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Autore: Elettra28    17/06/2011    5 recensioni
Storia che si svilupperà sul rapporto in modo particolare tra Heather Morris (Brittany) e Naya Rivera (Santana) Aiutate da un nuovo personaggio di mia invenzione
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“come è andata la vacanza in quel paradiso terrestre?” mi chiese Ryan, con gli occhi che pareva prendessero le sembianze di un cuore. Ero rientrato da nemmeno tre giorni e già Ryan era a casa mia per lavorare alla seconda serie di Glee.
“diciamo bene, un po’ movimentata…. Ma sono felice di essere rientrato” risposi, cosciente che non immaginasse niente di tutto quello che era successo, ed il termine “movimentata” non era sicuramente quello giusto. Ci eravamo messi subito a lavoro, la mattina facevamo i casting per dei nuovi personaggi e la sera lavoravamo alle canzoni, avevo iniziato a pieno ritmo e tutto questo mi rendeva felice.
Ci sarebbero state tante novità nella seconda serie, una delle cose che mi riguardava molto da vicino era l’idea malsana di Ryan di inserire un nuovo gruppo corale, che cantasse a cappella. Per gli attori non c’era problema, bastavano un paio di visi carini, ma per le registrazioni dovevo trovare un coro, e decisi di cercarlo tra quelli già formati, che avevano una certa esperienza ed affiatamento. Quindi le mie serate le passavo in giro per locali o teatri, ad ascoltare concerti di gruppi a cappella.
Finalmente arrivò la mia pausa pranzo…. L’unica pausa della giornata, e cosa non insolita squilla il telefono, impeccabile, puntuale come la morte…. Solo due persone avevano quel tempismo perfetto: mia madre ed HeMo. La differenza era che, mia madre aveva come scusa il fusorario, l’altra invece non aveva proprio scuse.
“che tempismo!!!” risposi con sarcasmo
“stai mangiando?” mi disse, fingendo di essere sorpresa.
“no… io non mangio mai… ricordi? La mia pausa pranzo la passo con te al telefono, mi nutro delle parole e della saggezza di Heather Morris”
“la mia è solo una ricordella*…. Poi ti lascerò alle schifezze che sicuramente ti sei preparato” mi disse un po’ offesa.
“una ricordella? E per cosa? Tu non sei a San Francisco per uno stage di danza con Zach?” chiesi
“si ma stò partendo ora, perchè stasera abbiamo un appuntamento importante ricodri?”
In quel momento fù come se mi si aprì un intero file nascosto, e collegai: ricordella-Harry Potter- cinema- prima parte dei doni della morte con HeMo.
“Oh kakkio!!! Mi ero completamente scordato!” risposi, già immaginando la reazione della mia amica.
“ecco appunto…. Aspettati una strillettera* la prossima volta!!!”
Era impressionante come, ogni volta che si parlava di Harry Potter, si trasformasse in una perfetta maghetta di Hogwarts, iniziava ad usare termini specifici con nomi di incantesimi. Eravamo due super appassionati del maghetto, in realtà io amavo i libri ma non amavo tantissimo le rappresentazioni cinematografiche. Mi ricordo che per l’uscita del primo film, ci rimasi malissimo perchè mi ero fatto un’idea mia di tutti i volti dei personaggi, e vedere che non rispecchiavano la mia immaginazione, mi aveva deluso moltissimo, poi mi ero rassegnato ad associare inevitabilmente i personaggi della storia, agli attori del film.  HeMo invece adorava tutto ciò che riguardava la Saga della Rowling,  e tornavamo bambini tutti e due quando affrontavamo l’argomento. Naya lo odiava, ed odiava noi due quando entravamo in quel mondo dove lei era tagliata fuori, e spesso succedeva che, per prenderla in giro, utilizzavamo termini Potteriani per farla arrabbiare. Una volta HeMo le aveva detto: ”Sei una Mandragola* Naya!!” facendolo sembrare un insulto, e lei se l’era presa tantissimo.
Dovevo rimediare al danno, anche perchè la sera, mi ero prefissato di andare a sentire un gruppo vocale, che mi avevano segnalato come bravissimi e non potevo fare tutte e due le cose.
