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Autore: NiNieL82    04/05/2011    1 recensioni
Tra tarocchi, alberi di Natale, incomprensioni e continui scivoloni -fisici- Grace ed Elijah vivivono la loro storia, che non sarà sempre rosa e fiori.
Per tutti quelli che hanno amato Natale A New York, regalo un piccolo scherzo del destino.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Billy Boyd, Dominic Monaghan, Elijah Wood, Nuovo personaggio, Sean Astin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Tarocchi, agrifogli e fondi di caffè'
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Come non posso togliermi il capello e ringraziare chiaretta78 per la sua bellissima recensione? Grazie! Grazie! Grazie! Piuttosto dovremmo smetterla con tutto sto affetto o penseranno che abbiamo una relazione eheheheheheheheh. Più che altro non so come la prenderebbe il signor chiaretto78 e il piccolo chiarino78 sentendo una cosa simile...

Basta sclero...

Devo inoltre ringraziarti per la parte in francese. L'ha corretta chiaretta78 oh gente! Grazie ancora! =P

Avevo promesso a chiaretta che avrei cercato di postare quanto prima. E in attesa di poter leggere uno dei bellissimi capitoli della sua fanfiction che vi consiglio davvero di leggere dal momento che non solo è scritta bene, ma ha anche una bellissima trama, ecco il nuovo sospirato capitolo della ff su Lij.

Ho dovuto cercare qualche notizia su Parigi dal momento che non sono mai stata in questa città. Sognavo Londra, ma non Parigi da vedere. E ci sono riuscita per la prima.

Ringrazio di nuovo chiaretta78.

E spero che questo capitolo piaccia a lei e a tutti i lettori silenti che non recensiscono ma so che ci sono.

Spero che anche stavolta sia una buona lettura.

Baci a tutti. Niniel82.



Excusez-moi? D'aller à Montmartre?


Per chi arriva da una città come Denver che non è stata la culla di dure battaglie, che non è stata teatro della Rivoluzione che cambiò la storia dell'Europa, che non ha vissuto la terribile occupazione nazista, Parigi e le sue luci sono un suggestivo miraggio.

Grace guardava Parigi e si godeva il panorama dall'albergo nel quale alloggiava assieme ad Elijah, con la bocca aperta.

Ok! Non sto sognando Lij. Quella tutta illuminata a forma di piramide e tutta di ferro e la Torre Eiffel, vero?”

Sì!” sorrise Elijah abbracciandola e baciandole il collo.

Quindi non è vero che non è vero che la Torre Eiffel non si vede da tutti i punti di Parigi. Io la vedo!” continuò Grace sempre con entusiasmo.

Amore... Siamo vicinissimi alla Torre Eiffel, naturale che si vede!” disse Elijah baciandole la testa e scendendo vicino all'orecchio.

Sai cosa voglio fare? Andare al Montmartre, al Quartiere Latino e poi a vedere il Louvre. E ancora a visitare la Torre e la reggia di Versailles. E la Linea della Rosa... Era il primo meridiano che è stato creato. E poi voglio vedere gli Champs-Elysèe. E Place de la Concorde. E il Pigalle...”

Ehy! Ehy! Ehy! Aspetta. A parte che Place de la Concorde è negli Champs-Elysèe. E il Pigalle è un quartiere a luci rosse...” la bloccò sorridendo Elijah.

Davvero? Il Pigalle è un quartiere a luci rosse?” chiese delusa Grace, poi guardandolo con aria sospettosa, domando: “E tu come lo sai?”

Elijah sollevò un sopracciglio e sorridendo tirò Grace verso di se facendola cadere nel letto. Mossa falsa perché subito Grace gridò e disse tenendo il ventre:

I punti amore!”

Scusa!” disse Elijah preoccupato e baciandole la fronte.


Place del La Concorde era davvero bella.

Era enorme, con obelischi e con la sua grande ruota panoramica che si ergeva sulla piazza. Grace quasi non ci credeva. Era sulla piazza in cui più di duecento anni prima era stata ghigliottinata Maria Antonietta e suo marito.

Stava guardando attorno, con la bocca spalancata e la digitale in mano quando:

Je m'excuse si le désordre...”

Grace si bloccò e guardò chi le aveva fatto quella frase che lei non aveva capito.

Oui?” rispose Grace con un sorriso.

Davanti a lei stava un ragazzo con la carnagione mulatta, con gli occhi grigi come l'acciaio e un sorriso a trentadue denti, bianchissimi tra l'altro.

