Nei panni di qualcun altro

Capitolo 1: Un grosso problema

In uno dei tanti corridoi di Hogwarts una studentessa stava facendo il solito controllo di Prefetto, quando sentì un rumore.
Proveniva dai Sotterranei.
Era indecisa se scendere o meno.
Dopo pochi secondi decise di andare a controllare.
Questo la portò nel laboratorio delle Pozioni del professor Piton.
Aprendo la porta, vide una persona.
Era l’ultima che avrebbe voluto incontrare…

“Malfoy, che fai nel laboratorio del professore?” chiese la studentessa.

“Mezzosangue, non sono affari tuoi. Sparisci!” fu la risposta dell’altro studente.

“Lingua Biforcuta, sono affari miei invece. Sono un Prefetto e tu sei fuori dal Dormitorio oltre l’orario!” disse.

Malfoy si girò verso la Granger, e sul suo viso si stampò il solito ghigno.

“Mezzosangue, non me ne frega niente se sei un Prefetto o no. Ora sparisci!” fece viscidamente.

“Malfoy, 50 punti in meno ai Serpeverde!” fece in tono autoritario e con un ghigno simile a quello di Malfoy.

“Mezzosangue, perché non ti fai gli affari tuoi e sparisci? Mi stai seccando!” fece in tono annoiato.

“Malfoy, piuttosto dimmi che ci fai qui a quest’ora!”

“Ora basta, Zannuta!” Detto questo spinse la Granger.

Lei ricambiò con forza facendo battere Malfoy contro un armadio.
Subito lui prese una manica della divisa della Granger e la tirò a sé violentemente.
Questo portò che la ragazza andasse a battere contro Malfoy che cozzò di nuovo contro l’armadio.
Un calderone cadde in testa ai due ragazzi.
Malfoy, cadendo all’indietro, batté le costole contro un piccolo mobile.
La Granger cadde all’indietro.
I due studenti persero i sensi…

Dopo poco tempo ripresero i sensi e…

“Ahi, che male, maledetta Mezzosangue!” si lamentò il Serpeverde.
Si tastò le costole prima battute.

“AAAAAAH, MA CHE DIAVOLO…! Queste sono…” esclamò il Serpeverde più pallido del solito.

“Ma che hai, Furetto?” chiese la Grifondoro.

“Guardami, stupida So-Tutto-Io! Sono una d…” rispose lui.

Lei lo guardò e…

“AAAAAAH, Furetto, che cosa hai combinato? Oh, mio Dio!” gridò lei con il viso sbiancato.

“Io proprio niente, Zannuta!” rispose lui.

“Tu mi hai tirata verso di te. Quindi è colpa tua, stupido Furetto!” strillò lei, disgustata e preoccupata.

“Sei stata tu a cominciare, Zannuta!” accusò lui con una smorfia disgustata sulle labbra.

“Ah, la colpa è mia? E’ anche colpa tua! Adesso dobbiamo trovare un modo per… be’, sistemare questo problema!” fece, disgustata e pensierosa.

“Tsk! Adesso tu, So-Tutto-Io, trovi un modo per riportare tutto come prima se no io… giuro che te la farò pagare!” detto questo si alzò, e si guardò meglio con il viso disgustato.

Anche la Grifondoro si alzò con uno sguardo disgustato a guardare quel casino.

“La prima cosa da fare è superare la notte. Domani con una scusa ci vediamo in biblioteca.” La sua voce era sia preoccupata che sicura.

“Cosa?! Io non voglio passare la notte nel Dormitorio Femminile e soprattutto nella Casa dei miei nemici. Scordatelo, Mezzosangue!” disse con voce disgustata.

“Hai un'altra idea, Furetto? Non possiamo dormire nelle nostre Case. In questo stato, intendo. E’ a quest'ora la Biblioteca è chiusa. Dobbiamo solo andare a dormire senza dare nell'occhio e andrà tutto bene. Non pensare che a me piaccia dover passare la notte tra le Serpi.” Detto questo si appoggiò alla porta del laboratorio, aspettando la risposta di Malfoy.

“Tsk! Sarà solo un disastro, Mezzosangue. Come pensi di riuscire a fare finta di essere me? E poi… oh, Merlin, sono una Mezzosangue! Oh, mi sento male…” si sedette per terra.

“Avanti, Furetto, vuoi passare la notte qui, cosi domani mattina il professore ci trova? Cosa gli dirai a quel punto?”

“Ah, sta' ZITTA!” Si mise le mani tra i boccoli...

 

fine del 1° capitolo