Titolo del capitolo: A: Aura
Autore: reine_duvet
Fandom: Final Fantasy VIII
Personaggi: Irivine Kinneas, Selphie Tilmitt
Genere: Introspettivo, romantico, fluff
Rating: Verde
Avvertimenti: What if..?, OOC
Conteggio parole: 200 secondo il contatore di fiumidiparole
Note: scritta per l'iniziativa di maridichallenge, prompt "A"
Ho sempre voluto scrivere qualcosa su FF, sono rimasta indecisa fino all'ultimo se sul capitolo VII o il VIII, alla fine mi sono decisa per Selphie e Irvine, quei due adorabili sciocchini. Il titolo della raccolta fa schifo, lo so.
Tra l'altro, è da tantissimo che non scrivo vere e proprie fanfiction -e quindi la challenge è capitata a fagiolo. Anche tutti i prossimi 25 capitoli saranno doppie drabble, tutte incentrate sull'analisi di Selphie ed Irvine.
E finalmente uso il journal in modo decente, invece di caricarci roba originale e non linkare. Com'è questo primo capitolo? Diciamo che Aura era la mia magia preferita -chissà perchè xD
Il feedback è sempre apprezzato, ringrazio in anticipo le anime pie che commenteranno o aggiungeranno la storia alle seguite. Cheers ;)
* *
Aura mandava sempre Irvine su di giri, soprattutto se a castarla era
Selphie.E in quel momento, con un Molboro ridotto peggio di un colabrodo ai piedi e gli effetti della magia ancora in corpo, si sentiva terribilmente elettrizzato.
Avrebbe potuto correre per miglia senza provare fatica, sarebbe riuscito ad affrontare da solo un altro paio di mostri arrabbiati e puzzolenti… invece gli occhi gli scivolarono su Selphie e la sua espressione stanca.
-Non mi sento molto bene.-, gli aveva detto quella mattina, ma lui non ci aveva dato particolarmente peso –roba da femmine, no? Probabilmente aveva solo bisogno di un abbraccio.
Però anche durante il combattimento gli era parsa fuori forma. Roba da femmine, sì.
Le si avvicinò e con un sospiro la sollevò di peso.
-Ehi!-, protestò lei cercando di divincolarsi debolmente, -Che fai?-
-Ti riporto al garden.-, fu la risposta divertita.
Insomma, aveva gli straordinari effetti di Aura a rinvigorirlo ed invece di divertirsi un po’ trasportava sulle spalle uno scricciolo così leggero che non gli sembrava nemmeno di averla con le braccia allacciate al suo collo.
-Perché tutta questa gentilezza?-, il tono di Selphie era dolce, riconoscente.
-Mmh, oggi mi sento magnanimo.-
O forse aveva solo bisogno che la fatica gli placasse i bollenti spiriti, chissà?