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Autore: Elettra28    01/06/2011    4 recensioni
Storia che si svilupperà sul rapporto in modo particolare tra Heather Morris (Brittany) e Naya Rivera (Santana) Aiutate da un nuovo personaggio di mia invenzione
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ero al telefono che parlavo con un mio collaboratore quando vidi HeMo uscire sparata dalla stanza dirigendosi verso l’uscita, prese la borsa e le chiavi, c’era talmente tanta confusione che nessuno, tranne me, si accorse della cosa…
“scusa ti richiamo dopo” dissi alla persona che era al telefono con me, e cercai di inseguirla nonostante camminasse velocemente. Riuscii a bloccarla e le dissi:
“hey dove vai? Tutto bene?”
“si Stefano lasciami andare… non c’è nessuno da salvare questa volta, puoi tornare dentro” mi disse quella frase senza guardarmi in faccia e continuando ad andare dritta verso la macchina. Io mi fermai e la guardai andare via…. Ormai la conoscevo, e sapevo che quando era così non aveva voglia di parlarne e voleva stare da sola. Non mi aveva ferito affatto quella frase, voleva allontanarmi e sapeva che quello era l’unico modo.
Rientrai dentro casa e mi accorsi che Mark aveva sentito del video e lo stava guardando insieme a  Cory, mi avvicinai per dire loro di chiudere il pc, ma nel frattempo arrivò Naya, che chiese a Mark di rimetterlo dall’inizio perché lo voleva vedere. Mark e Cory avevano l’aria abbastanza divertita e con le loro risatine, mi accorgevo, che stavano indisponendo Naya, che era ancora abbastanza scossa da quello che era successo poco prima.
Infatti Sentii che ad un certo punto si rivolse a Mark dicendo:
“non c’è niente da ridere Mark…. !” e se ne andò lasciando i due ragazzi di stucco.
Vidi che si diresse di nuovo verso la stanza che era sua e di HeMo quando le ospitavo, decisi di seguirla.
“Hey! Tutto bene?” le chiesi
Era in piedi col cellulare in mano ed andava avanti ed indietro.
“ce l’ha spento!” mi disse indicando il telefono.
“Naya calmati!”
“come cazzo faccio a calmarmi eh? C’è un problema? Lei scappa!!! Scappa cazzo! Fa sempre così… non  mi dà possibilità di replica…. Mi dice la sua e poi se ne và, lasciandomi di merda!” iniziò a piangere.
“lo sai che fa così…. Quando si renderà conto che è solo uno stupido video, tornerà sui suoi passi, vedrai!” le dissi avvicinandomi.
“si, ma deve capire che non è giusto fare così…. Quasi non mi ha fatto parlare, prima mi dice che non è gelosa… poi mi fa stè scenate!” la stringevo  già tra le mie braccia,  mentre diceva quella frase.
“fà la figa, ma lo sai meglio di me che è gelosa!” le dissi
“ma non c’è motivo, avevo freddo ho cercato di spiegarglielo ma lei non ascolta quando è così…. Dove sarà andata ora? Sono preoccupata” mi disse guardandomi disperata.
“sarà andata a farsi un giro per schiarirsi le idee, quando le verrà in mente che ha fatto una cazzata, tornerà da te, vedrai! “ le dissi accarezzandole i cappelli per tranquillizzarla.
Rimasi con lei ancora un po’, poi volle tornare a casa, sperando che magari nel frattempo HeMo fosse tornata.
I ragazzi andarono tutti a casa, per l’euforia della giornata, mi era sembrato che nessuno si fosse accorto di quello che era successo.
Erano passate 3 ore da quando avevo lasciato andare via HeMo, provai a chiamarla al cellulare ma era ancora spento…. Naya era disperata, ci eravamo già sentiti 4 volte, nessuno dei due riusciva ad andare a letto. Decisi di mettermi al piano per provare a tranquillizzarmi un po’, tanto non avevo la testa per lavorare… mentre suonavo sentii che entrò qualcuno, poteva essere solo HeMo, lei e Naya avevano le chiavi di casa ormai, il suo viso era cupo e stravolto dal pianto, mi disse soltanto:
