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Autore: Lia_the_Blue    15/06/2011    2 recensioni
Ameria, Phil e Zel attendono con trepidante attesa degli ospiti a cui hanno richiesto un parere riguardo una lettera lasciata da un uomo che pratica magia nera. Tutavia, anche un altro dubbio assale i tre dop aver visto l'uomo...solo gli ospiti attesi possono chiarire il dubbio...
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Amelia, Gourry Gabriev, Lina Inverse, Zelgadis Greywords
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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futuro 9

La donna che si presentò davanti a loro era sui quant'anni, viso aristocratico e comportamenti  precisi e accurati. Una frangia copriva un volto ancora giovanile color latte e i capelli biondi, raccolti in una treccia corposa e lunga, ricadevano morbidamente su una spalla, a fare da contrasto all'abito grigio, lungo fino ai piedi. si parò davanti a loro con uno sguardo attonito, come se qualcosa qualcosa l'avesse inseguita fin alla soglia della casa. Il suo viso tradiva stupore e posò i suoi su ogni presente, davanti a lei. Dararai si precipitò verso di lei, salendo i due gradini di marmo bianco e la convinse a parlare pochi minuti, lasciando tutti ad aspettare fuori.

"Fra due minuti sarò da voi, le cameriere prenderanno i vostri bagagli e li porteranno nelle camere...."
trascinando la donna

Il gruppo rimase fuori un pò, chi preparava le cose da dare alle cameriere che si presentarono sulla soglia in fila, chi ammirava la casa. Lina e Ameria rimase a bocca aperta ad osservare la casa, nonostante l'edera e qualche segno di non rinfrescata recente, sembrava fare da contrapposizione all'ambiente circostante. Una casa in mezzo al nulla, immersa nel verde assoluto.

"Ameria...questa casa è favolosa....sarebbe un sogno abitarla, secondo te la vendono????"
chiese Lina all'amica

"Si Lina è vero, è davvero bella..."

"Oh Ameria...come vorrei una casa come questa...chissà comè dentro...."

"Dalle finestre si vedono tetti decorati in rilievo...deve essere una famiglia nobile....sicuramente, soprattutto vedendo gli abiti che indossano, anche Raudy, e il gioiello che lui porta al collo. E' un'ottima manifattura, sembra ora ci penso, come lavorazione, qualcosa fatto da un noto gioielliere a Seiroon da cui avevo acquistato tempo fa dei regali di rappresentanza....sembra un suo lavoro...."

"regali di rappresentanza?"

"Si sai...quando visiti un altro regno e come rappresentante di Seiroon devi portare doni...."

"Che spreco..."

"LIna....per favore, devi esser cordiale con i regni confinanti..."

"SI..SI..Secondo te...se...ehm...trovo l'atto di proprietà e finisce nelle mie tasche..."

"LINA!!!"

"Scherzavo.....eheh......"

"Si come no....."
sospirò la principessa sapendo bene che l'amica poteva benissimo fare certe cose

Videro Dararai nell'atrio del palazzo con la donna, in un a discussione un pò accesa ma che avveniva sottovoce. Si fissarono senza parlare, poi qualcosa attirò l'attenzione. La donna battè le mani e uno stuolo di cameriere la circondarono, la videro fare gesti e veder volare le cameriere avanti e indietro per le stanze...con oggetti in mano.

"AMeria....ma che fanno? Tolgono tutto???"

"Non lo so...magari ti hanno riconosciuto e mettono via i preziosi...."

"Che vorresti dire????"

"Bè sai comè Lina...come si dice?Dove passa Lina Inverse di oro e preziosi non trovi...."

"Se vuoi ancora rivedere il tuo amato paparino,  vedi di evitare certi commenti..."
disse tra i denti la maga mentre dava alla principessa un pizzicotto sul sedere

"Hai Lina...scherzavo, uff no sai stare agli scherzi...."


