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Autore: NiNieL82    12/05/2011    1 recensioni
Tra tarocchi, alberi di Natale, incomprensioni e continui scivoloni -fisici- Grace ed Elijah vivivono la loro storia, che non sarà sempre rosa e fiori.
Per tutti quelli che hanno amato Natale A New York, regalo un piccolo scherzo del destino.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Billy Boyd, Dominic Monaghan, Elijah Wood, Nuovo personaggio, Sean Astin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Tarocchi, agrifogli e fondi di caffè'
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Chiedo scusa per il ritardo. Specialmente a chiaretta. Ieri dovevo postare ma c'era Titanic e non ho potuto resistere. L'ho guardato e poi sono crollata.

Ecco il nuovo capitolo. Spero di aver recuperato. Ho un po' di problemi con questa coppia.

Mancano tre capitoli alla fine. Vi mando un bacio. E grazie a chiaretta che mi recensisce sempre. E ai lettori silenti che ci sono e non recensiscono.

Buona lettura. Spero. Niniel.




Sempre la stessa storia.



"Mio Dio! È sempre la stessa storia. Ma io non capisco come facciano questi giornalisti del cavolo a scrivere tutte queste cavolate. Un giorno mi hai presentata ai tuoi genitori, un altro mi hai lasciato per una batterista di un gruppo punk ceco. Un altro aspetto un bambino. Un altro ancora ti ho lasciato io con un attore che nemmeno ho mai conosciuto..."

Grace chiuse il giornale e guardò Elijah quasi con le lacrime agli occhi. Lei non era abituata alle luci della ribalta. Lei era ancora quella ragazzina che prendeva pallonate in faccia da Adam la mattina appena sveglia, quando si affacciava gridando che aveva ancora sonno. Lei era quella che non ne combinava una giusta e si sbatteva contro qualsiasi cosa. Lei era anche quella che si teneva dentro tutto il dolore per il suo comportamento immaturo e poi glielo faceva notare con delicatezza in una stanza d'albergo, dopo una celata scenata di gelosia da parte di Elijah.

Elijah conosceva Grace. Dopo sette mesi assieme cominciava ad essere parte di lui, come se ormai fosse diventata qualche cosa di irrinunciabile.

E quasi ci stava male a vedere quella piccola ragazza dai ricci castani fare il broncio perché sul giornale avevano scritto che avevano litigato per colpa di Pamela Racine, percussionista dei Gogol Bordello che aveva conosciuto Elijah girando 'Ogni cosa è illuminata' e con il quale erano usciti la sera prima assieme ad altri colleghi. Elijah sapeva che erano solo cazzate messe su dai paparazzi e dai giornalisti che mettendo su foto dove Elijah e Pamela -che prendevano in giro Grace- andavano in giro per i parcheggi abbracciati, come una coppia. Alla vista di qualsiasi persona -come Prudence, la nonna di Grace che aveva visto il giornale e aveva chiamato Grace allarmata- la scena era indiscutibile: Elijah e un'altra donna uscivano assieme e Grace stava a casa a fare la maglia. Niente di più falso dal momento che, qualche passo più dietro stava Grace e un altro ragazzo! Peccato che il paparazzo fosse stato abbastanza bravo da non riprenderli.

Tesoro... Lo sai che sono degli idioti. Lascia perdere!” e lasciandosi scivolare dietro di lei la cinse con le gambe e stringendola disse: “Mi spieghi come posso prendermela con una ragazza che prima di bere la Coca-Cola la scuote per sgasarla?”

Grace sorrise tirata e accogliendo i baci sul collo del compagno, sospirando disse:

Però tu e Pamela fareste una bella coppia!” e mostrò il giornale al ragazzo.

Elijah piegò la testa per guardare la foto e rispose:

Naaa! È troppo alta per me. E poi un po' mi ricorda Franka. Con tutto quello che ho fatto per dimenticarla...” e riprese a baciare il collo della compagna.

Grace sollevò la testa, visibilmente compiaciuta e sospirando replicò:

Ed io ti ho aiutato a dimenticarla?”

Dal primo momento che ti ho vista!”sorrise Elijah mordendole l'orecchio.