“tesoro, mi sono dimenticato…. Ho un concerto stasera, devo andare a sentire un gruppo vocale per lavoro”
“stai scherzando vero Stefano?” quasi urlò al telefono
“HeMo non posso sdoppiarmi non ho una Giratempo*!!!!” le risposi, cercando di colpirla con un altro termine della Rowling.
“Uuuuhhh una giratempo…. L’oggetto dei miei desideri” mi disse, immaginai di vedere la sua faccia più serena…. Poi aggiunse: “ possiamo andarci dopo! Così daremo anche meno nell’occhio. Io ti posso accompagnare al concerto prima, e poi stò a dormire da te ok?” In quei giorni Naya era a casa dai suoi ed HeMo era da sola.
Ci concordammo per l’appuntamento e tornai al mio panino.
-
Ryan arrivò molto agitato quel pomeriggio, mi accorsi che dall’agitazione non riusciva a concentrarsi, decisi di prendere di petto la situazione e chiedergli cosa non andasse.
“ che succede amico?”
“niente… perchè?” finse
“avanti Ryan, ti conosco abbastanza bene per capire che c’è qualcosa che non và” le dissi
Si fermò un attimo, come se avesse paura di rivelarmi quello che gli passava per la testa.
“ci sono troppe pressioni su questa seconda serie…. Ho fatto leggere le bozze alla produzione e non amano tutta questa attenzione verso il mondo gay,  stanno facendo a pezzi il personaggio di Kurt, in più ho accennato a quella di Santana, come possibile altra storia gay, e mi hanno detto che non se ne parla” mi disse affranto
“che covo di bigotti!” affermai abbastanza deluso
“dovremo rivedere alcune cose.” Mi guardò come se avesse dovuto tagliarsi un braccio. Gli stavano mutilando la creatività e questo io non potevo permetterlo, soprattutto senza lottare.
“non ci credo che stai rinunciando a lottare!” sbattei il pugno sul tavolo dove stavamo lavorando.
“non ti riconosco più! Ricordi quando, due anni fa, rispondesti con tanta sicurezza ed entusiasmo a Sean ed alla sua critica sul tuo progetto?.... dove sono quegli occhi Ryan? Dov’è quel coraggio?” non riusciva a guardarmi negli occhi mentre gli dicevo quelle cose, io continuai a spronarlo
“Glee è una tua creatura! Kurt e Santana sono delle tue creature, li hai pensati tu, e tu devi decidere come farli andare avanti nella storia!”
“sono i soldi che decidono Stefano! Lo sai meglio di me come funziona!” mi disse a mezza voce
“i soldi sono arrivati grazie alla tua creatività, milioni di persone hanno guardato la prima serie di Glee, si sono appassionate a quello che tu hai pensato e hai messo davanti ad una macchina da presa! Non quegli stronzi, che pensano di aver capito come funziona il mondo, e che basta nascondere ai propri figli la verità, fino a che, non se la troveranno sbattuta in faccia un giorno!” ormai mi ero appassionato alla causa e mi ero anche alzato in piedi, e con foga continuai
“quante persone ci hanno scritto per ringraziarci, perchè grazie a Kurt sono riusciti ad andare avanti? quanti ragazzi e ragazze guardano a Rachel ed Artie come degli esempi, che anche loro ce la possono fare? E soprattutto, quanti aspettano la seconda serie? Sai meglio di me che si è creato un mondo attorno a Glee e tutto questo è nato da te, quindi, secondo me, puoi permetterti di dire la tua e di imporre alcune cose!” conclusi il discorso.
“ok… domani vieni con me alla riunione coi capi e dici tutto questo!” mi disse con un sorriso.
Ecco… lo sapevo… Accidenti alla troppa passione che ci metto nel fare le cose…. Pensai.
 
 
 
“Brò mi stò addormentando….” Mi disse HeMo sottovoce
Eravamo in un piccolo teatro, dove si esibivano gli “AcappellaMan”, io ero intento col mio blocchetto degli appunti, che cercavo di scrivere alcune caratteristiche del gruppo che potevano interessarmi.
