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Autore: CarliParalyzed    29/05/2011    20 recensioni
Questa FF parla dell'amore tra Robert Pattinson e Kristen Stewart.
Non è niente di che, è la prima che scrivo. Non parla di Robert e Kristen davanti alle telecamere, ma di ciò che secondo me, accade o è accaduto nella vita di Robert e Kristen, prendendo spunto da "Gossip" e "interviste" varie. Spero vi piaccia!
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Salve gente, allora come state? :D So che è da molto tempo che non aggiorno ma il mio cervellino non mi dava una mano a tirare su proprio un bel niente che somigliasse a qualcosa di v a g a m e n t e sensato -.- Quiiiindi non vi lamentate se anche questo non è dei migliori, ho solo messo un po' di idee che avevo per altri capitoli tutte assieme ed è uscito questo.
Chiedo scusa se ci sono errori di battitura ma come ben sapete odio rileggere ciò che butto giù, di solito lo fa Fabi per me xD Ah niente, grazie anche a lei che mi da sempre un mano quando scrivo e mi da delle idee brillanti al contrario di Filoreta -_-"
La smetto, vi saluto e spero che vi piaccia.

Ps. Grazie come sempre a chi legge e recensisce, sia qui che in pagina - siete davveeeeeero davvero grandi.
Ps2. Come sapete c'è sempre una canzone da qualche parte, ed oggi quella che mi ha aiutato a scrivere è stata questa:








Pov Kristen

Toronto, 13 Maggio 2011 - 00:01.
 
Poso il telefono sul comodino e mi giro nel letto a guardarti - l'unica cosa che vedo è la tua schiena, sei crollato subito dopo aver fatto la doccia... Ah, pazienza, gli auguri te li farò domattina svegliandoti con la colazione, o forse ti sveglierai prima di me visto che il mio sonno si è volatilizzato. Mi alzo dal letto cercando di fare piano, richiudo il letto con le coperte per non farti prendere freddo, ti copro bene e mi assicuro che tu abbia posato la testa per bene sul cuscino o domani ti lamenterai del tuo collo e lagnerai in giro per la stanza come se ti avessero torturato. Tipico...
Mi allontano dal letto ed esco dalla camera da letto entrando nel piccolo soggiorno della nostra stanza d'albergo; attacco l'iPod al pc e cliccando su "riproduzione casuale" la musica parte in automatico: Karma Police - Radiohead; comincio a canticchiare cercando
le sigarette nella tasca del tuo giubbino nero di pelle, apro il pacchetto nuovo e ne tiro fuori una. Afferro l'accendino e l'accendo, aspiro piano... Sento la nicotina dentro di me, un brivido mi percorre la schiena e sposiro per farlo passare.
Infilo il tuo giubbino ed apro la finestra, esco sul balcone - fa un fottuto freddo assurdo in questo posto, proprio qui dovevano farlo questo film? Un posto caldo per una volta, no? Comincio a tremare per via del freddo, ma rimango fuori ugualmente - la sigaretta ti da una certa forza contro il freddo.
Infilo una mano in tasca cercando un po' di caldo, il tuo telefono è lì - strano.
Lo afferro, lo sblocco - hai due chiamate: tua madre ti ha chiamato per farti gli auguri due minuti dopo la mezzanotte, strano che non abbia chiamato me pensando fossi morto in macchina, di nuovo.
Sorrido guardando il tuo sfondo.
"Meglio che mi riabitui alla tua assenza, ti metto come sfondo così riprendo le vecchie abitudini e ti guardo lì." hai detto ieri quando ti ho avvisato che sarei partita per Londra il 24, lasciandoti solo a Toronto per girare il tuo nuovo film.
"Sarà solo per qualche giorno, poi verrò di nuovo qui, Rob." ti ho rassicurato. Ma ormai eri già entrato nel tuo momento "sono depresso" e non mi hai ascoltato.
Il tuo telefono vibra nelle mie mani, è un email di Tom.
La apro.
"Forse stai dormendo, forse stai scopando, forse... sei sbronzo, o dormi? Non lo so. Fatto sta che non ti posso chiamare ora, perchè il mio telefono sta andando a puttane, quindi ti mando un email dal pc di Sam, che è qui con me.(Spero di non aver fatto i conti male con i fuso!) AUGURI AMICO! E' il quarto compleanno che passiamo lontani, quando hai intenzione di prenderti una sbronza con noi? Ah, sono 25 ormai. Stiamo invecchiando, bisogna muoversi. Buonanotte, saluta Kristen."
Scoppio a ridere, è proprio un messaggio di auguri da cazzone - esattamente come lui.
Ma è vero, sono quattro anni che passi il compleanno lontano da casa - o per meglio dire, lo passi con me. E sono sempre stata la prima a darti gli auguri, tutte le volte. Che soddisfazione!
Sembra ieri che sono andata con Nikki ad ordinare la torta per i tuoi 22 anni, sul set di Twilight - sorrido mentre i ricordi riaffiorano lentamente.

Twilight Set.