Grace si avvicinò di più al ragazzo e voltandosi sorrise maliziosa e disse:

A quanto pare... Anche adesso non sei per nulla concentrato su quello che sta succedendo attorno a te. Il flusso del sangue non è diretto al cervello, vero Lij?”

Elijah sorrise e abbracciando la ragazza, con un sospiro che era tutto un programmo e la voce bassa e sensuale disse:

No! Sono concentratissimo sul profumo dei tuoi capelli... Lo sai che è molto buono?” e le baciò la nuca.

Grace si morse il labbro e sorridendo rispose:

Credo che sia il mio nuovo shampoo ai frutti rossi... Lij... Dobbiamo preparare la valigia. Se facciamo l'amore finisce che poi dobbiamo fare tutto in fretta!”

Elijah sorrise mordendo l'orecchio di Grace replicò:

Tranquilla. Non mi farò prendere dal panico!”

Grace fu costretta a cedere, si voltò e cominciò a spogliare Elijah lentamente e sulla poltrona fecero l'amore.

Il giornale era dimenticato. E con lui anche i bagagli.



Grace guardò le porte scorrevoli aprirsi davanti a lei. C'era molto gente che aspettava i nuovi arrivi da New York. Grace era nervosa. Quell'anno non solo avrebbe festeggiato ad Hollywood il suo compleanno, ma avrebbe conosciuto la famiglia di Elijah.

Te l'ho detto. È sempre la stessa storia. Quando devo conoscere i parenti del mio ragazzo mi innervosisco e faccio una marea di stupidaggini!”

Grace disse queste parole guardando davanti a se. E lo fece con un tono tutt'altro che allegro, tanto da far capire ad Elijah che non stava scherzando.

L'attore sorrise della preoccupazione della ragazza e mettendosi vicino a lei, spingendo il carrello, rispose:

Tranquilla. Mia sorella Hannah non è tanto differente da quella con cui hai parlato al telefono. Mia madre ha insistito per conoscerti. E mio fratello Zach... Beh! È mio fratello! Non ti morde mica!”

Grace sorrise forzatamente e guardò tra la folla. Vide subito una chioma biondissima e due occhi dello stesso azzurro di quelli di Elijah. Non c'erano dubbi: quello era il marchio Wood e quella era Hannah, la sorella di Elijah.

Infatti, non appena Grace ebbe formulato questo pensiero, la ragazza in questione sollevò la mano e in perfettissimo accento californiano disse:

Ehy! Ma quello è il gran palle secche Elijah Wood!”

Grace che stava rispondendo al saluto rimase con la mano a metà tra il busto e la faccia e le sopracciglia sollevate. Sapeva che Hannah dimostrava l'affetto per il fratello in quel modo boccaccesco, ma da lì a mettersi a gridare insulti, non propriamente veniali al fratello, le sembrava un tantino esagerato.

Elijah a quanto pareva era abituato a questo tipo di convenevoli e corse verso la ragazza abbracciandola e baciandola. Subito si aggiunse una donna con i capelli neri e un ragazzo simile ad Elijah, tranne qualche particolare.

Grace Thompson si trovò davanti alla famiglia di Elijah a due giorni esatti dal suo compleanno e in quel momento si rese conto di avere davanti una piccola fotocopia della sua famiglia. Mancava la nonna, ma anche lei, ogni volta che tornava a Denver aveva quattro persone ad attenderla allo sbarco.

Sorrise incrociando le braccia e in quel momento, la madre di Elijah si voltò e disse:

Lij! Sei un vero maleducato. Non ci hai ancora presentato questa bellissima ragazza!” e si avvicinò a Grace.

In realtà le due si erano sentite parecchie volte per telefono, ma quella era la prima volta che aveva l'occasione di vedersi di persona.

La madre di Elijah allargò le braccia e strinse Grace in un abbraccio spacca ossa. Grace cercò di rispondere, nonostante fosse impedita nei movimenti e solo l'intervento di Hannah la liberò da quella benevola morsa:

Mamma. Se la deve portare a letto Elijah non tu!”

Ecco! Era provato. Ora non avrebbe più guardato la signora Wood negli occhi per tutto il suo soggiorno nella città degli angeli.

