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Autore: Padme86    13/06/2011    3 recensioni
Una guerra incombeva.
Un nemico potente aspirava al potere assoluto sul loro Mondo.
Quattro giovani cavalieri, coraggiosi e impavidi.
E Lei... L’uccisore di Demoni.
Loro era il compito di fermare tale catastrofe.

Ce l’avrebbero fatta a fermare l’avanzata delle Tenebre?
-Seguito de “La fanciulla Cavaliere”-
[Dedicata alla mia piccola Avly]
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Boris, Kei Hiwatari, Nuovo personaggio, Rei Kon, Yuri
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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*Il popolo delle Fate – L’acqua del Potere *
 
Dopo un giorno intero di riposo, Boris si era completamente ristabilito e anche Alina sembrava essere di nuovo in forma: dovevano riprendere il viaggio il prima possibile, altrimenti Landor avrebbe cominciato ad avanzare con il suo esercito.
I cavalieri e le fatine stavano preparando le loro cose, quando lo sguardo della fata dell’Acqua cadde sul giovane Yuri, intento a salutare Jeanne.
Per il giovane cavaliere era stato bello rivedere la persona che aveva amato in passato: la notte prima si era lasciati andare ai ricordi, finendo a fare l’amore come se niente fosse mai cambiato. Ma entrambi erano coscienti del fatto che ormai non potevano più stare insieme… Lui era un cavaliere impegnato a difendere il loro mondo e lei una guaritrice che lottava per rendere il medesimo mondo migliore.
Quando ella scoprì che il suo amato era un cavaliere non riuscì a sopportarlo: la paura di poterlo perdere in qualche battaglia era più forte del sentimento che provava per lui, così lo lasciò. Per il giovane fù un duro colpo, che però divenne meno forte una volta raggiunto il suo scopo… Ora era un cavaliere e questo non sarebbe mai cambiato. Ma forse quei sentimenti vivevano ancora dentro di loro…
Sky si sentiva inquieta e disorientata da quando aveva scoperto che il cavaliere dagli occhi di ghiaccio aveva amato e forse amava ancora la sua amica guaritrice. Non riusciva a capacitarsi del fatto che si sentisse… Gelosa. No, lei non avrebbe mai ceduto ai sentimenti per un essere umano come stavano facendo quelle incoscienti delle sue sorelle!
I suoi pensieri caddero poi su Alina: per quanto determinata e coraggiosa fosse quella ragazza non era ancora sufficientemente forte per poter adempiere a quella missione troppo importante per il futuro di tutti.
Forse c’era un modo per rimediare alla situazione…
“Ho qualcosa da proporvi.”- i cavalieri e le fate si voltarono verso la giovane dagli occhi cobalto, stupiti che avesse detto una parola dopo un intero giorno di totale silenzio.
Sunny e Lea erano preoccupate per lei: non era mai stata molto calorosa, ma ultimamente sembrava essere peggiorata.
“Di che si tratta?”- Kei avanzò verso di lei, curioso su cosa la fatina aveva da dire e se poteva essere d’aiuto per la loro complicata situazione… Aveva passato tutta la notte a rifletterci e si era reso conto che la sua donna era ancora impreparata al compito che l’aspettava. Se non era riuscita ad uccidere un demone inferiore come quello della palude, le possibilità di uccidere Landor erano molto scarse.
Non voleva avere poca fiducia in Alina, ma era la realtà che avevano davanti agli occhi.
“Penso che ci siamo tutti resi conto che l’Uccisore di Demoni non è ancora pronta per un compito così importante.”
“Ma come ti permetti?! Alina in tre mesi ha sterminato centinaia di mostri, non puoi dire una cosa del genere!”- Boris era furente, mentre Sunny cercava di calmarlo: non sopportava che si dubitasse delle capacità della ragazza. Una fanciulla che deve combattere è già troppo per un uomo con i suoi principi, criticare una come lei che aveva messo anima e corpo in tutto ciò che aveva fatto non era giusto.
