La
donna che si presentò davanti a loro era sui quant'anni,
viso aristocratico e comportamenti precisi
e accurati. Una frangia copriva un
volto ancora giovanile color latte e i capelli biondi, raccolti in una
treccia
corposa e lunga, ricadevano morbidamente su una spalla, a fare da
contrasto
all'abito grigio, lungo fino ai piedi. si
parò davanti a loro con uno
sguardo attonito, come se qualcosa qualcosa l'avesse inseguita fin alla
soglia
della casa. Il suo viso tradiva stupore e posò i suoi su
ogni presente, davanti
a lei. Dararai si precipitò verso di lei, salendo i due
gradini di marmo bianco
e la convinse a parlare pochi minuti, lasciando tutti ad aspettare
fuori.
"Fra due minuti sarò da voi, le cameriere prenderanno i
vostri bagagli e
li porteranno nelle camere...."
trascinando la donna
Il gruppo rimase fuori un pò, chi preparava le cose da dare
alle cameriere che
si presentarono sulla soglia in fila, chi ammirava la casa. Lina e
Ameria
rimase a bocca aperta ad osservare la casa, nonostante l'edera e
qualche segno
di non rinfrescata recente, sembrava fare da contrapposizione
all'ambiente circostante.
Una casa in mezzo al nulla, immersa nel verde assoluto.
"Ameria...questa casa è favolosa....sarebbe un sogno
abitarla, secondo te
la vendono????"
chiese Lina all'amica
"Si Lina è vero, è davvero bella..."
"Oh Ameria...come vorrei una casa come questa...chissà
comè
dentro...."
"Dalle finestre si vedono tetti decorati in rilievo...deve essere una
famiglia nobile....sicuramente, soprattutto vedendo gli abiti che
indossano,
anche Raudy, e il gioiello che lui porta al collo. E' un'ottima
manifattura,
sembra ora ci penso, come lavorazione, qualcosa fatto da un noto
gioielliere a
Seiroon da cui avevo acquistato tempo fa dei regali di
rappresentanza....sembra un suo lavoro...."
"regali di rappresentanza?"
"Si sai...quando visiti un altro regno e come rappresentante di Seiroon
devi portare doni...."
"Che spreco..."
"LIna....per favore, devi esser cordiale con i regni confinanti..."
"SI..SI..Secondo te...se...ehm...trovo l'atto di proprietà e
finisce nelle
mie tasche..."
"LINA!!!"
"Scherzavo.....eheh......"
"Si come no....."
sospirò la principessa sapendo bene che l'amica poteva
benissimo fare certe
cose
Videro Dararai nell'atrio del palazzo con la donna, in un a discussione
un pò
accesa ma che avveniva sottovoce. Si fissarono senza parlare, poi
qualcosa
attirò l'attenzione. La donna battè le mani e uno
stuolo di cameriere la circondarono,
la videro fare gesti e veder volare le cameriere avanti e indietro per
le stanze...con
oggetti in mano.
"AMeria....ma che fanno? Tolgono tutto???"
"Non lo so...magari ti hanno riconosciuto e mettono via i
preziosi...."
"Che vorresti dire????"
"Bè sai comè Lina...come si dice?Dove passa Lina
Inverse di oro e preziosi
non trovi...."
"Se vuoi ancora rivedere il tuo amato paparino, vedi di
evitare certi
commenti..."
disse tra i denti la maga mentre dava alla principessa un pizzicotto
sul sedere
"Hai Lina...scherzavo, uff no sai stare agli scherzi...."