Hannah Wood smettila di dire queste cose!” disse Debra voltandosi verso la figlia. “Non è carino mettere in imbarazzo la povera Grace. E non voglio che cominciamo a farci riconoscere!” e ritornando a Grace disse: “Sono felice che tu sia venuta a festeggiare il tuo compleanno da noi!”

Ve lo dovevo. Elijah ha festeggiato il suo da me a Denver. Ed era molto più importante di un insulso ventiquattresimo compleanno!”

Elijah la guardò e le fece l'occhiolino. Grace sorrise e Zach, mettendosi in mezzo, disse:

Allora! Questi due arrivano direttamente da New York. E per quanto siano ancora negli States, vi devo forse ricordare che hanno due fusi completamente differenti?”

Se non lo avessi sentito da National Geographic Channel non lo avresti di certo saputo che in America ci sono due fusi orari differenti!” replicò Hannah prendendo in giro il fratello maggiore.

Elijah sorrise di nuovo. Aveva avvisato che i suoi erano persone apposto, alla mano e che se lui non volava con la testa per aria come molti suoi amici, solo perché era diventato famoso, lo doveva anche un po' a loro. Grace guardò Zach prendere il suo bagaglio a mano. Cercò di tenerlo, imbarazzata. Ma Zach fu irremovibile. E mentre Hannah spingeva il carrello con il resto dei bagagli, Elijah abbracciava la mamma, Grace seguì la scia vicino al suo ragazzo, parlando sorridente con Debra e ridendo delle battute dei tre fratelli. Salvo andarsi a schiantare contro un carrello che arrivava dalla direzione opposta alla sua.



Dom corse verso la coppia a braccia aperte mentre Evangeline rideva divertita dietro di lui.

Elijah, dall'altra parte fece lo stesso, suscitando però l'imbarazzo -finto- della sua ragazza.

I due erano ormai vicini, quando Dom, all'ultimo momento schivò il ragazzo e corse verso Grace, stringendola in un abbraccio inaspettato che la fece urlare di sorpresa e per il divertimento.

Monaghan! Butta giù le mani dalla mia fidanzata!” disse Elijah fingendosi offeso dal mancato abbraccio e -per dare più enfasi- oltre al broncio, puntò le mani sui fianchi.

Scusa! Tu hai la mia a portata di mano e non fai nulla!?” disse Dom voltandosi e guardando Elijah con un sopracciglio sollevato, quasi incredulo che l'amico non ci avesse nemmeno pensato.

Ah! Ah! Ah!” rise forzatamente Elijah guardando Evangeline che si avvicinava a lui. “Dovresti saperlo ormai che io ed Evy non ci sopportiamo nemmeno!”

Grace sorrise a Dom che serio chiese:

Tu mi vuoi bene, vero?”

Grace rimase un attimo in silenzio e poi rispose:

Ci devo pensare!”

Dom la guardò esterrefatto dalla risposta e staccandosi di malo modo disse, fingendosi risentito:

Sappi che non farò più sesso assieme a te!”

Sai che gioia!” rispose Grace alla provocazione. Aveva imparato a trattare Monaghan da quando era stato a New York. “Non sento nulla quando faccio sesso con te!” aggiunse poi facendosi abbracciare da Elijah che rise divertito dalla risposta della sua compagna.

Amore! Ne stai uscendo malissimo!” intervenne Evangeline.

Dom le poggiò una mano sul fianco e baciandola dolcemente sulle labbra si voltò verso i due amici e disse:

Ho prenotato un tavolo per otto a Cafe La Boheme!”

Elijah sollevò un sopracciglio e ribatté:

Stai scherzando? Quel ristorante è un posto per persone veramente chic! E poi... Otto? Siamo la metà. Che vuoi due tavoli solo per te?”

Dom scosse la testa e rispose:

Tranquillo. Ho deciso assieme ad Evangeline...”

Non mi mettere in mezzo Monaghan!” si intromise Evangeline.

