Il mio sbaglio più grande.
Ora che ci sono dentro mi rendo
conto che innamorarsi di te non è poi così difficile.
Fino a prima non lo ritenevo
difficile, no. Lo ritenevo impossibile.
Tu, un ragazzo arrogante,
presuntuoso, orgoglioso, senza cuore! Com’era anche solo da prendere in
considerazione l’idea di provare qualche sentimento per te che fosse diverso
dall’odio, il ribrezzo, la rabbia?
Sai, vorrei continuare a pensarla
così.
Ora che il mio cuore batte forte
quando ti vede sono in un mare di pasticci.
Eh sì, perché mi sono innamorata
sul serio stavolta, e di un ragazzo che non mi degnerà mai di uno sguardo.
Lo sai? Tu mi hai messo nei guai,
I miei occhi sono isole dove non viaggi mai.
Ti ricordi l’anno della battaglia?
Ero innamorata del grande Harry Potter e continuavo ad aspettarlo. Tu per
questo non facevi altro che prendermi in giro, con le tue solite battutine che
mi facevano venir voglia di lanciarti un’Orcovolante seduta stante.
Poi, la notte della battaglia di
Hogwarts, qualcosa tra noi è cambiato. Non dimenticherò mai l’entrata trionfale
dei Mangiamorte, con Hagrid che teneva tra le braccia il mio grande amore. Non
lo dimenticherò perché in quel momento il mio cuore non si spezzò come avrebbe
dovuto fare.
La distanza aveva rovinato e
logorato il mio amore. Harry Potter apparteneva al mio passato.
E tu, qualche ora dopo, eri
abbracciato con i tuoi genitori nella Sala Grande, e mi guardavi.
Non so per quale scherzo del
destino io mi costrinsi a raggiungerti.
« Come stai? »
ti avevo chiesto, in un sussurro.
« Meglio, ora » mi avevi risposto, un po’ titubante.
E ti avevo abbracciato, sperando
che quello sarebbe stato il gesto che avrebbe fatto
crollare il muro invalicabile che c’era sempre stato tra di noi.
Illusa.
Bravo, forse più di me,
a ingannarmi senza
maschera,
ed io a fidarmi di te!
Per un po’ di tempo è stato così
veramente. Abbiamo iniziato a comportarci dapprima come due conoscenti, poi
come due amici, fino ad arrivare a volerci
bene. Ero diffidente, all’inizio. Insomma, possono due persone, dopo 7 anni
di puro odio, arrivare a volersi bene
in qualche mese, dimenticando tutto ciò che prima li ha attraversati? Me lo
continuavo a chiedere.
E per continuare ad illudermi, mi
rispondevo: “Evidentemente sì”.
Non mi ricordo bene poi cos’è
successo, ma un giorno mi hai baciata.
“Ho bisogno di te” mi avevi detto.
Avevo sentito le guance avvampare,
e nel contatto tra le nostre labbra avevo capito che qualcosa stava cambiando.
Avevo intuito che la fase dell’amicizia ormai riguardava il passato, e davanti
a noi si stanava quel lungo e tortuoso percorso chiamato amore. La cosa che mi era sfuggita era che solo per me quel
sentimento era davvero sentito, davvero forte.
È durato un flash: io mi ero
illusa di noi.
Ma con l'istinto di una donna oggi so chi sei!
Io mi ripeto sempre che da quel
giorno ho fatto uno sbaglio dietro l’altro.
Innanzitutto, ho deciso di giocare. Credevo di giocare con te, ma
in realtà ho giocato con i miei sentimenti.
E ho perso. Mi hai stracciata. E
questo mi fa arrabbiare, non immagini quanto.
Poi, una volta che mi sono resa
conto della trappola che mi hai teso, non sono stata abbastanza veloce da
scappare. Così, hai stretto le tue ragnatele attorno a me e mi
hai intrappolata. E non mi
lasci via di fuga.
Tutto questo ha portato allo
sbaglio più grande della mia vita. Mi sono innamorata di un Malfoy.
No, peggio.
Mi sono innamorata di Draco
Malfoy.
Mi sono innamorata di te.
E anche se so che è sbagliato, che
mi fa star male, che mi sta consumando quest’insano amore, se tornassi indietro
so per certo che rifarei tutto esattamente come prima.
Un gioco che non vinco mai: il mio sbaglio più
grande,
che rabbia che mi fai!
La trappola dei giorni miei sei: il mio sbaglio più grande,
ma che rifarei!
La cosa che mi fa sentire peggio,
credo, è che tu fai finta di nulla.
Avevo scorto dentro di te
un’anima, un cuore buono, ed io mi sono aggrappata a lui, credendo che il
ghiaccio che c’era prima fosse svanito. Mi sbagliavo.
Ne hai approfittato, vero? E non
poco! Avevi intuito che ormai avevi fatto breccia nel mio cuore. Così, quando
ti sentivi abbattuto, venivi da me a cercare conforto. Tra le mie braccia.
Ed io ti ho sempre accolto, perché
sentivo il tuo dolore, e per niente al mondo avrei voluto che tu stessi male.
Feriva anche me vederti sanguinante.
Pensavo che saremmo rimasti così
per sempre, ma alla fine, niente dura per sempre.
Perciò ora rimpiango di aver solo
anche pensato di poterti tenere al mio fianco per tutta la vita.
Di solito si impara dai propri
errori, no?
Magari un giorno mi deciderò ad
andarmene da te e di cambiare la serratura del mio cuore. Troppo ingenua sono
stata quella volta che ti ho consegnato le chiavi!
Dimmi, dimmi come stai;
sembri un angelo depresso, che non vola
Giuro
nelle lacrime che mi dai
« Ginny ».