“posso stare qui a dormire?”
La guardai, l’avrei soltanto voluta abbracciare, ma la lasciai libera di decidere cosa fare, e le risposi semplicemente:
“certo!” e le feci un sorriso.
Si fermò un attimo in silenzio. Io ripresi a suonare, non volevo chiederle niente per il momento.
“ok… notte” mi disse facendo cenno con la mano.
“notte a te” le risposi.
Appena Hemo uscì dalla sala presi il telefono e chiamai Naya, per tranquillizzarla e dirle che la ragazza era qui.
“ma come stà?” mi chiese
“non lo so… non mi ha detto niente, mi ha solo chiesto se poteva stare qui a dormire” le risposi.
“Oh Cristo Santo questo orgoglio del cazzo!!!” mi disse
“tesoro ora è qui, al sicuro, si fa una bella dormita…. Anzi tutti ci facciamo una bella dormita e domani ne riparliamo, cerca di dormire ti prego, sarà una lunga giornata domani.” La implorai.
“ok ci provo…. Ma la vedo dura” mi disse con la voce rotta dal quasi pianto.
“ti voglio bene ed andrà tutto bene vedrai” le dissi
“anche io te ne voglio tantissimo. Notte tesoro”
“notte”
Decisi di seguire anche io il consiglio che avevo dato a Naya e mi avviai verso il mio letto, ero a pezzi ed era davvero tardi.
Stavo per raggiungere le braccia di Morfeo, quando sentii che il lenzuolo del letto si sollevò ed heMo  ci si era appena infilata dentro.
“e tu che ci fai qui?” le dissi
Si avvicinò di più a me, mise la sua testa sul mio petto e mi disse:
“mi dispiace di averti detto quelle cose prima”
“non importa, era l’unico modo per impedirmi di seguirti” le dissi dandole un bacio tra i cappelli.
“sono stata davvero pessima, non so che mi è preso…. “ mi rivelò…
“mmmm vediamo…. La potremo chiamare scenata di gelosia?” dissi ironicamente
“perché Naya mi fa uscire così di testa? Non mi è mai capitato di perdere il controllo così”
“forse perché forse sei innamorata?” risposi
“la smetti di rispondere a delle domande con delle domande?” disse dandomi un colpo sul petto
Io risi perché in effetti aveva ragione.
“posso stare qui? Non riesco a dormire” mi chiese.
“ok…”
“grazie… notte”
“notte… ah… HeMo”
“si Brò?”
“potevo essere anche nudo sotto le lenzuola!” le dissi
“impossibile! Sei troppo perfettino per fare certe cose” rispose.
La mattina dopo mi svegliai prima della mia amica, decisi di lasciarla ancora un po’ a letto ed intanto preparale un buon cappuccino come piaceva a lei, dovevamo iniziare presto le prove con tutti.
Aveva dormito poco la notte, sentivo che si muoveva tantissimo  e sbuffava…. Le mancava Naya si percepiva troppo, quelle due erano fatte per stare insieme e vivere quasi in simbiosi.
“buongiorno!”
La svegliai portandole la colazione a letto, aveva bisogno di essere coccolata un po’.
“buongiorno….” Cercò di pronunciare assonnata.
Mi sorrise appena si rese conto che le avevo portato un cappuccino fumante e un croissant caldo.
“farò più spesso la stronza se i risultati sono questi” disse sorridendo
“non ti illudere, è solo perchè ci tengo che tu stia bene, ci sono interessi per milioni di dollari intorno al tuo cantare e ballare… e poi era il modo per farti svegliare il prima possibile visto che siamo già in super ritardo” le dissi indicando l’orologio.
“oh cazzo è tardissimo!” cercò di bere il più in fretta possibile, anche se era caldo e si alzò.
“l’ho fatto più dolce del solito…. Sia mai che magari ti addolcisca un po’…” le dissi sorridendo
“stronzo! Io sono sempre dolce…!” Mi disse
“si certo… mi fai il favore di chiamare Naya e mettere da parte quel cazzo di orgoglio che ti ritrovi addosso?”