La donna si presentò nuovamente davanti a loro, con
portamento fiero ed
elegante, li fissò tutti e poi disse
"Io...sono la Signorina Chesy, la governante di questa casa. Per
qualunque
problema, richiesta o altro, sono a vostra disposizione. NOn sapete
quanto io e
Dararai vi siamo profondamente grati per aver accettato l'aiuto che vi
avevamo
richiesto. Ovviamente sarete ben ricompensati, per il disturbo e il
lavoro svolto. Le guardie purtroppo sono state inviate tempo fa in un
regno
come aiuto all'esercito, quindi saremo soli, voi e noi. QUi in tutto ci
sono
dieci cameriere, alcune assunte di recente, due stallieri, due cuochi,
sei
maggiordomi, me e Dararai che è il consigliere e assistente
della padrona per
gestire i lavori e le ricerche. Spero che possiate trovare le camere
che vi ho
fatto preparare calde e accoglienti, purtroppo sia le temperature che
gli
agenti atmosferici sono mutati e sia di giorno e sia di notte nubi
ricolme di
pioggia oscurano il sole, facendo piombare tutta la penisola
nell'oscurità.
Avrete tutte le candele che vorrete, questo non vi deve preoccupare, le
fabbrichiamo noi stessi come molte altre cose. I padroni tempo fa
avevano
provvisto, qualche miglio più avanti, una fattoria che
soddisfasse bi bisogni
della tenuta, si in fatto di carne che di frutta e verdura.
Abbiamo
parecchi pozzi con l'acqua fresca e..."
"A noi vanno bene dei letti comodi e qualcosa da mangiare, non si
preoccupi. Siamo qui per aiutare Dararai, non credo ci fermeremo
molto....ma.....non ho capito il fatto delle nubi perchè noi
due pore fa eravamo sotto un sole cocente...."
A quelle parole, la donna fissò Lina con occhi taglienti,
pareva studiarla ma
all'improvviso alzò leggermente fra le dita la gonna
dell'abito e si avvicinò a
lei. Era molto alta, non come GOurry ma quasi, il suo aspetta
pareva
simile a quello di Dararai e si chiese se foss e la madre, ma a
sentirlo
parlare prima sembrava da escludere. Lina iniziò a fare
questi ragionamenti
mentre la vedeva avvicinarsi ad ogni passo, finchè non si
ritrovarono uno di
fronte l'altra. Quando la vide schiudere le labbra, la sentii dire
"VOi...siete Lina Inverse esatto?? HO...sentito molto parlare di
voi...spero
che la vostra bravura nelle arti magiche siano tali, è
necessario qualcuno
scaltro, abile, potente e senza paura per salvare la penisola e
riportare la
padrona al ruolo che le spetta. Viviamo tempi difficili, Signorina
Lina, quindi
mi aspetto da lei il massimo, per il prezzo che riceverete al termine
della
missione...."
La maga la fissò seria e leggermente accigliata, non sapeva
cosa rispondere, se
a tono oppure accettar el'incarico senza replicare. Ma qualcosa dietro
le
spalle della donna la mise in allarme, vedeva le camerire portare via
quadri e
oggetti dalle varie stanze
"Scusi...che fanno???"
chiese alla donna
Lei si voltò, tornò a fissarla leggermente
nervosa e disse
"Nulla, semplicemente stiamo liberando la casa in previsione di un
attacco...girano parecchi briganti sa???"
facendo un giro su se stessa per tornar ein casa, facendo danzare la
treccia a
ogni passo
Lina si sentì tirare il mantello, Raudy cercava di avere la
sua attenzione per
essere messo in braccio, cosa che Lina fece mentre si avviava verso con
la
casa,seguita dagli altri. Ma quando la donna si voltò per
indicare la strada e
li vide si parò davanti a lei. Lina si arrestò
subito, vedeva nuovamente quegli
occhi indagatori di sopra, che fissavano lei e il bambino. Ma
notò poi che l'attenzione
le era caduta ai abiti di Raudy. La donna si
avvicinò ancora e poi prese in
mano il medaglione che lui aveva al collo, lo osservò
attentamente e poi con
velo di rabbia si voltò verso Dararai
"Cosa ci fa il medaglione del padrone al collo del Signorino???"
Lui la fissò interdetto, sudò freddo poi disse
"Ecco....quando sono stati sigillati nella barriera, non avevo messo al
collo il medaglione e così...visto che il Signorino
doveva...ecco si
insomma....stare con altre persone, ho pensato di darglielo
momentaneamente per
non essere triste...."
