Anime & Manga > Suzumiya Haruhi no yūutsu
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Autore: Costychan    22/04/2011    2 recensioni
"La tua prima cotta spesso è quella che ti rimane più impressa".
Raccolta sulla mia coppia preferita di tutta "La malinconia di Haruhi Suzumiya": ItsukixMikuru.
Piccole storielle romantiche (ma anche no XD) su loro due.
Ci saranno anche accenni sulla KyonxHaruhi.
PS:Non so fino a quanto durerà la raccolta. Penso fino a quando non avrò più idee.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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First Crush

First Crush.

 

{|Believe.|}

 

 

 

Maree di lacrime continuavano a uscirle dagl’occhi. Dalla bocca uscivano singhiozzi e frasi non comprensibili.

Era inginocchiata, davanti ad un letto d’ospedale.

C’era un ragazzo dai capelli castani dietro di lei.

-Dai, alzati e torna a casa, Asahina.- disse dolcemente, sperando che la ragazza si calmasse, ma niente.

Continuava a piangere inginocchiata davanti al bordo destro del letto dove giaceva un ragazzo.

Dopo circa una decina di secondi smise di singhiozzare. Restarono in silenzio. Entrambi.

-Kyon, lui non è in coma- disse improvvisamente lei, attirando l’attenzione dell’altro, che di conseguenza fece un sospiro malinconico.

-Non è in coma- ripeté lei più ad alta voce. –Itsuki sta solo dormendo.

Detto questo scoppiò di nuovo a piangere.

Kyon abbassò lo sguardo. Si sentiva enormemente in colpa per l’accaduto. Ma nello stesso tempo sentiva che si stava facendo inutili scrupoli e la colpa era solo di Suzumiya.

Si portò confuso la mano fredda sulla fronte bollente.

Era iniziato tutto quella mattinata. Da quando Haruhi Suzumiya era entrata in classe e si era messa dietro di lui non aveva fatto altro che rimproverarlo sul fatto che doveva seguire con più entusiasmo i suoi ordini, che non doveva guardare sempre in quella maniera così sporca la piccola e innocente Asahina, che non doveva passare così tanto tempo con i suoi amici e doveva dedicarsi di più alle attività del club e altre cose così incredibilmente stupide che non riusciva neanche a ricordarsele. Anche durante l’ora di pranzo Haruhi non aveva perso tempo e continuava a dirgli le stesse cose di quella mattina.

Non che fosse una novità, ma quel giorno stava veramente esagerando tanto che Kyon non seppe resistergli e urlò insulti rivolti a lei.

Le aveva detto che era un’egoista, che la odiava, che la sua era solo invidia nei confronti di Asahina e che non si sarebbe mai innamorato con lei neanche se fosse stata l’ultima donna sulla faccia della terra.

Dopo che le aveva detto questo, lei gli aveva risposto con uno “tsk”.

Appena finite le ore di lezione aveva creato uno spazio chiuso, dove c’era sempre quel mostro di colore azzurro.

Itsuki Koizumi e i suoi compagni erano subito corsi lì, anche se non si sarebbero mai aspettati che il “mostro” sarebbe stato così potente. Infatti molti tra i quali Itsuki erano rimasti gravemente feriti, altri erano addirittura morti, pochi erano riusciti a rimanere “sani” e fortunatamente l’ira di Suzumiya era scomparsa.

Solo Kyon, Mikuru e ovviamente Yuki erano al corrente dell’accaduto. Ad Haruhi le avevano raccontato che era stato investito.

Il ragazzo sospirò, continuando a vedere Mikuru che piangeva davanti al corpo di Itsuki.

-Sta bene! Sta solo dormendo! Non è in coma!- continuava ad urlare disperata queste parole.

Un improvviso rumore fece zittire la ragazza.

Sia lei che Kyon si voltarono incrociando lo sguardo con quello di un’Haruhi preoccupata appena entrata.

-Mi hanno riferito che Koizumi è in coma- sussurrò, terrorizzata e preoccupata nello stesso tempo.

