Serie TV > Teen Angels
Segui la storia  |       
Autore: Flaqui    02/06/2011    3 recensioni
Questo è il modo in cui funziona: Sei giovane finchè non lo sei più. Ami finchè non smetti. Provi finchè non puoi più farlo. Ridi finchè non piangi. Piangi finchè non ridi. E tutti devono respirare fino al loro ultimo respiro.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Capitolo 13
I can't be your hero, baby...

 


 (Jasmine)

 

Sono una principessa e vivo nella torre più alta di un castello, in cima ad una montagna talmente alta che è sempre coperta di nuvole.
Il perfido Frisco mi tiene rinchiusa in questa torre.
Nessuno riesce a sconfiggerlo.
Molti giovani valorosi tentarono di trasformarsi in eroi per affrontare il malvagio Frisco.
 

La scritta lampeggiante del bar era rotta.
Si illuminava a tratti, alternando intere ore di fioca luce a pochi minuti di vero splendore.
Molto spesso si chiedeva se anche lei non fosse così, intermittente.
Cattiva. Buona. Cattiva. Di nuovo buona. Di nuovo cattiva.
-Non è che per caso stai cercando di ricattarmi?- chiese dondolandosi avanti e indietro sullo sgabello –E poi non dovrei parlare con te, dopotutto sei molto cattivo-
La ragazza fece un sorriso malizioso che l’uomo ricambiò con sicurezza.
-Si?- chiese sorridendo e avvicinandosi impercettibilmente a lei -Davvero? So che ti piace Luca. E lui è uno dei nostri…-
-E questo chi te lo ha detto?- La brunetta abbassò gli occhi per un secondo, arrossendo violentemente, poi rialzò lo sguardo e dopo essersi accertata che nessuno fosse a portata d’orecchio, si avvicinò e si lasciò scappare un - Non è che lui ti ha detto qualcosa di me?-
Charlie sorrise, infido.
-Io…- mormorò lui abbassando il tono della voce –io so tutto bambolina…-
Con fare di chi sa il fatto suo le pizzicò affettuosamente il naso e tornò a sorriderle.
L’aveva fatto un sacco di volte, prima. Era bravo a convincere le persone,e sapeva benissimo che continuare a sorridere era una parte importantissima del farsi amico qualcuno.
-E tu che cosa vuoi? Che ci fai qui!-
Luca, appena entrato nel bar, si era gettato contro l’indesiderabile intruso, e lo aveva letteralmente preso per il colletto della camicia, trascinandolo via di peso.
L’altro alzò le mani, come a volersi arrendere a tale improvviso attacco, mentre il suo sorriso beffardo, ancora rivolto verso Tefi, persisteva.
-Ma come sei geloso!- rise poi di gusto.
 
Come ogni principessa anche io sogno che un giorno un eroe riuscirà a sconfiggere
il cattivo e mi libererà.
L’unica speranza è che l’eroe che aspetto esista davvero e che non tardi a venirmi a salvare.

 
-Qui non c’è il tuo amore, l’Angelo Rosso!- esclamò Tacho, sentendo i passi di Jasmine che si avvicinavano al divanetto dove si era sdraiato.
-Io non cerco l’Angelo Rosso. Cercavo te. Per farmi perdonare. Tesoro io lo so che ho sbagliato, che ho fatto male e sono stata troppo impulsiva. Ho detto cose che non dovevo dire, però è stata la rabbia del momento, per la tua gelosia. Sono venuta qui per chiederti scusa. Per favore tesoro, io amo solo te!- esclamò sedendosi accanto a lui e accarezzandolo –L’Angelo Rosso è solo un gioco, niente più-
Tacho si drizzò in piedi
–Ma dimmi che ti piace di lui?-
-Ma è il fatto che è un supereoe!- esclamò lei sorridendo.
-Ma non lo conosci!- protestò Tacho.
-Ma a maggior ragione! Perché posso immaginarmi qualsiasi cosa!-
-E quindi ti piacciono i supereroi…- provò a far quadrare il tutto lui.
-Ma non è che mi piacciono. Tutte le ragazze vorrebbero conoscere un supereroe, perché è alto, è bello, è forte… e sa volare. Ti può portare con lui- spiegò lei con il viso rivolto al soffitto e l’aria sognante.
Tacho sorrise.
-Ti va di volare?-
 
Un supereroe deve affrontare il male. Essere forte, valoroso, deve avere il coraggio di liberare la sua principessa.
Le fiabe, le storie dei supereroi  sono come un rifugio in cui la vita è più facile. Nella vita reale, nessuno è così forte, ne tanto coraggioso, ne incredibile.