Va bene!” si corresse Dom. “HO pensato che Grace deve vivere Los Angeles da vera star. E quindi... Ho deciso che questa settimana che starete qua, prima di tornare alla vostra casetta a New York, dobbiamo fare quelle cose da super ricconi che non facciamo mai!”

Io non le faccio mai! Tu sei uno che sperpera Dom! Te lo devo ricordare?” rispose Elijah serio.

Dom scosse la testa e prendendo Grace per una mano, in maniera teatrale si allontanò, lasciando indietro Elijah ed Evangeline e dicendo:

Perle ai porci. Ecco cosa devo dare io! Perle ai porci. Porto un po' di classe...”

Non mi hai ancora spiegato perché hai prenotato per otto!” esclamò divertito Elijah.

Dom si voltò e facendogli l'occhiolino disse:

Quella è una sorpresa Lij. Seguimi e lo saprai!” e riprese a camminare proponendo a Grace le sue idee su come festeggiare il compleanno due giorni dopo.

Elijah lo guardò poco convinto e rivolgendosi ad Evangeline chiese:

Tu ne sai qualche cosa?”

L'attrice canadese scosse la testa ed Elijah aggiunse:

Bene. Ho capito. Dobbiamo seguirlo senza parlare. E la cosa, ti giuro, non mi piace per niente!” e facendo strada ad Evangeline seguirono i rispettivi compagni.



Dom. io avrei fame!” si lamentò Elijah. “Sei sicuro di non aver sbagliato e di aver detto un posto per un altro ai tuoi amici che devono raggiungerci!”

Dom gli fece una smorfia risentita e disse:

Guarda che so dare gli appuntamenti!”

Sì! Certo! Anche in un Nuova Zelanda sapevi dare gli appuntamenti. Come quella volta a Queenstown che hai mandato tutti noi ad un ristorante che aveva lo stesso nome del pub dove tu ci hai aspettato per tutta la serata!” rispose Elijah caustico.

Siete voi che mi avete dato bidone!” replicò risentito Dom.

Si! Certo. Si è anche incazzato il signorino. Ci ha chiamato smadonnandoci contro e dicendo che lo avevamo lasciato come un cretino da solo...” continuò Elijah.

Ed era vero! Mi avete lasciato come un cretino ad aspettarvi al pub e io mi sono anche ubriacato!” disse Dom che, a quanto pareva, sentiva ancora bruciare la cosa.

Io mi ricordo, invece, che non te la sei passata male. Quando siamo venuti a prelevarti avevi una biondina mica male attaccata al cavallo dei pantaloni!”

Grace si voltò verso Elijah con gli occhi sbarrati. Dovette aspettare qualche secondo per rendersi conto che il suo ragazzo non aveva parlato. E dovette aspettare un lasso di tempo ancora più breve per rendersi conto che al tavolo erano rimaste solo lei ed Evangeline che erano rimaste a guardarsi negli occhi senza capire che cosa stesse succedendo. Dovettero voltarsi e guardare Dom ed Elijah che abbracciavano forte un ragazzo che teneva per mano una donna con dei capelli biondi non molto lunghi.

Billy Boyd!”

Mio Dio! Allora eri tu la sorpresa!” disse Elijah stringendo l'amico.

Billy sorrise divertito e indicando dietro di se disse:

No! Ci sono anche Sean e Christine fuori...”

Elijah scattò e corse verso la porta. Grace lo guardò senza capire e risentita disse:

Lij! Lij dove vai?”

Billy sorrise e disse:

Immagino che tu sia Grace, quindi. Dom mi ha detto che ti dovevo assolutamente conoscere!”

Ah! Mi fa piacere!” notò divertita Evangeline guardando Dom che si grattò la testa imbarazzato.

Billy, Elijah, Sean ed io siamo amici da anni ormai. Tu li hai conosciuti tutti. Grace ancora no!” si scusò Dom.

Billy rise e tendendo la mano a Grace, disse:

Io sono Billy. Sono l'amico di Elijah, quello di cui parla sempre. Almeno spero, perché se non lo ha mai fatto, allora questa è proprio una grande figura di merda!”

A queste parole tutti risero e la ragazza che stava dietro a Billy, tese la mano a Grace e disse:

Allison. Quella che deve sopportare questo scozzese pazzo!”