Oh, no, eccola di nuovo, la tua
voce.
Ed ora che faccio? Dove scappo? Mi
guardo attorno, non c’è via d’uscita.
« Draco » dico, sperando con tutto
il cuore che non si fermi a parlare con me, non oggi, non adesso, mai.
« Ti va di venire fuori a cena
stasera? Vorrei parlare un po’ con te… » mi chiedi
invece.
Apro la bocca pronta per
risponderti, indecisa.
Digli di no, Ginny, digli di no!
Ma non mi lasci il tempo di
parlare.
« Passo a prenderti alle sette, va
bene? »
« Sì ».
Maledetto, maledetto, maledetto!
Sei sempre così, mai una volta che
pensi anche a me! Egoista, stupido,
egocentrico!
È durato un flash: io mi ero illusa di noi,
Ma non è giusto farne un dramma: tanto
so chi sei!
« Ginny, non abbuffarti in quel
modo, sembri tuo fratello » mi brontoli.
In effetti sto mangiando con una furia
inaudita, altro che Ron. Faccio paura. Noto che molti dei presenti mi guardano
allibiti, e pongo la forchetta.
« Qualche problema? » chiedi.
Sì, Draco. Sono stanca di perdere, sono stanca di giocare.
« Nulla » mormoro. « Tu, piuttosto? »
« Credo di voler andarmene per un
po’ dai qui » dici sottovoce.
E bump,
giù in fondo al pozzo, quello della tristezza.
« Come? Ma cosa dici? Stai
scherzando, vero?! » gli
domando alzando notevolmente il tono della voce. C’è il vuoto nel mio cuore, all’idea che lui se ne vada.
« Qui tutti mi guardano male, dopo
quello che ho… Fatto ».
Mi mordo un labbro. Dev’esser dura per lui conviver con il passato di
Mangiamorte. Quando tira fuori quel discorso mi sento come scivolata in un
burrone; non riesco a salire per dargli una mano.
Un gioco che non vinco mai: il mio sbaglio più grande,
che rabbia che mi fai!
Il vuoto sotto i passi miei, sei il mio sbaglio più grande,
ma che rifarei!
Una parte di me
dice: “Lascialo andare. Ti farà sentire meglio”.
Ma non l’ascolto. Quando mai le ho
dato retta? Da quando ti conosco, ben poco!
Mi avvicino a te e sussurro: « Non andartene. Resta. Resta per me ».
E prima di pensarci, prima di
ragionarci, ti bacio.
Un bacio lento, lieve, ma che
trascina con sé una miriade di emozioni.
L’ho agognato, sognato,
desiderato, sperato.
E poi, la strada da un bacio ad
una camera da letto è molto corta. Sto andando contro a tutte le mie idee,
tutti i miei presupposti di dimenticarmi di te, ma non posso fare altrimenti.
L’amore è irrazionale, l’amore è
terribile, l’amore ragiona per sé stesso, l’amore non pensa alle conseguenze.
L’amore con te, poi, è bellissimo.
A tratti dolce, a tratti violento.
Ma lo farei ovunque, comunque,
sempre.
Mi contraddico coi miei baci, ma è
così.
Spegni tutte le luci e va da se che sono persa di te!
Lo so che è uno sbaglio, che
ancora ci sono ricaduta.
Sto ancora giocando.
Una volta ho visto un film,
Jumanji, dove non si poteva decidere di smettere di giocare, bisognava solo
andare avanti, non avevi alternativa.
Quando sono con te ci penso
sempre.
Che cos’è che mi ha spinto a
giocare?
Tu, Malfoy, così diverso da me,
così lontano e distante dalla realtà… Che ci fai tra i miei pensieri?
Ho
sbagliato, lo so. Ma se potessi tornare indietro, farei tutto quanto di nuovo
allo stesso modo.
Un gioco che non vinco mai: il mio sbaglio più grande,
che rabbia che mi fai!
Il vuoto sotto i passi miei, sei il mio sbaglio più grande.
ma che rifarei!
{ Spazio HarryJo,
Avete presente quando odiate un pairing con tutto il cuore ma vi
obbligate di scriverci una fic?
Ecco, io ho messo tutto l’impegno possibile
per questa… Cosa… Abbiate pietà, non è un granché, ma io ci ho provato. Non
l’avrei mai nemmeno immaginata di scrivere se MedusaNoir non mi avesse quasi costretto con il suo Musica e Parole contest – quindi, in caso, prendetevela con lei u.u – ma sono contenta che lo abbia fatto.
Anche perché quella donna malata mi
ha messo al secondo posto. E riporto il suo giudizio :D
A presto belli, sono contenta.
Erica ♥
Seconda classificata:
Erica Weasley – Il mio sbaglio più grande
Grammatica e punteggiatura: 10/10
Originalità della trama: 10/10
Forma e stile: 10/10
Caratterizzazione: 9.6/10
Gradimento personale: 10/10
Totale: 49.6/50
Ma io voglio sapere come finisceee!
Ma che fai, compri anche tu l’abbonamento per il secondo posto? Ma guarda
questa! Quanti diavolo di “ma” ci sono in queste
frasi? Va bene, andiamo avanti!
Vorrei mettere tanti cuoricini vista la coppia e la canzone con cui sono
abbinati, che belli! La storia mi è piaciuta un sacco, come puoi vedere, e non
ho trovato nessun errore di punteggiatura o di forma; l’unico problema è stato
nella caratterizzazione, dal momento che Ginny mi è sembrata… boh, non so, sarà
che conoscendoti so che puoi fare di meglio!
Complimenti, Eri!