“Erano demoni di basso livello, non è pronta per affrontare Landor.”
“Sky, perché dici queste cose?”- Lea era sorpresa non tanto dalle parole pronunciate dalla sorella, tanto dal tono incolore e senza tatto che stava usando: non era da lei. Anche Rei era piuttosto sorpreso: da quanto gli aveva raccontato Lea, la fata dell’Acqua non era mai così fredda e maligna.
“Perché sono vere, è inutile negarlo.”- Alina teneva lo sguardo alto, ma pieno di inquietudine: le parole di quella fata erano vere. Lei era ancora troppo debole e già una volta si era lasciata sfuggire quel maledetto. Cosa poteva essere cambiato? Non aveva ucciso nemmeno quell’infido essere nella palude, anzi l’aveva battuta.
“Che cosa proponi, Sky?”- fu proprio lei a parlare: se c’era un modo per diventare più forte e adempiere a pieno alla sua missione avrebbe accettato qualunque cosa.
“Di andare dagli anziani del nostro popolo. Loro sanno molto di più di quanto ci hanno detto sugli Uccisori e sulla Spada dal Fuoco Blu e forse possono aiutarci.”
“Non è una cattiva idea, ma rischiamo di perdere troppo tempo.”- intervenne Yuri, prendendosi un’occhiata di fuoco dalla fata dagli occhi cobalto che stupì tutti.
“Nessuno ha chiesto il tuo parere, preferisci fallire invece di perdere un altro giorno che potrebbe aiutarci?”
“Ehi, non ti scaldare tanto.”
“Io sono tranquilla, sei tu che mi fai innervosire e poi se non sbaglio il capo è Kei. Lui deciderà, noi faremo ciò che dice.”- Yuri non si capacitava: non l’aveva mai preso in simpatia, ma in quel momento sembrava proprio odiarlo.
Tutti spostarono lo sguardo verso l’argenteo, che rifletteva sul da farsi: le intenzioni di Sky erano ottime, ma il rischio di metterci troppo comprometteva tutto. Ma d’altra parte Alina forse aveva bisogno di aiuto e anche di risposte…
Si avvicinò alla sua donna, mettendole le mani sulle spalle: la decisione spettava a lei.
“Te la senti?”
“Sì, se posso diventare più forte e avere le risposte che cerco voglio farlo.”- Kei sorrise alla sua donna: nell’animo era sempre forte e determinata, non si stava facendo scoraggiare dallo svantaggio che circondava la loro situazione.
I suoi compagni sorrisero e anche Sky accennò un piccolo sorriso, ma quando vide Jeanne avvicinarsi a Yuri e lui sorriderle assunse di nuovo la sua espressione arrabbiata e corrucciata.
Solo qualcuno dagli occhi dorati se ne accorse e sorrise: anche la sua sorellina stava sperimentando la gelosia che tanto andava ad evitare.
“Allora è deciso: andremo dagli anziani del popolo delle Fate.”
“Quanto ci metteremo?”- domandò Boris a Sunny, che gli sorrise dolcemente: ormai quel cavaliere era entrato nel suo cuore e si sentiva felice solo ad averlo vicino.
“Non molto, da qui un giorno di cammino al massimo.”
“Allora dobbiamo muoverci subito. Forza, in sella ragazzi.”- ordinò Kei al gruppo, che saliva sui propri cavalli, facendo salire anche le fate con loro. Yuri aspettò a salire a cavallo, voleva salutare Jeanne nel modo giusto… La prese per mano e si allontanarono dal gruppo quanto bastava per restare tranquilli, sotto le occhiate dei suoi compagni: sapevano di lei, ma non avrebbero mai immaginato che l’avrebbe rivista.
“Sono felice di averti rivisto, per favore fai attenzione.”
“Stai tranquilla, quando tutto questo sarà finito tornerò a trovarti.”