Grace sorrise e rispose:

Piacere. Io sono Grace Thompson. A quanto pare quella che è stata scaricata dal suo ragazzo per un uomo!”

Fu in quel momento che entrarono Elijah e Sean, seguiti da una donna che teneva per mano il nuovo arrivato e che sorrideva assieme ai due uomini.

Fu il turno di Dom e Billy di alzarsi in piedi e correre verso il nuovo arrivato e lasciare, stavolta, tre donne ad osservare divertite la scena.



Dopo le giuste presentazioni, Grace e gli altri si misero a sedere e mangiare. Fu davvero bello sentire racconti su che cosa avevano fatto quando erano in Nuova Zelanda, mentre giravano la trilogia.

Come la volta che Dom era venuto a New York, Grace si trovò spettatrice, stavolta non del tutto unica, a sentire di racconti assurdi, a ridere di cose che, sì!, non aveva vissuto, ma che erano talmente divertenti da ascoltare che facevano venire il buon umore.

Fu facile divenire amica di quei ragazzi che si erano aggiunti. Sean che si fingeva serio; Billy che era il più anziano ma -Dom Monaghan docet- era un gran cazzone.

Passarono due ore in allegria, parlando di tutto e di niente, conoscendosi e scoprendosi. E fu davvero come se fossero sempre stati presenti nelle altrui vite.

E Orlando?” chiese Elijah a Dom.

Impegnato!” rispose Dom.

Ormai è da un po' che non lo si vede!” continuò Billy, bevendo un sorso dal suo bicchiere di vino rosso.

Deve sfruttare la popolarità. Sta girando film su film . Il problema è che sono tutti uguali e non se ne rende nemmeno conto che si sta fossilizzando in un unico cliché. Quello del cavaliere senza macchia e senza paura!” rispose serio Dom.

Elijah annuì e disse:

Il problema è che fino a che andranno i film così, tutto sarà apposto! Poi non lo so!”

Grace ascoltava con la punta della forchetta ancora dentro la bocca e guardò Elijah che aggiunse:

Credi che tra poco subirà qualche blocco?”

Beh! Le trame stanno cambiando... Non so dirti con esattezza se e come subirà un blocco! So che gli interessi stanno cambiando!”disse Sean serio.

Ti riferisci a quel libro sui vampiri che è uscito e che ha venduto un sacco di copie?” chiese Christine mangiando un pezzo del suo dolce.
“Si! Mi riferisco a Twilight. Quanto pensi che ci metteranno a farlo diventare un fenomeno di massa come lo è stata la trilogia?” rispose il marito.

Ho sentito che stanno pensando ad una trasposizione cinematografica... Ma non credo che si farà quest'anno!” replicò Elijah.

Beh! In quel caso, cari miei, sappiate che le cose cambieranno e che dovremmo stare molto attenti. Sappiamo tutti com'è il mercato del cinema. E sappiamo tutti quanto è facile essere dimenticati!” disse saggio Billy.

Dom sospirò. Se ne accorse Evangeline, ma se ne rese conto anche Grace. Era noto a tutti, ormai, che dopo la terza serie, Charlie Pace sarebbe morto e Dom non avrebbe più avuto un posto in cielo tra gli angeli che interpretavano LOST. E questo avrebbe significato anche non poter vedere Evy -come la chiamava lui- per tutto il tempo. E per quanto Grace era felice che lei ed Elijah, nonostante fossero ancora freschi per la loro relazione, non si vedessero sempre sempre sempre anche abitando assieme, per Dom e la sua tormentata storia con Evangeline non era il meglio.

Ma la smettiamo di parlare di cose tristi. Siete quattro attori validissimi. E anche Orlando troverà qualche parte in qualche film dove non è costretto a vestirsi a maschera.”

La voce di Grace risuonò allegra e tutti la guardarono. Dovette superare l'imbarazzo di essere, ora, il centro della conversazione e sorridendo come un personaggio di un manga giapponese -le mancava solo di diventare rosso e di avere gli occhi a X- disse: “Ormai è il mio compleanno, visto che ci manca pochissimo... Dove mi volete portare?”

