Film > Pirati dei caraibi
Segui la storia  |       
Autore: angelikakiki    30/04/2011    1 recensioni
Jack Turner ormai è un ragazzo di diciott'anni. E sua madre, Elisabeth Swan sta morendo. L'unico antidoto alla malattia è un raro Fiore Blu, dotato di poteri magici. Ma l'unico modo per trovarlo è consultare le carte nautiche del famigerato pirata Capitan Jack Sparrow. Come riuscirà Jack a trovarlo? Chi incontrerà nella sua strada? Ambientato addirittura dopo la Fonte della Giovinezza...
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jack Sparrow, Joshamee Gibbs, Nuovo Personaggio, Sputafuoco Bill Turner, Will Turner
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

“ Ragazzo, le botti” urlò il Signor Drinky. Senza fiatare Jack prese la botte che gli passava. Era particolarmente pesante ed emanava un forte odore di rum. Era l’ultima botte. Infatti Jack aveva passato le ultime ore a scaricare dalla nave la quantità infinita di botti e roba varia. Aveva la schiena a pezzi. Il signor Rebbow si limitava a fissarlo mentre si massaggiava le gambe.

“ Non sei abituato al lavoro duro, eh, Jack?

“ In realtà no: non ho mai lavorato prima.

“ Neanche tua madre lavorava, no? Tua madre non è Elisabeth Swan?

“ Sì… lo è…” rispose Jack esitante.

“ Non l’ho mai vista lavorare in città” affermò. Jack non rispose. Anche perché arrivò il signor Loren.

“ Bene, signor Turner! Qui abbiamo finito! Allora, è proprio sicuro di non voler tornare a casa?

“ Sicurissimo signore… ormai sono qui…

“ Temerario e deciso! Ho detto, mi piacciono i ragazzi così! Bhe, allora ti auguro buona fortuna per… per qualsiasi cosa tu voglia fare!” aggiunse. Jack gli strinse la mano.

“ Grazie… lo apprezzo davvero tanto. Grazie per avermi dato un passaggio.

“ Ma di niente, figliolo, di niente… potresti essere mio figlio… ce li hai i soldi?

“ Sì…

“ Allora tieniteli stretti! Qui bisogna tenere gli occhi aperti, ragazzo!” disse il capitano sottovoce. Sorrise gioviale.

“ A presto signor Turner!” urlò salendo sulla Romina. Jack si limitò a salutare con la mano prima di dirigersi al vero e proprio centro di Tortuga. Le vie erano piene di gente ubriaca. Quello doveva essere l’Inferno. Il signor Rebbow, malgrado avesse raccontato ciò che succedeva lì dentro, si doveva essere scordato di includere alcuni dati importanti. Un odore di alcol invadeva la città, così che ben presto Jack si ritrovò a barcollare stordito. Ovunque belle donne, tante tante belle donne. Jack non aveva visto così tante donne prima d’allora. Troppo fumo: malgrado fosse un caldo pomeriggio l’aria era stracolma di fumo.   Jack tossì violentemente. In effetti si ritrovò a pensare che il suo piano aveva molti punti deboli. Uno tra tanti, cosa fare a Tortuga. Si diresse verso un piccolo pub. Dai racconti di sua madre lì c’erano abbastanza probabilità di incontrare l’uomo che voleva vedere. Entrò. Chiasso, tanto tanto chiasso. Uomini ubriachi, calici vuoti, pistole puntate in aria… Jack non riusciva a respirare inebriato dall’odore dell’alcol e del fumo. Si avvicinò al bancone. L’ostessa era grassa e arcigna, truccatissima. Indossava un corpetto stretto e giallo canarino. Lo guardava troppo male.

“ Buona sera , signorina” disse Jack sorridendo. Lei non sembrò cambiare espressione.
“ Può aiutarmi?” domandò cortese. Lei annuì.

“ Abbiamo rum, tequila…

“ No, non voglio comprare niente!” aggiunse lui subito.

“ Allora non posso aiutarla! Se non se ne va da solo la faccio buttare fuori!” gridò lei.

“ Signorina, no, sono venuto qui per farle una domanda!” disse deciso. Lei lo squadrò.

“ Sei dell’esercito del Re o di qualche altra diavoleria amministrativa? Sento la tua puzza di gentiluomo!” esclamò quella.

“ No, sono un semplice ragazzo che vuole sapere se lei conosce un certo Jack Sparrow!”dichiarò. Sentì una voce alle sua spalle.

“ Jack Sparrow?” si girò. Una ragazza alta, bionda, con occhi come fari blu lucenti.

“ Se lo vedi dagli questo da parte mia!” esclamò. E gli diede uno schiaffo. Se ne andò offesa. Jack anche non potette fare a meno di sentirsi sconfitto. Uscì dalla locanda, quando una figura con un lungo cappuccio gli si avvicinò.

“ Jack Sparrow? Come fai a conoscere Jack Sparrow?” chiese. La voce era femminile.

“ Senti, se vuoi darmi un altro schiaffo o altro…

“ No, voglio aiutarti invece. Dai, seguimi!” esclamò dirigendosi verso la riva. La figura si diresse dietro una piccola capanna posizionata sopra la riva. Si levò il cappuccio. Mora, scura di carnagione, due occhi scuri e profondi.