“Brò mi hai sentito?” aumentò la voce
“eh? Si si è quasi finito” dissi, sporgendomi più avanti per concentrarmi su di loro, e non lasciarmi distrarre dalla mia amica.
“sei un secchione e staccanovista di merda!” disse quasi a voce piena
Mi girai, la guardai e vidi che stava ridendo… le dissi
“sul serio?”  
Mi fece cenno con la testa di si, mentre rideva
“vaffanculo! E tu sei un’egoista, visto che stò lavorando per far guadagnare anche te!” improvvisamente sentii una voce dietro di noi di una signora:
“ssshhhh se non siete interessati potete andare a chiacchierare fuori, invece che disturbare chi vuole sentire!!!” disse abbastanza alterata.
Mi sembrava di essere tornato a scuola, guardai malissimo HeMo che, con alcune ciocche davanti agli occhi, continuava a ridere.
“che stronza!” le accennai col labbiale, mentre ridevo anche io.
Improvvisamente HeMo si girò verso la signora e disse:
“signora, non dovrebbe parlare così perchè il mio amico è qui per lavoro, la maleducata è lei!”
Non ci potevo credere che stava cercando dei modi per distrarsi, facendo la stronza, per farmi sentire in imbarazzo.
La signora era seduta affianco ad una ragazzina adolescente che, più annoiata di HeMo, messaggiava col cellulare. Improvvisamente si illuminò ed urlò:
“oddio!!! Brittany? Cioè tu sei Brittany di Glee????”
Bene….. la mia copertura è andata… pensai. Per un attimo mi fidai dell’intelligenza della mia amica ed immaginai che avrebbe negato spudoratamente la cosa, così avrei chiesto scusa alla signora, dato un calcio al ginocchio della mia amica, in modo da mutilarla per un paio di giorni, e sarei tornato a sentire i ragazzi che cantavano prendendo allegramente i miei appunti. Invece….
“si! Sono io! Ciao Heather Morris piacere! Segui Glee?”
La ragazzina iniziò ad agitarsi ed a dire:
“oh DioDioDioDio!!! Si certo che lo seguo… ma ma sei tu? Sei il mio personaggio preferito…. Oddio Nonna c’è Brittany non ci posso credere! Ti prego posso fare una foto con te? Le mie amiche non ci crederanno mai!” disse mentre si agitava nella sedia.
Io guardai la scena, ma soprattutto mi ritrovai a guardare malissimo la mia amica, che fece spudoratamente finta di niente.
“certo! Come ti chiami?” le chiese, sfoggiando il suo migliore sorriso.
“Ashley!” rispose ancora incredula la ragazzina.
Mi resi conto che tutta la gente intorno, aveva ormai gli occhi puntati su di noi, e non notava più i cantanti sul palco. Decisi che, per rispetto di quei poveri ragazzi, era bene alzarsi ed andare via. Aspettai che quella dispettosa facesse la foto e firmasse l’autografo alla ragazza, poi la presi per un gomito e la trascinai fuori dalla sala:
“ora sarai contenta?” le dissi mentre uscivamo
“che ci posso fare se mi ha riconosciuto? Dobbiamo sempre essere carini con i fan!” mi disse col suo finto sorriso innocente.
“potevi negarlo, c’era buio non ti avrebbe riconosciuto…. Anzi, potevi evitare di girarti verso la signora!!!” le dissi
“daiiii Brò era di una noia mortale quel concerto!non erano nemmeno bravi!” fece il broncio!
“non erano male invece!”
Uscimmo dal teatro e c’era un gruppetto che ci aveva seguito ed un altro che ci aspettava fuori… non era possibile che la voce si fosse sparsa così velocemente, mi ritrovai a pensare incredulo.
Erano per lo più ragazzine, che chiedevano foto ad Heather ed autografi. Lei ovviamente non si tirò indietro, ad un certo punto vidi che arrivarono anche dei giornalisti, e la cosa stava diventando pesante, la presi per mano e la trascinai via dal gruppetto, attirandomi l’odio di tutti. Mentre camminavamo verso la macchina a passo veloce, sentii alcuni Flash. Salimmo in macchina e ci dirigemmo verso il cinema.