La donna si presentò nuovamente davanti a loro, con portamento fiero ed elegante, li fissò tutti e poi disse

"Io...sono la Signorina Chesy, la governante di questa casa. Per qualunque problema, richiesta o altro, sono a vostra disposizione. NOn sapete quanto io e Dararai vi siamo profondamente grati per aver accettato l'aiuto che vi avevamo richiesto. Ovviamente sarete ben ricompensati, per il disturbo e il lavoro svolto. Le guardie purtroppo sono state inviate tempo fa in un regno come aiuto all'esercito, quindi saremo soli, voi e noi. QUi in tutto ci sono dieci cameriere, alcune assunte di recente, due stallieri, due cuochi, sei maggiordomi, me e Dararai che è il consigliere e assistente della padrona per gestire i lavori e le ricerche. Spero che possiate trovare le camere che vi ho fatto preparare calde e accoglienti, purtroppo sia le temperature che gli agenti atmosferici sono mutati e sia di giorno e sia di notte nubi ricolme di pioggia oscurano il sole, facendo piombare tutta la penisola nell'oscurità. Avrete tutte le candele che vorrete, questo non vi deve preoccupare, le fabbrichiamo noi stessi come molte altre cose. I padroni tempo fa avevano provvisto, qualche miglio più avanti, una fattoria che soddisfasse bi bisogni della tenuta, si in fatto di carne  che di frutta e verdura. Abbiamo parecchi pozzi con l'acqua fresca e..."

"A noi vanno bene dei letti comodi e qualcosa da mangiare, non si preoccupi. Siamo qui per aiutare Dararai, non credo ci fermeremo molto....ma.....non ho capito il fatto delle nubi perchè noi due pore fa eravamo sotto un sole cocente...."

A quelle parole, la donna fissò Lina con occhi taglienti, pareva studiarla ma all'improvviso alzò leggermente fra le dita la gonna dell'abito e si avvicinò a lei. Era molto alta, non come GOurry ma  quasi, il suo aspetta pareva simile a quello di Dararai e si chiese se foss e la madre, ma a sentirlo parlare prima sembrava da escludere. Lina iniziò a fare questi ragionamenti mentre la vedeva avvicinarsi ad ogni passo, finchè non si ritrovarono uno di fronte l'altra. Quando la vide schiudere le labbra, la sentii dire

"VOi...siete Lina Inverse esatto?? HO...sentito molto parlare di voi...spero che la vostra bravura nelle arti magiche siano tali, è necessario qualcuno scaltro, abile, potente e senza paura per salvare la penisola e riportare la padrona al ruolo che le spetta. Viviamo tempi difficili, Signorina Lina, quindi mi aspetto da lei il massimo, per il prezzo che riceverete al termine della missione...."

La maga la fissò seria e leggermente accigliata, non sapeva cosa rispondere, se a tono oppure accettar el'incarico senza replicare. Ma qualcosa dietro le spalle della donna la mise in allarme, vedeva le camerire portare via quadri e oggetti dalle varie stanze

"Scusi...che fanno???"
chiese alla donna

Lei si voltò, tornò a fissarla leggermente nervosa e disse

"Nulla, semplicemente stiamo liberando la casa in previsione di un attacco...girano parecchi briganti sa???"
facendo un giro su se stessa per tornar ein casa, facendo danzare la treccia a ogni passo

Lina si sentì tirare il mantello, Raudy cercava di avere la sua attenzione per essere messo in braccio, cosa che Lina fece mentre si avviava verso con la casa,seguita dagli altri. Ma quando la donna si voltò per indicare la strada e li vide si parò davanti a lei. Lina si arrestò subito, vedeva nuovamente quegli occhi indagatori di sopra, che fissavano lei e il bambino. Ma notò poi che l'attenzione le era caduta ai abiti di Raudy. La donna  si avvicinò ancora e poi prese in mano il medaglione che lui aveva al collo, lo osservò attentamente e poi con velo di rabbia si voltò verso Dararai

"Cosa ci fa il medaglione del padrone al collo del Signorino???"