"Buon compleanno Rob!" - ti dico saltandoti in braccio svegliandoti.
Hai dormito con me stanotte, abbiamo parlato fino alle 23:37 - quella è stata l'ultima volta che ho guardato l'orologio prima di crollare in un sonno profondo tra le tue braccia, tanto per cambiare.
"Mh..." ti sento mugugnare.
"Dai!" ti squoto cercando di svegliarti - niente.
Mi siedo sulla tua pancia iniziando a saltellare. Apri gli occhi e mi guardi.
"Mi vuoi far vomitare Stewart?"
"Se non ti svegli!"
"Togliti dai, finta magra." mi dici ridendo.
"Ehi, mi stai dando della cicciona?" ti tiro un colpo sul petto.
"Più o meno." mi sorridi e cerchi di tirarti su, mi fai scivolare fino alle tue gambe e ti siedi sul letto. Ti sorrido - ricambi il sorriso.
"Buon compleanno!" ti abbraccio stringendo le braccia attorno al tuo collo.
Ricambi l'abbraccio, ti sento respirare il mio profumo - sussurri un "grazie" al mio orecchio destro.
Sciolgo l'abbraccio e mi allontano, visibilmente imbarazzata.
"Mh, ok... Ti ho comprato una cosa. In realtà non ho molti soldi qui con me, per cui non posso fare grandi spese, però.." mi alzo dalle tue gambe e saltello fino all'armadio, lo apro e tiro fuori una busta da regalo bianca con un fiocco enorme rosso ed un biglietto infilato di mezzo.
"Ok, questo è per te." ti dico sorridendo, cercando di non diventare di un colore che somigli vagamente al color ciclamino.
"Non dovevi comprarmi un regalo." dici guardandomi.
"Tu l'hai comprato a me. E poi sono sicura che ti piaccia, me lo avevi detto."
"Davvero?" chiedi sorpreso.
"Sì." dico soddisfatta.
"Ah beh, allora..."
"Dai Rob, prendilo e aprilo - non è niente di costoso o imbarazzante, lo giuro." dico ridendo.
"Mh, va bene..." afferri la busta, e togli il bigliettino da dietro il fiocco.
"No! Quello lo leggi quando io non ci sono, ok?"
Mi guardi divertito e annuisci posando il biglietto sul letto.
Apri la busta e abbassi lo sguardo per controllare all'interno.
Infili una mano dentro la busta e mi guardi tirando fuori il regalo, sei sorridente - ti è piaciuto, sono salva.
"Coma facevi a saperlo? Io l'ho detto a Nikki, non a te."
"Appunto!" ti dico ridendo.
Lo tiri fuori dalla busta, è una felpa blu, con un cappuccio - nessuna scritta, nessuna zip. Una normalissima felpa blu.
"Costava cento dollari! Meno male che hai speso poco!"
"Ehi signorino che regala chitarre nonostante abbia il conto in banca asciutto, hai davvero qualcosa da dire?"
"L'ho pagata la tua chitarra!"
"A me hanno detto di no......"
"Chiunque l'abbia detto è un impostore." dici con un tono di voce offeso.
"Mh mh... Io sono sempre più convinta che tu l'abbia rubata." ti dico ridendo, mi siedo nel letto vicino a te.
"L'avrei comunque rubata per una giusta causa." dici serio.
"Non direi, no." ti dico ridendo, anche se un po' imbarazzata.
Silenzio imbarazzante.
Posi una mano sul mio ginocchio e lo stringi forte, alzo lo sguardo - i tuoi occhi incrociano i miei.
"Mi piace davvero, grazie."
"Sono... contenta. Che ti piaccia sì, insomma. Sono contenta."
Stacchi l'etichetta dalla felpa e la indossi.
"Ti sta bene.." dico guardandoti.
"Grazie..." posi la mano sul letto, vicino alla mia. Il mio mignolo sfiora il tuo, mi afferri la mano e la stringi forte.
"Kristen..."
"Sì?..."
"E' che..."
"Che?" mi guardi serio, stai per dire qualcosa di serio, aiuto.
"E' che, davvero non me l'aspettavo. Grazie." porti la mia mano vicino alle tue labbra e la baci, mi sorridi.
"Oh... Ma non è niente Rob, siamo amici no? Gli amici si fanno i regali a vicenda!"
Mi sorridi, è un sorriso forzato - me ne accorgo ma faccio finta di niente.
"Amici, sì...Hai ragione."
Mi alzo dal letto e corro verso il mini frigo della mia stanza.
"Dove scappi ora?" chiedi.
"Ti ho comprato la torta! Cioè, una mini torta..." la tiro fuori dal frigo, è davvero piccola. E' piena di panna, ci sono tante fragole sopra ed un "22" in rosso fatto con il liquore.
Ti alzi e vieni verso di me, poso la torta sul tavolo e ti guardo.
"Nemmeno la mia ragazza fa queste cose per me." dici ridendo.
Ti guardo e ti sorrido, di nuovo.
"Infatti io sono tua moglie, o te ne sei dimenticato?"
"Ah, giusto. Quindi quando il nostro matrimonio sarà ufficializzato ogni anno per il mio compleanno farai questo per me?"
"Forse..." afferro l'accendino, accendo l'unica candelina sulla torta.
"Pronto?" ti chiedo euforica.
"Prontissimo." rispondi.
"3...2...1..." soffi forte e spegni la candelina.
"Ora la voglio assaggiare però." mi dici alzandoti e venendomi incontro, afferri la torta e la posi sul tavolo, mi afferri i fianchi con le mani, posi la fronte sulla mia - il cuore inizia a battere fin troppo veloce, mi allontano e sorrido.
"Lo farai, dopo le riprese."