Il ragazzo la guardò da capo a piedi e disse:

Je suis désolé de vous déranger, mais je voulais vous dire que vous êtes la plus belle fille j'ai jamais vu dans ma vie” e sorrise di nuovo con il suo sorriso da pubblicità per il dentifricio.

Grace lo guardò, seguendo il movimento delle labbra senza capire una sola parola e disse:

Merci!”

Il ragazzo socchiuse gli occhi e divertito le chiese:

Vous ne comprenez pas ce que je dis, n'est-ce pas?”

Merci!” sorrise vuota Grace che continuava a non capire.

Oh! Quelle mignonne!”

Oui!” sorrise Grace. E stava per allontanarsi quando il ragazzo tenendole il polso chiese:

Désolé. J'ai été impoli” e indicandola disse: “D'où es-tu?”

Grace seccata rispose:

I'm so sorry! But I don't understand a word of French!”

Il ragazzo si illuminò e con un forte accento francese disse, in un impeccabile inglese:

Ma allora sei inglese!”

No! Sono americana!”rispose Grace fulminandolo con lo sguardo: “E non mi sembra carino continuare a parlare francese, nonostante conosci benissimo la mia lingua!”

Il ragazzo francese rise di cuore e indicando il petto, di nuovo in francese disse:

Tu as raison!”

Ancora?!” sospirò quasi risentita Grace mettendo un buffissimo broncio.

Scusami!” e ridendo disse: “Sai come succede! Sono per metà francese e quando vedo una bella ragazza non capisco più nulla!”

Grace lo guardò sollevando un sopracciglio e disse:

Caro mio, cadi male! Io tra meno di una settimana torno in America e non sono fatta per le storie a distanza!”

Il ragazzo sorrise divertito dall'impertinenza e dal forte accento americano di Grace. E incrociando le braccia disse:

Io sono molto persuasivo!”

Grace lo guardò seria e si allontanò senza aggiungere altro. In breve il ragazzo la raggiunse e con una mano sul cuore disse:

Ok! Sono un cafone e mi merito il tuo disprezzo. Ma concedimi una seconda opportunità!”

Grace lo guardò divertita e voltando la testa, riprendendo a camminare, disse:

E se tu fossi Jack lo Squartatore?”

Il misterioso francese la guardò a sua volta divertito e rispose:

Jack lo Squartatore è inglese. E questa è Parigi non Londra!”

Grace sbuffò, fingendosi infastidita e replicò:

Senti Asterix! Ho un appuntamento alle sette e devo andare almeno a vedere Montmartre. Quindi smettila di gigioneggiare e fammi andare, altrimenti finisce che a perdere tempo con te non vedo nulla!”

Il ragazzo con un salto mise la mano sul petto e disse:

Allora lascia che questo gigione ti mostri la strada per Montmartre e per le più belle attrazioni di Parigi!”

Grace lo guardò e sorridendo rispose:

Ok! Ma sappi che andremo solo in luoghi affollati e sappi dal principio che non ho nessuna intenzione di fare altro che passeggiare. Uomo avvisato...”

L'uomo annuì e sorridendo disse:

Lascia almeno che mi presenti!”

Grace tese la mano e disse:

Grace Thompson, Denver, Colorado!”

Fabien Blanc, Parigi, Francia!”

Ok, Fabien! Dove mi porti?” chiese Grace indicando la piazza davanti a loro.

Avevi detto che volevi vedere Montmartre. E ti porto a Montmartre!”

Grace lo guardò con interesse a annuendo rispose:

Sappi che mi aspetto un buon tour. Degno della migliore guida.”

E io ti prometto che non ti pentirai di avermi assunto!” rispose Fabien.

Grace aggrottò le sopracciglia e replicò:

Sappi che non sgancerò un solo euro per fare il tour con uno sconosciuto!”

Il ragazzo rise di cuore e guardandola intensamente negli occhi rispose:

Non ti chiederei una sola lira per poter stare al tuo fianco!”

Grace lo guardò con aria poco convinta e scoppiandogli a ridere in faccia -lasciando Fabien contrariato per la sua reazione- disse:

Scusa! È che non sono abituata ai ragazzi che fanno da lumaconi con me!”

LUMACONI!?” chiese Fabien divertito non capendo la connessione con il mollusco.

Grace fece cenno di lasciar perdere e curiosa chiese:

Invece... Sai dirmi se il Pigalle è davvero un quartiere a luci rosse?”


Alla fine Fabien si dimostrò una guida eccelsa.