Lui la fissò interdetto, sudò freddo poi disse

"Ecco....quando sono stati sigillati nella barriera, non avevo messo al collo il medaglione e così...visto che il Signorino doveva...ecco si insomma....stare con altre persone, ho pensato di darglielo momentaneamente per non essere triste...."

"COsa'??? Dararai, tu hai una vaga idea del significato di quel medaglione???"

"Certo che ce l'ho Signorina Chesy....sono stato io a ordinarlo dove lei sa e io a consegnarglielo, lo ha dimenticato? Non faccio le cose a casaccio, sono un consigliere e stratega di alto rango, non un idiota...."

sbottando offeso


"Sarà, però sai bene quanto il bambino sia iperattivo, se lo perdeva??? Mi auguro che almeno la padrona abbia il suo...."

avvicinadosi per togliere dal bambino il gioiello


Ma il silenzio che calò, gelò l'atmosfera, tanto che la donna si voltò verso di lui preoccupata su una risposta che poteva o non poteva essere nascosta in quel silenzio. Si fissarono pochi minuti, poi lei domandò grave

"Ti prego, dimmi che almeno 'quel' medaglione è al suo posto...."
dicendolo in un modo che a tutti sembrò una supplica

Tuttavia il ragazzo voltò lo sguardo, diventando triste e la donna gli si avvicinò dandogli uno schiaffo che risuonò attorno a loro, facendo sobbalzare i presenti impreparati alla cosa

"Dove si trova....non solo hai fatto di testa tua sigillandoli là rischiando di non poterli più svegliare, ma hai privato i signori di una cosa a loro preziosa....almeno è al sicuro???"

"SI....l'ho protetto io stesso"
le disse fissandola quasi arrabbiato, mentre lei assunse un'aria sorpresa e sconvolta

"Che vuoi dire...per favore, non dirmi che....."

Lui scostò il gancio che teneva il mantello, mise una mano dentro l'abito e uscì fuori un medaglione in oro bianco, con una grossa pietra rossa ovale lucida dal colore simile ai talismani, contornata da disegni a mezzi cerchi a seguire la peitra, tenuto da una catella argentata. La donna sussultò alla vista dell'oggetto, lo prese e lo strappò con forza rompendo le maglie della catena e urlando

"Hai esagerato adesso, hai oltrepassato il limite...sai a cosa mi riferisco....è....assurdo, davvero....io non....non posso crederci davvero, è una fissazione la tua....non devi fare più nulla ti avviso..."
scuotendo la testa arrabbiata

Lui no n disse nulla, incasso lo schiaffo, le parole e la negazione del medaglione e la seguì con gli occhi andare verso Lina, prendendo dal bambino l'altro medaglione.

"Signorina Lina, sono felice che lei sia qui...ora scusate ma devo andare a conservare questi oggetti. POi entrate in casa e lasciate che le cameriere si prendano cura di voi..."

"Aspetti....cosa sono quei medaglioni???"

".........Questi....sono oggetti dei padroni, molto preziosi per loro....però....in verità...." pensando " .accetta di ricevere un altro incarico???"

"E sarebbe...??"

"Le darò questi due medaglioni da proteggere, una come lei non avrà problemi, sicuramente. Qui abbiamo una cassafrote ma se qualche brigante dovesse arrivare quando sarete al Palazzo della Madre....potrebbero rubarli scassinandola....la terrebbe lei invece, al collo, affinchè lei possa ridarli ai padroni al loro risveglio???"

Lina rimase basita della cosa, non capiva il motivo di questa richiesta però poi ripensandoci, se era così importanti per i padroni della donna non era per il valore materiale, ma qualcosa di più. Proteggerli, ci sarebbe riuscita?"

