Anime & Manga > Doremi
Segui la storia  |       
Autore: Doremi_Harukaze    28/04/2011    1 recensioni
Nuovi nemici sono arrivati nel regno delle streghe e vogliono aumentare il loro potere,ma per farlo hanno bisogno di gemme particolari che solo le apprendiste streghe umane possono avere.
Tocca ai nostri amati Flat 4 salvare le nostre care Ojamajo.
Ormai sono passati gli anni e le ragazze sono cresciute, una nuova avventura le aspetta insieme ai nostri cari maghi.
Genere: Horror, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO 2

MAESTRI...

NEW YORK CITY - 06: 30

DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN

Suonò la sveglia, la mano di una ragazza la prese da sotto le coperte del letto e la spense; poi ancora mezza addormentata, si mise inginocchio sul letto eslamando:

-Santo cielo… sono a pezzi! Non è tempo di rimanere a dormire, devo andare a trovare Momoko al centro.-

Si alzò dal letto e si diresse verso l’armadio, dove cominciò a spogliarsi, ma ad un tratto qualcuno bussò alla porta della sua camera...

-Onpu tesoro, sei già sveglia?– Domandò la madre della ragazza.
-Si mamma. Lo sai, oggi devo andare a trovare la mia amica in quel centro psichiatrico.-

La madre della ragazza entrò nella stanza della figlia, preoccupata e chiese:

-Momoko è quella ragazza che veniva nella tua stessa scuola quando eravamo in Giappone, giusto?
-Si, mi passi la gonna lilla sulla sedia per favore?– Mentre si infilava una maglietta bianca a maniche corte.
-Senti tesoro ma... in che stato è ora la tua amica?– Passandole la gonna.
-E' come se stesse in coma immobile nel letto, ma pronuncia continuamente il nome di una persona!–
-Il nome di chi?!– Domandò la donna con un aria perplessa.
-Un certo Seth... però non l'ho mai sentito nominare, neanche dai suoi genitori...
-Cerca di fare attenzione, mi raccomando... ho paura per te!
-Tranquilla mamma, va tutto bene.- Disse la ragazza sorridendo -- Pensò.
-Comunque... il tuo insegnante di canto, ballo e recitazione è veramente molto carino, non trovi cara?-
-Non direi!– Disse con una smorfia la ragazza. –Ora sono pronta!- Eslamò infilandosi la giacchetta bianca.

Mentre usciva dalla camera, sentì una voce nella sua testa dire:

-Potresti anche essere più gentile con me... almeno qualche volta.-
-Te lo scordi!– Esclamò la ragazza a voce alta.
-Ok ok, non ti scaldare però!-

La madre della ragazza si girò sorpresa e chiese:

-Cos'è che mi dovrei scordare figlia mia?-
-Ah nulla mamma, scusa ma adesso vado di corsa!–
Corse verso la porta di casa e si infilò le scarpe, poi uscì immediatamente per andare al centro psichiatrico.
La ragazza pensò all'accaduto del giorno prima, non accettava chi fosse il suo insegnate, e non poteva nulla per cambiarlo... visto che lui era il migliore di tutti.
Solamente il pensare al volto del ragazzo la faceva diventare isterica, non gli credeva, non voleva credergli per nulla al mondo.
Appena raggiunse l'ingresso del giardino del centro, intravide una ragazza dai capelli biondi, così decise di avvicinarsi a lei. La guardò, non c'erano dubbi, era lei Momoko!
La ragazza era impossibilitata di alzarsi dal letto, come faceva ad essere lì?

-Momoko...- Disse a voce alta ma scossa la ragazza dai capelli viola.
-Onpu! Sto male... tanto male... lui... lui non c'è più...– Sussurrò Momoko mentre abbracciava l'amica.
-Chi non c’è più Momoko?-
-Il mio amato Seth... non c’è più... non lo rivedrò... mai più...-
-Siediti Momoko... raccontami tutto.-
-Non posso. Sai... loro... loro ci osservano! Morirai, se ti rivelo tutto, tu morirai! Onpu... non venire più a trovarmi... non voglio che tu sia in pericolo.-
-Ma di che parli? Loro chi?! E poi perchè non puoi dirmi nulla?!– Onpu prese con forza le braccia dell'amica e la guardò nei suoi occhi impauriti. –Momoko... devi dirmelo! Ti prego Momoko, parla!-
-No... io starò bene. Vedrai, andrà tutto ok, ma siete voi ad essere in pericolo... non potete nemmeno riunirvi. Però Onpu... fidati, fidati di lui!-
-Di lui? Lui chi?–
-Il tuo maestro, lui mi ha risvegliato questa notte... fidati di lui... se non lo farai finirai come me! Devi diventare un tutt’uno con il tuo protettore o non potrai mai essere salvata!-

Gli occhi di Momoko non emanavano più paura, stava tornando la solita di sempre, anzi... sembrava ancora più forte di prima!

-Amica mia... vai! Non temere per me, io tornerò presto in Giappone e racconterò tutto alle altre! Fai molta attenzione, specialmente di notte... non allontanarti mai da lui.

