Dunque,
due parole prima di lasciarvi alla storia vera e propria e al giudizio
della
giudicia (si vabbè sorvoliamo sulla ripetizione
xD): è solo un appunto
sugli avvertimenti, infatti la mia storia conta di 570 parole circa,
cioè 70
parole in più di una Flashfic, quindi secondo i canoni
dovrei inserire
l'avvertimento One-shot, tuttavia mi sembrava un po' cortina per essere
una
One-shot, quindi ho deciso di inserirli entrambi.
Ah,
giusto: "I personaggi non sono miei
ma di mamma Row e niente è stato scritto a scopo di lucro".
Detto
ciò, buona lettura :D
R.
Ero
sola, eravamo insieme.
Eravamo
insieme, tutto il
resto del tempo l'ho scordato.
(Walt
Whitman)
Ero sola quando ti vidi per la prima volta: era primavera e tu come un principe delle favole babbane, eri sul tuo cavallo bianco, e portavi con te quell’altra ragazza, la guardavi come se fosse per te la cosa più bella e più importante del mondo. Quando ti girasti per caso verso di me, il mio cuore mancò un battito, nonostante lo sguardo di disprezzo che mi rivolgesti.
Ero sola quando,
affacciata alla finestra della mia camera, ti spiavo di
nascosto mentre passavi davanti a casa mia, sempre a cavallo, sempre
con quella
ragazza.
Ero sola quando fui sorpresa da mio fratello a guardarti, e quando lui per puro dispetto ti affatturò.
Ero sola, senza
più nessun vincolo con la mia famiglia e libera
dall’oppressione di mio padre, quando trovai il modo per
legarti per sempre a
me.
Ed ero sola quando attuai il piano: l’Amortentia era lì pronta, in casa mia, e non mi ci volle molto tempo o fantasia per convincerti a bere qualcosa in quella calda giornata d’estate.
Eravamo
insieme quando decisi di scrivere una lettera a
mio padre annunciando la
mia decisione, ormai presa, di andarmene via con te.
Eravamo
insieme quando, timorosa di salire su un cavallo,
mi sorridesti
incoraggiante per la prima volta e mi aiutasti a salire davanti a te,
come se
fossi stata la principessa di una di quelle fiabe babbane che mio padre
tanto
detestava.
Eravamo
insieme in quell’autunno a Londra: non
ci conosceva nessuno, e potemmo
sposarci in gran segreto, senza che nessuno dei nostri sapesse niente,
coronando il mio sogno d’amore.
Eravamo
insieme e tutto il resto del tempo - le angherie
di mio padre, la
brutalità di mio fratello, …
- l’avevo scordato, ero riuscita a
rimuoverlo.
Eravamo
insieme quando, dopo aver fatto l’amore
per la prima volta, io piansi per
il senso di colpa di averti soggiogato a me con la magia e tu mi
consolasti
credendo che le lacrime fossero dovute ad un dolore molto
più fisico.
Eravamo
insieme quando, dopo un anno di matrimonio,
scoprii di essere incinta e tu
dicesti di essere l’uomo più felice della terra:
allora piansi di nuovo e
decisi di smetterla con tutte quelle bugie.
Eravamo
insieme quando, benché
l’Amortentia funzionasse ancora un po’, ti
confessai
quello che avevo compiuto, sperando che avresti capito, sperando che ti
fossi
almeno un po’ innamorato di me sul serio nel frattempo,
sperando che, almeno
per amore del figlio che portavo in grembo, non mi avresti abbandonata.
Eravamo
insieme quando mi urlasti contro tutto il tuo
disprezzo, e, prendendo
tutte le tue cose, te ne andasti via da me, per sempre e
definitivamente,
lasciandomi di nuovo sola.
Ero di nuovo sola,
incinta di un figlio che non volevo più, che mi ricordava
continuamente di te, che mi ricordava continuamente i miei sbagli. Fu
allora
che presi la decisione di non usare più la magia.