“Ti aspetto… Yuri, io… Non ho mai smesso di amarti.”- il cavaliere sorrise, accogliendola nel suo abbraccio, ma quella situazione era la prova vivente che un futuro con lui l’avrebbe solo fatta soffrire. Anch’ella lo sapeva, eppure il suo cuore avrebbe continuato a battere per quel cavaliere dagli occhi di ghiaccio ma l’animo indomito e fiero.
“Ti amerò sempre anch’io, Jeanne. Fare l’amore con te, stanotte, mi ha dato una gioia immensa…”
“Lo stesso vale per me, eppure sappiamo che ormai tu ed io…”
“Niente ci impedisce di volerci bene… Forse un giorno qualcun altro entrerà nella nostra vita e ci ruberà il cuore, ma il nostro amore vivrà sempre in un modo o nell’altro.”- la baciò di nuovo, con più passione, pienamente ricambiata. La giovane guaritrice abbracciò, probabilmente per l’ultima volta, il suo amato cavaliere.
“Addio Yuri, ti amo.”
“Addio Jeanne, ti amo anch’io.”- un ultimo bacio, un’ultima carezza, un ultimo incontro di sguardi.
Yuri si allontanò dalla sua amata, salendo in groppa al suo cavallo mentre Jeanne lo fissava malinconica.
“Coraggio andiamo.”- ordinò Kei ai suoi compagni, partendo alla volta del Paese delle Fate. Alina aveva il cuore in tumulto: finalmente, forse, avrebbe avuto le risposte che cercava e avrebbe acquisito le capacità e la forza necessaria per sconfiggere Landor.
Doveva riuscirci, per il bene di tutti.
 
*
 
Il Bosco delle Fate era un luogo affascinante e misterioso. Era buio ma tenue palline di luce illuminavano il paesaggio circostante, fatto di alberi luminosi e fiori in boccio dalla bellezza quasi immortale.
Il gruppo di cavalieri, guidati dalle fate, si addentrava sempre di più nella vegetazione, cominciando a scorgere qualche creatura fatata che, a differenza delle loro guide, erano luminose come la luna.
Ad un tratto anche Sunny, Lea e Sky cominciarono ad illuminarsi, cosa che stupì i loro giovani accompagnatori.
“Che succede?”- chiese Boris preoccupato ma meravigliato dalla splendida luce che irradiava la sua bella fata: era calda come il sole e il solo contatto trasmetteva un tepore benefico.
“Tranquillo, siamo a casa e il nostro corpo reagisce al nostro territorio. Nel mondo esterno celiamo questo nostro aspetto, per questo appariamo come piccole palline di luce a volte.”- Boris sorrise, mentre Rei osservava Lea illuminata da una leggera luce verde: era come sentire il profumo dei fiori di campo e dell’erba primaverile.
Yuri invece posò gli occhi su Sky, che non lo degnava di uno sguardo: la sua luce era di un tenue azzurro e poteva percepire da lei una leggera brezza marina… Quell’aroma lo fece sentire stranamente bene…
Alina e Kei cavalcavano fianco a fianco, osservando quel meraviglioso panorama: la giovane era molto nervosa, temeva ciò che avrebbe scoperto e imparato dagli anziani… Ma era determinata a tutto: la sola cosa importante era sconfiggere quel maledetto demone.
Arrivarono in quello che pareva essere piccolo villaggio, fatto di piccole capanne bianche luminose. Davanti a loro vi era un grande arco dai riflessi blu e viola, sotto cui vi erano tre figure anziane e un uomo più giovane, di bellissimo aspetto. Capelli come l’oro, lunghi fino al fondo schiena, occhi gialli, orecchie leggermente appuntite, viso liscio e angelico… La sua pelle sembrava di porcellana, luminosa e nivea. Il fisico era snello, ma ben modellato: una creatura più angelica che fatata.
Indossava una lunga tunica bianca, come gli anziani, e dietro la schiena aveva un paio d’ali bianche con tenui riflessi d’oro.