“ti faccio decidere anche che fila fare, ci dobbiamo dividere perché siamo in ritardo: Biglietti o popcorn?” le dissi
“mmmm biglietti, c’è meno gente, e poi posso scegliere io la posizione” mi disse con l’adrenalina a mille, per l’imminente visione. Vidi che c’erano degli sguardi troppo attenti a noi due, e delle ragazzine che ci guardavano e parlottavano tra loro.
“Ok…mettiti il cappuccio della felpa” le dissi
“ma così sembrerò un rapinatore”
“non importa mettilo!” le dissi, con fare autoritario, era l’unico modo perchè mi ascoltasse.
“oooook, Mr. Paranoia!” disse, mentre sollevava il cappuccio fino alla testa.
Facevo la fila per dei popcorn, una diet coke per HeMo ed un succo d’arancia per me, non avevo bisogno di chiedere cosa prendesse, sapevo a memoria i suoi gusti. Ad un certo punto delle urla isteriche mi fecero girare verso l’altro lato della sala. Vidi HeMo, circondata da un gruppo di ragazze, che si avvicinavano sempre di più verso di lei, la vedevo in difficoltà. Lasciai la mia fila per andare a vedere se fosse tutto ok.
C’erano decine di voci intorno, tutte che gridavano il nome di HeMo o del personaggio che interpretava, mi stupii della cosa, perchè non avevo mai assistito a delle scene deliranti così forti, almeno per quanto riguardasse lei, mentre per Cory e Lea era quasi routine. Mi resi conto da quell’episodio che forse la sua popolarità stava aumentando sempre più. HeMo cercava di firmare autografi e sorridere, anche se vedevo che era terrorizzata e diceva ai ragazzi di fare piano, che avrebbe firmato a tutti gli autografi. Cercai di intrufolarmi nella folla, ma non mi era possibile, controllai se per caso ci fosse qualche guardia nelle vicinanze, per chiedere una mano, ma non ne vidi.
Un ragazzo da dietro iniziò a spingere perchè voleva avanzare, le persone ormai erano attaccate a lei e gli stavano addosso, a quel punto cercai di farmi spazio con forza per avvicinarmi, perchè vedevo che stava avendo un attacco di panico, mentre avanzavo una ragazzina, spintonata da qualcuno, la colpì con la penna appuntita quasi vicino all’occhio, HeMo  subito si mise la mano in faccia, a quel punto buttai per terra della gente, per avanzare verso di lei.
“tesoro!” aveva le mani in faccia e non mi guardava. “Heather sono io… ti sei fatta male? Guardami!” le dissi con voce ferma. Mi guardò e mi disse:
“ti prego portami via da qui” non me lo feci ripetere due volte,  la presi in braccio facendomi spazio tra quegli esaltati….. alcune volte la gente sa essere veramente folle! Vedevo che mi inseguivano, ad un certo punto mi girai, e con rabbia dissi:
“ma non vedete che le avete fatto male? Ma che razza di persone siete? Calmatevi Cristo Santo!”
“Brò ti prego andiamo via” mi disse, mentre si stringeva a me, nascondendo il volto nel mio petto.
Finalmente eravamo in macchina, misi subito in moto e mentre guidavo cercai di controllarle il volto, stava sanguinando. Mi fermai di colpo e mi disse:
“non è niente, è solo vicino all’occhio ma per fortuna non l’ha beccato”
“dobbiamo andare al pronto soccorso” le dissi preoccupato
“no! No ti prego non è niente, andiamo a casa”.
Ero spaventato, ed allo stesso tempo arrabbiato con la negligenza di HeMo.
“Mr. paranoia eh? Ecco perchè tanta  paranoia!!!” dissi sbattendo con rabbia la mano sul volante.
“ti potevi far male seriamente Heather! E non è una questione di essere gentili coi fan, la gente perde il controllo e la folla è pericolosa!” continuai ad urlare. Mi girai, e vidi che si teneva la mano sulla tempia ferita che sanguinava, cercai dei fazzoletti nel cruscotto della macchina e glieli diedi.
Arrivammo a casa, corse in bagno e si chiuse a chiave.
