Libri > Il diario del vampiro
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Autore: luna nueva 96    20/04/2011    1 recensioni
Ecco a voi la seconda parte della mia serie. Spero vi piaccia, perchè troverete una Bonnie sempre più determinata, un Damon romantico e protettivo, e un Pier pronto a mettere i bastoni tra le ruote alla nostra coppia preferita. Baci
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Damon and Bonnie'
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MAMMA MIA RAGAZZI!!!!!! ECCOMI DI NUOVO QUI, PER FORTUNA POSSO AGGIORNARE DI NUOVO LA MIA STORIA!!!!! NELL'ALTRO CAPITOLO ABBIAMO VISTO MATT CONOSCERE GLI AIUTANTI DI PIER, QUINDI è STATO UN CAPITOLO MOLTO DARK, ADESSO INVECE PENSIAMO A COSE PIù ALLEGRE, PENSIAMO AD UN MATRIMONIO, CIOè QUELLO DI ELENA E STEFAN CHE SI TERRà OGGI, E CHE PORTERà NON POCHE SORPRESE.IO VI LASCIO, HO PARLATO ANCHE TROPPO. BACI


capitolo 14- il matrimonio PRIMA PARTE

Quando rimani sveglia tutta la notte, sperando che un momento speciale arrivi la mattina dopo. Quando hai lo stomaco sotto sopra per l’emozione e la costante voglia vomitare si attanaglia nelle tue budella. Quando sai che questo sarà il passo decisivo della tua vita, perché essa d’ora in poi cambierà per sempre. Ecco: quando tutto questo ti accade chiedi: “ ma che cosa sto facendo?” alla propria testa vuota. Quella stessa testa che quella notte stava impedendo a Elena Gilbert di respirare come si deve. Il giorno dopo si sarebbe sposata, sarebbe diventata la signora Salvatore, per sempre, ogni secondo della sua vita sarebbe stata accanto a Stefan in tutti i modi possibili, e non desiderava altro, davvero non desiderava altro. Ma l’agitazione, i dubbi, le incertezze, la stramaledetta paura di essere deboli, beh, quella ti rimane sempre, e c’è un’infinita voglia di mollare di cui neanche sei consapevole fino in fondo, e che cresce di minuto in minuto, perché sai che basterebbe un “ si, lo voglio” per smettere di essere totalmente Elena Gilbert, e cominciare ad essere completamente sua. Ma non è facile lasciarsi abbandonare, varcare la soglia dell’oblio non sapendo cosa ci sarà dall’altra parte, lasciandosi guidare solo da qualcuno che non sei tu. Eppure dovrebbe esserci abituata, a quella soglia. L’aveva oltrepassata tante di quelle volte che ormai non le contava più, e aveva affrontato ognuna di quelle volte con un coraggio nuovo, un coraggio che in quel momento sentiva di non avere. Che l’avesse abbandonata proprio in quel momento? Nel momento più importante della sua vita? Non poteva crederci. Il rintocco del pendolo indica che è appena scoccata la mezzanotte, e con essa, il giorno delle sua nozze, e lei sentiva ancora più fifa di prima. Aveva bisogno di una bella dose di adrenalina, di coraggio, e non potendo contare su Stefan per ovvi motivi, decise di chiamare l’unica persona che in quel momento potesse davvero esserle d’aiuto. Uscì dalla sua stanza ancora scalza, e salì le scale. Nella vecchia stanza di Damon, la sua amica dai riccioli rossi stava riposando sogni tranquilli. Beh, se non poteva dormire lei, perché far dormire Bonnie? Iniziò a scuoterla, chiamandola a gran voce, e, inutile dirlo, le fece prendere un infarto, ma in quel momento non le importava, si sarebbe scusata in seguito. << Elena! Ma si può sapere che ti prende? >> << Bonnie ho bisogno