“le ho scritto un sms ieri notte… ma a quanto pare era già stata avvisata da qualcun altro… “ mi disse mentre mi guardava con sfida.
“certo che se ti impegni sai essere veramente stronza sorellina!” le dissi abbracciandola.
“lo so… “ rise.
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Arrivammo al teatro dove era allestito tutto per fare le ultime prove, avevo intenzione di non forzare la mano per non far stancare le voci dei ragazzi… saremo dovuti partire il giorno dopo e il sabato avremo dovuto avere la prima data del tour.
I ragazzi erano tutti già li, ancora più gasati e tesi del giorno prima. Vidi Naya che parlava con Jenna,  mi recai subito dalla mora per sapere come stava, ci spostammo da un lato.
“hey tesoro come stai? Hai dormito un po’?” le chiesi dandole un bacio.
“dov’è?” mi chiese con degli occhi spenti e tristi
“è con Zach, stanno vedendo delle cose. “ avrei voluto fare di più per alleviare il dolore di Naya, ma non potevo…. Dovevano risolvere da sole la questione, ed ero sicuro che appena HeMo si fosse sentita pronta si sarebbe fatta avanti.
“stà bene?” mi chiese
“si, ha dormito poco ma stà bene!” l’abbracciai e le dissi: “andrà tutto bene vedrai!”
“si…” mi strinse fortissimo, aveva bisogno di quell’abbraccio.
Iniziammo le prove e mi accorsi che le due si evitarono tutta la mattina, Naya stava con Dianna e Lea, mentre HeMo nelle pause era sempre occupata a provare delle cose con Harry e Zach.
Avevo necessità di far provare più accuratamente Cory e Lea in alcune canzoni, soprattutto Faithfully e decisi di dire agli altri che potevano fare una pausa.
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Naya non ce la faceva più a fare finta di niente, cercava il suo sguardo, ma HeMo la ignorava, sembrava si trovasse mille cose da fare, pur di non incrociare lo sguardo della ragazza e stare lontana almeno una decina di metri da lei. Aveva pensato miliardi di strategie per fare pace con lei e finalmente parlarle , ma non spettava a lei questa volta, era HeMo che doveva fare un passo indietro, perchè questa volta aveva veramente esagerato… però le mancava, terribilmente…. Non aveva dormito quasi niente quella notte, era distrutta e davanti a lei aveva una giornata che si prospettava incredibilmente faticosa,  stavano per partire per un lungo tour e di certo non ce la poteva fare se continuava a dormire così poco e ad avere tutte quelle ansie. La mattina, al risveglio dopo quelle poche ora di sonno, si era girata dall’altra parte del letto ed aveva cercato il viso della ragazza, come faceva ogni mattina, ma questa volta lei non c’era….
Era seduta con Jenna e Dianna che commentavano la performance di Chris e Lea…. secondo le due colleghe sarebbe stato uno dei pezzi più emozionanti del tour
“non credi anche tu Naya?” le chiese Dianna
“come?... ah… si! Assolutamente” rispose… non aveva ascoltato per niente quello che avevano detto le due amiche
“và tutto bene Nay?” le chiese Jenna mettendole una mano sulla spalla.
“si.. ho solo dormito poco stanotte, e se continuo a stare seduta qui finisce che mi addormento, vado a prendere una boccata d’aria. Mi mandi un sms quando stiamo riprendendo?” le chiese.
“certo! Vuoi compagnia?” le domandò l’asiatica
“no tranquilla faccio due passi”
Doveva assolutamente uscire e respirare, quella situazione era diventata insopportabile, non era abituata ad essere ignorata da HeMo, da quando si erano conosciute, qualsiasi cosa, la facevano e vedevano insieme, era come se l’avessero privata di un polmone… si sentiva ogni tanto a corto di ossigeno, aveva bisogno di lei, in quel momento e nello stato in cui si ritrovava.