“Fammi entrare!” urlai bussando nella porta.
“Heather cazzo! voglio vedere come stai!”
“stò bene! Voglio stare da sola! Lasciami in pace, per favore!” urlò.
Decisi di rispettarla, anche se avrei sfondato la porta del bagno, per vedere com’era la situazione, ma era abbastanza scossa , e forse avevamo bisogno di calmarci tutti e due. Andai in cucina a bere un po’ d’acqua e preparai una tisana, in previsione della sua uscita dal bagno.
Dopo dieci minuti uscì, mi precipitai a vedere la situazione.
“fai vedere qui!” le presi il viso e mi accorsi che aveva pianto.
“non è niente è solo un graffio!” mi guardò con gli occhi stanchi.
“non volevo urlarti contro così, ma mi sono spaventato….” Cercai di giustificarmi
“lo fai raramente, ma odio quando urli così e perdi il controllo!” mi disse.. per poi abbracciarmi
Risposi all’abbraccio e le dissi: “solitamente mi succede quando  toccano le  persone che amo, e mi sono spaventato moltissimo stasera.”
“lo so… anche io” mi disse, affondando la sua faccia trà il mio petto.
Mentre preparavo qualcosa da mangiare, HeMo non perse tempo a chiamare Naya, per raccontare l’accaduto, e sentivo che discutevano sul fatto che oramai dovevano stare più attente, perché, evidentemente, la popolarità era aumentata, ed avevano molti più fan tutte e due. La cosa poteva rendere felici loro due, ma decisamente preoccupava me.
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“Allora… Darren Criss…. Suoni un sacco di strumenti vedo?” Ryan si rivolse ad un ragazzo con dei folti ricci neri e occhi altrettanto scuri, aveva la faccia di un bambinone ed era sorridente, non sembrava per niente teso per quel provino.
“bene Darren sentiamo…. cosa ci proponi?” chiesi io.
Iniziò a suonare la chitarra e già da lì capii che era un bravo chitarrista, le prime note mi sembravano conosciute.
“Puorte o cazone cu 'nu stemma arreto
'na cuppulella cu 'a visiera alzata….”
Mi accorsi che era napoletano… certo un napoletano americanizzato… che capiva solo lui… Ryan mi guardò perplesso perchè non capiva che lingua fosse.
Mi avvicinai al suo orecchio e le dissi:
“è una specie di napoletano” mi guardò, ed annuì perplesso.
Il ragazzo, felice, continuò la sua canzone….
“Tu vuò fa l' americano!
mmericano! mmericano
siente a me, chi t' ho fa fa?
tu vuoi vivere alla moda
ma se bevi whisky and soda
po' te sente 'e disturbà….”
mi misi una mano davanti alla bocca, perchè non volevo mi vedesse ridere, e non era carino. Ryan invece, rise senza ritegno.
Terminata la canzone, il bastardo che abitava dentro il corpo di Ryan disse:
“Darren, sai che il Signor Stefano è italiano?” con una risatina diabolica
Io annuì, ed alzai le mani, come per dire che era vero, ma anche che mi dispiaceva per lui.
Il ragazzo sgranò gli occhi e sbiancò. Io a quel punto risi di gusto e dissi:
“non preoccuparti! Io sono toscano e sentire il napoletano è quasi come sentire una lingua straniera… sei stato bravo!” gli dissi per tranquillizzarlo. Lui rise per l’imbarazzo e la figura che aveva appena fatto e disse:
“Oh Dio…. mi dispiace tanto!”
Darren aveva conquistato tutti, perfino Zach si era entusiasmato per come si muoveva con quella chitarra…. Aveva uno stile alla Elvis.
Quel giorno trovammo due personaggi che ci servivano per la seconda serie. Uno era Darren e l’altro era un biondino, molto carino e bravo anche lui a suonare ed a cantare, che aveva un nome bizzarro: Chord Overstreet…. Quale genitore era messo così male, da dare un nome tale al figlio? Era un mistero per me.
 
 
Arrivai a casa, mentre ero al telefono in viva voce con Naya (che nel frattempo era rientrata dalla mini vacanza dai suoi) ed HeMo. Raccontavo loro la scena della canzone di Darren, e descrivevo, con minuziosi dettagli, i loro due nuovi colleghi.
