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Autore: Strega_Mogana    13/02/2006    25 recensioni
Mettete insieme una donna completamente diffidente verso gli uomini e un uomo che non sopporta le donne nel giorno dedicato agli innamorati e vedrete cosa succede!
Genere: Romantico, Commedia, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mamoru/Marzio, Usagi/Bunny
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Controllo il manichino che sto sistemando nella vetrina del paleolitico, la donna indossa un vestito di pelle sintetica

- Usagi Tsukino -

 

Controllo il manichino che sto sistemando nella vetrina del paleolitico, la donna indossa un vestito di pelle sintetica marrone, i capelli sono una vecchia parrucca ispida e stopposa, i lineamenti facciali sono grotteschi e poco femminili, in mano ha una clava e fissa l’altro manichino con i due occhi neri. L’altro é un uomo, anche lui vestito solo con una pelle marrone, i capelli sono neri, lunghi quanto quelli della donna, sporchi e ispidi, ha qualche segno di barba, non dovrebbe esser vecchio ma, visto l’era in cui si trova, dimostra almeno trent’anni in più. In mano tiene una lancia e sempre quasi urlare contro la donna.

Socchiudo gli occhi irritata da quella scena, alzo il braccio del manichino femmina e posiziono la clava proprio sopra la testa del troglodita.

Qualcuno ridacchia divertito alle mie spalle.

- Sai non credo che le donne del paleolitico usassero pestare i propri uomini con le clave.

Mi volto verso un mio collega di tirocinio Shino Kogzume, mio coetaneo e compagno di università alla facoltà di Storia dell’Arte.

E’ appoggiato alla ringhiera di metallo che divide la vetrina dalla sala del museo, ha i capelli biondi, talmente chiari che nelle giornate di sole sembrano quasi bianchi, due grandi occhi veri luminosi, é molto atletico e carino a dire il vero... se non fosse già fidanzato ci avrei già fatto un pensierino.

- Eri presente per dirlo con assoluta certezza?- gli domando sistemando il vestito di pelle della mia troglodita.

Aumenta il sorriso e incrocia le braccia sul petto.

- No, ma sono certo che il femminismo non si sia ancora evoluto in quel periodo.

- Ooooh scommetto che tu torneresti volentieri a vivere in una caverna, vestito di pelle di animale, mangiando carne cruda e trascinando la tua donna per i capelli.

- A parte la carne cruda e i vestiti di pelle...- mi risponde lui.

- Spero proprio che tu stia scherzando. – ribatto sistemando il braccio del manichino e scendendo dalla vetrina per guardare il mio lavoro da lontano.

- E’ ovvio che scherzo Usagi!- fa lui indignato – Mi hai mai visto trascinare Tanya per i capelli?

Sorrido diabolica e gli lancio un’occhiata divertita.

- Magari nell’intimità...

Scuote mestamente il capo e si avvicina a me che sto ammirando il mio lavoro.

- Non male. – fa lui dopo averlo analizzato bene.

- Non male?- chiedo io sorpresa – Ci ho lavorato tutta mattina e l’unica cosa che sia dire é non male?

- Va bene...- si arrende alzando le braccia al cielo – sei stata brava. Contenta?

- Molto. – ammetto con un sorriso vittorioso.

- Però lui l’hai fatto proprio brutto...

- Ma se ho preso te come modello!

Shino guarda me, poi il manichino, di nuovo me e ancora il manichino.

- Stavo scherzando...- sospiro di fronte all’ennesima prova della sua vanità – lo so che ti credi bello.

- Lo dicono gli altri mica io. – ribatté lui con gli occhi lucidi.

- Mi chiedo come fa Tanya a sopportarti quando fai così.

- Lei mica é come te... guarda anche gli aspetti positivi del mio carattere... tu, invece, non ti fidi di nessuno.

- Non é vero. – rispondo indispettita voltando il capo dall’altra parte.

- E che fine a fatto il tuo ultimo spasimante... come si chiamava? Kogure se non sbaglio..

- Non si é fatto più sentire. – gli rispondo non curante delle occhiate che mi sta lanciando.

- Detto in parole povere: l’hai terrorizzato a tal punto da farlo scappare.

- Non é vero!- mi difendo alzando un attimo la voce.