-----------


Sorrido al ricordo che lentamente abbandona la mia mente, quanto sono stata stupida con te - ti ho fatto un male atroce. "Amici"? Ma chi volevo prendere in giro, non ci ho mai creduto nemmeno un po' alla storia dell'amicizia, due persone che si amano non saranno mai amiche - e noi sì che ci siamo amati dalla prima volta che i nostri sguardi si sono incrociati.
Torno dentro chiudendo la finestra alle mie spalle, poso il tuo giubbino sul diavano e cerco un'altra canzone su iTunes.
Non ti sento arrivare e non sento i tuoi passi dietro di me, sono troppo concentrata a leggere la lista delle canzoni nel nostro pc. Posi la mano sulla mia schiena e mi accarezzi, mi giro di scatto e ti guardo.
"Che fai ancora sveglia?" chiedi assonnato - mi volto verso di te e ti guardo.
"Non ho molto sonno, non per ora almeno."
"Potevi svegliarmi, ti avrei fatto compagnia." ti strofini gli occhi e sbadigli - "Mh, hai un po' troppo sonno per i miei gusti." ti sorrido.
"Mi è passato."
"Bugiardo."
"Un po'..." - mi sorridi e mi accarezzi una guancia, ti afferro la mano e ti do un bacio sul palmo.
"Buon compleanno 25enne."
"E' già passata mezzanotte?" chiedi.
"Da un po'."
"Oddio, sono vecchio." nascondi il viso tra le mani facendo finta di disperarti.
"Ma la finisci?" ti dico ridendo spostando una delle tue mani, continui a nasondere gli occhi con l'altra mano e poi ne fai uscire fuori uno.
"Mi vuoi anche se sono vecchio?"
"No."
"Ah!" nascondi di nuovo entrambi gli occhi.
"La pianti?" ti sposto l'altra mano e mi aggrappo al tuo collo con entrambe le braccia.
"Ti voglio anche se sei vecchio, molto più vecchio di me."
"Gne gne gne, balle."
"Questo lo dici tu." strofino il mio naso con il tuo e ti bacio sulle labbra, ricambi il bacio sollevandomi di qualche centimetro dal pavimento, mi allontano e ti guardo per qualche secondo prima di dirti che..."tua madre ti ha chiamato già due volte, ed hai l'email intasata."
"E tu perchè ti metti a curiosare nel mio telefono?"
"Perchè era nella tasca del tuo giubbino di pelle."
"E...?"
"E l'ho indossato per uscire fuori a fumare, e ha vibrato...e ho letto l'email di Tom. Giuro, solo quella."
"Mh..."
"Sul serio!"
"Mh, devo crederci sul serio?"
"Sto dicendo la verità!"
"Sei una brava attrice, comunque."
"Non con te, comunque."
Mi dai un altro bacio sulle labbra prima di lasciarmi andare, sciogli l'abbraccio e prendi il tuo telefono dalla tasca, guardi tutte le email ma non le apri a meno che non ci sia qualcuna di veramente interessante.
"Com'è che non hai visto quelle delle miriadi di ragazze che mi hanno scritto?" mi chiedi.
"Non sono gelosa se le tue amiche ti fanno gli auguri Pattinson."
"Ah... Ma hai letto questa? E' una t u a amica, mica mia."
"Chi?" mi avvicino a guardo nello schermo del tuo telefono.
Nikki.
Ma che diavolo...
"Ma che vuole?" ti chiedo ridendo.
Apri l'email per farmela leggere.
"Buon 25esimo compleanno Robert."
Scoppio a ridere e tu fai lo stesso.
La cancelli senza rispondere e mi guardi:"non sei gelosa nemmeno più di lei?"
"Na..." ti dico sendendomi al pc.
"Ma non sei gelosa più di nessuna? Che noia."
"Sto con l'uomo più sexy del mondo, se dovessi essere gelosa di ogni ragazza che ti segue impazzirei, non credi?"
"Io sono geloso di ogni ragazza e/o ragazzo che ti segue."
"Ecco perchè ti dico che Edward è più maturo di te."
"Edward è uno scemo!"
"Forse..."
Posi la mano sulla mia spalla e la stringi.
"Che facevi qui da sola?"
"Pensavo." ti dico chiudendo il pc e girandomi a guardarti.
"A cosa?"
"A niente in particolare."
"Dai, dimmi a cosa." continui. Ti chini su di me e ti metti in ginocchio per guardarmi meglio.
"Mi sono solo resa conto che hai passato gli ultimi 4 anni sempre con me, il giorno del tuo compleanno intendo..."
"Lo so!" dici sorridente.
"E non ti sarebbe piaciuto passarlo a casa tua per una volta?"
"Mh... Beh casa è casa, mi manca lo sai... Ma alla fine, no."
"Nemmeno il primo?"
"Che intendi per primo?"
"Quando eravamo sul set di Twilight."
"No, nemmeno quello. E' stato bello passarlo con te. Mi è piaciuto..."
"Ed il secondo?"
"Kristen - afferri le mie mani e mi guardi - mi piace passare il mio compleanno assieme a te."
"D'accordo, ho capito." ti dico sorridendo.
"Non sei gelosa, ma in quanto a paranoie mi sa che ti sto contagiando." dici ridendo.
"Bla bla bla..." alzo gli occhi al cielo e ti sorrido posando una mano sul tuo collo.
"Forse un po' gelosa lo sono." ti dico sotto voce.
"Non l'avrei mai detto." dici ridendo.
"Simpatico."
"Lo so."
"Vieni qui..." ti tiro verso di me e ti do un bacio sulle labbra, mi sfiori l'interno coscia con la mano destra ma... qualcuno bussa alla porta talmente forte da sfondarla.
Interrompi il bacio e mi guardi con aria sorpresa.
"Chi cazzo è?" chiedi un po' abbattuto.
"Non lo so, vai ad aprire..." ti dico accarezzandoti il viso.
"Ok..." ti alzi e vai verso la porta, la apri e due scemi ti saltano addosso: Tom e Sam.
Li abbracci mentre cominciano a cantare "tanti auguri a te".
Scoppio a ridere guardando la scena, sono felice per te e si vede che anche tu lo sei nonostante ciò che mi hai detto prima.
Hanno in mano una bottiglia di Champagne ed un pacco con la carta da regalo blu.
"Che cazzo ci fate qui?" chiedi sorpreso mentre Tom ti abbraccia di nuovo.
"Nulla, siamo passati per un saluto. Londra del resto è a due passi, sai." dice Sam ridendo.
"Giusto giusto!"
"Kristen lo sapeva."
Ti volti a guardarmi, sono ancora seduta nella sedia, ti sorrido mentre mi guardi negli occhi.
"Oh no vi prego, non cominciate con gli sguardi che capite solo voi o me ne vado!" urla Tom poggiando la bottiglia sul tavolo.
"Ciao piccola!" mi dice venendo verso di me.
Mi alzo e gli vado incontro.
"Ciao fidanzano di Sienna Miller." dico ridendo.
"Ancora?" mi abbraccia forte e mi da un bacio sulla guancia, lo stesso fa Sam.
"Sì vabbè, tenete le mani in tasca tutti e due da bravi." dici avvicinandoti a me e avvolgendomi il collo con il braccio - mi dai un bacio sulla guancia e sussurri "grazie".
Ti sorrido senza guardarti, ma capisci senza che io dica niente.
"Allora? Togliti sta cosa tipo pigiama che hai addosso che si esce!"
"Io veramente...."
"Non m'interessa amico, muovi il culo."
"Ok." dici ridendo.
"Kristen viene con noi ovviamente, no?"
"Non credo ragazzi, starò a casa. Uscite voi." dico sorridendo a Tom.
"Ho detto: KRISTEN VIENE CON NOI, NO ROB?" alzo gli occhi al cielo e scoppio a ridere.
"OVVIO!" rispondi tu dall'altra stanza.
"Quindi?" mi guarda ed indica i miei pantaloncini.
"Quindi andrò a cambiarmi."
"Bravissima, sei troppo sveglia donna."
Entro dentro la nostra camera da letto, tolgo i pantaloncini ed infilo i primi jeans che trovo, una maglia bianca ed una felpa grigia.
"Rob? Devo lavare i denti, mi fai entrare in bagno?"
La chiave gira nella toppa, hai lo spazzolino in bocca e solo i boxer indosso.
"Eh però, così mi provochi." ti dico seria - scoppi a ridere e sputi tutto il dentifricio dentro il lavandino - "ok, ora un po' meno." ti dico ridendo.
Afferro lo spazzolino con il dentifricio, tu esci dal bagno e torni dentro con un paio di jeans addosso e una maglia grigia.
Hai la felpa blu in mano.
La indossi e mi guardi.
"Bella felpa!" ti dico ridendo.
"Grazie, me l'hanno regalata!" mi dai un bacio sulla guancia ed esci raggiungendo gli altri due.
Ti raggiungo qualche minuto dopo.
"Vuoi che prenda un'altra felpa? Così se hai freddo metti quella, ci saranno 2 gradi fuori stanotte." mi chiedi prendendomi per mano mentre percorriamo il corridoio assieme ai due esaltati.
"No, sto bene." ti dico sorridendoti.
"Allora dove andiamo?" chiede Tom.
"C'è un pub qui sotto - dico io - possiamo andare lì."
"Perfetto!"