"Se lei ha tolto a Dararai il medaglione, no n capisco perchè io, una estranea, debba indossarli per proteggerli...:"

"Lui...è una questione delicata e particolare, non doveva farlo e ha sbagliato...lei però è stata chiamata per aiutarci e chi più di lei, la grande Maga Lina Inverse, può proteggere un oggetto prezioso.....uno, quello rosso della padrona, lo terrà per se e l'altro, quello del padrone, lo darà a una persona di cui si fida ciecamente. Avrete un regalo speciale per questo...."

"Io non sono convinta veramente....."

"Miss Lina, ho bisogno di qualcuno serio su cui riversare la mia fiducia...ultimamente ho avuto parecchi problemi in questo...."
voltandosi leggermente per fissare malamente Dararai, cos che Lina non capì

Alla fine lei accettò e la donna la ringraziò, chiedendo a Dararai di occuparsi del bambino

"Il Signorino avrà fame e poi dovrà riposare, ci penso io a lui....Dararai lo porterà in cucina mentre voi vi riposerete nella sala del tè. ...Grazie del vostro aiuto...davvero...."
mettendo a Lina il medaglione al collo

Li invitò con un braccio a entrare e li fece accomodare nel salotto del tè, passando per l'atrio ovale che si diramava in due rampe di scale laterali e due corridoio al piano terra. La saletta era a tetto a botte, color champagne e con tante nicchie ovali scavate nel muro che ospitavano vasi di fiori, sculture o altro, che in quel momento pareva mancare. OCme parevano mancare quadri, sopramobili e altro, sembrava che una mandria di sciacalli avesse fatto pulizie....

"Sa Lina, temevo che i padroni potessero rimanere per sempre là, invece con lei è sicuro di poterli liberare...."

"Ehm...posso sapere come sono finiti...bloccati in uno scudo, s e ho capito bene...."
prendendo posto in un divanetto glicine, al suo seguito GOurry e gli altri

"Tutta colpa di Dararai....una settimana prima di essere chiusi nella sala del palazzo, i padroni erano corsi in un regno ad aiutare a proteggere la città, purtroppo rimasero feriti, sopratutto la padrona per.....ecco....insomma, lei rimase ferita e nella stanza messa a disposizione per loro, lei cercava faticosamente di rimettersi in sesto sia nel corpo che nello spirito. Erano accaduto alcune cose prima e ..... lei non si era ripresa del tutto. Quella ferita alla schiena, non fu mortale ma ci mancò poco e lei disse a Dararai di fare la cosa che lui reputasse giusta....ma non capì il vero senso della parole, invece di intendere un 'cerca di trovare una soluzione ai problemi e insieme li risolviamo' lui intese un 'fai quello che reputi giusto per noi'.....così quando i guaritori li considerarono guariti e in grado di tornare  a casa, lui applicò un incantesimo su di loro, li portò al palazzo e con una sacerdotessa o vestale, non saprei, fece in modo che nessuno potesse avvicinarsi così che, quando sarebbe stato il momento buono, lei sarebbe stata svegliata e avrebbe utilizzato di poteri della Madre per fermare l'esercito....ma....poi la vestale sparì, si dice venne uccisa o si era nascosta....e così da mesi loro due dormono in quel palazzo....."
sospirando, mentre le cameriere porta vassoio d'argento

"Quindi si è trattato di un errore....ma mi dica...esercito di cosa....."