L’eco risuona ovunque nel museo vuoto.

- Ah no? E perché non ti richiama più?

- E io che ne so? Magari é tornata una sua ex... oppure ha capito che vive meglio senza di me... voi uomini avete sempre qualcosa che non va.

- Magari sei proprio tu quella che non va.

- Sei la mia coscienza ora? – sono molto arrabbiata, conosco Shino da un po’ di tempo, siamo amici e spesso usciamo insieme con le mie amiche e la sua ragazza ma non gli permetto di parlarmi in questo modo.

- Ti sto solo mostrando come sei Usagi... perché sei sempre sulla difensiva?

- Non sono affari tuoi. – ribatto incamminandomi verso l’ufficio che il grande capo ci ha messo a disposizione per i tre mesi in cui lavoreremo qui – Guarda che devi montare la vetrina dei Mammut... vedi di muoverti prima che la razza umana diventi una specie in via d’estinzione!

Percorro i corridoi del museo senza prestare molta attenzione a tutti gli oggetti antichi che sono esposti: ormai li conosco a memoria.

Supero la sezione della preistoria, percorro velocemente il museo egizio e quello romano fino ad arrivare all’ala dedicata all’arte da quella preistorica sulle rocce al quella moderna e quasi del tutto incomprensibile per tutta l’umanità ignorante in materia.  

Svolto a destra ad una biforcazione, sono dalla parte opposta del mio ufficio, prima di tornare alle mie scartoffie voglio dare un’occhiata ad uno dei miei quadri preferiti.

Tra statue dalle forme strane, water trasformati in vasi di fiori, biciclette arrugginite e ombrelli completamente sfasciati, c’é una piccola area per i quadri dei pittori emergenti, una piccola mostra per i futuri artisti.

Eccolo lì, racchiuso nella bacheca, illuminato solo da un faretto appeso in alto.

Si intitola: “Amore al chiaro di Luna” di un artista giovane, la sua prima mostra in un museo di Tokyo.

E’ un quadro enorme, occupa quasi tutta la parte, l’artista mi ha raccontato che ci ha messo tre anni per finirlo.

E’ molto scuro, lo sfondo é un cielo nero pieno di stelle così luminose da sembrare vere, a contrasto con tutto questo scuro c’é una reggia d’argento che brilla sotto una luce diffusa, non ci sono alberi, nè acqua solo questa terra argentata, il castello e due figure su uno dei terrazzi della reggia. Nessuno vede i loro volti, sono un uomo e una donna, si stanno baciando sotto la luce diffusa che proviene dalla Luna che é alta in cielo, tonda e luminosa come il resto del quadro.

Un lieve sorriso inarca le mie labbra... non posso resistere, quel quadro mi mette allegria, ogni volta che lo guardo una piacevole sensazione mi pervade il cuore, é una sensazione calda, confortevole, come la carezza un uomo innamorato.

Sospiro e il mio sguardo s’incanta sulle due figure scure che si baciano sul balcone... loro sono felici... loro non hanno problemi ad amarsi.

Magari la vita fosse semplice come in quel quadro, magari l’amore fosse sempre felice come lo era per quei due... io non sono mai stata così felice in amore.

Non sono esperta in rapporti di coppia ma, quelle poche volte che ho avuto un ragazzo, é sempre finita in tragedia.

Ed é sempre il mio cuore che si spezza.

Ho provato e ho fallito.

Ho riprovato e ho fallito di nuovo.

Mi sono fatta forza e ho riprovato di nuovo e ho fallito miseramente un’altra volta.

Alla fine mi sono stufata, ho preso il mio cuore rattoppato e sanguinate e mi sono chiusa la porta delle relazioni alle spalle.

Fidanzata?

No, grazie.

Gli uomini sono maiali, idioti, ipocriti e bugiardi.

Sono crudele?

No, sono realista.

Ormai trovare un uomo é come trovare una rosa a Dicembre con due metri di neve... praticamente un’impresa impossibile.

Non puoi uscire con uno di loro senza che inizino a parlare di questi tre argomenti:

- La mia ex...

- Mia madre...

- Il mio appartamento é un porcile.

Uno schifo... ormai sono nauseata da tutti questi pseudo-maschi che girano per il mondo, questi uomini solo all’apparenza che sembrano il classico Bravo Ragazzo ma che dopo si dimostrano un B.B.: Biologicamente Bastardo.

