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Autore: Vanth    12/05/2011    0 recensioni
Gli sorride attraverso lo specchio; «vieni a prendermi», dice.
[Ulquiorra/Orihime | scritta per il Multifandom drabble fest di it100]
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inoue Orihime, Schiffer Ulquiorra
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I was a heavy heart to carry
 


And is it worth the wait

all this killing time?



Gli sorride attraverso lo specchio, il corpo abbandonato sul letto - eccetto le braccia, che si muovono scomposte -, la testa rovesciata oltre il bordo, i capelli che ricadono a terra in una cascata ordinata.
Il volto riflesso non sembra fare caso alla posizione della ragazza, e continua a pregarla con gli stessi occhi illanguiditi dalla nostalgia e con le stesse parole sussurrate come una preghiera.
Orihime continua a sorridergli, come a volerlo rassicurare; tuttavia è una mera formalità: il riflesso non può sentirla né vederla, ma poco le importa. La sua è una visita lungamente attesa, seppur inconsciamente: in qualche modo avrebbe dovuto scontare le sue colpe, giusto?

Lui, Ulquiorra, è vero ed è proprio lì, ad una distanza insignificante, ad attenderla al di là dello specchio, tornato a reclamare ciò che lei gli aveva promesso, anzi, consegnato su un piatto d’argento, e che poi si era ripresa all’ultimo momento.
All’inizio aveva provato a sfuggirgli, a disfarsi del suo cadavere cinereo, e il gusto della normalità era stato dolce, almeno per un po’, ma il passato non dimentica mai i suoi debitori.

Se suo fratello camminasse ancora sulla terra dei vivi, la sgriderebbe severamente. Può ancora vedere chiaramente il suo volto: “Le promesse vanno mantenute, Orihime! Su, va’ a chiedere scusa”. Allora lei avrebbe capito il suo errore, avrebbe versato qualche lacrima colpevole, Sora l’avrebbe abbracciata e sarebbe stato tutto come prima.
Eppure a suo tempo nessuno l’ha rimproverata, anzi; i suoi nakama l’hanno confortata, rassicurata, le hanno detto che ‘è tutto finito adesso’. Solo per un attimo Orihime ha creduto loro; ma, alla fine, non ha chiesto scusa, né rimediato al suo errore.

Per un po’ rimane immobile a guardare il soffitto, il collo intorpidito e la testa pesante, poi torna a guardarlo sorridendo infantilmente, si tappa le orecchie e cerca di leggergli le labbra. Le sue parole, al di là dello specchio, suonano come: «ǝɯıɥıɹo 'ǝɯ uoɔ ıuǝıʌ».
Allora allunga le braccia verso di lui, arrivando a malapena a sfiorarlo, e gli sorride attraverso lo specchio. «Vieni a prendermi», dice. Di rimando riceve un sorriso identico al suo.


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Disclaimer: Bleach e i suoi personaggi appartengono a Kubo Tite, Shueisha. Questo lavoro non ha alcuno scopo di lucro.

Challenge: Multifandon drabble fest it100
Conto parole: 350
Prompt: 2. "Più diventa tutto inutile e più credi che sia vero" (Il Re del Mondo - Franco Battiato)

Note sclerate dellautrice: l'interpretazione del tema è probabilmente contorta e poco immediata, ma spero risulti comunque leggibile (_ _) Non so perché, ma sembro essermi fissata a scrivere UlquiHime in questo periodo, ma comunque XD
Ringrazio la Sere per il suo betaggio d'alta classe e mi eclisso *fugge*

Credits: oltre al titolo, anche le lyrics all'inizio sono riprese dalla canzone Heavy in your arms di Florence + The Machine <3
  
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