"Vede....le cose che so sono i resoconti della padrona prima e di Dararai poi....a come ho capito, un'entità che si dice simile alla Madre, ha trovato un varco dimensionale per arrivare  da noi. Tuttavia la Madre ha lasciato disposizioni alla padrona in caso di sua mancanza, cosa  che accadde poco dopo. Da allora, un anno e mezzo fa, lei non si è più sentita e la padrona ha dovuto fronteggiare da sola la minaccia. Quello che sembrava l'arrivo imminente dell'entità, in realtà si rivelò come la venuta di un esercito di demoni di enorme potenza e pericolosità. La padrona mi disse che la madre era entrata in conflitto con l'entità ma che doveva prendere forma umana nell'altra dimensione e lo scontro non sarebbe durato poco. QUi intanto, l'armata chiamata 'le 88 bestie', capitanate da una donna demone chiamata Ether Phenyl, iniziarono a colpire varie città importanti e poi varie regioni. Per il ruolo occupato dalla padrona, da ogni dove venivano chiamate di aiuto e lei dovette purtroppo fare delle scelte, recandosi dove reputava di poterli fermare. Purtroppo accadde anche un fatto strano, la magia iniziò a non funziona re più...non os bene come si dice, io non la pratico ma....a come mi disse lei, i poteri su tutta la penisola erano venuti meno, la magia bianca e la magia nera no n avevano più la stessa potenza e neanche le due capitali, Seiroon e Zephilia, potevano far fronte a questo problema. Manufatti e riti per incrementare la magia e il potere magico dei maghi no n servirono a nulla per rimportarla al massimo, i demoni, seppur privati di una parte dei loro poteri, rimasero impossibili da sconfiggere e molte città caddero rase al suolo. Anche la padrona, che utilizzava la magia del caos, si trovò in difficoltà visto che la madre era andata via in un'altra dimensione, sigillandola per evitare che quell'entità potesse uscire, facendola ritrovare con poche possibilità di usare i poteri che la richiamavano. I pochi poteri che potè utilizzare, dati dallo scarso potere magico presente grazie a oggetti magici che contengono le magie e a quanto pare erano stati amplificati, permisero a lei e agli altri maghi di perdere tempo e studiare un modo per fermarli. Quel giorno, il giorno in cui si ferì, lei tentò di utilizzare la sua magia più potente, quella proibita. Tutti i maghi le dissero di non farlo ma lei la trovò l'ultima spiaggia, sebbene sapesse quanto fosse pericoloso, nonostante sapesse che il potere del caos fosse agli sgoccioli. Invocò, grazie a una formula, l'amplificazione del suo potere magico e fece quel tentativo. Ma riuscì solo a eliminare una piccola porzione dell'esercito, mentre alle sue spalle gli altri maghi lottavano contro i demoni nel palazzo per proteggerla. Fu allora che il padrone venne ferito non mortalmente e lei, per evitare che morisse, non avendo più possibilità di usare la magia, tentò di fermare il demone con una spada incantata, ma......non era abbastanza potente e fu sconfitta. Dararai purtroppo non riuscì a fermare il demone che conficcava la lama nella schiena della Signora.........non voleva perdere il padrone, aveva cercato di salvarlo e ai suoi piedi che era ferito, si ritrovò quasi a perdere la vita. Se non fosse stato per la Gran Sacerdotessa di Ceihpied....ora lei sarebbe morta....le ha salvato la vita ancora una volta....e poi quello stupido di Dararai ha fatto quella sciocchezza di rinchiuderli là....Quando lui capì l'errore era troppo tardi, quella vestale era sparita, la sacerdotessa non poteva far nulla e così....la distruzione continuò...."

"Un momento....non esiste magia???"

"NO esiste ovviamente, ma è debole....se lei dovesse castare ad esempio un ragna blade....allora qualche problema potrebbe incontrarlo, se utilizza magia nera e bianca, deve essere davvero potente per utilizzarli al meglio perchè una barriera creata dai demoni inibisce l'utilizzo della magia a piena potenza...."

"una barriera?? Dove????"

"E quella che oscura i l sole....le nubi sono solo causate da essa. Una volta vi era una barriera che voi, avete distrutto. Molte cose cambiarono dopo la sua distruzione, clima temperature ect....ora che questa barriera è stata creata, non esiste più l'estate, inverno e autunno si susseguirono senza sosta, molti raccolti sono andati a male in molte regioni, gli animali sono morti di fame o allagamenti e ovviamente tra sfollati, nuclei familiari distrutti, orfani e vedove.....noi qui siamo in pace, relativamente, ma quando viaggiai con il Signorino...vidi la morte davanti  a me, mi creda....."