Tutti cominciarono a parlare del nuovo argomento e anche Dom si riprese. Evangeline se ne accorse e sollevando il suo bicchiere, fece un brindisi silenzioso a Grace che sorridendo le fece l'occhiolino.

Era sempre la stessa storia. Lei era quella che doveva tirare su tutti. Anche quelli che non conosceva. Ma non le dispiaceva nemmeno un po'!



Elwood! Ma perché invece di dormire nella dependance, non dormi nella tua vecchia camera! Mi faresti felice!”

Debra guardava il figlio con occhi speranzosi, aspettandosi una risposta positiva alla sua proposta.

Elijah si grattò la testa imbarazzato. Grace sapeva, almeno per quello che gli aveva detto Elijah, che a casa della madre sarebbero stati liberi come a New York, dal momento che lui occupava la dependance della villa dove abitava prima di trasferirsi.

Quella domanda implicava quindi il fatto che quella notte, tutte le promesse più o meno velate di Elijah, che riguardavano il sesso e altri giochi divertenti, sarebbero andati a farsi benedire.

Nonostante fosse una donna all'avanguardia, Debra Wood era comunque la madre di Elijah e non sarebbe stata felice di sapere che suo figlio aveva rapporti sessuali con la sua ragazza nella camera che occupava da bambino.

Hannah guardò la scena in silenzio, osservando con attenzione i volti di Elijah, della mamma e anche quello di Grace.

Mamma... Non pensi che Lij e Grace vorranno un pochino di intimità?”

Per la seconda volta nella giornata, Grace, si sentì un personaggio manga, diventando completamente rossa e rendendo i suoi occhi due puntini.

Elijah si accorse dell'imbarazzo di Grace e sorridendo disse:

Mamma. Io e Grace pensavamo di stare nella dependance...”

Ma state assieme anche a New York. Che cosa ti costa stare qua stanotte?”

Elijah era in difficoltà e Grace piano disse:

Amore... Tua madre ha ragione. Stiamo assieme a New York... Dormi nella tua cameretta ed io...”

E tu dormirai con me...” disse Hannah e alzandosi salutando Elijah disse: “Monkey! Ti aspetto dopo per dare la buonanotte alla tua principessa!” e fece un occhiolino al fratello che sorrise divertito!”

Grace seguì Hannah. La casa dei Wood era grande, ma non si sarebbe mai detto che dentro abitava una super star. Era una casa normale, nonostante le dimensioni e dava l'idea di famiglia.

Camminarono per un lungo corridoio, dopo aver salito le scale e Hannah aprì la porta della sua camera. Era semplice. Un letto, un comò con un grande specchio sopra, un grande armadio e qualche orsacchiotto datato in piedi vicino alla colonna dei cd. Come la libreria che si trovava vicino alla finestra, era molto grande e a prima vista aggiornata dal momento che molti cd erano ancora cellofanati. Alla testata del letto aveva un poster cupo, di un gruppo punk che piaceva anche ad Elijah. Accanto al letto, un letto uguale.

Scusa il disordine!” disse Hannah entrando e buttando delle mutandine nel cesto dei panni sporchi; stesso destino toccò ad un paio di pantaloncini e ad una maglietta bianca stretch.

No! È bellissima. Complimenti!” esclamò Grace pensando alla sua camera che era meno luminosa e si trovava sopra il garage di casa Thompson.

Ti piace? L'ho arredata io! Quando ero piccola dormivo con Elijah. Avevo paura. Poi, quando lui ha cominciato a stare lontano da casa, mi sono fatta coraggio e ho preso possesso di questa camera!” e guardando Grace disse: “Vuoi aiutarmi a rifare il letto!”

Grace annuì e Hannah prese delle lenzuola dal suo armadio e tolse il copriletto. Le due cominciarono a fare il letto e Grace, sprimacciando il cuscino dopo aver messo la federa, disse:

Posso farti una domanda indiscreta?”

Dipende dalla domanda!” sorrise Hannah prendendo il lenzuolo di sotto e aprendolo sul materasso cercando gli angoli elasticizzati.

Grace sorrise e poggiando il cuscino da un lato, disse:

Una domanda su vostro padre...”