-Non è in coma! Sta solo dormendo!- le urlò contro Mikuru in lacrime, per poi riscoppiare in un pianto disperato. Mise la testa ed entrambe le braccia incrociate sulle lenzuola dove c’era Itsuki, cercando di calmarsi.

Haruhi e Kyon rimasero in silenzio, finché lei mormorò un “Io vado” incerto.

Prima che uscisse Haruhi venne bloccata dalla mano di Kyon.

-Beh, che vuoi tu?- chiese, spazientita.

-Volevo solamente dirti che…ecco, che mi dispiace. Quelle cose non le pensavo per davvero. Mi…perdoni?

Restarono entrambi in silenzio.

-Solo se andiamo a cenare in un ristorante e paghi tu, ovviamente- gli fece un sorriso.

-D’accordo- sorrise anche Kyon, poi guardò Mikuru. –Beh, noi andiamo. Ciao.

-Ciao Kyon

-E vedi di non fare troppo tardi!- aggiunse Haruhi, prima di uscire dalla stanza insieme al ragazzo.

Mikuru restò in silenzio, continuando a guardare Itsuki che…”dormiva”.

-Koizumi, riesci a sentirmi?- chiese lei, sperando di avere qualche risposta.

Ma niente. Non rispondeva.

-Sai, mi sarebbe piaciuto conoscerti meglio. Scoprire più cose riguardo al tuo conto. Ma io sono sempre stata una persona molto timida. Lo sai bene- una lacrima le uscì dagl’occhi, mentre Itsuki restava sempre là, fermo. Immobile.

-Sei…davvero in coma?

Nessuna risposta.

Mikuru lo osservò per qualche minuto, per poi scoppiare nell’ennesimo pianto disperato.

-Koizumi, tu non puoi andartene così. Non potrò mai più guardarti negl’occhi. E io…adoro i tuoi occhi. E la tua voce. Io adoro la tua voce!

Ancora niente.

-Sei una persona molto…importante per me. A volte ho sognato di portarti con me nel futuro e fare…tante cose belle, insieme a te.

Nulla.

-Koizumi, fatti forza!

Ancora nulla.

Appoggiò il capo sulle lenzuola bagnate dalle sue lacrime, arresa.

-Ricordati solo che non mi importa per quanto tempo durerà questa coma. Sappi solo che io ti aspetterò sempre. Perché…io credo in te e ho ancora tante cose da dirti- mormorò, per poi chiudere gli occhi.

Una mano le sfiorò i capelli.

-A…Asahina, s…sei tu?- una voce affaticata le fece riaprire immediatamente gli occhi e alzare lo sguardo.

-Koizumi…?!

Rimasero in silenzio. Mikuru guardava il ragazzo, aveva gli occhi semi aperti e un piccolo sorriso affaticato.

Sentì di nuovo che stava per piangere. Piangere di immensa gioia, però.

Ma prima aveva bisogno di dirgli una cosa.

Tra tutto quello che gli doveva dire, disse solo una cosa.

La più importante.

-Mi piaci tanto, Koizumi.

Scoppiò di nuovo a piangere, mentre lui le sorrideva dolcemente.

Le lacrime continuavano a scenderle, si udivano singhiozzi e ancora lacrime.

Con la poca forza che aveva in quel momento, Itsuki mise la sua mano sopra quella di lei.

-Se ti dico che anche tu mi piaci, la smetti di piangere?

 

 

 

 

 

//Spazio Autrice//

Wow, dalla storiella demenziale di ieri siamo passati ad una deprimente! XD

È un’altra delle tue stranezze, Suzumiya?

XD Ok, non incolpiamo la povera Haruhi.

Aww, avete visto, c’è anche un accenno Kyon/Haruhi! *-*
Comunque spero che vi sia piaciuto. Anzi, spero che vi abbia fatto deprimere abbastanza. XD

Vi avverto che non l’ho riletta, eh! Possibili errori! xD

Comunque...niente.

Recensite! ^-^

Baci

Kurumu

 

  
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