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Autore: Mione_    28/02/2006    32 recensioni
“Ciao, scusa…” disse mentre con l’indice picchiettava leggera la spalla del giovane per richiamarne l’attenzione “Io e i miei amici volevamo sap…” ma le altre parole le morirono in gola quando il ragazzo si voltò ed Hermione potè finalmente vederlo in faccia. Rimase a bocca aperta, sgranando i grandi occhi castani per la sorpresa e l’incredulità, la mano destra ancora a mezz’aria. Due freddi occhi grigi la fissavano, increduli e sorpresi quanto i suoi, mentre il ragazzo faceva un passo indietro per squadrarla da capo a piedi, quasi a volersi assicurare di non aver avuto una visione. “Granger” proferì infine “Che cavolo ci fai qui?” chiese in tono freddo, sgarbato, anche se una sottile nota di curiosità si poteva notare nel tono. La fissava, serio, con i freddi occhi grigi indagatori, assumendo il suo solito atteggiamento superiore e la solita espressione beffarda “Cosa diavolo ci fai tu qui” rispose indignata Hermione, restituendogli lo sguardo freddo e indagatore “Malfoy” Piccoli spoiler del 6° libro e un Draco meno Serpeverde del solito.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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Erano i primi di agosto ed Hermione era ormai in vacanza da qualche giorno in un paese della Cornovaglia sul mare, assieme ai suoi amici babbani.

Dopo gli ultimi eventi successi a Hogwarts aveva bisogno di stare per un po’ fuori dal Mondo magico. D’altronde sapeva benissimo che anche a Harry e a Ron avrebbe fatto bene restare un po’ da soli.

Dal canto suo, Hermione era ben felice di passare un mese da completa Babbana, come una volta, lasciandosi alle spalle bacchette, calderoni e libri di magia. E poi quel mese le serviva proprio, per potersi rilassare e pensare con calma al suo futuro.

Già, perché a settembre Hermione non sapeva se sarebbe tornata a Hogwarts per frequentare il suo settimo e ultimo anno. D’altronde dopo quello che era successo non si sapeva nemmeno se l’anno successivo la Scuola di Magia e Stregoneria avrebbe riaperto. Senza contare il viaggio che Harry aveva deciso di intraprendere e, naturalmente, né lei né Ron avevano intenzione di lasciarlo partire da solo.

L’invito della sua migliore amica Simone, a trascorrere con lei e un gruppo di vecchi amici il mese di agosto in un appartamento al mare, senza genitori, era capitata a proposito ed Hermione aveva accettato subito, anche se l’ultima settimana del mese l’avrebbe passata con i genitori nella loro casa di campagna.

Simone era l’unica a sapere la verità su Hermione e quando la ragazza aveva saputo dell’anno che l’amica aveva passato non aveva esitato ad escogitare qualcosa per farla distrarre.

Ed Hermione doveva ammettere che Simone c’era riuscita perfettamente: erano arrivati al paese solo da due giorni e già si sentiva più serena e rilassata.

Quella sera aveva anche trovato la voglia di unirsi al gruppo ed andare a ballare in spiaggia, dove era stato allestito un discopub occasionale per tutta la stagione estiva.

 

Erano giunti in spiaggia da pochi minuti e si stavano guardando intorno, indecisi sul da farsi, frastornati dalla confusione e dalla musica, le ragazze con i sandali in mano e i ragazzi imbronciati, per nulla contenti di essere stati trascinati lì, invece che restare a casa a giocare con la playstation.

Decisero di andare verso la struttura di legno che fungeva da bar, dove sembrava che ci fosse meno gente e rumore, sperando di trovare un tavolino dove accomodarsi.

Erano fermi a pochi metri dal casotto del bar, alla ricerca di un posto dove sedersi, quando Valery, ferma tra Simone ed Hermione, afferrò le amiche per un braccio, indicando con lo sguardo alle ragazze un punto imprecisato davanti a loro.

“Guardate lì” disse Valery a voce bassa, con meraviglia.

Hermione e Simone osservarono attente, ma l’unica cosa che appariva evidente ai loro occhi era il bar, dove un gruppo di ragazzi stava prendendo da bere, e un ragazzo, di spalle, poco distante da loro, che sembrava stesse osservando la situazione.

Simone ed Hermione si voltarono a guardarsi interrogative e poi la prima chiese a Valery

“Guardare cosa scusa? Mi sembra che non ci sia nulla di interessante davanti a noi…”

Nel mentre Hermione era tornata a osservare il ragazzo girato di spalle, era come se le fosse familiare, anche se non sapeva spiegarsi il perché.