 
Quel giorno “Feli”, aveva chiesto al capo una serata libera, usando come scusa la necessità di far visita alla sua adorata cugina “Justina”, e dopo averla ottenuta era scappata nell’unico posto in cui si sentiva in pace con se stessa.
Al cimitero.
Comunque in assenza della cuoca di casa, rimaneva in dubbio chi dovesse preparare la cena. Dopo vari litigi, proposte e tentativi di svignarsela, soprattutto da parte di Nacho che ormai si era praticamente trasferito a vivere lì, i ragazzi avevano mandato Nico in cucina e le ragazze avevano mandato Cielo.
Non era stato una coincidenza forzata o organizzata, anzi, puramente casuale ma, le conseguenze di tale incontro furono tali da far desiderare a tutti che non fosse mai avvenuto.
Cielo, carica di vassoi era andata a sbattere contro Nico, facendo rovesciare il contenuto dei piatti, non che opera culinaria di altissimo livello. La sua reazione, perciò non ostante piuttosto esagerata, era in un certo senso giustificabile.
-Per l’amor di Dio! Nicolas fai attenzione! Insomma tutto quello che tocchi…- la donna interruppe il suo sfogo quando notò l’espressione seria sul viso di lui.
Poi, perplessa e confusa dal fatto che non si fosse ancora scusato e soprattutto non ci avesse ancora provato, attese a bocca serrata una sua reazione di ogni genere.
Ma l’uomo si limitò a raccogliere le posate e a passare lo straccio sul pavimento sporco, in assoluto silenzio.
-Permesso- chiese poi con freddezza.
-Che cosa hai ora?!- sbottò Cielo –Se è così che tratti le persone che dici di amare!-
Nicolas la guardò negli occhi e per la prima volta in vita sua nel suo sguardo non c’era traccia di dolcezza, allegria o di amore.
Era vuoto.
-Ma io non ti amo-
 
Dietro la maschera i supereroi sono fragili come ogni essere umano. Quando la maschera cade il supereroe può apparire imperfetto.
In verità il supereroe non è vero.
Io spero che a salvarmi non sia un supereroe.

 
-Me ne vado, me ne vado subito!- urlò Charlie mentre Luca lo sbatteva, letteralmente dal bar.
-Cosa vuoi da lei?- gli chiese in un sussurro colmo d’ira, mentre le sue mani, ancora inesorabilmente strette lungo la sua gola, non accennavano a lasciarlo.
-È tutta tua, tranquillo, rilassati!- sorrise beffardo lui.
-Sparisci!-
L’uomo ghignò un ultima volta, poi si volse, facendo capolino dalla porta d’ingresso del locale e salutò allegramente la ragazza, che chiusa in un silenzio rassegnato e scocciato al tempo stesso, aspettava l’inesorabile predica da parte di Luca.
-Ciao Tefi!-
-Ciao Charly!- rispose ella di rimando soffiandogli un bacio.
-Ciao. Ciao! CIAO!- urlò Luca, fino a che la figura indesiderata sparì dal locale.
-Quel tipo è gentile, non capisco perché  lo tratti così male!- esclamò lei, mentre il ragazzo si sedeva sullo sgabello di fronte al suo.
-Per te-
-Grazie, ma so difendermi da sola!-
-No, da lui no! Voglio proteggerti io!-
La ragazza lo guardò indecifrabile.
-Tefi…-
Ed eccola, la predica in arrivo. Tefi alzò gli occhi.
-Quando ho conosciuto Franka, vedevo in lei una donna meravigliosa. La credevo piena di magia e lei mi regalava una vita, mi prometteva cose che alla fine, passato il tempo, ho capito che erano un inganno. Ci sono cascato in pieno. E così mi sono rovinato la vita-
-Comunque guarda che lui non mi ha chiesto niente!- chiarii lei.
-Non ancora. Però cercheranno di raggiarti, troveranno il tuo punto debole, cercheranno di mostrarti un mondo attraente. Ma questo mondo, mettitelo bene in testa, non esiste-
 
Ora spero che a salvarmi non sia un supereroe, ora penso che dalla mia prigione mi salverà una persona reale.
Qualcuno senza poteri speciali che mi verrà a prendere per la mano.

