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Autore: NikOttina    13/06/2011    2 recensioni
Questa storia è nata come sfida tra Nik e Otty. La trama deve contenere: Caramelldansen, mutande con i coniglietti e un imprevisto. Questa è la versione di Nik. Buona lettura :)
-Ma come?- chiese James. -Non ti unisci ai tuoi amiconi?-
Le spalle di Remus toccarono la parete opposta alla porta: era in trappola.
Genere: Comico, Demenziale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Potter, Minerva McGranitt, Peter Minus, Remus Lupin, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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N.B. I personaggi non appartengono a me, bensì a quel genio di donna che è la zia Row ^^' Io li sfrutto solo un po' per divertirmi :)




Con un lieve clunck la porta si aprì, e ne emerse una smilza figura. La luce della stanza ne illuminava i capelli biondi, i grandi occhi color dell'ambra, il volto pallido, le profonde occhiaie dovute al trambusto di un paio di notti prima, le spalle gettate in avanti per la stanchezza, i libri a stento trattenuti sotto il braccio sinistro, la veste immacolata seppur di seconda mano e lo sguardo da pesce lesso dipinto sul viso.
Eh già, perché la scena che si presentò a Remus quando aprì la porta del dormitorio era più inusuale del solito -Remus era davvero abituato a tutto, oramai-: James e Sirius erano in piedi nel mezzo della stanza, in mutande, completamente presi da una musica allegra che aleggiava nella stanza rimbalzando in ogni dove, e che i due ragazzi cantavano a squarciagola e ballavano in modo maldestro.
Seduto su di un letto c'era Peter, intento a battere le mani a tempo con la musica e a tirare urletti eccitati, un sorriso ebete stampato in volto.
Tutti e tre si fermarono e guardarono il nuovo arrivato, che inarcò un sopracciglio. Ci fu un attimo di silenzio.
-Posso sapere cosa state facendo?- chiese infine.
-Balliamo la Caramelldansen, è logico!- rispose James, euforico.
-Sì, ho notato... Perché hai un tubo di panna spray in mano, Sirius?- domandò Remus rivolto all'amico.
-Oh, giusto... Serve esattamente a questo!- rispose. Poi si voltò verso Peter, lo chiamò e, quando questi si voltò, Sirius premette il bottone della bomboletta, puntandola contro la faccia dell'ingenuo amico.
Remus scosse la testa e andò a posare i libri sopra il suo letto; quando si voltò, scoprì che i suoi amici lo stavano fissando come un lupo affamato fissa un agnellino particolarmente pasciuto e maldestro.
-Cosa?- fece il ragazzo, indietreggiando.
-Ma come?- chiese James. -Non ti unisci ai tuoi amiconi?-
Le spalle di Remus toccarono la parete opposta alla porta: era in trappola.
-In realtà dovrei studiare...- tentò.
-Dai, non fare lo scemo! Siamo in vacanza!- interloquì Peter, che si era pulito la faccia alla bell'e meglio con la manica destra della sua felpa.
Remus gli tirò un'occhiataccia, ma Peter era troppo intento a gongolare per accorgersene.
-Il topo ha ragione!- annuì Sirius, convinto.
-Questo tempo ci serve per studiare per gli esami!- ribatté Remus.
-Ma lasciati andare almeno per una sera!- James cercò di convincerlo.
-Nemmeno per sogno!-
-Pronti?- chiese Sirius rivolto a James e Peter, che annuirono.
I tre furono addosso a Remus in men che non si dica e gli sfilarono via la maglietta ed i pantaloni.
-Ora balla!- decretò James.
-Hey, Lunastorta! Sei sicuro che quelle mutande siano appropriate?- chiese Peter, ridendo come un pazzo e tenendosi la pancia. Anche Sirius e James scoppiarono a ridere, ma quest'ultimo si bloccò.
-Aspetta un attimo! Ma quelle  non sono una delle quattro paia di mutande con i conigli che ci aveva regalato mia madre per Pasqua un paio di anni fa?- domandò sbalordito.
Anche gli due smisero di ridere.
-E' vero! Io le mie le avevo messe in testa a Peter e l'avevo fatto girare per il castello così!- sentenziò Sirius. -E' stato davvero...-
-Una sciocchezza, Black- disse una voce imperiosa.
I quattro ragazzi si voltarono verso la porta: la professoressa McGranitt era lì con un cipiglio severo in volto ed un foglio in mano.
-Sono venuta a portarti l'orario delle prossime partite, Potter, siccome non ti si trovava in giro.
James si alzò dal pavimento e si incamminò verso la professoressa e verso il foglio che lei gli tendeva.
Il ragazzo lo prese, lo scorse velocemente e tornò a fissare l'insegnante; lei passò in rassegna la stanza, mentre il suo sguardo si impigliava sulla faccia bianca di panna di Peter, sul ghigno divertito ed al contempo sorpreso di Sirius, su Remus sprofondato nel pavimento per la vergogna ed infine sul viso allibito di James.
-Be', buona giornata, dunque- salutò la McGranitt avviandosi verso l'uscio.
Ma la sua mano si bloccò sulla maniglia, e lei si voltò verso Sirius.
-Black, per favore, togliti di dosso a Lupin.-
E si voltò ad aprire la porta.
Sirius, colto da un'improvvisa idea, afferrò dal comodino di Remus (con sua tacita protesta) un pacchetto di Cioccorane e chiamò l'insegnante. Lei si girò nuovamente.
-Sì?- chiese guardinga, quasi esasperata perché voleva lasciare la stanza.
Sirius le stava porgendo il pacchetto con un enorme sorriso in volto.
-Sì?- domandò nuovamente la McGranitt, senza muoversi.
-Be'...- rispose il ragazzo. -Dovrò pur corromperla in qualche modo per farle dimenticare ciò che succede qua, no?-






NOTE dell'AUTRICE
Dunque... Non so molto bene cosa dire. E non mi ricordo nemmeno perché questa sfida sia venuta fuori, in effetti xD
Eravamo vicini al periodo di Pasqua e i nostri pensieri stavano degenerando in sorprese assurde che avremmo voluto trovare nelle uova.
Sono ancora convinta che un giorno la mia amica pubblicherà la sua, di Fan Fiction. xD
Grazie mille per aver letto, comunque ^w^
*Nick.
  
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