Anime & Manga > Utena
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Autore: Anna Veronica    31/05/2011    1 recensioni
Questa Fan Fiction è il mio primo esperimento, cioè prima di pensare ad un finale o sviluppo alternativo di Utena la mia mente aveva fantasticato su molte altre serie ma questa mi ha preso in una tale maniera che non ho potuto non metterla per iscritto.
Questa FF può essere considerata sia una OOC che una AU, tratta del rapporto tra Wakaba e Saionij. I personaggi sono stati completamente stravolti sia per quanto riguarda l'anime che il manga, la scuola potrebbe apparire simila ma viene privata di tutte le "stanezze" che la Saito ci aveva abituato. Utena è insieme a Touga ma per sapere come si svilupperà la loro storia dovrete attendere un'altra FF...
Buona lettura e siate clementi con i commenti.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Quando Saionji tornò a scuola era ormai passata una settimana dall'incendio, gli allenamenti di Kendo erano stati spostati della palestra adiacente ai campi di tennis, ma non era l'unica cosa ad essere cambiata. Il ragazzo spavaldo e presuntuoso che tutti conoscevano sembrava essersi stancato della parte di playboy, rifiutava ogni avace molte volte umiliava pubblicamente le ragazze perchè gli stavano troppo attaccate.
Wakaba dal conto suo non fece nulla per fare capire a Saionji che era stata lei la causa di questo suo cambiamento, anzi si comportava sempre più stranamente e la prima ad accorgersi di questo fu Utena. Touga le aveva raccontato quello che era successo, ma sapeva che l'amica anche se spensierata era anche molto orgogliosa e mai avrebbe accettato una sua interferenza, però vederla in quello stato proprio non lo sopportava.
Wakaba era meno spiritosa del solito, passava l'intera giornata al campo da tennis e rietrava al dormitorio solo per cenare. Sempre più preoccupata Utena decise di prenderla da parte durante la pausa pranzo: - Dobbiamo parlare.- e la trascinò fuori nel giardino della scuola.
- Devi dirglielo, non puoi continuare così.- ma la ragazza rimase in silenzio osservando i ragazzi che giocavano a calcio. - Lo vedi anche tu che è cambiato, forse è il momento per spiegargli come stanno le cose no?!- a quelle parole Wakaba volse uno sguardo interrogativo all'amica come stanno le cose questo era semplice da dire, lei lo amava ma lui amava un persona che non sarebbe mai esistita.
Ma nemmeno alla seconda esortazione ci fu una risposta, Utena allora vedendo che l'amica non reagiva decise di non infierire ed insieme aspettarono la fine dell'intervallo.
Tra i laboratori e il tennis il pomeriggio volò come sempre, Wakaba si stava incamminando verso il dormitorio femminile quando vide Saionji, era appoggiato sulla muretta vicino al cancello d'entrata della scuola, portava la tuta da ginnastica e nella sacca che aveva ai piedi fuoriuscivano le spade del kendo. Anche così, con i capelli raccolti in un'alta coda di cavallo era incredibilmente bello, ad un tratto alzò lo sguardo ed incrociò quello della ragazza che era come ipnotizzato su di lui, cominciò ad avvicinarsi e a Wakaba sembrò che il cuore le fosse salito in gola.
Quando le fu di fronte la squadrò con aria sufficente per poi dire: - Touga mi ha detto che sei una delle migliori nella classe in chimica vero?- a quella domanda la ragazza mosse la testa timidamente, facendo segno di si poi lui continuò imperterrito – bene, ci vediamo domani alle 5 nel laboratorio di scienze.- e detto questo se ne andò senza nemmeno salutarla.
Basita e paralizzata Wakaba rimase lì ferma fino a quando una ventata d'aria gelita la destò da quello stato di trance in cui era caduta, nonostante fosse incredula di quelle parole si sentì pervadere da una strana sensazione, come di calore che dal petto le invadeva tutto il corpo, di colpo sembrò non percepire più nemmeno il freddo e se ne tornò così al dormitorio.
Tutta la giornata era passata all'insegna di quell'appuntamento, Wakaba aveva dovuto concentrarsi moltissimo a lezione e all'allenamento per non pensarci ma appena si distraeva la sua mente immaginava cosa avrebbero fatto, mentre la sua coscienza le continuava a ripetere che non doveva illudersi. Alle 5 in punto la ragazza era nel laboratorio di scienze, giocherellava con la matita per scacciare l'ansia, Saionji non si fece vedere che per le 5 e 30, Wakaba stava quasi per andarsene quando entrò dalla porta. Con fare svogliato arrivò di fronte alla ragazza e tirò fuori dalla cartella il libro di chimica, che era ancora perfettamente nuovo, segno che non gli aveva mai dato nemmeno un'occhiata poi disse:- Ho un problema con questo.- indicando il libro.
- Hai bisogno di alcune ripetizioni? - disse titubante la ragazza e delusa del fatto che fosse quello il motivo per cui l'avesse invitata lì.- Io non ho bisogno di un bel niente è che devo superare l'anno se voglio diplomarmi l'anno prossimo.- e detto questo la guardò con aria di superiorità.
Dio quanto lo odiava quando era così, quasi rimpiangeva il fatto di averlo salvato... o mio dio, lo aveva pensato veramente... un'espressione rammaricata le si dipense sul volto, poi con un filo di voce disse: - Se vuoi posso passarti gli appunti.- aspettandosi una nuova risposta velenosa.
- Penso che non mi basteranno, non è che potremmo trovarci qualche volta?- ora il tono sembrava calmo e quasi sereno anche se continuava a mantenere un espressione currucciata nel viso.Wakaba capì che quello che stava facendo era per lui uno sforzo immane, e gli rivolse un sorriso comprensivo che però lui non notò gran che visto che volgeva lo sguardo verso l'esterno.

  
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