Il pub è ancora aperto - c'è davvero un ambiente confortevole all'interno, fa caldo e ci sono un sacco di persone carine.
"Ehi Stewart, ma è un pub di Irlandesi?" chiede Sam sconvolto.
Lo guardo e sorrido. "Ecco, mi ero dimenticata di dirvelo."
Tom guarda prima te poi Sam - "Vi ricordate come si scimmiotta l'accento irlandese?"
"Forse." dice Sam.
"Io faccio quello americano." dici tu ridendo.
"Non hai l'aria da americano amico, mi dispiace."
Scoppiamo tutti a ridere mentre la cameriera ci viene incontro.
"Ciao ragazzi, che vi porto?"
"Tre birre, e per Stew, che vuoi?" chiede Sam.
"Una coca va bene, credo che oggi non ci andrò pesante."
"Una coca?" mi chiedi sotto voce.
"Mh..."
"Una coca, con qualcosa di alcolico. Mettici rum." dice Tom alla cameriera ridendo.
"No, va bene solo la coca." le dico sorridente.
"Mica sei incinta?" mi chiede Tom con un'espressione serissima.
"Oddio, no!" dico ridendo.
"No?" continua lui.
"NO TOM!"
"Lasciala stare." ti metti in mezzo tu.
"Ehi ehi, siete troppo seri! Che cazzo ci state nascondendo?"
"Nulla, Tom. - gli rispondi - non è incinta, non che io sappia." continui a ridere.
"Ah, non lo sono! Basta!"
"Non si sa mai..." continua Sam.