di te >> disse slanciandosi verso le sue spalle. Sentì le esili braccia della strega avvolgerla in un abbraccio unico, sincero. Più volte le era stata vicino in momenti brutti come quello, in cui non sapeva cosa fare. Quante volte, pur essendo innamorata di Damon, le aveva consigliato di seguire il suo cuore per fare la sua scelta, e non l’aveva mai indirizzata verso Stefan? Semplice: perché voleva la sua felicità. << Sai Elena, avevo immaginato una reazione simile sta notte, per questo sono rimasta a dormire qui >> << pensavo fossi rimasta qui perché ti saresti sentita sola senza Damon! >> << ma per favore Elena, e che sono? Una bambina di due anni? Per una notte so resistere senza di lui no? Anche se ti confesso che sono un po’ preoccupata.. >> << come mai? >> << beh, ha detto di voler portare suo fratello a divertirsi un po’ prima di sposarsi, una specie di addio al celibato ha detto, solo che ricordo bene quale fosse ai suoi tempi il divertimento di Damon e.. beh, giuro che se vengo a sapere che ha fatto qualcosa di male lo faccio fuori immediatamente, ora ne ho la forza >> disse per poi scoppiare infine in una grande risata, seguita a ruota da Elena. << Già, se Stefan sta sera si è divertito troppo, domani lo lascio sull’altare >> disse facendole l’occhiolino. Poi Bonnie sembrò ritornare seria: << Elena, lui ti ama, tu lo ami, e il matrimonio è solo un modo per farlo sapere anche agli altri. Personalmente perso che due persone possano amarsi totalmente per tutta la vita senza essere per forza sposate, ma andiamo! Vuoi mettere il dire agli altri che hai un ragazzo che ti ama, con il far vedere la fede al dito? Quello che vi unisce è un legame sincero Elena, non rovinare tutto all’ultimo minuto, te ne pentiresti per tutta la vita >> << lo so Bonnie, io amo Stefan, lo amo più di quanto ami tutto il resto del mondo messo insieme, ma.. è come se non fossi ancora pronta.. >>. Bonnie sospirò, poi disse: << ok facciamo un gioco. Unisci le mani con le mie >> disse congiungendole a quelle dell’amica a mezz’aria << ora chiudi gli occhi, svuota la tua mente, e inspira profondamente >>. La bionda fece come gli fu ordinato dall’amica. << Ok Elena, senti il resto dell’universo che gira intorno a te? Lo vedi? Lo senti? >> << si >> disse Elena immaginandosi nella sua mente quello che l’amica le aveva descritto << si Bonnie, lo vedo. È.. immenso! >> << e ti basta? Stai bene? >> << io.. no..  >> disse Elena, sentendo una voragine aprirsi in cuore, e farsi più profonda ogni secondo che passava. << Cosa ti manca? >> disse Bonnie << Mi manca.. >>. Una figura nella sua mente prese forma al centro di quell’universo; ne immaginò il fisico, il volto, le parole dolci, i sorrisi, i tocchi gelidi ma leggeri, gli occhi verdi in cui potersi perdere, una dolcezza infinita, la sola cosa che riuscisse a darle pace nell’ intero mondo.. << Stefan!!!!! >> gridò << Bonnie hai ragione! È Stefan!  Lui è ciò che voglio, lui è il mio universo, ed è lui che domani sarà il mio sposo, a costo di trascinarlo per le orecchie fino all’altare  e fargli dire si a furia di pedate! >> disse. Bonnie le sorrise. << Sai, credo che il mio lavoro qui sia finito.. >> disse alzando gli occhi al cielo<< ci voleva tanto per capire che eri pronta? >> disse per poi abbracciare l’amica, che aveva le lacrime agli occhi per l’emozione.
 