Uscì dal teatro ed iniziò a camminare, incrociò un gruppetto di fan che aspettava il cast dopo le prove, sentii che la chiamarono ma non ce la poteva fare a sorridere, nemmeno con loro,  fece finta di parlare al telefono per evitarli e li salutò solo da lontano. Dopo 10 minuti le arrivò un sms di Jenna per avvisarla che stavano riprendendo. Non ce la poteva fare ad entrare, non aveva le forze di vedere HeMo che faceva finta di niente e la ignorava, soprattutto non poteva vedere HeMo senza saltarle addosso….
Si fece coraggio ed entrò. Stefano aveva appena comunicato che avrebbero provato il pezzo Halo/Walking on sunshine con coreografia, chiese a Lea di non fare l’acuto finale a voce piena per riservare la voce e disse anche alle altre di non cantare forte, ma accennare la canzone.
Bene… pensò che se era riuscita a  trovare il coraggio di entrare li dentro, ora doveva solo trovare il coraggio per fuggire da quella situazione, per un momento aveva odiato Stefano per aver proposto proprio quel pezzo… doveva ballare e cantare con grinta e gioia, due cose che al momento lei proprio non aveva, e cantare Walking on sunshine non rispecchiava esattamente il suo stato d’animo al momento, ma soprattutto nella coreografia aveva HeMo a portata di sguardo, c’era anche un momento dove dovevano prendersi per mano. Le salì il panico al solo pensiero. Si avvicinò al direttore musicale e gli disse:
“Stè non mi sento bene per niente, ho la pressione sotto i tacchi, và bene se salto questo pezzo?”
Stefano la guardò e capì subito che il motivo era un altro, e le disse:
“ok…sei pallida, hai bisogno di qualcosa?” le chiese
“no…. solo di sedermi, vi guardo da qui… ok?”
“ok, ma… Naya… cerca di reagire, lo so che è un po’ egoistico il mio ragionamento, ma iniziamo un tour massacrante tra due giorni, non puoi davvero affrontarlo così, quindi per favore tira fuori un po’ di palle… ok?”
Naya lo guardò senza rispondere, fuggì da quel palco perrifugiarsi in bagno a piangere senza essere vista.
HeMo l’aveva vista… l’aveva osservata per tutto il tempo, stava male, si vedeva lontano un miglio… l’aveva fatta stare male lei, ed ora, per il suo stupido orgoglio, non riusciva ad andare a chiederle scusa… vide che parlava con Stefano e che poi si allontanò di fretta. Naya non era come lei, non riusciva a fare finta di niente, forse doveva fare qualcosa, doveva smettere di far soffrire così la persona che amava di più sulla terra. Vide che Stefano si avvicinò con il volto scurissimo e a passo veloce verso di lei, la prese per un braccio e la portò da una parte lontano dagli altri:
“devi fare la stronza ancora per molto? Per un video del cazzo? La stai uccidendo e punendo per una cazzata! Quindi ora prendi quel tuo prezioso culo e lo porti lontano da qui,  vai a cercarla, e quando torni qui sopra voglio le Naya ed Hemo di prima che non pensano ad altro che a cantare e ballare!”
Hemo lo guardò fisso negli occhi, Stefano era veramente arrabbiato e forse le serviva una spinta del genere per spronarla… aveva ragione lui, stava esagerando, stava punendo Naya per una cazzata. Non disse niente e si allontanò dal palco.
Cercò Naya prima nei camerini ma non la trovò, incrociò soltanto i ragazzi, che nella pausa giocavano con i videogiochi, chiese loro se per caso avessero visto la mora, Chris le disse che l’aveva vista dirigersi verso i bagni.
Si mise a correre, aveva fatto quel passo di mettere da parte l’orgoglio, ed ora voleva solo vederla.
Entrò nel bagno, ci fù silenzio, pensò che Naya aveva sentito dei rumori e, non volendo essere disturbata e vista da nessuno, aveva fatto silenzio.
“sono io!” disse la bionda