Lasciò improvvisamente le mani di Onpu e si diresse di corsa all'interno del centro psichiatrico.
La ragazza dai capelli viola rimase ferma a guardare, sembrava tutto così strano. Notò che ormai era tardi, doveva correre, non poteva arrivare in ritardo alle prove o qualcuno di sua conoscenza l’avrebbe sgridata.


NEW YORK CITY- (SALA PROVE) ORE 08:00


Un ragazzo era seduto sul pavimento di legno nella sala prove, portava una camicia bianca aperta. Aspettava la sua allieva, anche se ha sempre l'aria da menefreghista, in realtà era felice.
La porta della sala prove si aprì, e da lì entrò la ragazza dai capelli viola. Il ragazzo la fissò sbalordito e con le braccia conserte disse:

-Wow sei puntuale questa mattina, non me lo aspettavo!-
-Ti sembra questo il modo di vestirti per gli allenamenti?– Disse infastidita dal torace scoperto del ragazzo.
-AhAhAh senti chi parla, ma se hai una gonna quasi inesistente!? Ora ci penso io... a vestirti come si deve!– Esclamò schioccando le dita.

La ragazza si ritrovò improvvisamente in tuta grigia ultra larga, cominciò a guardarsi da capo a piedi e poi con occhi pieni di rabbia , notò che
Tooru copriva il suo risoino con la mano.

-hihihi- Rise sotto i baffi il ragazzo
-Ma tu... tu sei un disgraziato Tooru!-
-Mi adatto al tuo comportamento... mia cara!–

Rimase colpita dalle parole del suo insegnate, voleva piangere, ma riuscì a trattenersi.
Il giorno precedente la ragazza si era accorta degli errori commessi nelle prove, ma lui no, non aveva sbagliato proprio nulla. Tooru ormai l'aveva raggiunta e addirittura superata, era diventato imbattibile.
ad ogni minino errore della ragazza lui era superiore, sembrava come se si stesse vendicando di un passato quando erano ancora dei bambini.
Onpu avrebbe voluto gridare, ma rimase in silenzio.



MISORA – 17:00 CASA FUJIWARA



Una ragazza ed il suo insegnante stavano seduti a studiare, era la terza volta che il ragazzo cercava di spiegare quel passaggio matematico alla ragazza, ma non riusciva ad entrarle in testa.
La ragazza si mise le mani alla testa che le stava quasi per scoppiare, non riusciva più a proseguire la lezione. Fujo la guardava tristemente, non voleva che la ragazza stesse male o che si sforzasse troppo.

-Hazuki, ti va di andare a fare una passeggiata?– Chiese sorridendo il ragazzo.
-Ma... vorrei capire meglio il passaggio...-
-Lo so, ma vedo che sei molto stanca, è meglio se ti prendi una pausa. Dopo un po’ il cervello comincia ad andare in fumo!–
-Già, hai ragione!–

Hazuki si girò verso Fujo guardandolo in faccia per un istante, si rese conto che sulla fronte aveva una cicatrice.
Si alzò dalla sedia avvicinandosi al viso del ragazzo...

-Fujo... ma cos'hai cosa hai sulla fronte? Posso vedere?
-Certo.-

La ragazza alzò la frangetta che copriva la cicatrice, rimase ferma per un attimo con sguardo triste.
Sfiorava delicatamente con la mano la cicatrice, come se lui provasse ancora dolore, quasi come a voler far guarire la ferita.
Fujo la guardò dolcemente, non si aspettava una reazione così dalla ragazza. Chiuse gli occhi per sentire la dolce sensazione della mano di Hazuki mentre gli sfiorava la fronte.

-Come te la sei procurata?– Domandò la ragazza.
-Non posso dirtelo... mi dispiace...-

Fujo si alzò di scatto e si allontanò dalla ragazza. Hazuki sapeva che una cicatrice del genere significa salvo per miracolo, così iniziò a piangere.
Il mago rimase scioccato, a lei non era mai importato nulla di lui, ma ora sembrava sensibile all'accaduto.
La ragazza corse verso Fujo e gli strinse le mani.

-Hazuki... perché piangi?-
-Tu... hai rischiato di morire... vero?-
-Si... ma sto bene ora... e sono qui con te.-

Hazuki sentiva il bisogno di stringerlo a sè, anche se la precedente notte avevano avuto una brutta discussione, ma lui comunque l'aveva salvata...


LA NOTTE PRIMA - CASA FUJIWARA


I due ragazzi erano rimasti soli nella stanza, mentre parlavano Hazuki continuava costantemente a fissare il ragazzo con uno sguardo serio e alquanto nervoso.
Seduti su due sedie, l'uno di fronte all'altro.

-Sei cresciuta tantissimo, èh Hazuki!?-
-Si, sei cresciuto anche tu.-
Dopo circa 4 minuti di silenzio
-Per quale ragione sei venuto proprio qui a casa mia?-Tono nervoso
-Ho finito gli studi, allora mi sembrava giusto cominciare a lavorare per mantenermi. Il mondo umano è faticoso.-
-Certo...-
-Beh, è stata una conversazione interessante. Scusami ma ora devo preparare la cena.- Disse Fujo alzandosi dalla sedia.