Hannah si bloccò un attimo mentre sistemava un angolo del lenzuolo, poi, sospirando rispose:

Warren Wood è un argomento tabù, o quasi, in casa Wood!” e guardando Grace domandò: “Elijah non te ne parla volentieri, vero?”

Grace annuì e Hannah continuò:

Lui vuole bene a papà. Solo che gli dà fastidio non essere presente nella vita dell'uomo che gli ha dato la vita. Sentirlo quasi uno sconosciuto!” e guardando Grace disse: “Tu sei più fortunata. Tuo padre è morto e non lo hai conosciuto per questo. Per noi non c'è... Ma lui nemmeno se ne cura. È sparito. Ecco tutto...”

Grace aggrottò la fronte e stava per ribattere quando Hannah disse:

Credo che sia per questo motivo che Elijah non vuole prendere impegni seri...”

In che senso?” chiese Grace colta di sorpresa da quell'affermazione, mentre stendeva il lenzuolo.

Nel senso che ha paura di prendersi le sue responsabilità. Non mi stupirei se a trent'anni non fosse ancora sposato...” replicò Hannah.

Grace rimase un attimo interdetta. Guardava Hannah come se fosse un'aliena. In un attimo ebbe davanti a se la sua immagine. Trentenne, senza figli, con un ragazzo eterno e con la paura delle responsabilità. Non era quello che voleva.

Grace!” sentì chiamare.

Sorrise, cadendo dalle nuvole e vide Elijah sulla porta. Le si avvicinò e abbracciandola disse:

Avevo un'idea differente per la serata precedente al tuo compleanno. Ma la mamma è sempre la mamma. E mia sorella non mi ha aiutato a dire di no!”

Smettila Lij. Voglio conoscere meglio mia cognata. Ecco tutto!”

Grace non stava ascoltando. Non pensava nemmeno che in poche ore sarebbe stato il suo compleanno.

Pensava solo a quello che aveva detto Hannah. E pensava che per una che vuole una famiglia, quella prospettiva non era per niente buona.



Grace stava dormendo. Sognava cose strane. Billy, Dom, Elijah e Sean che ridevano di lei vestiti da folletti.

Elijah che si allontanava e andava via con Pamela Racine, quella percussionista dei Gogol Bordello.

Stava sognando sua nonna che le faceva i tarocchi, quando sentì qualcuno chiamarla. Si svegliò e vide Elijah che posando il dito sulle labbra per chiederle silenzio, le fece cenno di seguirla.

Grace lo fece e seguì il ragazzo per i corridoi della villa di casa Wood. Scesero le scale e arrivarono all'ingresso. Elijah aprì la porta e Grace non le chiese che stesse facendo solo per paura che parlando avrebbe svegliato tutti.

La condusse verso la dependance della casa e aprì la porta. Una volta dentro accese la luce e allargando le braccia disse:

Il mio regno!”

Grace lo guardò sorridendo e non ebbe tempo di rispondere che Elijah le prese il viso tra le mani e la baciò con passione.

Elijah non prende responsabilità.

C'erano solo le sue labbra.

Se non prende responsabilità non vuole figli.

E le sue mani.

Io voglio un figlio.

E la sua bocca che baciava ogni lembo di pelle lasciato libero dalle mani.

Io voglio una famiglia.

La sua lingua che accarezzava il ventre.

Io voglio qualcuno con cui condividere la vecchiaia.

Si sdraiarono sul pavimento. C'erano solo i loro corpi che cominciavano la lotta dell'amore.

Grace emise un gemito ed Elijah la guardò mordendosi il labbro. Cominciarono a fare l'amore in quella casa che aveva ogni singola parete pregna del carattere di Elijah.

Fecero l'amore disperatamente. O forse solo lei lo fece così, consapevole che doveva lottare per cambiare quella felicità e salire il gradino dell'età adulta.

Ebbero assieme l'orgasmo e quando lui, guardando l'orologio nella parete disse:

Le due e dieci sono passate, Grace. Auguri di buon compleanno!” Grace lo strinse a se e pianse.

Per la prima volta in tre mesi aveva paura di perderlo.



   
 
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