Ero
di nuovo sola quando, in pieno inverno, ormai
prossima al parto e senza
più un soldo, bussai alla porta di un orfanotrofio a Londra
e venni accolta.
Ero
di nuovo sola quando, nel momento del parto,
senza sapere bene cosa dovevo
fare, mi fu intimato di stare tranquilla in attesa della levatrice, che
arrivò
troppo tardi per salvare me.
Ero di nuovo sola quando, in punto di morte, guardai mio
figlio e in lui
riconobbi suo padre: l’immagine del mio grande amore fu
l’ultima cosa che vidi
prima di scivolare, esausta, nel sonno eterno.
Piccolo
angolino buio dell'autrice:
Come
già scritto nell'introduzione questa storia ha partecipato
al "Mythological
Creatures Contest" di elelele, classificandosi sesta -
chiaramente
dire sesto fa più figo che dire ultima, però non
mi lamento visto il punteggio
alto che ho comunque ottenuto. :D -
Sono comunque soddisfatta del risultato perché, come ho
detto anche alla Giudicia,
per essere il mio primo contest ho avuto un buon punteggio. u.u
Ora
basta blaterare, lascio il pacchetto, il giudizio e poi bon :D
Rima.
Pacchetto
Basilisco:
Citazione:
"Eravamo insieme, tutto il resto del tempo l'ho scordato" (Walt
Whitman)
Stagione:
Inverno
VI
classificata:
Ero sola, eravamo insieme di Rima_
Grammatica e ortografia:
10/10
Grammatica
perfetta in questa flash, perché penso che sia
più una flash che una shot. Non
ci sono errori di battitura, né di punteggiatura, i tre
punti di sospensione
sono stati utilizzati solo una volta e sono stati usati alla
perfezione. Un
piccolo appunto è dato dal fatto che, se la parola che segue
non incomincia con
la a, non si usa ad ma semplicemente la a.
Stile
e
Lessico:
9/10
Semplice
e scorrevole, anche lo stile è perfetto, un po' pragmatico
per la presenza di
punti fermi a presenza costante che frammento la lettura. I capoversi
sono
molto ben strutturati e il lessico è perfetto per il
personaggio che hai
trattato.
Originalità:
8/10
Ho
letto davvero pochissime storie per questo personaggio che, a mio
avviso, è
molto interessante e tutte trattano dell'innamoramento forzato e del
successivo
abbandono di Tom Riddle ed è per questo che non hai preso il
punteggio massimo.
IC:
10/10
L'IC
è perfetto. Merope è perfettamente caratterizzata
nella sua tristezza e nella
misera condizione di vita che ha avuto per colpa della famiglia. Tom,
anche se
presente solo sullo sfondo della storie, è anch'egli ben
caratterizzato nella
sua decisione di abbandonare moglie e figlio.
Utilizzo
degli
elementi facoltativi:
2.5/5
Avresti
sicuramente potuto utilizzare meglio gli elementi facoltativi. La
citazione è
stata usata nel testo e ha una valenza notevole, per quanto riguarda la
stagione ha solo fatto da sfondo alla vicenda mente sarebbe potuta
essere
citata maggiormente. Poi hai usato solo parte della citazione e questo
ha
influito parecchio sul giudizio. In sintesi avresti potuto dare una
valenza
maggiore alla stagione e avresti potuto utilizzare interamente la
citazione.
Gradimento Personale: 5/5
Sarebbe
riduttivo dire che mi è piaciuta davvero. Merope Gaunt
è un personaggio davvero
molto trascurato e nelle fic è quasi sempre presente
solamente come madre di
Voldemort. Mi è piaciuta molto la divisione in paragrafi fra
la solitudine e la
felicità, sempre oscurata dal dolore di mentire al marito,
di Merope. In sintesi
una storia molto piacevole e ben scritta.
Totale: 44,5/50