C'era una volta...in una regione lontana del nostro universo conosciuto, una galassia remota quanto luminosa, in cui si raccontava una storia fatata.

La leggenda dice che un giorno un asteroide proveniente dalla stella Sirio e con sopra la Fata D'Oro, cadde su di un pianeta ricco di tesori, castelli fatati, re e regine, principi e conti.

Tuttavia vi era un re cattivissimo che custodiva tutti i tesori del pianeta, in una castello incantato da lui difeso.

Tante e tante volte i principi e i conti, tentarono di persuadere il re malefico a dividere i suoi tesori con loro, rimasti tutti poveri per la sua avarizia,ma non riuscirono mai nell'impresa.

Quando finalmente arrivò la Fata D'Oro, tutti i nobili si recarono da lei chiedendole di redimere il re e renderlo generoso nei loro confronti.

La Fata acconsentì a patto che tutti loro avessero dato parte dei loro tesori ai fanciulli poveri di quel pianeta.

Tutti furono d'accordo con la proposta della Fata D'Oro pur di salvare i loro leggittimi patrimoni.

A questo punto la Fata andò in una reggia vicina a quella difesa dal re cattivo e, lì vi depositò tonnellate d'oro grazie ai poteri della sua bacchetta fatata.

Poi disse a tutti i nobili di recarsi di soppiatto vicino al castello del sovrano, badando di non farsi scoprire da quest'ultimo.

Così facendo la Fata andò dal re dicendogli di recarsi nella reggia poco distante dalla sua, perché avrebbe in essa raccolto un'infinità di fortune e tesori.

Il sovrano avidamente si recò nel secondo castello attratto dalle mille fortune, lasciando nel frattempo incustodita la sua dimora fiabesca. Ad un segnale della Fata D'Oro tutti dai principi ai conti e tutti i nobili, entrarono nella prima reggia per riprendersi tutti i loro tesori.

Il re invece di trovare l'oro trovò decine di orchi affamati che lo trascinarono per sempre nelle viscere della terra.

I tesori furono equamente divisi con i fanciulli poveri e tutti, in quel pianeta, vissero da allora per sempre felici e contenti.

Madonnina della Luce Sapiente: e' giusto dividere le proprie fortune con chi ci circonda, l'avarizia è condannata e pena si sconta.

Dedicata a Chiara e alla sua generosità e altruismo.