"COsa'??? Dararai, tu hai una vaga idea del significato di quel
medaglione???"
"Certo che ce l'ho Signorina Chesy....sono stato io a ordinarlo dove
lei
sa e io a consegnarglielo, lo ha dimenticato? Non faccio le cose a
casaccio,
sono un consigliere e stratega di alto rango, non un idiota...."
sbottando offeso
"Sarà, però sai bene quanto il bambino sia
iperattivo, se lo perdeva??? Mi
auguro che almeno la padrona abbia il suo...."
avvicinadosi per togliere dal bambino il gioiello
Ma il silenzio che calò, gelò l'atmosfera, tanto
che la donna si voltò verso di
lui preoccupata su una risposta che poteva o non poteva essere nascosta
in
quel silenzio. Si fissarono pochi minuti, poi lei domandò
grave
"Ti prego, dimmi che almeno 'quel' medaglione è al suo
posto...."
dicendolo in un modo che a tutti sembrò una supplica
Tuttavia il ragazzo voltò lo sguardo, diventando triste e la
donna gli si
avvicinò dandogli uno schiaffo che risuonò
attorno a loro, facendo sobbalzare i
presenti impreparati alla cosa
"Dove si trova....non solo hai fatto di testa tua sigillandoli
là
rischiando di non poterli più svegliare, ma hai privato i
signori di una cosa a
loro preziosa....almeno è al sicuro???"
"SI....l'ho protetto io stesso"
le disse fissandola quasi arrabbiato, mentre lei assunse un'aria
sorpresa e
sconvolta
"Che vuoi dire...per favore, non dirmi che....."
Lui scostò il gancio che teneva il mantello, mise una mano
dentro l'abito e
uscì fuori un medaglione in oro bianco, con una grossa
pietra rossa ovale
lucida dal colore simile ai talismani, contornata da disegni a mezzi
cerchi a seguire la peitra, tenuto da una catella
argentata. La donna sussultò alla vista dell'oggetto, lo
prese e lo strappò con
forza rompendo le maglie della catena e urlando
"Hai esagerato adesso, hai oltrepassato il limite...sai a cosa mi
riferisco....è....assurdo, davvero....io non....non posso
crederci davvero, è
una fissazione la tua....non devi fare più nulla ti
avviso..."
scuotendo la testa arrabbiata
Lui no n disse nulla, incasso lo schiaffo, le parole e la negazione del
medaglione
e la seguì con gli occhi andare verso Lina, prendendo dal
bambino l'altro medaglione.
"Signorina Lina, sono felice che lei sia qui...ora scusate ma devo
andare
a conservare questi oggetti. POi entrate in casa e lasciate che le
cameriere si
prendano cura di voi..."
"Aspetti....cosa sono quei medaglioni???"
".........Questi....sono oggetti dei padroni, molto preziosi per
loro....però....in verità...." pensando "
.accetta di ricevere un altro incarico???"
"E sarebbe...??"
"Le darò questi due medaglioni da proteggere, una come lei
non avrà
problemi, sicuramente. Qui abbiamo una cassafrote ma se qualche
brigante
dovesse arrivare quando sarete al Palazzo della Madre....potrebbero
rubarli
scassinandola....la terrebbe lei invece, al collo, affinchè
lei possa ridarli
ai padroni al loro risveglio???"
Lina rimase basita della cosa, non capiva il motivo di questa richiesta
però
poi ripensandoci, se era così importanti per i padroni della
donna non era per
il valore materiale, ma qualcosa di più. Proteggerli, ci
sarebbe
riuscita?"
"Se lei ha tolto a Dararai il medaglione, no n capisco
perchè io, una
estranea, debba indossarli per proteggerli...:"
"Lui...è una questione delicata e particolare, non doveva
farlo e ha sbagliato...lei
però è stata chiamata per aiutarci e chi
più di lei, la grande Maga Lina
Inverse, può proteggere un oggetto prezioso.....uno, quello
rosso della
padrona, lo terrà per se e l'altro, quello del padrone, lo
darà a una persona
di cui si fida ciecamente. Avrete un regalo speciale per questo...."