Mostrò a Grace Parigi e la descrisse con gli occhi di un parigino innamorato della sua città, con quella stessa mania di grandezza che tutti i francesi hanno quando parlando della loro nazione. Un po' come gli americani del resto.

Videro il Louvre, Montmarte, la sua scalinata da cui si vedeva tutta Parigi; mangiarono le baguette e videro la basilica del Sacre Coeur; videro il Quartiere Latino e la chiesa Di Saint Etienne du Mont, che Fabien disse essere la chiesa più bella di Parigi; la Sorbona; l'Istituto del Mondo Arabo; presero il caffè a Place St-Michel; passeggiarono per gli Champs Elysees e impararono a conoscersi piano piano.

Grace si rese conto che Fabien era un ragazzo che studiava alla Sorbona Scienze Giuridiche e Politiche. I suoi genitori si erano separati e lui viveva con la madre, una donna molto ricca e molto attenta al suo corpo che stava cambiando lentamente e che lei ritoccava almeno tre volte l'anno con il botox o impiantando le più avanzate protesi al silicone. Gli interventi erano finanziati dal padre di Fabien, che il ragazzo stimava e che stava sempre in giro per il mondo per lavoro.

Gli studi di Fabien erano gli stessi che aveva fatto il padre e il ragazzo sperava di riuscire ad eguagliare il padre nella sua carriera mirabolante.

Grace raccontò di lei, non dicendo però di essere una scrittrice che aveva pubblicato un libro o qualcosa sulla sua relazione con Elijah. Era comunque un estraneo, Fabien, e Grace non sapeva come avrebbe reagito a tale notizia.

Quando arrivarono le sette, Grace nemmeno se rese conto. Sentì suonare il cellulare e guardò chi fosse e rendendosi conto solo in quel momento del ritardo che aveva fatto, guardò Fabien e disse:

Mi sa che ora devo proprio andare!”


Fabien si offrì di accompagnare Grace all'albergo dove alloggiava.

Naturalmente quando vide l'albergo, spalancò la bocca e disse:

Devi essere piena di soldi per poterti permettere di stare in questo albergo!”

Grace sorrise e mordendosi il labbro rispose:

Io no. Il mio ragazzo si!”

Fabien sollevò un sopracciglio e disse:

Non mi avevi detto che eri fidanzata!”

Non me lo hai chiesto!” rispose pronta Grace.

Fabien sorrise divertito e ribatté:

E chi sarebbe questo signore ricchissimo?”

Grace si voltò e stava per rispondere quando sentì:

Grace Thompson! Ti sembrano ore di arrivare queste?”

Fabien e Grace si voltarono e videro Elijah con le mani nelle tasche che li guardava con aria inquisitoria, di chi si sta chiedendo, giustamente, che cosa ci fa la sua ragazza con uno che non ha mai visto prima.

Grace si voltò verso Fabien e non poté non ridere guardandolo mentre fissava a bocca aperta Elijah.

Quello è il mio ragazzo!” disse allegra.

Fabien sollevò un sopracciglio e serio disse:

Ora capisco perché puoi permetterti di stare qua!”

Grace sorrise e in quel momento si avvicinò ad Elijah baciandolo sulla bocca. Fabien non sentì quello che si dicevano, ma vide che lei si voltò indicandolo e prese la mano del ragazzo e di avvicinarono a lui. Fu Grace a parlare dal momento che Elijah sembrava poco propenso a qualsiasi tipo di approccio nei confronti di quel ragazzo apparso dal nulla:

Elijah ti presento Fabien. Fabien ti presento Elijah!”

I due si strinsero la mano e Fabien disse solo:

Tu... Sei Frodo, vero?”

Elijah sorrise e rispose, più per cortesia che per altro:

Si! Sono Frodo e tu sei?”

Lui è il mio cicerone! Ha fatto quello che non hai fatto tu oggi! Mi ha portato in giro per Parigi e mi ha fatto vedere tante cose belle!”

Elijah si voltò risentito verso Grace e indicandosi, con una voce ferita che risultò essere davvero comica, rispose:

IO lavoravo! TU ti divertivi!”

Grace rise e lo baciò teneramente e rispose:

Lo so. Ma stai tranquillo. Ho lasciato che i posti più romantici li potessi visitare con te!”

Elijah sollevò un sopracciglio e guardando Fabien, con le mani nelle tasche dei jeans disse:

Ti sono grato davvero di essere stato il cavalier serviente della mia dama. E non so davvero come sdebitarmi per questa cortesia!”