“Come si vede che sei proprio innamorata Simone” ridacchiò Valery in risposta, guardando con la coda dell’occhio Samuel, uno dei loro amici.

“Mi riferivo a quel ragazzo davanti a noi, quello che Hermione sta fissando” ridacchiò nuovamente.

A quelle ultime parole Hermione si voltò verso Valery e arrossì per l’imbarazzo

“Non lo stavo fissando” disse imbronciata

“Ma certo Mio” le fece eco Simone, maliziosa

“Tu pensi solo al tuo Ron” la stuzzicò prima di tornare a fissare il giovane in questione.

Ronald è solo un amico” borbottò seccata Hermione, incrociando le braccia al petto offesa, tornando a guardare anche lei il ragazzo.

Valery ridacchiò e poi si rivolse all’amica

Simmy, non è che andresti a chiedergli se si unisce a noi? Mi sembra sia solo e mi sembra anche carino…” aggiunse guardandogli il fondoschiena.

“Ma come fai a dire che è bello anche di faccia, se gli vedi solo il didietro, per quanto promettente possa essere?” chiese perplessa Hermione.

“Sesto senso” ribattè Valery

“Allora ci vai Simmy?” voltandosi verso la ragazza più alta, guardandola con occhi speranzosi e supplichevoli.

Perché non ci vai tu, scusa?” replicò Simone.

“Piace a te mi sembra” constatò “ E poi Sammy non la prenderebbe bene” chiuse così la conversazione, vedendo il suo ragazzo avvicinarsi con gli altri.

Samuel, Luke e Manuel intanto avevano raggiunto le ragazze, incuriositi dal loro confabulare. Samuel sembrava abbastanza seccato da tutto l’interesse che davano al ragazzo sconosciuto.

Valery mise il broncio alle parole di Simone

“Ma a me piace…e mi vergogno ad andare lì a chiedergli come si chiama” piagnucolò

“Sai che io ci andrei, ma Sammy è geloso” rispose Simone, guardando il volto seccato del suo ragazzo.

“Però può andarci Hermione” sorrise all’amica

“Tanto a lei non interessa” guardandola ammiccando.

Hermione sgranò gli occhi

“No no no non se ne parla!” esclamò

“Io mi vergogno” ribattè decisa guardando le amiche.

Ma Valery non si perse d’animo

Dai Hermy, per favore! Ti prego, fallo per me…” si mise a supplicarla in tutti i modi, con Simone che le dava corda.

Nel frattempo i tre ragazzi cercarono invano di dissuadere le ragazze dal loro proposito e di andare via, fino a quando Hermione, esasperata, non accettò di andare dal ragazzo.

E va bene, ci vado!” disse infine esasperata.

“Ma mi devi un favore enorme Valery” le ricordò mentre si avvicinava al giovane.

“Grazie Herm!” rispose Valery felicissima

“Vai Mio!” le fece eco Simone incoraggiandola.

I ragazzi divennero sempre più imbronciati, soprattutto Samuel.

 

Mentre la distanza tra lei e il giovane diminuiva, Hermione lo guardò più attentamente e più lo guardava e più aveva l’impressione di conoscerlo meglio di quanto pensasse.

Giunta ormai alle spalle del ragazzo, che sembrava non essersi accorto di nulla, si fermò e prese un bel respiro, alzò la destra e

“Ciao, scusa…” disse mentre con l’indice picchiettava leggera la spalla del giovane per richiamarne l’attenzione

“Io e i miei amici volevamo sap…” ma le altre parole le morirono in gola quando il ragazzo si voltò ed Hermione potè finalmente vederlo in faccia.

Rimase a bocca aperta, sgranando i grandi occhi castani per la sorpresa e l’incredulità, la mano destra ancora a mezz’aria.

Due freddi occhi grigi la fissavano, increduli e sorpresi quanto i suoi, mentre il ragazzo faceva un passo indietro per squadrarla da capo a piedi, quasi a volersi assicurare di non aver avuto una visione.

Granger” proferì infine

Che cavolo ci fai qui?” chiese in tono freddo, sgarbato, anche se una sottile nota di curiosità si poteva notare nel tono.

La fissava, serio, con i freddi occhi grigi indagatori, assumendo il suo solito atteggiamento superiore e la solita espressione beffarda

Cosa diavolo ci fai tu qui” rispose indignata Hermione, restituendogli lo sguardo freddo e indagatore “Malfoy

   
 
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