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Autore: Reghina    26/05/2011    4 recensioni
S-P-O-I-L-E-R!
"Pateticamente ridicolo.
Ecco cosa aveva pensato Drakul Mihawk quando Zoro si era prostrato davanti a lui, chiedendogli di insegnargli l'arte della spada.
Solo dopo aveva capito che quel ragazzino era tutto tranne che patetico o ridicolo.
Aveva un sogno da realizzare e voleva raggiungerlo a qualsiasi costo, oltre che per sé, per non essere di peso ai suoi compagni e al suo Capitano.[...]".
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altro Personaggio, Drakul Mihawk, Roronoa Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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1.

Pateticamente ridicolo.
Ecco cosa aveva pensato Drakul Mihawk quando Zoro si era prostrato davanti a lui, chiedendogli di insegnargli l'arte della spada.
Solo dopo aveva capito che quel ragazzino era tutto tranne che patetico o ridicolo.
Aveva un sogno da realizzare e voleva raggiungerlo a qualsiasi costo, oltre che per sé, per non essere di peso ai suoi compagni e al suo Capitano.
Era stato sorprendente.
Determinato, cocciuto, perseverante, resistente, paziente.
La ferocia di una belva assassina, di un demone spietato, perfettamente calibrata nei colpi di spada rapidi e potenti.
Aveva stoffa, quel Roronoa.
Mihawk l'aveva sospettato dal loro primo scontro, e la sua idea era andata confermandosi nei giorni d'allenamento.
Insistente.
Non importava quante ferite avesse, o quante volte fosse vicino a collassare stramazzato al suolo più morto che vivo.
Si rialzava con gli occhi sbarrati, quasi bianchi, e pretendeva di andare avanti.
Ancora, fino a quando non cadeva in terra svenuto.
Lo spadaccino più forte al mondo lo lasciava lì, senza curarsene.
Ci pensava quella fantasma – Perona, diceva di chiamarsi, ma lui non c'aveva mai prestato attenzione.
Mihawk non aveva intenzione di facilitare le cose a Zoro.
D'altro canto, probabilmente il ragazzo sarebbe andato su tutte le furie, nel ricevere un trattamento di favore.
Voleva diventare più forte per essere all'altezza del suo Capitano.
Non più per se stesso, o per una promessa – come gli aveva detto la prima volta – ma per proteggere una persona ancora viva, che voleva difendere anche se forse non ne aveva bisogno.
E per farlo gli serviva diventare più forte.
Mihawk si accomodò sul suo trono, le gambe elegantemente accavallate e la schiena dritta, osservava lo spadaccino più giovane.
Era ricoperto di bende dal collo alle caviglie, la guancia gli sanguinava e ansimava.
Doveva essersi appena alzato dopo le cure della giovane donna che ormai si occupava costantemente di lui.
“Vuoi già ricominciare?” chiese neutrale il padrone del castello, senza particolare interesse, sebbene i suoi occhi dorati brillassero predatori.
Zoro sarebbe diventato un degno avversario per il futuro, ed ogni singolo giorno che passava ne aveva la certezza.
L'ex cacciatore di taglie neanche rispose, assottigliando lo sguardo e portando le mani alle lame ben custodite.
“Fin dove sei disposto a spingerti, Roronoa Zoro?” chiese Mihawk, quasi una domanda a trabocchetto, neanche da quello dipendesse il futuro dell'intera umanità.
“Mi spingerò fin dove occorre per superarti” ringhiò il ragazzo, sguainando tutte e tre le spade, già pronto a ricominciare, nonostante il sangue, le ferite e gli stenti.
Non gli importava granché.
Doveva diventare più forte, ancora di più.
Per se stesso, per la promessa fatta a Kuina e soprattutto per lui.
< Non temere, Rufy > pensò, preparandosi all'ennesimo allenamento < Tra due anni sarò degno di far parte della ciurma del Re dei Pirati! >.

 

*

Non è proprio-proprio yaoi, ma vorrebbe diventarci. Boh, insomma. Vediamo.

   
 
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