3:30 am

Hai la testa totalmente posata sulla mia spalla, tieni in mano una birra e fai discorsi di cui non capisco il senso, parli un po' con me e con Tom. Sam si è addormentato sul tavolo, avete decisamente esagerato e credo che andrò a dormire, visto che i miei occhi iniziano a chiudersi lentamente e continuo a sbadigliare.
"Rob..." ti dico sotto voce.
"Robert?" - continui a parlare con Tom su quanto faccia schifo il cibo in Canada.
"Rob?" alzi la testa e mi guardi sorridente.
"Dimmi amore!" mi dici avvolgendomi le spalle con il braccio.
"Io vado a dormire, non mi sento molto bene e... sono stanca."
"Non ti senti bene?" chiedi serio - insomma, non proprio serio. Il poco che riesci ad esserlo con tutto quell'alcol in corpo.
"Oh maddai! E' ancora presto Stew!" dice Tom.
"Lascia stare cazzo!" gli dici tu cambiando letteralmente tono di voce, ti volti di nuovo verso di me e mi guardi "Allora? Vuoi che ti accompagni?"
"Mh, no... Devo solo attraversare la strada e camminare un po' a piedi, posso andare da sola."
"Chiamo John, non è un problema."
"No Rob, davvero." ti sorrido e ti do un bacio sulla guancia - cerco di alzarmi dalla sedia ma non mi fai muovere.
"Rob..."
"Non voglio che vai via..." mi dici sotto voce "Sul serio, voglio che stai qui oppure torno in albergo anche io."
"NO! Stai qui, io vado a dormire, davvero."
"Kristen..."
"E' il tuo compleanno, ci sono i tuoi amici... stai con loro, no?"
"Sì ma..."
"Niente ma... ci vediamo dopo amore." ti bacio di nuovo, sulle labbra sta volta, mi alzo e metto la giacca.
"L'accompagno alla porta..." dici a Tom.
"Basta che torni." risponde lui buttandosi sopra il tavolo.
"Notte Tom, salutami Sam."
"Notte Stew, dormi beneeeeeeeee!" urla lui.
Mi afferri la mano e mi accompagni fino alla porta del pub, barcolli un po', ma ce la fai.
"Ci vediamo dopo?"
"Sicura che non vuoi che ti accompagni?" farfugli, sei un po' sconnesso - scoppio a ridere.
"Direi che non è il caso."
"Chiamami appena arrivi in albergo."
"E mi rispondi sul serio se lo faccio?"
"Sì, tengo il telefono sul tavolo."
"Dio... Il tuo accento inglese da sbronzo diventa incomprensibile per me."
"Scusa..." dici ridendo - avvicini le tue labbra alle mie e mi baci.

5:45 am

"Cazzo fai piano, minchia. Svegliamo Kristen, stai fermo Tom, ce la faccio da solo!"
"Non ti reggi in piedi, coglione!"
"Ma pensa un po' per te!"