No.. sono stata presa in giro troppe volte, il mio cuore non può sopportare altre bugie, altri inganni, altro dolore.

Meglio starsene sole, con una vaschetta di gelato al cioccolato, un pacco di biscotti e una pila di dvd strappa lacrime, dove io, invece di piangere, rido come un’invasata. Una volta ho visto un film di quelli da far piangere anche le statue di marmo, mentre le mie amiche consumavano decine e decine di fazzoletti io ridacchiavo divertita, mentre l’eroe di turno moriva lasciando qua una donna sola e disparata io pensavo: Meglio sola che con un uomo! 

Sono proprio un caso disperato, la mia vita sociale fa proprio schifo... non che mi lamenti, io ho deciso di vivere così, però a volte vorrei avere più fiducia per questo mondo sconosciuto chiamato Uomo.

Quando sono proprio disperata esco con gli amici che mi presentano le mie amiche, é un patetico tentativo di uscire da questo mio tunnel di diffidenza, l’ultima volta che cono uscita il ragazzo, presentato da Minako, mi ha portato un bel ristornate, uno dei più cari della città, era gentile, dolce... quasi non mi sembrava vero.

Infatti... la prima cosa che mi ha chiesto era cosa prendevo e la seconda domanda era in che posizione dormivo per potersi regolare per la notte.

Mi sono alzata e me ne sono andata.

Insomma... il sesso non può esser il perno portante della vita degli uomini, non c’é solo quello dannazione!

Basta uomini.. meglio sole... se ho voglia di passare una serata con qualcuno chiamo le mie amiche.

Ma, in questo periodo, é difficile trovarle lontano dal così detto Mondo dei Sogni caramellosi e mielosi, San Valentino si avvicina.

Una data che ho sempre trovato stupida, un giorno come un altro.

Insomma cosa c’é di speciale in San Valentino?

Cuori ovunque, baci, cioccolatini, fiori... tutto così zuccheroso da farmi alzare la glicemia per i prossimi mesi.

Le mie amiche hanno tutte la testa sulle nuvole alla ricerca del regalo perfetto per una serata perfetta.

La mia serata é già organizzata: pigiama di due taglie in più di flanella blu, gelato e l’ultimo film di George Clooney che, lo so, l’unica cosa che più farmi alzare sono gli estrogeni.

Osserverò Minako vestirti sexy per il suo Sam, Matoko che sistema la cena che ha preparato per Motoki nel cestino da pic-nic, Ami che si sistema il vestito elegante per il teatro, dove ci andrà con il suo Hiroko, e Rei che si metterà il vestito più costoso che ha per una cenetta raffinata nel più costoso ristornate con Keiro.

E tutte mi lanceranno occhiate patetiche, perché, si sa, a San Valentino é vietato esser single.

Per il resto dell’anno tutti mi dicono la solita frase: Beata te che sei single... quanta libertà!

Ma il 14 Febbraio questa frase si tramuta in: Povera mi dispiace che sei sola come un cane e che nessuno ti voglia!

Solitamente qualcuno, senza fare nomi ma vivono con me e sono tutte fidanzate, mi organizza una cena con l’uomo bello ed interessante di turno. Quest’anno, appena Minako ha accennato ad un suo collega appena rientrato nel mondo degli scapoli, le ho urlato che non avrei partecipato a nessun appuntamento al buio, che nessuno mi avrebbe costretto ad uscire contro voglia!

In quanti sanno che il 15 Febbraio é San Firmino la festa dei single?

Nessuno!

Avete mai visto un biglietto d’auguri con la scritta: Buon San Firmino... Beata libertà!

Io no... non ne ho mai visti... diciamocela tutta San Valentino é per le persone innamorate, un giorno pazzo per dei pazzi.

 

 

Ok sto scrivendo una fic fantasy, quella con Kirby ed ora la mia testa sta partorendo questa cosa... ma mi ronza nel cervello da un paio di giorni, San Valentino mi mette in agitazione... l’aggiornamento arriverà a breve vi prego siate clementi... magari non é il massimo ma se non la scrivevo diventavo matta!

Aspetto i commenti!

A presto

Elena.

   
 
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