Non trovò nessuna risposta, ma sentì il profumo inconfondibile della ragazza, sapeva che era li, sentì che iniziò a singhiozzare.
“Naya sono io, avanti apri!” continuò, mentre bussò in tutte le porte del bagno del teatro.
Sentì il rumore di una chiave nell’ultima porta, si avvicinò, la aprì. Vide Naya rannicchiata in lacrime… le fece una pena indescrivibile, solo in quel momento capì che davvero era stato troppo, non avrebbe mai voluto far soffrire così la ragazza. La vide così fragile, voleva solo abbracciarla per farla calmare.
Decise di sedersi affianco a lei, fecero silenzio per svariati minuti… aspettò che Naya si calmasse, sentiva il suo respiro che andava a scatti ed ogni scatto era un colpo al suo cuore, ogni scatto erano i passi che Naya stava facendo per reagire, anche se le mancava il respiro. Non ce la faceva più.
“sono una stronza!” disse
Naya non rispose… continuò a tenersi le ginocchia sul petto e a poggiarci il mento sopra, mentre ancora il suo respiro era frammentato.
La bionda non sapeva come fare per calmarla.
“scusa…. Sono un’idiota, onestamente non sò ancora come faccia a stare con me, davvero Naya!” si sentiva troppo in colpa e sentiva che forse non si meritava il perdono della ragazza. Mentre pensava tutte quelle cose vide che Naya nascose la testa tra le gambe e riprese a piangere. Hemo aveva il cuore a brandelli, non poteva più sopportare che la ragazza continuasse così, si girò, le sollevò la testa e la guardò.
“amore basta, mi stai uccidendo così, cosa devo fare per farti calmare?” le disse
Finalmente Naya prese fiato, smise di piangere fece un bel respiro e disse:
“mi hai detto che non sai come faccia a stare con te…. Bè io non posso fare a meno di te, non ce la faccio Heather, ho provato, ti giuro mi sono impegnata, ho pensato che dovevo creare questa sorta di indipendenza, perchè non sappiamo se staremo insieme tutta la vita, ma non ci riesco… mentre ero con Mark pensavo tutto il tempo a te perchè mi mancavi, stamattina mi sono svegliata e non vedendo il tuo viso ho iniziato la giornata piangendo, mi manca il respiro se non ti vedo o sento… lo so che non è una cosa molto normale o sana però…” non riuscì più a parlare perchè non aveva più fiato e ricominciò quel suo respiro frammentato. HeMo la guardò mentre pronunciava quelle parole e pensò che era la cosa più bella che una persona le avesse mai detto, ed il fatto che Naya glielo stesse dicendo in un momento di sofferenza per causa sua, era ancora più assurdamente bello, le vennero le lacrime agli occhi
“amore mio!” le disse mentre la sollevò da terra per abbracciarla forte, piansero tutte e due, ad un certo punto si guardarono e la bionda disse:
“sono una stronza!”
“sei un’orgogliosa del cazzo!” le disse Naya finalmente col sorriso.
Si baciarono finalmente, quel bacio che per tutte quelle ore le due avevano desiderato.
HeMo interruppe quel momento per guardarla negli occhi e dirle:
“Ti amo Naya ed anche per me è così” le diede un altro bacio
“si… ma tu riesci a nasconderlo meglio di me” disse la mora ridendo
Poi Naya prese coraggio e le disse :
“dobbiamo imparare a parlare , anche quando ci sono questi momenti difficili, tu non puoi dire la tua e scappare, lasciandomi sempre senza parole” mentre teneva la sua fronte incollata a quella dell’altra
“lo so…” le rispose la bionda
“è una cosa che mi spiazza sempre, e mi fa incazzare terribilmente!” le disse la mora, mordicchiandole il labbro superiore, per addolcire quelle parole.
“mi impegnerò, te lo prometto” le rispose.
Si diedero un altro bacio, Hemo le asciugò le lacrime e disse
“sei pronta a tornare?”
“si. “
………………………………………………………………
 