“ Tu conosci Jack Sparrow?” chiese.

“ No… in realtà non di persona…

“ E cosa vuoi da lui allora? Ti deve dei soldi? O una barca…” disse pensierosa. Scossi la testa.

“ No… voglio solo informazioni!

“ Quali informazioni?

“ Relative alle mete delle sue carte nautiche!” esclamò Jack. La bruna rimase immobile, sorpresa.

“ Le sue carte nautiche… a cosa ti riferisci, ragazzo?

“ Sono speciali, no? Non sono delle normali carte…” ammise il ragazzo. Lei lo guardò accigliato.

“ Chi te l’ha detto?” disse lei incredibilmente sfoderando una pistola. Jack indietreggiò.

“ Oh! Pazza, abbassa quella pistola!” la donna avanzò minacciosa.

“ Se sei uno stupido membro di qualche stupida Compagnia delle…

“ Sai, è già la seconda volta che mi scambiano per quello che non sono in questa città!” esclamò Jack abbastanza scocciato. La donna abbassò l’arma.

“ Avanti, come fai a sapere delle carte di Jack? Chi te l’ha detto?” chiese. Jack abbassò gli occhi.

“ Mia madre…

“ E chi sarebbe questa? Qualche ‘ amichetta’ di Jack?” domandò lei. Jack alzò lo sguardo.

“ No, mia madre. Elisabeth Swan” dichiarò. La donna spalancò la bocca meravigliata. Squadrò Jack dalla testa ai piedi.

“ Sei il figlio di Will?” domandò. Jack sobbalzò al nome di suo padre.

“ Conosci mio padre?” chiese. La donna annuì.

“ Ma certo. E come potrei non conoscerlo. La prima volta che lo vidi era un qualsiasi sempliciotto, proprio come te, ragazzo. E l’ultima volta era il capitano dell’Olandese Volante, la nave più temuta dei sette mari. Non mi sono presentata: Annamaria Grack. Scusami per prima, ma non immagini quante persone…

“ Nessun rimpianto” tagliò corto Jack. “ Quindi conoscevi anche mia madre?

“ Sì, certo, anche tua madre. È stata lei a farci avere la Perla Nera. Tua madre te ne avrà parlato, no?” domandò.

“ Sì… la nave di Sparrow?

“ Sì… anche se dopo la riuscita della missione, sono scesa a Tortuga e mi sono arruolata a un altro equipaggio. Solo ultimamente ho ripreso a frequentare Jack. Dopo la sua missione per la Fonte della Giovinezza…” il suo sguardo si riposò su Jack. “ E tu perché vuoi le sue carte? A che ti servono? Non mi sembra che tu abbia bisogno di giovinezza o altro!” commentò.

“ Mi serve la posizione dell’isola di Lothos. Devo trovare il leggendario Fiore Blu” disse. A quelle parole la donna sbuffò sarcastica.

“ Spiacente di deluderti, Jack, ma non esiste il Fiore Blu. È una leggenda, ne sono sicura!” ammise. Lui scosse la testa.

“ No, non è una leggenda. Un uomo, al villaggio, si vantava di essere stato nella ciurma di Sparrow, e di aver visto sulla sua Mappa l’isola di Lothos. È tornato al villaggio solo per motivi famigliari, visto che la moglie era morta e la figlia piccola non sapeva a chi darla. Non è una leggenda. E se esiste devo prenderlo” disse. Annamaria lo guardò sospettosa.

“ Avanti, chi è in pericolo di morte?” chiese. Jack abbassò lo sguardo.

“ Mia madre, purtroppo” disse. Annamaria rimase in silenzio per qualche attimo. Poi, dopo un po’, rispose.

“ Bene, Jack, io devo a tua madre un favore. E anche a tuo padre. Se vorrai cercherò di condurti da Sparrow. Anche se la vedo molto molto dura senza una barca” disse.

“ In effetti, quali erano i tuoi piani una volta qui?

“ Io… pensavo di trovarci Jack… o… mio padre…” sussurrò Jack preso da un senso di vergonga. Annamaria scosse la testa.

“ No, tuo padre è troppo onesto per venire qui. Questo è un posto da pirati” disse. Jack rimase sorpreso.

“ Mio padre è un pirata, lo so, mia madre…

“ Tuo padre? Sì, diciamo di sì. Ma non per scelta, te lo posso assicurare. Will Turner… quando lo conobbi era solo un garzone che voleva salvare una damigella in pericolo. Ammetto di averlo sottovalutato in principio, ma…”

“ Sì, conosco la storia” tagliò corto Jack. Annamaria sorrise.

“ Comunque, per quanto riguarda Jack, se arriverà, arriverà domani. Domani è il Giorno dell’Arruolamento” disse sorridendo. Jack la guardò interrogativo.

“ Praticamente tantissime persone vengono qui per arruolarsi. Scommetto che Jack abbia bisogno di ragazzi forti e volenterosi. Poi, dopo l’ultima missione…” commentò pensierosa. Jack non indagò. Fissò il mare. Con un po’ di fortuna, il giorno dopo, avrebbe visto delle vele nere all’orizzonte.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Pirati dei caraibi / Vai alla pagina dell'autore: angelikakiki