"E' terribile, e non cè null che si può fare???"

"Si...innanzitutto, secondo lo schema della padrona, bisogna distruggere la barriera, eliminare il capo dell'armata e sterminare i demoni rimasti. Doveva essere il suo compito.....ma......non potè fermare le tre morti...."

"Cosa sono le tre morti???"
domandò GOurry incuriosito

"E' così che chiamano i tre modi per uccidere, distruggere, sterminare....la morte bianca è il loro modo di divertirsi, accerchiare un luogo abitato e sterminare piano piano ogni essere umano in quel luogo....la morte rossa invece è quando causano distruzioni così devastanti da provocare la morte per cause di allagamenti, frane, crolli e altro in una città presa di mira, assistendo a tutto quanto....la morte nera è quella che utilizzano maggiormente.....inviano creature di varie forme di colore nero che distruggono e uccidono senza guardare nulla. SOno nomi che loro hanno dato ai loro tipi di attacco, sono senza scrupoli....quel giorno loro usavano la morte bianca....."

"E come riuscirono a mandar via i demoni??? Lei no nera ferita??"

"Come avevo detto, usando la magia del caos, era riuscita a eliminare una parte.....questi demoni sembra che siano attivi di notte e non di giorno.....Prima che il clima mutasse, il giorno e la notte erano divisi dalla nascita e dalla scomparsa del sole all'orizzonte e quel giorno questo fenomeno era ancora visibile....poi però, ciò non accadde più e loro possono far scorrerie senza problemi....se non fosse stato per il sole, quel giorno i padroni sarebbero morti...."

Tutt la ascoltarono senza dire nulla,s enza bere o mangiare, tanto che il tè si raffreddò nelle tazze, presi ocme erano dal racconto, la donna pareva nervosa nel raccontare tutto ciò

"I padroni hanno lavorato tanto per fermarli ma per...un..impedimento, non è loro possibile...quindi vorrei che voi...bè per favore, ideate un modo per fermare le 88 bestie...."

"Ci racconti ancora qualcosa, devo sapere il più possibile per lavorare meglio...."

"Certo....dunque....."




Dararai portava Raudy in camera sua, voleva cambiarlo prima di portarlo a mangiare, gli sembrava una cosa sensata anche per se stesso, dopo la sfuriata della governante. Sapeva di aver sbagliato ocn i padroni, sapeva di aver fatto scelte che tutti ritenevano assurde ma lui in cuor suo, sapeva di aver fatto le cos e che riteneva giuste, come lei disse quel giorno, in quella stanza



Si fermò alla soglia, non sapeva se entrare o meno e poi, sentì qualcosa. Aprì leggermente la porta e la vide, in piedi, accanto al letto di lui. Era sofferente probabilmente per la ferita, l'abito bianco che ancora indossava era lacero e sporco di sangue, i capelli arruffati e ricaduti in avanti. Si tenevas come poteva con le braccia sul materasso e guardava lui dormire, o almeno a Dararai così sembrava.

"Ehi...sei sveglio...???"

"Si...stai bene...??"
disse lui aprendo gli occhi e voltandosi verso di lei

Lei sorrise tristemente e sospirando disse

"Io....non ti odio...non ho risentimento verso di te, ci siamo già chiariti....però, vorrei solo dirti che sei stato stupido a pensare con la tua testa su una questione mia e tua....poi con tuo padre...."

"Mi dispiace, davvero....ma l’ho fatto per lui..."

"Lo so, ma dovevamo decidere insieme...sei stato via quattro mesi, ormai credevo che tu non volessi più stare con noi...:"

abbassando il viso, nasncondendolo dai capelli, mentre stringeva la mano dell'uomo davanti  alei


"MAI...MAI non lo pensare più....ti avevo già risposto no? ....' Il mio presente, tu...per sempre....'.......te lo avevo detto nel medaglione ricordi??? La mia risposta alla tua frase...."

"Si....'mi manchi ogni volta che sono sola'......non cèra bisogno di dirti altro...."

