Non sapeva più chi in realtà fosse.
Stronzo, insensibile, animale, mostro, egocentrico, senza pietà, assassino erano solo alcuni dei soprannomi che gli avevano affibbiato.
Aveva cercato di essere buono , a suo modo, ma non gli aveva portato niente in cambio.
Perché essere buoni se si ottiene meno attenzioni di quanto si è cattivi?
Forse perchè fa male al cuore, quel cuore che non credeva di avere, quando lei lo guarda con quel viso deluso dalle sue azioni?
Perchè l' uccide vederla sorridere a lui, quel ragazzo così perfetto e vederla orgogliosa delle sue parole.
E vorrebbe essere degno dei suoi occhi nocciola, vorrebbe essere degno dei suoi sorrisi ma niente sembra abbastanza.
E arriva alla conclusione che si è stancato di fare il gioco degli altri, che non gli interessa più.
Lui non è qui per farsi ridere dietro,per essere lo zimbello del gruppo, il povero idiota innamorato della ragazza che non potrà mai avere.
Lui non è qui per il loro divertimento.
E se ne accorgeranno.