanto? »

« Dieci minuti! Oggi sei fortunata, fanno due puntate. »

« Mamo, ti dispiace se mangiamo qui? »

« Mh... bè senti, me lo guardo anche io, anche perchè ho letto delle anticipazioni interessanti. Dov'è il bagno? Prima di mettermi comodo, meglio andare. »

« In fondo a sinistra. »

Mamoru andò in bagno mentre Sam ghignava sul letto, sussurrando alla sorella.

« Chi è? Eh? Eh? »

« Scemo è il nuovo commesso. Poi ti spiegherò la prossima volta. Adesso vado a preparare del cibo. »

« Per me ramen istantaneo. » esclamò Sam mettendosi seduto comodo sul letto.

Quando i piatti furono pronti, annunciati dal suono squillante del microonde, Usagi portò tutto sul letto, mettendosi al centro tra il fratello e Mamoru.

Nel silenzio totale consumarono la loro cena, mentre le due ore scorrevano ed il sonno li richiamava.

In breve si addormentarono tutti e tre su quel letto, l'uno contro l'altro con Usagi che cercava sempre più spazio.

Dopo una giornata estenuante, il riposo era più che meritato.

 

Makoro e Furu camminavano diretti verso casa, parlando di varie cose relative ai dolci che preparavano.

« I dango oggi ti sono venuti molto bene Furu. Complimenti! »

« Grazie Mako. Sto imparando molto da quando lavoro al Crystal. Mi spiace solo per la scena di oggi. Quel tipo ha denigrato il locale e non è giusto. »

« Seiya è sempre stato così. Al liceo cercava sempre le attenzioni di Usagi ma lei preferiva passare il tempo con me, insomma, ha sempre preferito l'amicizia all'amore in più, Seiya non stimolava in lei quel particolare mal di stomaco che ti causa l'amore. Neanche so come spiegartelo, però, Seiya non era per lei. »

« Capisco cosa intendi. In ogni caso non doveva permettersi di denigrare così il locale. Presentarsi in quel modo... è come se l'avesse premeditato. »

« Mah. Vedremo cosa succederà. Io sono arrivata. Furu grazie per avermi accompagnato. »

« Di niente. Buonanotte. »

Furu salutò Makoto con un segno della mano, tuttavia dopo pochi passi si fermò e richiamò Makoto.

« Toglimi una curiosità, che dolci hai messo nel sacchetto di Seiya? »

« Dorayaki al limone! »

« E perchè al limone? Cosa ti ha ispirato? »

« Un bel niente! Uno acido ed egoista come lui solo quelli si poteva meritare. Sai, stamane li ho provati e sono un po' troppo amari e poi mi sono ricordata una cosa... »

« Cosa? »

« Seiya è allergino al limone! Diceva sempre che gli faceva così schifo da aver sviluppato un'allergia. »

Furu scoppiò a ridere e salutando nuovamente la ragazza, si voltò e si allontanò da quell'appartamento, mentre Makoto entrando dentro casa avvertì un piacevole calore che si propagava in tutto il suo corpo.






* Doraemon è un classico Anime trasmesso in Giappone ed anche in Italia. Non ho ovviamente diritti sul nome.
** la marmellata di Azuki è una marmellata di Fagioli Rossi, molto dolce ed usata in molti dolci giapponesi.
*** Il Konbini è una sorta di Mini Market aperto 24h su 24h, classico nel mondo giapponese e soprattutto negli Anime.
**** manga scritto da Tomoko Hayakawa sul quale non ho nessun diritto. In Giappone è stato tratto anche il Drama e l'anime dal Manga.



Ed eccomi qui, dopo più di una settimana ad aggiornare.
Mi scuso per il ritardo ma ho avuto dei problemi di salute.
Spero che questo capitolo vi piaccia, come vedete c'è un salto temporale ed è arrivata una persona poco carina a rompere le scatole.
Ho voluto poi introdurre i dolci giapponesi perchè mi sono resa conto che ci sono troppi dolci prettamente occidentali, inoltre, come mi è stato fatto notare da una cara persona che legge e recensisce, i dolci non sono fatti solo di creme ma anche di marmellate (vabbè io preferisco le creme u.u).
Vedrò di aggiornare presto.
Spero, come già detto, vi piaccia questo capitolo perchè per me è stato difficile scriverlo e spero traspaia l'arroganza di Seiya ed il suo velato disprezzo per il locale.
Un bacione e a presto.


Kate_88

 

   
 
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