Il gruppo si fermò davanti a loro, scesero dai cavalli e videro le tre fate avvicinarsi, inchinandosi al loro cospetto.
“Anziani, abbiamo portato qui l’Uccisore di Demoni. Purtroppo temiamo che sia ancora impreparata al compito che l’aspetta e vi chiediamo di guidarla verso il suo destino.”- fù Sky a parlare, rialzandosi insieme alle sorelle e vedendo uno degli anziani avvicinarsi a loro.
“Avete fatto la scelta giusta, brave.”- i tre anziani e il giovane uomo si avvicinarono al gruppo di cavalieri, che chinarono la testa in segno di rispetto: non era il loro mondo, ma sapevano che quelle persone lo meritavano.
“Uccisore di Demoni, fatti avanti.”- un altro anziano le porse la mano e Alina, seppur timorosa, si avvicinò afferrandola. L’anziano chiuse gli occhi, come se stesse riflettendo profondamente… Alina notò che lo sguardo del giovane uomo era rivolto proprio a lei e le sorrideva dolcemente. Non sfuggì nemmeno a Kei quello sguardo e per la prima volta si sentì geloso della sua amata: detestava quando qualcuno che non fosse lui le rivolgesse un sorriso e uno sguardo come quello.
“Tu sei forte, giovane donna, hai un grande potere ma non sai ancora gestirlo a dovere.”- dichiarò l’anziano, lasciando la mano della ragazza. Alina li fissò interrogativa: se era dotata di tanto potere come avrebbe potuto gestirlo al meglio per adempiere alla sua missione?
“Cosa devo fare per utilizzare tutto il mio potere?”
“In te albergano tanta confusione e paura… Soprattutto per le persone a cui tieni…”- disse un altro anziano, posando gli occhi sui compagni di Alina. La ragazza era sempre più confusa: cosa stavano cercando di dirle?
“Per utilizzare tutto il tuo potere, devi liberarti delle tue paure. Solo così la Spada del Fuoco Blu potrà scatenare il suo massimo potenziale.”
“Ma finché sarai con queste persone le tue paure non ti abbandoneranno.”
“Cosa state dicendo? Dovrei separarmi dalle persone che amo per poter essere forte?!”- Alina stava cominciando ad innervosirsi…
Un uccisore è sempre solo. Deve essere freddo, calcolatore e impassibile ad ogni emozione, solo così potrà gestire tutto il suo potere al massimo, concentrandosi solo sulla sua missione.”- quegli anziani sembravano dei veri pezzi di ghiaccio: le stavano dicendo senza mezzi termini che per essere forte doveva essere sola… Insensibile, fredda e senza sentimenti.
Se il prezzo da pagare era dover rinunciare al suo cuore la giovane fanciulla cavaliere non era disposta a pagarlo…
Tutto ciò che le dava forza erano l’amore per Kei e l’affetto per i suoi compagni, nonché la fiducia che tutti loro provavano per lei.
“Che state dicendo, vecchi racchi?! Noi lavoriamo insieme da mesi, ci diamo forza a vicenda e sosteniamo Alina in ogni sua missione! Questo è dare forza, non toglierla!”- Boris era furente mentre Sunny lo osservava: quel cavaliere credeva davvero nella forza dei sentimenti, quasi quanto lei…
La fata del sole e Lea non erano d’accordo sulla sentenza degli anziani, solo Sky sembrava impassibile… Yuri se ne accorse e non faceva che domandarsi cosa avesse potuto rendere tanto fredda quella fata.
“Boris ha ragione, deve esserci un altro modo.”
“Alina è nostra compagna e amica, ci fidiamo di lei e mai la abbandoneremo.”- Rei e Yuri erano fermamente convinti delle loro parole… Alina era commossa: i suoi compagni le volevano bene davvero.
Kei si avvicinò alla sua donna, fissando gli anziani con sguardo deciso e freddo: il solito che aveva quando si preparava ad affrontare un nemico.
“Ragazzo, noi parliamo per il bene della giovane Uccisore.”