Hazuki si alzò di scatto e gli prese il braccio destro.

-Perché dovevi venire proprio qui da me? Mi stai pedinando? Da quanto tempo mi stai dietro?!-
-Forse non mi sono spiegato bene... devo lavorare per poter vivere qui nel mondo umano, l’unico lavoro disponibile era qui a casa tua per adesso.- Disse infastidito.
-No, io non ci credo, devi andartene da qui!-

In quel momento il mago la prese per le spalle con forza e la trasportò magicamente sul suo letto.

-E' tua madre ad avermi assunto, quindi finchè non mi licenzierà io non me ne andrò! Non mi importa se mi vuoi o no!- Le urlò in faccia lasciandola cadere sul letto.

La ragazza rimase pietrificata dal terrore. Fujo sbattè la porta dietro di sè, alzò gli occhi al soffitto e sospirò.
Pensò guardando i segni lasciategli da Hazuki in preda al terrore.

Appena il ragazzo uscì dalla camera, Hazuki iniziò a piangere, quando erano piccoli era sempre stato pacato, dolce e gentile; vederlo così l'aveva stordita e impaurita.
La ragazza si addormentò piangendo. Le luci nella camera di Hazuki si spensero, qualcuno stava seduto sulla poltrona illuminato dai raggi della luna. Era Fujo, tornato in camera della ragazza per vedere se stava bene.
Dei piccoli raggi arancioni luccicanti girarono intorno alla ragazza, la spogliarono completamente per poi rivestirla dopo qualche secondo.

-Ho esagerato un tantino... forse dovrei imparare da Tooru, lui le ragazze le sveste e le riveste sempre in un attimo! Beh però l'ho fatto anche a posta. Perdonami Hazuki-Chan!-

Il mago rimboccò per bene le coperte della ragazza e si rimise seduto nell’ombra a vegliare su di lei.
La casa era silenziosa, erano tutti andati a dormire. Le nuvole coprivano la luna, un atmosfera cupa ricopriva la camera di Hazuki.
Gli alberi si muovevano lentamente sulla finestra, come se qualcuno stesse bussando.

-Toc... toc... tac... tic... toc toc...-

All'udire di quei rumori, Hazuki si svegliò. Si rese conto che erano i rami a fare quel rumore, ma poi vide qualcosa di strano, qualcuno da fuori la finestra la stava osservando, un ombra nera con degli occhi rossi strisciava sul vetro.
La ragazza sgranò gli occhi e si alzò dal letto di scatto, si avvicinò alla finestra e proprio in quel momento l’ombra si gettò contro il vetro, rompendolo.
L’ombra la afferrò al collo per strangolarla, Fujo si alzò dalla poltrona e materializzò una spada con la quale inchiodò l’ombra al pavimento.
La ragazza cadde a terra con le mani al collo, mentre tossiva Fujo le si avvicinò.

-Hazuki stai bene?!-
-F-F-Fujo... il col...-

Il lato destro del collo di Hazuki sanguinava, gli occhi di Fujo si illuminarono, pieni di rabbia.
Dalla manica tirò fuori una frusta di rovi incandescente, con essa si mise a frustare la creatura che aveva attaccato la ragazza, ad ogni colpo l'ombra emetteva degli strani striduli che facevano gelare il sangue.

-ffffffh... kyaaaaahhh... ffffffh... kyaaaaahhh...-

Hazuki in preda al panico guardava Fujo frustare la creatura con foga; il dolce mago sapeva essere veramente spietato se lo voleva.
Dopo aver fatto soffrire la creatura infernale, Fujo le diede il colpo di grazia con una sfera luminosa, distruggendola completamente.

-KYAAAAAAAAAAHHHHH!!!!- Urlò mostruosamente la creatura.

Gli occhi di Fujo tornarono normali, posò la frusta e abbracciò la terrorizzata Hazuki.
Lei cercò di allontanarsi dalle braccia del mago, ma lui la strinse ancora più forte.

-Hazuki calmati! Se non stai ferma non posso curarti.-
-Vuoi farmi del male?-
-Non potrei mai fartene.-

NEL PRESENTE A NEW YORK - SALA PROVE - 20 : 30

Onpu sfinita dalla giornata di allenamenti passata insieme a Tooru, era stesa a terra completamente a pezzi.
Tooru se ne stava seduto al suo fianco e la guardava divertito, non era riuscita a stare al suo passo per tutta la giornata.

-Me ne ricorderò per anni, per secoli, per millenni... me la lego al dito questa giornata!-
-AhAhAh come no... dai, andiamo a casa!-

Uscirono dalla sala prove, il cielo era di blu acceso ... la luna era sorridente quella notte...


TO BE CONTINUED...

 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Doremi / Vai alla pagina dell'autore: Doremi_Harukaze