 
Due ragazzi camminano velocemente per strada.
Fa caldo. Tanto caldo.
La così detta “settimana del deserto”, così come l’hanno chiamata anche i meteorologi, ha colpito anche Parigi alla fine.
La ragazza sbuffa profondamente, passandosi una mano sulla fronte, bagnata dal sudore.
Sono in fila da ora ormai.
Il negozio, non ostante il caldo è strapieno.
-Con questo caldo non ci sarà nessuno in giro, no?- esclama sarcastica lei, rinfacciando al suo amico la frase dettale poco prima per convincerla ad uscire e a lasciare la bellissima frescura del condizionatore.
-E chi se la aspettava tutta questa gente?- risponde lui, guardandosi attorno impaziente –E dopo tutto ne vale la pena, no?-
Francesca fa roteare gli occhi.
-Dai un altro po’ e tocca a noi! Non posso credere che stiamo per conoscere Carla Bruni!- esclama Simon per l’ennesima volta –Hai portato il Cd da fare autografare, vero?-
-Si- risponde la bionda, per l’ennesima volta.
Ed è in quella occasione, stipata in un centro commerciale, in mezzo a migliaia di persone, tutte  in fila per conoscere la loro star preferita capitata lì per caso, che Francesca ascoltò per la prima volta “El ciel en una cambre”
Fu questo il ricordo che le venne in mente quando vide Simon, chiuso nella sua depressione, gettato sul letto, mentre ascoltava musica triste.
Per una volta non lo punzecchiò.
Per una volta lo capiva.
Capiva come ci si sentiva ad essere la seconda scelta. Così si limitò ad abbracciarlo,  senza cercare di confortarlo o di rassicurarlo, solo cantando sommessamente con lui le parole di quella splendida canzone che aveva rubato loro il cuore.
“Quando sei qui con me
Questa stanza non ha più pareti,
ma alberi, alberi infinti…
E se tu sei vicino a me
Questo soffitto viola non esiste più
Io vedo il cielo sopra di noi
Che restiamo qui…
Come se non ci fosse più niente,
più niente al mondo…”
 
Una persona vera, che mi proteggerà e si lascerà proteggere.
Quando tutti i supereroi avranno fallito, qualcuno mi abbraccerà.

 
-Che cosa?- Cielo rimase scioccata, per un secondo, convinta che le stesse facendo uno dei suoi stupidi scherzi, e che da un momento all’altro si sarebbe messo un buffissimo naso da clown e sarebbe scoppiato a ridere.
-Io amo la Cielo che è entrata nel portale, quella che è uscita è un'altra-
La donna rimase congelata, chiusa in un silenzio che urlava, mentre dentro e fuori di sé tutto girava incessantemente, fino allo sfinimento.
-Quella che è uscita è un inverno e fa già troppo freddo in questa casa per… per stare insieme. Vuoi stare da sola? Stai pure da sola…-
Quanti secondi erano passati?
Due, tre, quattro, cinque.
Li contava, un sospiro dopo l’altro.
Secondo dopo secondo, sempre più velocemente.
Non poteva essere vero.
Stava scherzando.
Nico raccolse gli ultimi resti dei panini dal pavimento e scostandola delicatamente lasciò la cucina. Lasciandola lì.
Sola.
 
E alla fine si, mi salverà una persona imperfetta, senza superpoteri, mi prenderà per mano e volando mi porterà lontano, molto lontano da questa prigione.
 
È incredibile che cosa si possa fare con un pizzico di fantasia e molto amore.
Sfrecciano nel cielo, alto e pieno di stelle.
-Guarda, guarda!- esclama lui indicando un punto lontano -Vedi laggiù in fondo?-
Jasmine asserisce e ride deliziata.
Stesa sul divano, con il braccio teso in avanti, accanto a Tacho.
In fondo bastava poco per essere felice con il suo supereroe accanto.
 
 

 

Angolo Autrice
 

Giorno! <3
Da quanto tempo, non ci sentiamo mie care!
La colpa è mia, lo so ma questo capitolo l'ho dovuto riscrivere parecchie volte, la prima era troppo melodrammatica, la seconda non entrava in collisione con il mio solito stile...
Va bho, stile, diciamo modo di scrivere...
Comunque ora avrei bisogno di un piccolo consiglio, anzi due, e spero che voi possiate aiutarmi...
1) allora, avevo intenzione di pubblicare una nuova storia, e fra le migliaia di idee strambe, dovute anche dalla grossa insolazione che mi sono beccata, ne ho scelte due. il punto ora è che non riesco a decidermi...
Lancio dunque un appello, aiutatemi, please!
La prima è una storia fantasy, l'altra è una sorta di spin off, parla della vita reale degli attori, di cosa fanno fuori dal set e delle verie coppie che si sono formate.
Quindi... Votate!
2) Nel prossimo capitolo vorrei inserire una piccola introduzione, un pò drammatica a dire il vero, su Francesca, perchè rifletteteci, cosa sapete davvero di lei? Nemmeno io so ancora chi sia, perchè il suo personaggio mi è letteralmente sfuggito di mano, prendendo vita propria e diventando da piccola comparsa ad una delle protagoniste. Comunque l'alternativa è un pezzo su Simon dallo psicologo, che ammettiamolo, fa più ridere.
DUnque scegliete voi, Francesca o Simon? Tragedia o Psicologia?
Besito <3
Fra


 

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Teen Angels / Vai alla pagina dell'autore: Flaqui