Grace guardò sorridendo la bocca spalancata per la sorpresa di Fabien e sorridendo disse:

Credo che sia un tuo fan! Un autografo può anche bastare” e voltandosi verso Fabien domandò: “Vero Fabien?”

Fabien annuì serio e frugando nella tasca prese una ricevuta e la porse con una penna ad Elijah che scrisse:

A Fabien per aver mostrato il cuore di Parigi alla mia piccola Grace!” e porgendo il foglio guardò Grace a cingendole le spalle con un braccio disse: “Andiamo?”

Grace guardò Fabien che a testa china sistemava la ricevuta che Elijah aveva firmato.

Baciò Elijah dolcemente e disse:

Vai tu avanti! Io saluto Fabien!”

Elijah guardò poco convinto Fabien, ma fece come Grace gli aveva chiesto. E quando il ragazzo fu lontano, Grace si avvicinò a Fabien e disse:

Grazie. Graxie per questa giornata, lumacone francese! E grazie per avermi fatto assaggiare una baguette calda e fragrante. Per avermi offerto un caffè su di una piazza meravigliosa, per avermi mostrato il volto più bello di questa città. E scusami se non ti ho detto da principio chi ero: io sono una scrittrice e ho conosciuto così il mio compagno. E ti giuro, normalmente è gentile. Credo solo di averlo involontariamente fatto ingelosire...”

Fabien sorrise e rispose:

Grazie a te per esserti fidata di me!”

Grace sorrise grata e allungandosi schioccò un tenero bacio sulla guancia del ragazzo e disse:

Uno scrittore quando introduce un personaggio nel suo racconto lo fa con uno scopo preciso e anche se non lo si vede per tanto tempo, alla fine torna sempre e porta scompiglio. Nella vita non è così. So che ci siamo incontrati solo questa volta. E che dopo questa giornata bellissima non ci sarà più modo di vedersi. Voglio solo dirti che sono davvero felice che tu sia entrato nella mia vita per mostrarmi la bellezza. E sono felice che tu lo abbia fatto anche solo per pochi attimi!”

Fabien sorrise e porgendole la mano rispose:

Mai dire mai. Magari ci rivedremo. E magari lo faremo il giorno in cui tu e Frodo vi sposerete!”

Grace sorrise e baciando di nuovo la guancia di Fabien allontanandosi disse:

Per è stato davvero bello conoscerti! Grazie ancora!” e sparì dentro l'albergo illuminato con luci che sembravano far brillare d'oro il mobilio.

Ognuno per la propria strada, comparsa nella vita dell'altro anche solo per un giorno. Un giorno che avrebbero ricordato tempo dopo con un sorriso grato.


Elijah stava seduto sul letto e guardava la televisione annoiato.

Grace entrò e poggiando le mani sulla porta sorrise, dopo averla chiusa:

Ora sai cosa ho provato quando hai detto tutte quelle cose sul fatto del bambino!”

Elijah sollevò un sopracciglio e solo in quel momento si rese conto che il suo comportamento infantile davanti alla probabilità che Grace fosse rimasta incinta, non aveva reso le cose facili per Grace. L'aveva lasciata da sola in un momento delicatissimo e aveva usato la sua paura di mettere su famiglia visto quello che era successo ai suoi per districarsi dalle responsabilità.

Chinò la testa e sospirando rispose:

Scusa!”

Grace si avvicinò a lui e prendendogli una mano, gli sedette vicino e disse:

Io voglio solo sapere che mi posso fidare di te quando sono in difficoltà. E voglio sapere se posso contare su di te sempre, come è giusto che sia tra due persone che si amano!”

Elijah sorrise e poggiando la mano sulla guancia di Grace la bacio e si distese sopra.

Prometto!” e cominciandola a spogliare ci fece l'amore.

Quella era stata la prima volta in cui Grace aveva dimostrato ad Elijah il fatto che nel mondo non tutto girava attorno a lui e che dovevano essere uniti dal momento che stavano assieme. Quella notte fecero l'amore dolcemente.

Ed Elijah capì di amare per davvero Grace.


















Discorso ragazzo francese e Grace:

Scusi se la disturbo. Ma voglio dirle che lei è la ragazza più bella che ho visto in vita mia!”

Non capisci quello che dico, vero?”

Oh! Che dolce!”

Scusa non stato maleducato!” “Da dove vieni?”

Sono veramente spiacente, ma non capisco una parola di francese!”

Hai ragione!”


   
 
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