Ed ecco che il momento è arrivato. Bonnie aveva indosso il suo vestito nero, ed era seduta al primo banco nella chiesa, con un buchè di fiori in mano, e gli anelli nuziali tra le dita. A fianco a lei Damon meno rilassato di quanto credesse. << Damon tutto bene? >> dice mentre lo vede armeggiare con una videocamera che non vuole proprio funzionare. << No! Perché questo aggeggio non vuole funzionare, e senza questo aggeggio non potrò immortalare per sempre il momento in cui il mio caro fratellino sverrà per l’emozione davanti al prete >> disse. Bonnie alzò gli occhi al cielo. Sapeva bene quanto Damon fosse felice per il fratello e quanto gli volesse bene, ma non la smetteva di mandargli frecciatine nemmeno il giorno del suo matrimonio, che cosa idiota! Decise di mandarle lei un po’ di frecciatine: << Allora.. cosa avete fatto ieri sera? >> << Oh.. niente.. >> disse lui vago. Molto vago. Troppo vago. << Damon, cosa avete fatto ieri sera? >> disse indurendo il tono della voce e guardandolo direttamente negli occhi. Lui fece lo sguardo perso di un bambino di 5 anni: << Ti ho già detto niente di speciale, l’ho portato in qualche locale a divertirsi un po’, tutto qui >> << già e scommetto che c’erano molte ragazze in questi locali vero? >> << certo che c’erano ragazze >> disse come se fosse la cosa più ovvia del mondo. La rossa lo guardò fino quasi ad incenerirlo, mentre lui gli dava ad un risolino divertito, e diceva sottovoce: << mi fai impazzire quando fai la gelosa.. >>. Stava per rispondere, ma fu interrotta dalla marcia nuziale che annunciava l’ingresso trionfale della sua amica. Stefan era già vicino all’altare che tremava per l’emozione, Matt era pronto a fare il giuramento come testimone, e lo stesso Meredith, la sorellina di Elena sfoggiava il suo abitino di seta e un sorriso smagliante, accompagnata dalla zia Judith che piangeva ancora prima che la cerimonia iniziasse; tutto era perfetto, tutto era pronto. Elena, nel suo vestito pieno di pizzi, percorse la navata appoggiandosi al braccio di Alaric, che la sorreggeva affinchè non inciampasse nel suo  stesso (lunghissimo) vestito. Uno, due, tre passi ancora, ed ecco che Rick ha l’onore finalmente di lasciare la mano di Elena in quella di Stefan, non prima di aver dato una pacca sulla spalla al vampiro e aver augurato distintamente ai due buona fortuna. Guardò Damon di sfuggita, e lo vide osservare la scena con un sorriso compiaciuto, felice, sereno, e si.. anche un po’ divertito.. La marcia nuziale finì, ed Elena voltò la testa verso di lei per mezzo secondo alzando il pollice all’insù, segno a cui rispose Bonnie con altrettanta velocità, mentre Damon, Stefan e il parroco indirizzavano loro tre occhiate non proprio piacevoli.
 
<< Elena Gilbert, vuoi tu prendere Stefan Salvatore come tuo legittimo sposo, e amarlo, e onorarlo, nella ricchezza e nella povertà, in salute e in malattia finchè morte non vi separi? >> << si, lo voglio >> << e tu, Stefan Salvatore, vuoi prendere Elena Gilbert come tua legittima sposa, e amarla, e onorarla nella ricchezza e nella povertà, in salute e in malattia, finchè morte non vi separi? >> << si, lo voglio >> << bene, con i poteri a me conferiti, vi dichiaro marito e moglie! >> disse il prete con voce solenne. Poi fece un occhiolino a Stefan dicendo: << puoi baciare la sposa >> ma inaspettatamente, a baciare lui fu Elena, che si attaccò alle sue labbra con fare quasi possessivo scatenando l’iralità della chiesa. Tutte e tre le navate si alzarono in piedi, applaudendo, fischiando ai neo-sposi, e Bonnie, beh, lei aveva le lacrime agli occhi, sapeva che le sarebbe bastato poco prima di piangere come una fontana. Sentì Damon avvicinarsi al suo orecchio e sussurrare: << Un giorno.. >>  e non potè fare a meno di sorridere a sua volta, mentre una lacrima solitaria scendeva lungo il viso.


All’improvviso si udì un tonfo, le porte della chiesa si spalancarono, e tre figure uscirono dall’ombra, una avanti e due subito dietro di essa. Bonnie sgranò gli occhi per la sorpresa. Quel viso, quei capelli, quell’espressione strafottente da maniaco, non l’ avrebbe mai potuta dimenticare anche se in fondo l’aveva visto solo una volta e più di un anno prima. La domanda era: cosa ci faceva Pier lì?

<< Buonasera signori >> urlò << sono Pier e sono venuto a movimentare un po’ la festa >>  

 

  
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