"E' sempre stato così tr  anoi no? Nè troppe parole ne stupidi discorsi per noi  inutili, ma sempre simboli tra di noi...."

Lei gli carezzò una guancia sorridendogli, Dararai li fissava serio, vedeva il suo sorriso verso di lui, rivolto solo a lui. E lui, che aveva fatto quel che aveva fatto e le diceva 'ti amo' come s enulla fosse accaduto....Chiuse gli occhi e cercò di respirare profondamente, ma la sua voce lo portò alla realtà. La vide gemere di dolore, non riuscendo a star e in piedi, strinse una mano sul braccio di lui e sforzandosi disse

"Ascolta...guardami negli occhi.......ogni volta che tu guarderai quel medaglione o quello che io tengo indosso....per favore, ricorda i nostri preziosi momenti.....i ricordi che conservi nel tuo cuore....Ti manco ogni qual volta tu sei solo? Ti sei sentito tale quando ero via per lavoro? Mi spiace....di questo mi dispiace....ma ogni volta che ti rivedevo al mio ritorno, il tuo sorriso, sentivo che tu fossi felice.....ma se hai intenzione di lasciarmi, perchè ti ho fatto un torto....vorrei che tornassi indietro ai nostri giorni insieme.....al nostro tempo....e a quanto ho sofferto della tua lontananza....io vorrei superare tutto insieme, per sempre....quando sarà finito questo, quando tornerà la luce sulla penisola....noi avremo dimenticato....ma tu, vorrai  restare con me?.....So che no mi dimenticherai....dal momento che tu no neri con me, la mia vita era cambiata....così sola, così dispiaciuta....lasciata sola nel silenzio....Sto ancora pensando a noi....tu lo fai??...."

Si guardavano negli occhi, mentre le sue parole riempivano la stanza nonostante la sua voce si affievoliva sempre più....

"MA...di cosa parli...???"
le chiese

"Ripenso ai nostri momenti....ricordami....dentro di te....ma mi sento così sola....."
mentre scivolava verso il pavimento per poi ricadervi, senza che lui potesse afferrarla

Dararai entrò di corsa nella stanza, la vide quasi esanime là, sul pavimento bianco, con l'abito ormai sporco dal suo candore e i capelli sparsi sul pavimento, mentre lui dal letto chiamava il suo nome. Guaritori e infermiere accorsero prendendola e posandola sul lettino affianco, evocando un resurrection, riuscendo a guarirla dalla ferita che si era riaperta. Rivoli di sangue scivolavano giù per le lenzuola per gocciolare verso il pavimento, il padrone di Dararai si mise faticosamente in piedi e nonostante tutti cercassero di fermarlo, lui si portò accanto a lei, piangendo di dolore. Dararai si sentiva con mille pensieri contraddittori, lei era viva eppure non capiva perchè lui piangesse. Semplicemente, si sentiva responsabile per ciò e per una volta, il ragazzo pensò a qualcosa di cattivo.....non per la padrona, era felice che fosse salva ma...una sola cosa nella mente echeggiava.....'si raccoglie ciò che si semina....

Vedendo che lui non voleva staccarsi dal braccio della donna, Dararai  non potè fare altro che addormentarlo con uno sleeping e seguì gli infermieri posarlo sul letto affianco. Quando tutto si calmò, la sua voce lo chiamò

"Dararai...vieni...."
gli diss ela donna ripresasi debolmente

"Padrona non deve fare sforzi...:"

"Dararai.....fà la cosa che tu reputi giusta....'so che sono l'unica che possa fermarli....fai quello che tu consideri la soluzione......per......"

Fissò i suoi occhi, il suo viso e i suoi capelli.....prima che lei perdesse i sensi nuovamente e dormisse per giorni prima di essere fuori pericolo.



Si avvicinò alla porta della stanza del bambino, la aprì e mille ricordi si stagliarono nella sua mentre.....


   
 
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