“Questo lo so, ma ho imparato sulla mia pelle che essere soli e freddi non rende più forti. Un tempo ero così ma da quando Alina è al mio fianco sono diventato ancora più forte. I sentimenti danno forza, non il ghiaccio.”
“Anziani…”- Alina prese la parola, ringraziando il suo uomo con un sorriso per le parole pronunciate. -“Non rinuncerò ai miei sentimenti per il potere. Sono disposta a rinunciare alla mia missione piuttosto che perdere me stessa. Ma vi prego… Se c’è un modo per rendermi forte, che non sia essere di ghiaccio, ditemelo.”- il giovane dai capelli blu la osservò con un sorriso stampato in volto: quella giovane aveva molto carattere, una grande volontà e una forza notevole.
“L’unico modo sarebbe usare l’acqua della sorgente del Potere.”
“Kiris, non possiamo! Nemmeno a noi anziani è permesso bere da quella fonte!”
“E’ una questione di priorità: se quel demone avanza col suo esercito sarà la fine anche per noi… E non possiamo certo rinunciare ad una opportunità per delle stupide regole.”
“Cos’è l’acqua della sorgente del Potere?”
“Vieni con me, cara.”- Kiris le prese la mano sotto lo sguardo di fuoco di Kei, e condusse il gruppo in angolo del bosco più illuminato degli altri. Lì i raggi lunari colpivano con più intensità, vi era un piccolo ruscello e una cascata poco lontano… L’acqua era brillante e sembrava estremamente pura….
“Se berrai quest’acqua e vi immergerai la tua spada i tuoi poteri si risveglieranno totalmente… Ma dovrai fare attenzione e metterci molto impegno per controllarlo a dovere.”- Alina era spaventata: se non fosse riuscita a farlo le conseguenze sarebbero state molto gravi.
Fissò i suoi compagni che la guardavano fiduciosi: ce l’avrebbe fatta, aveva la forza necessaria per compiere quell’impresa.
Kei le prese la mano, posando per un attimo le sue labbra su quelle della sua fanciulla, passando poi una mano sui suoi capelli.
“Crediamo tutti in te, amor mio.”
“Grazie…”- Alina lo fissò un’ultima volta, avvicinandosi poi alla fonte, accompagnata da Kiris. Si chinò sulla fonte, prendendo la sua spada e immergendola nell’acqua… In un attimo divenne più luminosa e quando il giovane le passò una piccola ciotola di vetro trasparente per bere l’acqua, Alina la riempì bevendo.
Fù questione di poco prima che il corpo della giovane cominciò a contorcersi da dolore… Le sue urla risuonavano in tutto il bosco, ma quando Kei fece per avvicinarsi Kiris lo fermò.
“Lasciami!”
”Sta tranquillo, fa tutto parte del rituale: il suo corpo sta assorbendo il potere dell’acqua, risvegliando il suo potere. Dovrà soffrire un po’, ma se andrà tutto bene la vostra amica diventerà più forte che mai.”
“Non ci avevi detto di questo! Sei un lurido…!”- Boris fece per colpirlo ma Sunny lo fermò: se avesse aggredito un membro del consiglio lo avrebbero punito severamente e non voleva che accadesse. Il giovane cavaliere vide lo sguardo preoccupato della fata del Sole e decise di calmarsi…
Alina continuava a contorcersi dal dolore, mentre Kei la osservava impotente: non sopportava vederla soffrire in quel modo e non poter fare nulla…
“So che l’ami profondamente e vorresti fare qualcosa, ma non puoi. Credi in lei e abbi fiducia: è il solo aiuto che puoi darle.”- Kei vide lo sguardo serio di Kiris e si convinse: forse aveva davvero ragione lui…
Le si avvicinò tanto bastava per sussurrarle qualcosa…
“Ti amo Alina e credo in te… Resisti, so che puoi farcela.”- accadde tutto in un attimo…
La spada nella sorgente brillò come mai prima d’ora, mentre il corpo e gli occhi di Alina si illuminarono di una bellissima luce blu cobalto. Si sollevò, rimettendosi in piedi e levitando a mezz’aria, mentre la spada tornò da lei. Decisa la giovane afferrò l’elsa e un lampo di luce di grande intensità scaturì dal corpo dell’Uccisore di Demoni.
