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Autore: _lullaby    24/05/2011    3 recensioni
Mary e Paul. Due anime legate indissolubilmente da quel tipo di amore forte, doloroso, che non lascia tempo ai dubbi o ai ripensamenti: dopo 5 mesi di lontananza l'uno dall'altro e una lettera ricevuta, i ricordi nella mente di Mary tornano più forti di prima e con essi anche il passato. Un passato che non perdona mai.
(Dal capitolo 1)
"-Paul tu sai che cos’è l’amore? – chiedo accendendomi una sigaretta.
-E’ una forza incontrollabile che attira indissolubilmente due persone, portandole verso la felicità o verso…
-… la rovina? – suggerisco.
-Già. Passami una sigaretta per favore.
-E se invece – domando io, passandogli il pacchetto di Marlboro – fosse qualcosa di più?
-L’amore dici? – chiede lui, con frenetiche boccate di fumo.
-Esatto.
-Cioè?
-Qualcosa di scritto, alla quale non puoi sfuggire neanche volendolo.
Lo sguardo di Paul assume un’aria stranamente divertita.
-Mary tu lo sai che non credo minimamente al destino.
-Infatti era solo una supposizione caro Paul, ma… Nel caso fosse realmente così. Che faresti?
"
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: George Harrison, John Lennon , Nuovo personaggio, Paul McCartney , Ringo Starr
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il fumo aleggia nell'aria e un odore dolce si diffonde per la calda sala d'attesa. Tra un'ora esatta prenderemo quell'aereo per l'Australia e inizieremo il nostro tour mondiale.
Non sto più nella pelle ma perchè ho una strana sensazione che mi attanaglia il petto? Era la stessa che mi aveva colpito la prima volta che sono entrato nella sala di registrazione, non è ansia quanto consapevolezza, accadrà qualcosa me lo sento.
Keira osserva estasiata la sala d'attesa, non la smette di esaltarsi per quattro sedie e per quella porta in cui presto entreremo. Mary mi ha convinto a portarla con noi per l'Australia, mi ero opposto fermamente perchè quella ragazza ha qualcosa che non mi convince ma lei ha insistito così tanto... Donne! Prova a capirle!
Lei continua a guardarmi ed io non riesco a smettere di ricambiare lo sguardo, ha degli occhi così penetranti che sembra quasi che si spingano fin dentro l'anima. Mi avvicino lentamente e le do un bacio sulle labbra. Non so per quanto restiamo così ma dopo un po' sento John e George fare battutine sul mio conto, quindi mi stacco e le accarezzo una guancia.
-Mi mancherai. - sussurro.
-Tu di più. - e sorride, mostrando una fila di denti bianchi e perfetti. L'abbraccio ancora, cercando per l'ultima volta il suo calore e sperando che mi rimanga impresso nella pelle. Lei mi stringe sempre più forte e sento la mia camicia inumidirsi, una piccola macchia di sale si forma su di essa.
Si stacca bruscamente e corre a sedersi, poggiando delicatamente un fazzoletto sugli occhi umidi. Sospiro e getto lo sguardo su Ellie e George, si salutano abbracciandosi ma i loro occhi e la loro mente corre altrove. Gli occhi di lei corrono verso John, lo attraversano dalla testa ai piedi, vorrebbero incatenarlo per sempre ma non è possibile. Infatti il suo sguardo assume un'aria rassegnata anche se preferisce non darlo a vedere. George invece corre con l'immaginazione e spera che Pattie possa sentirlo urlare il suo amore per lei.
E' proprio vero, gli occhi sono lo specchio dell'anima.
Ringo e Maureen invece si sono messi in disparte e si sussurrano l'un l'altro parole d'amore, lui le accarezza dolcemente i capelli mentre lei poggia la testa sulla sua spalla. Mary dice che finiranno per sposarsi e non posso che darle ragione, stanno veramente bene insieme!
-E' in partenza l'aereo per Sidney delle 16:25, preghiamo tutti i signori passeggeri di imbarcarsi presto. Grazie per l'attenzione. - la voce della hostess rimbomba per quello spazio mezzo vuoto, pieno di gente pronta a partire. La voce felice di Keira urla nel mio orecchio l'imminente partenza mentre io cerco di afferrare velocemente la mano di Mary ma la ragazzina riesce a trascinarmi via da lì e a salire in fretta e furia sull'aereo.
Se avessi una bomba nucleare in questo momento sapete a chi gliela farei ingoiare? Non c'è neanche bisogno di chiedere, penso che si sappia già.
Con quell'odiosa voce squillante continua a cinguettare in giro per l'aereo rischiando di farci scoprire, infatti molti passeggeri di sesso femminile stanno cercando di capire chi siano i quattro tizi in occhiali da sole e una sciarpa intorno al collo anche in estate (colpa di John intendo sottolineare, io mi sarei accontentato soltanto degli occhiali. “Precauzione” dice lui).
-Ragazzi non sapete quanto sia eccitata in questo momento! E' addirittura la prima volta che salgo su un aereo!
-Lo sappiamo ragazzina, lo sappiamo! - esclamo io, parecchio seccato.
-Guarda che ho soltanto tre anni in meno di te belloccio, quindi ragazzina vai a dirlo a qualcun'altra!
Le risatine sommesse di John, George e Ringo mi spingono a rispondere a dovere a quella “signorina lingua lunga”.
-Da come ti comporti non si direbbe sai? Adesso siediti e stai zitta, prima di farci scoprire. Non so se per te è nuovo il concetto di chi siamo. - le sussurro rimanendo sempre sorridente ai suoi occhi chiari.
Lei si avvicina al mio orecchio con movimenti lenti ma terribilmente sensuali e mi sussurra qualcosa. “Per sedermi mi siederò ma non ti assicuro che resterò zitta.” mi pare di capire e credo sicuramente che abbia detto così dal sorriso beffardo che rimane impresso sul suo viso per quasi tutto il viaggio.
-Oh oh oh! Abbiamo un Paulie sgarbato con una dolce signorina e simili provocazioni! Sarà proprio un bel viaggio, me lo sento! - ride John dalla sua postazione. Faccio in tempo per prendere un cuscino dal mio sedile e tirarglielo in faccia, rendendomi sempre meno simpatico nei confronti della hostess che non fa altro che lanciarmi sguardi maligni, a cui rispondo con uno dei miei soliti sorrisi alla “cerbiatto indifeso”, cosa che la spinge a distogliere immediatamente i suoi occhi dai miei e ad occuparsi di qualche altro passeggero.
Mentre l'aereo spicca il volo sospiro inconsapevolmente, la mancanza inizia già a farsi sentire nonostante il brevissimo tempo di separazione. Non oso immaginare quale sarà il limite della mia sopportazione.
Mi mancherà, inutile dirlo.
Non ho bisogno di mentire a me stesso.
E tu, amore mio, mi penserai sempre come se fossi lì insieme a te? Come se in realtà non me fossi mai andato? Io ci spero dal profondo del mio cuore.
Non è tua soltanto la profonda paura di perdere la persona alla quale tieni più della tua stessa vita, soffro anche io della stessa malattia.
Chissà se avrò mai una via d'uscita.
Quasi quasi spero di no.





E dopo quasi un anno di assenza da questa sezione, finalmente pubblico il ventiquattresimo capitolo che si dividerà (per mancanza di tempo purtroppo D:) in due parti. Ringrazio tutti quelli che hanno avuto la pazienza di aspettare, seguire e commentare questa fan fiction a cui intendo dare a tutti costi una fine :) 
Al prossimo capitolo che non tarderà ad arrivare, promesso ;)
Goodbye :)

   
 
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