“Signore e Signori da questo pullman in partenza per Phoenix stà per cominciare….. iiiiiil Glee Touuuuuur!!!!”
Chris aveva monopolizzato il microfono del pullman, era il più piccolo, ma di certo non il più timido, e sicuramente era tra i più gasati! L’atmosfera era delle migliori, c’era la giusta adrenalina. HeMo e Naya avevano fatto pace, le mie amiche erano serene e questa cosa tranquillizzava anche me.
“ora dai il microfono a me ragazzetto!” presi in giro Chris che si era voluto sedere nella prima fila del pullman con me, ed iniziai a ricordare ai ragazzi alcune cose fondamentali. Mi alzai per farmi vedere da tutti!
“allora ragazzi mi raccomando, per tutto il tour non voglio vedere gente la mattina con le occhiaie perchè ha fatto tardi in giro per locali, non voglio sentire: sono senza voce perchè ho cantato ed urlato tutta la notte….” Fui interrotto dalle urla euforiche generali, tra le tante sentii HeMo che urlò:
“avantiiiii nemmeno Shuster rompe le palle così suuuuuuuu!!!”  e lì tutti a ridere.
“ragazzina bionda sono serio! E voglio che giriate tutti con un foulardes, seppur leggero, al collo per proteggere la gola… so che vi esaspero con questa cosa della protezione ma è importante! Per esempio è una cosa che HeMo non fà mai, quindi facciamo una campagna per aiutare Heather Morris a proteggere la voce.!” Urlai
“ma ho caldo!!!” rispose
“si HeMo copriti su e scopriti giù è meglio!” urlò Mark scatenando le risate di tutti, soprattutto i ragazzi.
“dovresti coprirti la testa tu! Se prende freddo il criceto che ti gira nel cervello si ferma!” rispose la bionda, scatenando l’urletto delle ragazze nel pullman.
Mark si alzò dirigendosi verso la postazione dove stava HeMo, ovviamente vicino a  Naya, e disse
“ah ah ah noooooooooo amooooreeeee!!” e abbracciò HeMo che rise insieme a lui.
Bene …il clima è quello giusto, pensai!
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Eravamo arrivati alla prima data, l’arena era piena, le prove erano andate meravigliosamente, i ragazzi erano molto concentrati e preparati, avevamo provato tanto. Prima di iniziare li chiamai tutti per il nostro rito scaramantico e dissi:
“ci siamo ragazzi! Cantiamo per questa gente che è venuta a vederci e ci ama, ma cantiamo anche per tutti noi! Come già sappiamo fare!” dissi
Prima che ci dividessimo mi avvicinai a Naya e la abbracciai
“La mia Nay Nay spaccherà stasera! Sicuro!!!” e le diedi un bacio
Mi strinse forte e mi disse:
“ti voglio bene Stè”
“Anche io tesoro”
Salii sul palco e dalla mia posizione avevo una visione totale di tutto, feci la prova microfono per verificare se tutti mi sentivano in cuffia, ero anch’io molto agitato, ma era la giusta tensione che ci voleva per lo spettacolo.
Iniziò Don't Stop Believin' e ci fù un boato nell’arena! Il pubblica era incredibile e nei ragazzi vedevo una luce particolare nei loro occhi!
Andò avanti tutto perfettamente, Lea era una performer incredibile e anche gli altri riuscivano a tenere testa abbastanza bene.
Fino a che non iniziai a suonare  le note di Faithfully… Lea e Cory dovevano iniziare a cantare davanti a delle quinte chiuse, vidi che avanzarono mentre facevo l’intro, avevo davanti Cory che aveva un viso terrorizzato, mi guardò, e mi fece cenno col dito sull’orecchio, come per dire che le sue cuffie spia non funzionavano e non sentiva niente, mi gelai inizialmente, poi le feci cenno di togliersi le cuffie per sentire almeno come veniva fuori in sala e magari prendere la nota da li, prima avevano fatto la coreografia di Jump e si erano sbattuti, saltellando da una parte all’altra, dovevano essersi rotte in quel momento pensai. Cory sempre più impanicato mi faceva cenno che non sentiva, era la canzone che faceva più paura al ragazzo per questo non riusciva a concentrarsi. Feci un respiro profondo, allungai l’intro e dissi al microfono dove potevano sentirmi i ragazzi:
“Lea avvicinati delicatamente a Cory e digli di muovere la bocca, canto io al suo posto.” Lea fece cenno di si con la testa senza guardarmi e si avvicinò a Cory improvvisando una piccola coreografia, poi dissi
“preparate delle cuffie spia di riserva subito!” ed iniziai a cantare la parte di Cory:
Highway run into the midnight sun
Wheels go round and round
You're on my mind