Tutti dovettero coprirsi gli occhi per un istante e quando tutto si calmò videro la giovane di nuovo con i piedi per terra, circondata ancora da una leggera aura blu.
Kei le si avvicinò, mentre Kiris sembrava soddisfatto… I giovani cavalieri erano preoccupati per la loro compagna, domandandosi se stava davvero bene.
Il cavaliere dagli occhi ametista si mise davanti a lei, prendendole il viso tra le mani… A quel contatto Alina aprì gli occhi e con grande sorpresa di Kei ora erano blu intenso.
“Amore mio… Ce l’ho fatta…”
“Lo so, ho sempre creduto in te.”
“Grazie…”- la luce intorno a lei scomparve e Alina perse i sensi, sorretta da Kei. Yuri e gli altri si avvicinarono, notando che la spada continuava a brillare. Gli anziani e Kiris si avvicinarono al gruppo, soddisfatti e sorpresi per il gesto e la forza della giovane.
“Ce l’ha fatta, ha superato la prova: i poteri dell’Uccisore di Demoni si sono risvegliati.”
La speranza era ancora viva.
Forse adesso potevano davvero vincere la guerra contro le forze del Male.
 
*
 
“I suoi poteri si sono risvegliati. Dannato popolo delle Fate!”- Landor era furioso: aveva percepito il risveglio totale dei poteri di Alina: ora le cose per lui si complicavano, non poteva permetterle di arrivare al suo nascondiglio, non prima di aver messo in piedi il suo esercito.
“Mio signore, non temete: rimane pur sempre una ragazzina. Possiamo sconfiggerla, abbiate fiducia in noi.”- due demoni femmina, gemelle, si avvicinarono al demone: erano belle, vestite provocanti e con segni tribali sulle guance e sulle braccia.
I corpi snelli dentro gli abiti di pelle, le labbra carnose, gli occhi rossi e i capelli neri come la notte davano loro un aspetto quasi attraente.
“Voglio che la uccidiate, lei e tutti i suoi compagni.”
“Sarà fatto, nostro signore Landor.”
”Per lei siamo disposte anche a morire…”- le due si chinarono su di lui, poggiando la testa sulle gambe del demone, che carezzò loro la testa: la devozione di quelle due stupide per lui era provvidenziale ed erano anche la sua ultima speranza di liberarsi di quella ragazzina.
Ora che aveva acquisito pieni poteri, impresa in cui nemmeno suo padre era riuscito, stava diventando una minaccia sempre più pericolosa per il suo sogno di dominio e distruzione.
Avrebbe distrutto quel mondo insulso, creandone uno nuovo in cui il caos e il sangue avrebbero regnato per sempre e lui ne sarebbe stato il padrone assoluto.
‘Nessuno intralcerà i miei sogni e i miei piani… Tieniti pronta, Uccisore, se riuscirai ad arrivare a me ti ucciderò con le mie mani.’
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Salve a tutti gente! Chiedo scusa per l’enorme ritardo, ma sono stata bloccata da forze oscure che mi hanno impedito di aggiornare prima >.< Ma ora sono qui con un capitoletto bello fresco XD Qui abbiamo conosciuto il popolo delle Fate e abbiamo scoperto come si sono risvegliati i poteri di Alina: riuscirà ora la giovane a sconfiggere Landor grazie al suo potere ora completamente risvegliato? Lo scopriremo!
 
Ringrazio tutti quelli che hanno recensito e chi l’ha messa tra preferiti e seguite^^ Anche chi legge solamente: continuate a seguirmi ^-^
 
 
Un bacio forte a tutti^^
 
 
La cara Pad
  
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