Mi giro nel letto cercando di accendere la luce, quando qualcuno sbatte alla porta facendo un casino assurdo.
"Rob?" urlo ancora totalmente al buio.
"L'hai svegliata Tom, sei un coglione!"
"Tu hai sbattutto non io!" sento la voce di Tom.
Mi alzo dal letto di fretta, accendo la luce ed apro la porta.
Sei davanti a me, con Tom che ti regge per un braccio, ridete da soli chissà per quale motivo assurdo e come apro la porta mi fissi.
"Ti ho svegliato?" chiedi ridendo.
"No, facevo una partita a carte da sola. Secondo te?"
Mi sorridi, sposti Tom con il braccio e ti butti addosso a me.
"Rob pesi un quintale." mi abbracci forte e respiri il mio profumo.
"E puzzi di birra misto a vomito, positivo."
"Sono un po' sbronzo." commenti sottovoce mangiandoti le parole.
"Non me n'ero accorta." ti rispondo ridendo guardando Tom che si tiene alla porta cercando di non cadere.
"Mi sei mancata tantissimissimo." dici urlando.
"Sì non c'è bisogno di urlare, ora ti sposti per favore? Puzzi parecchio."
"Sì, ok scusa." sciogli l'abbraccio e ti lanci sul letto a peso morto.
"Quanto avete bevuto?" chiedo a Tom che sembra messo meglio di te.
"Lui parecchio, regge il triplo di me, lo sai." mi dice ridendo.
"Sì, ma quanto?"
"Un po', non troppo. Ma ha vomitato l'anima nel cesso, te lo raccomando." continua a ridere.
"Bene, vomiterà nel letto. Che bello!"
"Ah arrangiati, io ho già dato. Me ne vado a letto, ci vediamo domani."
"Ciao Tom, notte." chiudo la porta alle mie spalle e ti guardo, sei a pancia in giù ed hai la testa totalmente affondata nel cuscino, la faccia è nascosta e non ti si vede.
"Rob? Sei ancora sveglio?"
Alzi la testa di scatto e ti giri a guardarmi.
"Sì!" dici tutto preso.
"Oook, andiamo a fare la doccia? Sarebbe il caso prima di andare a letto." mi avvicino a te e ti tiro per il braccio.
"Mmmmh, non ho voglia ora."
"Ed io sì, non dormo con te in queste condizioni. Starai meglio dopo, tirati su."
"No, vieni qui con me nel letto!" mi tiri il braccio con forza e mi fai cadere sopra di te.
"Che vuoi?" ti chiedo avvicinando il viso al tuo.
"Te."
"Come sei romantico."
"Lo so." mi dici avvicinando il tuo viso al mio.
"Che vuoi allora?" ti chiedo sfiorandoti le labbra con il naso.
"L'ho già detto, devo ripeterlo?" chiedi sotto voce.
"No, però prima ti lavi e poi ti bacio, sai di birra."
"Quindi ho un buon sapore, no?" mi sorridi e avvicini le tue labbra alle mie, sono calde, anche troppo. Sento la tua lingua sfiorare il mio labbro inferiore; dischiudo leggermente le labbra, la tua lingua preme troppo e ti permetto di entrare, giochiamo per un po'. Poi ti sposti e mi guardi.
"Perchè sei andata via così presto stasera?"
"Non mi andava di bere molto, non oggi."
"Perchè?" chiedi quasi sorpreso.
"Ah non lo so amore, e poi c'è Tom e Sam, anche se non molto partecipe, ti volevo lasciare solo con loro."
"Mh..."
"Mh che scemo?" ti accarezzo i capelli.
"Non lo so, c'è qualcosa che mi stai nascondendo?"
"Tipo??" ti chiedo, ho già l'ansia.
Scoppi a ridere e mi guardi, mi accarezzi il viso.
"Non lo so, tipo... Che il ciclo non ti è ancora arrivato e siamo a metà Maggio."
"Ahn..."  abbasso lo sguardo ed inizio a giocherellare con il cappuccio della tua felpa.
"Cosa ahn?" mi chiedi ridendo.
"Rob, non ridere! E poi è tutto sotto controllo, ho fatto i conti."
"Ah, quindi hai già controllato." continui a ridere.
"La vuoi finire?"
"Amore rilassati, dai. Non so nemmeno quello che dico, vieni qui." mi tiri di nuovo verso di te e mi baci sulle labbra.
"No aspetta, te n'eri accorto?"
"Sì, ovvio." rispondi ridendo.
"Oh... wow, beccata." scoppio a ridere assieme a te.
"Non c'è problema, l'importante è che non ti preoccupi."
"Non lo sono."
"Sicura?"
"Sì."
"E perchè non vuoi bere?"
"Robert, non sono incinta e non ho intenzione di fare figli."
"Peccato, io c'ho provato." dici ridendo.
"Tu ci provi troppo spesso."
"Mh, forse..." sussurri avvicinandoti di nuovo vicino alle mie labbra.
Poso la fronte sulla tua e ti guardo.
"Avremo dei figli, solo, non ora."
"Lo so... Ma io li voglio ora." mi dici ridendo.
"Io no." ti rispondo sorridendoti.
"Io sì."
"Io no."
"Ma io sì."
"Ma io no."
"Uff." dici sospirando.
"Possiamo almeno far finta di provarci?"
"No!" ti rispondo ridendo.
"Nemmeno per finta quindi?" mi chiedi serio.
"NO!"
"Vabbeneeeeeeeee, ok. Chiaro il concetto la smetto di romperti i coglioni e mi addormento."
"Non voglio che ti addormenti e non mi rompi i coglioni." ti rispondo sorridente.
"Ok! Allora possiamo parlare un po'?"
"Se ti va, io sono qui."
"Ok, quanto mi ami da 1 a 10?"
"Robert, quanto sei cretino da 1 a 10?"
"Ok, la smetto."
"Bravo, andiamo a far la doccia?"
"Ok, ti seguo."
Mi alzo dalle tue gambe e mi giro per tirarti su dal letto.
"Tieniti a me se non riesci a reggerti."
Mi avvolgi le spalle con il braccio e sento il tuo peso sul mio corpo.
"Sì ma non troppo, o ti schiaccio visto il tuo fisico." dici ridendo.
"Simpatico." ti faccio la linguaccia e tu sorridi.
Ti trascino fino al bagno e ti aiuto a spogliarti.
"Nemmeno mia madre mi spoglia più da anni."
"E meglio per lei, sai che fatica. Siediti qui e stai fermo."
"Ma..."
"Stai zitto e tira su le braccia." lo fai, ti sfilo prima la camicia e poi la maglietta - ti accarezzo la spalla e salgo fino al collo.
"Preferisci che ti spogli tua madre?"
"In realtà... no." mi stringi per i fianchi e mi tiri verso di te, ti accarezzo il collo con entrambe le mani e salgo sui capelli prima di posare le mie labbra sulle tue.