 
Vedevo che Cory muoveva la bocca e camminava verso Lea… tutto ok… mi dissi… la gente non se ne accorgerà stai andando alla grande… continuavo a ripetermi per darmi coraggio. Lea continuò la sua strofa ed insieme cantammo:
 
They say that the road
Ain't no place to start a family
Right down the line it's been you and me
And loving a music man
Ain't always what it's supposed to be

 
E poi ancora:
 
I'm forever yours
Faithfully

 
Ok ce l’avevo fatta, ma dovevo ancora fare una cosa…. Mentre partì l’assolo della chitarra dissi immediatamente a Lea di avvicinarsi a Cory e dirle di uscire a fare il cambio delle cuffie, la cantante con una freddezza impressionante si avvicinò a lui e vidi Cory che usciva dal palco mentre i ragazzi facevano il coro sulla chiusura della canzone. Pregai che Cory rientrasse in tempo per fare il suo pezzo in Any Way You Want It, vedevo gli sguardi terrorizzati dei ragazzi mentre facevano il coro. Arrivò lo stacco ed il cantante ancora non arrivava… i ragazzi iniziarono:
Any way you want it
Thats the way you need it
Anyway you want it

 
Mi preparai al peggio e mentre stavo per cantare entrò con un tempismo perfetto Cory dal lato del palco:
 
She loves to laugh
She loves to sing
She does everything
She loves to move
She loves to groove
She loves lovin' things

 
Felice e carichissimo, mi guardò e sorrise. Io mi rilassai e sorrisi a Cory… i ragazzi a turno mi guardarono increduli e felicissimi. Mi ricordo che pensai: Lea Michele ti adoro!!!
 
Appena finito il concerto ed i saluti mi precipitai ad assicurarmi che Cory non avesse avuto un infarto per quello che era successo. Mi vide da lontano e mi venne incontro per abbracciarmi dicendo:
 
“grandeeeee!!!! “
Sorrisi e le dissi: “tutto bene? Sei ancora vivo?” stringendolo forte
“si si! Adrenalina pura!!!” mi disse come se avesse appena vinto una partita!
Cercai Lea perchè la volevo ringraziare, la vidi che commentava insieme a Dianna quel momento, con una risata quasi isterica, come mi vide si precipitò verso di me e mi saltò in braccio:
 
“Dio mio, Dio miooooooooo” mi urlò di gioia.
“sei stata una grande, senza di te non avremo potuto fare niente!” le dissi con ammirazione.
“sei un’artista incredibile Lea Michele” le scompigliai i cappelli.
“e tu sei un maestro di una professionalità incredibile Stefano! Sei un esempio per me!” mi disse
“E’ stato solo culo!” le risposi.
Continuai per il corridoio e vidi HeMo che incrociando il mio sguardo iniziò ad inchinarsi muovendo le braccia da su verso giù come in segno di venerazione.
“ah ah ah smettila!” le dissi
“sei un mito!” mi disse saltandomi addosso!
La sera festeggiammo, tutto sommato era andata bene, io ero talmente euforico che non mi ricordai più di sgridare i ragazzi perchè cantavano a squarciagola o sgridare HeMo perchè non proteggeva la voce. Me ne fregai di tutto!
 
……………………………………………………………………………………………………………………………….
 
Ciao ecco aggiornato il capitolo, spero vi piaccia…. Ho un po’ di dubbi su alcune cose… però vabbè spero riusciate a fare almeno una lettura scorrevole.
 
Grazie alle persone che scrivono sempre almeno due righe. E’ importante per me il confronto.
Baci
E.
  
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