"Io non sono convinta veramente....."
"Miss Lina, ho bisogno di qualcuno serio su cui riversare la mia
fiducia...ultimamente ho avuto parecchi problemi in questo...."
voltandosi leggermente per fissare malamente Dararai, cos che Lina non
capì
Alla fine lei accettò e la donna la ringraziò,
chiedendo a Dararai di occuparsi
del bambino
"Il Signorino avrà fame e poi dovrà riposare, ci
penso io a lui....Dararai
lo porterà in cucina mentre voi vi riposerete nella sala del
tè. ...Grazie del
vostro aiuto...davvero...."
mettendo a Lina il medaglione al collo
Li invitò con un braccio a entrare e li fece accomodare nel
salotto del tè,
passando per l'atrio ovale che si diramava in due rampe di scale
laterali e due
corridoio al piano terra. La saletta era a tetto a botte, color
champagne e con
tante nicchie ovali scavate nel muro che ospitavano vasi di fiori,
sculture o
altro, che in quel momento pareva mancare. OCme parevano mancare
quadri,
sopramobili e altro, sembrava che una mandria di sciacalli avesse fatto
pulizie....
"Sa Lina, temevo che i padroni potessero rimanere per sempre
là, invece
con lei è sicuro di poterli liberare...."
"Ehm...posso sapere come sono finiti...bloccati in uno scudo, s e ho
capito
bene...."
prendendo posto in un divanetto glicine, al suo seguito GOurry e gli
altri
"Tutta colpa di Dararai....una settimana prima di essere chiusi nella
sala
del palazzo, i padroni erano corsi in un regno ad aiutare a proteggere
la
città, purtroppo rimasero feriti, sopratutto la padrona
per.....ecco....insomma, lei rimase ferita e nella stanza messa a
disposizione
per loro, lei cercava faticosamente di rimettersi in sesto sia nel
corpo che
nello spirito. Erano accaduto alcune cose prima e ..... lei non si era
ripresa
del tutto. Quella ferita alla schiena, non fu mortale ma ci
mancò poco e lei disse a
Dararai di fare la cosa che lui reputasse giusta....ma non
capì il vero senso
della parole, invece di intendere un 'cerca di trovare una soluzione ai
problemi e insieme li risolviamo' lui intese un 'fai quello che reputi
giusto
per noi'.....così quando i guaritori li considerarono
guariti e in grado di
tornare a casa, lui applicò un incantesimo su di
loro, li portò al
palazzo e con una sacerdotessa o vestale, non saprei, fece in modo che
nessuno
potesse avvicinarsi così che, quando sarebbe stato il
momento buono, lei
sarebbe stata svegliata e avrebbe utilizzato di poteri della Madre per
fermare
l'esercito....ma....poi la vestale sparì, si dice venne
uccisa o si era
nascosta....e così da mesi loro due dormono in quel
palazzo....."
sospirando, mentre le cameriere porta vassoio d'argento
"Quindi si è trattato di un errore....ma mi dica...esercito
di
cosa....."