Mi ritrovo 5 minuti dopo con i capelli totalmente bagnati e con l'acqua bollente che mi scivola sul corpo.
"Ti devo pure lavare ora?" ti chiedo ridendo.
"In realtà io avevo un altra idea." mi dici all'orecchio.
"Beh, io no. Prima è meglio che ti dia una lavata e ti faccia passare la sbronza."
"Mi sto lavando, vedi?" dici mangiandoti tutte le parole.
"Non mi pare, sai?" ti dico ridendo - mi accarezzi i capelli e mi guardi per un po', fai un respiro profondo e posi la tua fronte sulla mia.
"Rob, che c'è?"
"Non mi sento molto bene, sto per vomitare."
"Non addosso a me, fammi uscire prima amore." 
"No, non mi sento per niente bene Kristen..."
"Wo! Ehi?" ti afferro il viso tra le mani e ti guardo, sei davvero pallido nonostante l'acqua bollente.
Chiudo l'acqua alle mie spalle ed apro la porta della doccia, esco per prima e mi avvolgo in un asciugamani.
Ne afferro un altro e ti aiuto ad uscire, avvolgi l'asciugamani nella vita e ti siedi.
"Ho una nausea pazzesca."
"Devi smetterla! Non ti fa bene bere così tanto cazzo! Non sei più abituato come prima, ora bevi molto meno Rob, è inutile che esageri se poi stai così!"
"Lo so." dici sotto voce.
"E allora smettila se lo sai cazzo, sei assurdo!" esco dal bagno sbattendo la porta, mi infilo la prima maglietta che trovo ed un paio di slip per poi tornare dentro.
Ti trovo chino sul cesso che vomiti - perfetto.
Mi avvicino e ti aiuto ad alzarti.
"Non sembrava stessi male prima."
"Mi è venuto adesso infatti, sarà stata l'acqua..."
"Andiamo a dormire, vieni..." ti afferro la vita e ti spingo fino al letto, ti fermi davanti al lavandino e lavi i denti, poi ti riaggrappi a me.
Ti butti sul letto e chiudi gli occhi, li riapri dopo qualche minuto - sono ancora seduta vicino a te che ti guardo.
"Non sto morendo - dici - ho solo esagerato."
"L'ultima volta che ti ho visto conciato così eri disperato." dico con un filo di voce.
"Oggi no... Ed ora mi sento meglio." ti metti seduto nel letto e mi guardi.
Ti accarezzo i capelli umidi.
"E' il caso che ti metta a dormire ora."
"Non ho sonno..."
"Mettiti giu e dormi, Rob."
"Non ho sonno, davvero."
"Robert."
"Kristen."
"ROBERT!"
"Kristen?"
"Ho detto dormi."
"Ed io ho detto che non ho sonno."
"Uff, come ti pare."
Sorridi e mi accarezzi una guancia.
"I tuoi capelli sono davvero davvero lunghi ora."
"Che?"
"Sul serio."
"Non sai di cosa parli, dormi."
"So di cosa sto parlando, parlo dei tuoi capelli. Sono belli, mi piacciono.."
"Lo so."
"Cosa sai?"
"Che ti piacciono i miei capelli."
"Perchè sei così acida ora?"
"Non sono acida, sarebbe solo meglio per te e la tua sbronza che tu dormissi."
"Non mi va, non ho 5 anni."
"Lo so."
"E allora smettila di mandarmi a dormire." parli peggio di prima.
"Parla un po' più piano; ed in ogni caso... ti mando a dormire perchè sono le sette di mattina, sei sbronzo, oggi pomeriggio lavori ed hai bisogno di riposare."
"Parlo un po' più piano, ok." dici con un aria abbattuta.
"Grazie."
"Prego."
Faccio un respiro profondo e mi alzo.
"Dove vai?"
"Mi stendo dall'altra parte del letto."
Mi siedo alla tua destra ed accendo la tv, tolgo l'audio e ti guardo di nuovo.
"Ancora non dormi?"
"Naaaa!" dici tu accarezzandomi la spalla.
"Rob!"
"Kris!"
"La vuoi finire?"
"No!" dici ridendo - "E' divertente!"
"Cosa? Farmi arrabbiare?"
"No è che sei davvero bella, e non voglio dormire." un sorriso spontaneo spunta sulle mie labbra, sposto lo sguardo imbarazzata e mi tocco i capelli.
Ti sento ridere, simpatico.
Mi accarezzi i capelli costringendomi a guardarti di nuovo.
"WO!"
"Cosa?" ti chiedo.
"Hai gli occhi davvero... verdi."
"Sono verdi."
"Sì, lo so - ma sono più accesi del normale."
"Non so perchè."
"Sei davvero bella."
"Rob, tu sei davvero sbronzo."
"Non ti dico mai che sei bella, posso dirlo ora?"
"Sì, ma..."
"Ma sei davvero bella, non scherzo."
"Ok, grazie." dico imbarazzata, poso una mano sul tuo stomaco e ti accarezzo.
"Dico davvero." - scoppio a ridere.
"Ok, ho capito." continuo a ridere, tu mi sorridi - hai l'aria sonvolta e veramente stanca, hai gli occhi semichiusi ma continui a parlare.
"E ti amo veramente tanto ma...Penso che tu non mi ami tanto quanto me delle volte, perchè sono letteralmente insopportabile ed infantile, ma non so di cosa sto parlando, sono stanco."
"Ecco infatti, non sai di cosa stai parlando, cretino."
Poso la testa sulla tua spalla e ti accarezzo il petto, con la speranza che tu riesca ad addormentarti ma continui a dire cose insensate tutto il tempo.
"Rob?"
"Eh?"
"Ti devo ficcare la lingua in bocca per farti stare zitto?" - ti sento ridere.
"Magari...." sussurri al mio orecchio.
"L'hai detto, Pattinson." mi metto a cavalcioni sopra di te e ti guardo.
"Senti un po', se mi vomiti addosso sei morto." ti dico seria - mi accarezzi le gambe e mi sorridi.
