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Autore: Medea__    22/05/2011    6 recensioni
Da premettere che sono una Tylorine sfegatata...ho in mente di scrivere una FF da parecchio tempo e finalmente mi sono decisa a farlo. Vi annuncio che sono una romantica,anche se un po' pessimista,perciò l'amore tra Tyler e Caroline lo vedrete costruirsi pian piano,con gli sguardi pieni di dolcezza,le farfalle nello stomaco o le mani sudate per l'imbarazzo. Spero davvero di poter trasmettere le emozioni che io stessa provo quando scrivo :) buona lettura!
Morgana
Genere: Malinconico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Caroline Forbes, Nuovo personaggio, Tyler Lockwood | Coppie: Caroline/Tyler
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era la terza volta.

La sua terza trasformazione e mi sentivo inutile ed ansiosa come la prima. Come se non sapessi cosa aspettarmi da quelle ore in cui lui non era poi tanto lui.

 Non riuscivo a stare ferma ed attendere che quel maledetto tempo passasse; il rumore delle sue ossa che si spezzavano per l'effetto della luna piena,le sue urla di dolore che sembravano così disumane e terribili,i suoi occhi colmi di lacrime,ogni suo muscolo in tensione desideroso di liberarsi dalle catene,riuscivo a pensare solo a questo e vederlo in quelle condizioni mi faceva piangere l'anima.

Avevo deciso di rannicchiarmi contro un albero e fare respiri profondi per calmarmi.

"il tempo passerà in fretta e andrà tutto bene" non facevo altro che ripetermi. Soffiava un vento leggero ma freddo,l'erba sotto di me era umida e la luna si vedeva a malapena a causa delle troppe nuvole.

Riuscivo a sentire l'odore della pioggia sempre più vicina. Sospirai e mi presi la testa tra le mani. Erano passate più di due ore e forse era già tornato umano...volevo essere con lui proprio in quell'istante,non lasciarlo solo mi dava la forza necessaria per accettare quel che ormai ero.

 Vederlo accanto a me pronto ad aiutarmi,anche se con qualche difficoltà,mi faceva sentire bene.

Mi faceva sentire umana.

Mi alzai in piedi..non riuscivo più a resistere,guardai frettolosamente l'orologio e corsi verso la vecchia tenuta dei Lockwood.

Era tutto praticamente distrutto:la porta era in mille pezzi,il cancello principale era per terra ormai inutilizzabile e sui muri dell'entrata c'erano vistose incisioni,sicuramente provocare dagli artigli.

Rabbrividii a quella visione e piano entrai in quella che un tempo doveva essere una stupenda sala principale,perfetta per le sfarzose feste in stile Lockwood.

 

Era vuota. Completamente vuota.

Socchiusi gli occhi e provai a sentire anche un minimo rumore,mi concentrai alla ricerca del suo odore,ma nulla. Non avevo idea di dove potesse essere andato,le catene ed i vestiti giacevano sul pavimento impolverato ma di Tyler nemmeno l'ombra. Di corsa mi precipitai fuori,verso l'auto. Ero nel panico,non avevo mai provato tutta quell'agitazione,non riuscivo a stare mezzo secondo immobile e potermi così concentrare su una qualche traccia di lui,nella mia mente vorticavano un miliardo di immagini una più negativa dell'altra,il silenzio era diventato improvvisamente assordante ed il mio respiro era sempre più irregolare fin quando tornai lucida grazie ad una frase sussurrata. "Caroline sei tu?". Sorrisi e andai dietro l'albero lì vicino. E lui era lì. Stirato nudo sull'erba,sudato,sporco di polvere e terra. "ehi,come stai?" chiesi sorridendo avvicinandomi a lui ed accarezzandogli il volto. Era esausto e stava tremando con un bambino che decide di uscire dal mare quando il sole è ormai tramontato.

"fa ancora male" disse piano mentre mi guardava con quegli occhioni neri uguali a quelli di quando era bambino. Gli rivolsi un sorriso debole e dopo sue secondi ero di nuovo davanti a lui con una coperta in mano.

"non ci pensare,pensa solo a riposarti ok?" lo coprii e rimasi immobile quando le sue dita s'intrecciarono alle mie.

Con Tyler non c'era mai stato tutto questo contatto fisico,non era quel genere di ragazzo che ti sfiorava piano e dolcemente dopo una serata difficile o solo per farti sorridere; ed il nostro rapporto prima che la sua maledizione fosse scatenata,era più che altro fatto di battutine acide e battibecchi.

"Sù.alzati che ti porto a casa" dissi svelta aiutandolo ad alzarsi.

 

Dieci minuti dopo posteggiai l'auto nel vialetto della sua meravigliosa casa.

Carol era fuori per il week-end e tutta la casa era in completo ordine.

"Vado a fare una doccia Care" m'informò con un mezzo sorriso mentre lo vedevo avviarsi in bagno,tenendosi stretto addosso la coperta.

"ok..ti spiace se vado a stendermi sul tuo letto?" chiesi svelta. Ogni luna piena era estenuante anche per me. Rispose con un cenno del capo vedendolo entrare definitivamente nella stanza.

Salii le scale,conoscevo quella casa a memoria,da piccoli era lì che giocavamo a nascondino...entrai nella stanza a sinistra e mi accasciai sul letto. Riuscivo a sentire il suo odore anche lì,era uno dei pochi che mi risultava piacevoli,era dolce,fresco e soprattutto leggero.

Quando riaprii gli occhi dalla finestra filtrava una luce poco intesa,era giorno ma il cielo era,ancora,coperto da enormi nuvoloni grigi; passando la mano su un occhio mi accorsi che non ero sola sul letto,vidi che la mia vita era praticamente circondata dal braccio di Tyler..riuscivo a sentire il calore intenso emanato dal suo corpo da sotto i vestiti e non potei fare a meno di sorridere. Piano mi stirai nuovamente ma a pancia in sù, accarezzando di tanto in tanto con la punta delle dita l'avambraccio di lui. Generalmente mi sentivo come intimorita a sfiorarlo,non riuscivo ad immaginare una sua possibile reazione...anche se forse il problema era solo mio. Mi sentivo confusa. Non ero la Caroline di sempre quando si toccava l'argomento "Tyler Lockwood". Ormai mi sentivo legato a lui come a nessun altro e soprattutto da qualcosa di inimitabile e di inspiegabilmente profondo. Ero incantata da quei pensieri quando lo sentii ridere. Mi arrestai improvvisamente con gli occhi un po'..spalancati e deglutii imbarazzata. Non immaginavo di certo che lui potesse vedermi mentre gli accarezzavo il braccio delicatamente come fa un'immatura adolescente innamorata dell'amore; così mi voltai piano con lo sguardo rivolto verso il basso "se fossi ancora umana a quest'ora il mio cuore andrebbe a un ritmo esageratamente accelerato e le mie guance sarebbero rosse come le fragole" pensai,mentre cercavo di non pensare a quello che lui aveva appena visto.

"Stai meglio" osservai,trovando di nuovo il coraggio di guardarlo.

"si"disse rivolgendomi un ampio sorriso "e soprattutto grazie a te" aggiunge senza staccare gli occhi dai miei "perciò..Grazie di nuovo,Caroline"   

NOTA DELL’AUTRICE: ciao a tutti quanti! :D questa è la prima ff che scrivo…perciò non ho idea di come sia questo primo capitolo! Adoro il Forwood in una maniera assurda,la vedo come una relazione intensa tra i personaggi,non a caso vorrei trasmettervi quello che provo io dal mio punto di vista :) Buona lettura,un bacio. Morgana.                                                                                                                               

   
 
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