"Vede....le cose che so sono i resoconti della padrona prima e di
Dararai
poi....a come ho capito, un'entità che si dice simile alla
Madre, ha trovato un
varco dimensionale per arrivare da noi. Tuttavia la Madre ha
lasciato
disposizioni alla padrona in caso di sua mancanza, cosa che
accadde poco
dopo. Da allora, un anno e mezzo fa, lei non si è
più sentita e la padrona ha
dovuto fronteggiare da sola la minaccia. Quello che sembrava l'arrivo
imminente
dell'entità, in realtà si rivelò come
la venuta di un esercito di demoni di
enorme potenza e pericolosità. La padrona mi disse che la
madre era entrata in
conflitto con l'entità ma che doveva prendere forma umana
nell'altra dimensione
e lo scontro non sarebbe durato poco. QUi intanto, l'armata chiamata
'le 88
bestie', capitanate da una donna demone chiamata Ether Phenyl,
iniziarono a colpire
varie città importanti e poi varie regioni. Per il ruolo
occupato dalla
padrona, da ogni dove venivano chiamate di aiuto e lei dovette
purtroppo fare
delle scelte, recandosi dove reputava di poterli fermare. Purtroppo
accadde
anche un fatto strano, la magia iniziò a non funziona re
più...non os bene come
si dice, io non la pratico ma....a come mi disse lei, i poteri su tutta
la
penisola erano venuti meno, la magia bianca e la magia nera no n
avevano più la
stessa potenza e neanche le due capitali, Seiroon e Zephilia, potevano
far
fronte a questo problema. Manufatti e riti per incrementare la magia e
il
potere magico dei maghi no n servirono a nulla per rimportarla al
massimo, i demoni, seppur privati di una
parte dei loro poteri, rimasero impossibili da sconfiggere e molte
città
caddero rase al suolo. Anche la padrona, che utilizzava la magia del
caos, si
trovò in difficoltà visto che la madre era andata
via in un'altra dimensione,
sigillandola per evitare che quell'entità potesse uscire,
facendola ritrovare con poche possibilità di usare i poteri
che la richiamavano. I pochi poteri che
potè utilizzare, dati dallo scarso potere magico presente
grazie a oggetti
magici che contengono le magie e a quanto pare erano stati amplificati,
permisero a lei e agli altri maghi di perdere tempo e studiare un modo
per
fermarli. Quel giorno, il giorno in cui si ferì, lei
tentò di utilizzare la sua
magia più potente, quella proibita. Tutti i maghi le dissero
di non farlo ma
lei la trovò l'ultima spiaggia, sebbene sapesse quanto fosse
pericoloso,
nonostante sapesse che il potere del caos fosse agli sgoccioli.
Invocò, grazie
a una formula, l'amplificazione del suo potere magico e fece quel
tentativo. Ma
riuscì solo a eliminare una piccola porzione dell'esercito,
mentre alle sue
spalle gli altri maghi lottavano contro i demoni nel palazzo per
proteggerla.
Fu allora che il padrone venne ferito non mortalmente e lei, per
evitare che morisse,
non avendo più possibilità di usare la magia,
tentò di fermare il demone con
una spada incantata, ma......non era abbastanza potente e fu sconfitta.
Dararai
purtroppo non riuscì a fermare il demone che conficcava la
lama nella schiena
della Signora.........non voleva perdere il padrone, aveva cercato di
salvarlo e ai suoi
piedi che era ferito, si ritrovò quasi a perdere la vita. Se
non fosse stato per la
Gran Sacerdotessa di Ceihpied....ora lei sarebbe morta....le ha salvato
la vita
ancora una volta....e poi quello stupido di Dararai ha fatto quella
sciocchezza
di rinchiuderli là....Quando lui capì l'errore
era troppo tardi, quella vestale
era sparita, la sacerdotessa non poteva far nulla e
così....la distruzione continuò...."
"Un momento....non esiste magia???"
"NO esiste ovviamente, ma è debole....se lei dovesse castare
ad esempio un
ragna blade....allora qualche problema potrebbe incontrarlo, se
utilizza
magia nera e bianca, deve essere davvero potente per utilizzarli al
meglio
perchè una barriera creata dai demoni inibisce l'utilizzo
della magia a piena
potenza...."
"una barriera?? Dove????"
"E quella che oscura i l sole....le nubi sono solo causate da essa. Una
volta vi era una barriera che voi, avete distrutto. Molte cose
cambiarono dopo
la sua distruzione, clima temperature ect....ora che questa barriera
è stata
creata, non esiste più l'estate, inverno e autunno si
susseguirono senza sosta,
molti raccolti sono andati a male in molte regioni, gli animali sono
morti di
fame o allagamenti e ovviamente tra sfollati, nuclei familiari
distrutti,
orfani e vedove.....noi qui siamo in pace, relativamente, ma quando
viaggiai
con il Signorino...vidi la morte davanti a me, mi creda....."
"E' terribile, e non cè null che si può fare???"