"Non lo farò."  mi chino verso di te e ti bacio, poso le labbra sulle tue - le dischiudo leggermente, non devo lottare molto con le tue come di solito fai tu con me, sei semplicemente già pronto - sorrido.
Ricambi il bacio, sento le tue mani correre veloci sulla mia schiena, mi tiri su la maglietta e mi accarezzi i fianchi, scendi sul fondoschiena spostando il mio corpo di qualche centimetro.
"Ehi - mi allontano dalle tue labbra - che combini?"
"Ti avvicinavo a me."
"Non sono abbastanza vicina?"
"Più vicina." mi baci ancora.
"Mh... - mi spingi sul letto e ti metti sopra di me - così si ragiona."
"C'ero io sopra." ti dico con aria offesa.
"Ora ci sono io."
"Farai cilecca, sei ubriaco." hai un'espressione sorpresa sul vivo, scoppio a ridere.
"Non credo proprio signorina." mi baci ancora, ti mordo il labbro inferiore - con una mano mi accarezzi la fronte, e con l'altra il fianco sinistro, sono carezze dolci, sei delicato.
Mi sollevi la maglietta e me la togli, lentamente - ci guardiamo per qualche secondo senza dire una parola, sei davvero bello, davvero davvero bello.
Ti abbraccio accarezzandoti la schiena, le spalle - scendo fino all'asciugamani che avevi stretto in vita e lo tiro un po' per farlo spostare.
Mi baci il collo e le spalle, sento le tue dita sfiorare la mia eccitazione con la mano ma non sposti gli slip come fai di solito, continui a baciarmi in modo dolce senza far caso, stranamente, al fatto che sia mezza nuda sotto di te. Gli effetti dell'alcol ti rendono più dolce? Sorrido mentre mi baci e ti fermi.
"Perchè ridi?"
"Non rido, sorrido." ti dico accarezzandoti i capelli.
"Perchè?"
"Sorrido e basta!" ti bacio di nuovo, ricambi - in modo davvero forte, non dolce come prima.
Mi afferri un fianco e mi sposti più su nel letto, ti posi sopra di me cercando di non schiacciarmi, intrecci le tue dita con le mie, stringi forte le mie mani ed entri dentro di me in modo quasi prepotente.
"Ehi!" ti sussurro all'orecchio - posi le labbra sulla mia spalla destra e ti sento sorridere o forse addirittura ridere - l'hai sempre fatto di proposito, cretino.
Ti muovi piano dentro di me sussurrando il mio nome, mi baci il collo e mi accarezzi i capelli. Sento il tuo respiso sul mio viso, mi baci le labbra in modo così dolce, tanto da farmi venire i brividi lungo la schina - te ne accorgi e mi accarezzi il braccio - posi la fronte sulla mia facendo aumentare le spinte, intrecci le tue mani con le mie le stringi forte - sento il tuo piacere aumentare, il tuo respiro si fa più irregolare ed intenso e lo stesso il mio. Stringo forte le tue mani tanto da non sentirle più, ma al momento non m'interessa molto.
Ti sento ansimare e trattenerti per non urlare allo stesso tempo e questa cosa mi fa letteralmente perdere la testa - alzo il capo e ti mordo il collo, lo lecco piano, ansimi più forte e vieni qualche secondo dopo, io ti seguo a ruota. Continuiamo ad ansimare per qualche secondo senza dire una parola, le spinte diminuiscono piano piano, ti fermi e posi la testa sulla mia spalla cercando di riprendere fiato e forze, lasci andare le mie mani, ti abbraccio forte e ti do un bacio sulla guancia ricambi dandomene uno sulla spalla - ti sposti piano e ti stendi nel letto affianco a me.
Un raggio di sole ti illumina il viso, socchiudi gli occhi cercando di guardarmi meglio.
"Ciao." mi dici sorridendo.
"Ciao alcolizzato." ti rispondo.
"Ehi!" ti sposti mettendoti di fianco, mi avvolgi il corpo con un braccio e mi fai girare verso di te - tiri il lenzuolo e ci copri fino alla testa.
"Ciao." continui sfiorando il mio naso con il tuo.
"Ciao." ti rispondo sorridendoti.
"Piacere Robert."
"Piacere mio." ti dico ridendo.
"Questa scena mi ricorda una cosa."
"Cosa?"
"Ti ho appena conosciuto e siamo già a letto assieme."  mi rispondi con un tono buffo, scimmiottando la tua voce di qualche anno fa.
Scoppio a ridere.
"Perchè ti ha fatto schifo?" chiedo.
"In realtà io ti avrei tolto i vestiti già in quell'occasione, ma c'era troppa gente intorno per provarci e tu mi avresti tirato un cazzotto."
"Forse..." ti dico sfiorandoti le labbra.
"Forse?" chiedi sorpreso.
"Mh..." ti lecco il labbro superiore con la lingua.
"Mh, Stewart." mi stringi più forte il fianco e mi tiri verso di te, mi baci sulle labbra - mi allontano e ti guardo.
"Dico semplicemente che se fossi stata un po' più furba avrei fatto durare quel bacio molte ore in più." ti dico ridendo.
"Peccato che non fossi furba, ma una povera 17enne innamorata di un... di uno." dici ridendo.
"Fai silenzio Pattinson!" ti tiro un colpo sulla spalla.
"Le cose cambiano." dici con un tono soddisfatto.
"Infatti, ora amo te - ti sorrido e ti guardo - Buon compleanno, amore."









   
 
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