"Si...innanzitutto, secondo lo schema della padrona, bisogna
distruggere
la barriera, eliminare il capo dell'armata e sterminare i demoni
rimasti.
Doveva essere il suo compito.....ma......non potè fermare le
tre
morti...."
"Cosa sono le tre morti???"
domandò GOurry incuriosito
"E' così che chiamano i tre modi per uccidere, distruggere,
sterminare....la morte bianca è il loro modo di divertirsi,
accerchiare un
luogo abitato e sterminare piano piano ogni essere umano in quel
luogo....la
morte rossa invece è quando causano distruzioni
così devastanti da provocare la
morte per cause di allagamenti, frane, crolli e altro in una
città presa di
mira, assistendo a tutto quanto....la morte nera è quella
che utilizzano
maggiormente.....inviano creature di varie forme di colore nero che
distruggono
e uccidono senza guardare nulla. SOno nomi che loro hanno dato ai loro
tipi di
attacco, sono senza scrupoli....quel giorno loro usavano la morte
bianca....."
"E come riuscirono a mandar via i demoni??? Lei no nera ferita??"
"Come avevo detto, usando la magia del caos, era riuscita a eliminare
una
parte.....questi demoni sembra che siano attivi di notte e non di
giorno.....Prima che il clima mutasse, il giorno e la notte erano
divisi dalla
nascita e dalla scomparsa del sole all'orizzonte e quel giorno questo
fenomeno
era ancora visibile....poi però, ciò non accadde
più e loro possono far scorrerie senza problemi....se non
fosse stato per il sole,
quel giorno i padroni sarebbero morti...."
Tutt la ascoltarono senza dire nulla,s enza bere o mangiare, tanto che
il tè si
raffreddò nelle tazze, presi ocme erano dal racconto, la
donna pareva nervosa
nel raccontare tutto ciò
"I padroni hanno lavorato tanto per fermarli ma per...un..impedimento,
non
è loro possibile...quindi vorrei che voi...bè per
favore, ideate un modo per
fermare le 88 bestie...."
"Ci racconti ancora qualcosa, devo sapere il più possibile
per lavorare
meglio...."
"Certo....dunque....."
Dararai portava Raudy in camera sua, voleva cambiarlo prima di portarlo
a
mangiare, gli sembrava una cosa sensata anche per se stesso, dopo la
sfuriata
della governante. Sapeva di aver sbagliato ocn i padroni, sapeva di
aver fatto
scelte che tutti ritenevano assurde ma lui in cuor suo, sapeva di aver
fatto le
cos e che riteneva giuste, come lei disse quel giorno, in quella stanza
Si
fermò alla soglia, non sapeva se
entrare o meno e poi, sentì qualcosa. Aprì
leggermente la porta e la vide, in
piedi, accanto al letto di lui. Era sofferente probabilmente per la
ferita,
l'abito bianco che ancora indossava era lacero e sporco di sangue, i
capelli
arruffati e ricaduti in avanti. Si tenevas come poteva con le braccia
sul
materasso e guardava lui dormire, o almeno a Dararai così
sembrava.
"Ehi...sei sveglio...???"
"Si...stai bene...??"
disse lui aprendo gli occhi e voltandosi verso di lei
Lei sorrise tristemente e sospirando disse
"Io....non ti odio...non ho risentimento verso di te, ci siamo
già
chiariti....però, vorrei solo dirti che sei stato stupido a
pensare con la tua
testa su una questione mia e tua....poi con tuo padre...."
"Mi dispiace, davvero....ma l’ho fatto per lui..."
"Lo so, ma dovevamo decidere insieme...sei stato via quattro mesi,
ormai
credevo che tu non volessi più stare con noi...:"
abbassando il viso, nasncondendolo dai capelli, mentre stringeva la mano dell'uomo davanti alei
"MAI...MAI non lo pensare più....ti avevo già
risposto no? ....' Il mio
presente, tu...per sempre....'.......te lo avevo detto nel medaglione
ricordi???
La mia risposta alla tua frase...."
"Si....'mi manchi ogni volta che sono sola'......non cèra
bisogno di dirti
altro...."
"E' sempre stato così tr anoi
no? Nè
troppe parole ne stupidi discorsi per noi inutili, ma sempre
simboli tra di noi...."
Lei gli carezzò una guancia sorridendogli, Dararai li
fissava serio, vedeva il
suo sorriso verso di lui, rivolto solo a lui. E lui, che aveva fatto
quel che
aveva fatto e le diceva 'ti amo' come s enulla fosse accaduto....Chiuse
gli
occhi e cercò di respirare profondamente, ma la sua voce lo
portò alla realtà.
La vide gemere di dolore, non riuscendo a star e in piedi, strinse una
mano sul
braccio di lui e sforzandosi disse
"Ascolta...guardami negli occhi.......ogni volta che tu guarderai quel
medaglione o quello che io tengo indosso....per favore, ricorda i
nostri
preziosi momenti.....i ricordi che conservi nel tuo cuore....Ti manco
ogni qual
volta tu sei solo? Ti sei sentito tale quando ero via per lavoro? Mi
spiace....di questo mi dispiace....ma ogni volta che ti rivedevo al mio
ritorno, il tuo sorriso, sentivo che tu fossi felice.....ma se hai
intenzione
di lasciarmi, perchè ti ho fatto un torto....vorrei che
tornassi indietro ai
nostri giorni insieme.....al nostro tempo....e a quanto ho sofferto
della tua
lontananza....io vorrei superare tutto insieme, per sempre....quando
sarà
finito questo, quando tornerà la luce sulla penisola....noi
avremo
dimenticato....ma tu, vorrai restare
con me?.....So che no mi dimenticherai....dal momento che tu no neri
con me, la
mia vita era cambiata....così sola, così
dispiaciuta....lasciata sola nel
silenzio....Sto ancora pensando a noi....tu lo fai??...."
Si guardavano negli occhi, mentre le sue parole riempivano la stanza
nonostante
la sua voce si affievoliva sempre più....
"MA...di cosa parli...???"
le chiese
"Ripenso ai nostri momenti....ricordami....dentro di te....ma mi sento
così sola....."
mentre scivolava verso il pavimento per poi ricadervi, senza che lui
potesse
afferrarla
Dararai entrò di corsa nella stanza, la vide quasi esanime
là, sul pavimento
bianco, con l'abito ormai sporco dal suo candore e i capelli sparsi sul
pavimento, mentre lui dal letto chiamava il suo nome. Guaritori e
infermiere accorsero
prendendola e posandola sul lettino affianco, evocando un resurrection,
riuscendo
a guarirla dalla ferita che si era riaperta. Rivoli di sangue
scivolavano giù
per le lenzuola per gocciolare verso il pavimento, il padrone di
Dararai si
mise faticosamente in piedi e nonostante tutti cercassero di fermarlo,
lui si
portò accanto a lei, piangendo di dolore. Dararai si sentiva
con mille pensieri
contraddittori, lei era viva eppure non capiva perchè lui
piangesse. Semplicemente,
si sentiva responsabile per ciò e per una volta, il ragazzo
pensò a qualcosa di
cattivo.....non per la padrona, era felice che fosse salva ma...una
sola cosa
nella mente echeggiava.....'si raccoglie ciò che si
semina....
Vedendo che lui non voleva staccarsi dal braccio della donna, Dararai
non
potè fare altro che addormentarlo con uno sleeping e
seguì gli infermieri
posarlo sul letto affianco. Quando tutto si calmò, la sua
voce lo chiamò
"Dararai...vieni...."
gli diss ela donna ripresasi debolmente
"Padrona non deve fare sforzi...:"
"Dararai.....fà la cosa che tu reputi giusta....'so che sono
l'unica che possa fermarli....fai quello che tu consideri la
soluzione......per......"
Fissò i suoi occhi, il suo viso e i suoi capelli.....prima
che lei perdesse i
sensi nuovamente e dormisse per giorni prima di essere fuori pericolo.
Si avvicinò alla porta della stanza del bambino, la
aprì e mille ricordi si
stagliarono nella sua mentre.....