“ma quello che dovrebbe fare il ragazzo di Kurt è gay?” mi chiese HeMo
“non lo so tesoro, non c’era nel curriculum ovviamente…. Ma a me sembra di no… !”
“Si… vabbè… se dobbiamo stare a guardare il tuo gay radar stiamo fritti” disse Naya
“vi ho detto io che Robbie era gay… infatti…” affermai con voce offesa
“e certo, perchè ci ha provato con te…. Più chiaro di così!” rise la bionda.
“e sappi che il moretto, finto Napoletano, ha fatto Harry Potter in un musical” le dissi, come per vantarmi di sapere più cose rispetto a loro.
“Oddio potrei anche innamorami di lui! “ affermò la bionda…
improvvisamente sentii un tonfo  e chiesi:
“che è successo?”
“niente, l’ho solo scaraventata giù dal divano” mi rispose Naya.
Ridemmo tutti e due mentre sentii da lontano HeMo che urlava: “Daaaarrennnn eccomiiii! Sono la tua Ginnyyyyy”
Suonarono alla porta
“Naya suonano alla porta, ci sentiamo dopo, e non massacrarla! ha già una cicatrice di una settimana fa!” le dissi
“ah ah ah ok… ci proverò!”
Andai ad aprire e dall’altra parte della soglia c’era una figura alta quanto me, cappelli castani e sempre sorridente: era Zach! Il nostro coreografo. Il sorriso di quell’uomo e la sua positività mi avevano colpito fin da subito. Zach era uno che non si lasciava prendere mai dallo sconforto, aveva avuto a che fare con persone completamente scoordinate, come Cory e Mark, e nelle puntate li aveva fatti sembrare delle persone che si muovevano a tempo con i compagni. Mi ricordo che la mia stima nei suoi confronti aumentò nel momento in cui, gli comunicarono che Kevin, uno dei più bravi ballerini del cast, avrebbe avuto la parte di Artie, un ragazzo in sedia a rotelle, lui non si scompose per niente e si mise subito a lavorare con lui, per far stare al passo nelle coreografie il personaggio con i suoi compagni del Glee. Se a me avessero detto che Lea avrebbe dovuto interpretare la parte di una studente muta, sicuramente non avrei reagito così con Ryan.
“Hey amico! Che piacere! Entra…” accompagnai Zach nel salotto.
“ti sei dimenticato vero?” mi disse sempre sorridendo. Improvvisamente mi gelai, perchè ricordai il motivo per il quale Zach era venuto a casa.
“Oddio il taglio di Empire State of my mind per la coreografia!!!” mi misi le mani in testa. Mi ero scordato totalmente della cosa. Dovevamo girare la prima puntata la settimana dopo, ed aveva bisogno almeno del taglio della canzone che si pensava di dare, per la coregrafia. La canzone non l’avevamo nemmeno incisa ancora, eravamo in ritardo su tutto, ed i casting e la ricerca di quel benedetto coro vocale mi aveva assorbito tutto il tempo.
Mortificato gli dissi:
“Zach perdonami! È un casino…. Siamo in ritardo su tutto e mi sono dimenticato”
“a chi lo dici… non preoccuparti me la dai domani” mi disse.
“assolutamente no!! la preparo ora, se hai dieci minuti di tempo!” risposi subito
“ho tutta la sera se vuoi…. Ma sul serio riesci a farlo in dieci minuti?” mi chiese
“certo è un gioco da ragazzi, ti faccio vedere, vieni!”
Andammo nello studio di registrazione, e mentre trafficavo col mio fidato Mac per tagliare la traccia, vidi che Zach era affascinato da tutta quella tecnologia. Capii che non doveva essere proprio un genio del computer.
“caspita sembra la NASA qui dentro! “ disse meravigliato
“ah ah ah magari!!!” risposi
“pensa che il mio PC nemmeno si accende più e non capisco il perchè” mi confidò affranto
“sul serio? Potrei dargli un’occhiata se vuoi!”
“davvero? Oh si grazie, te ne sarei grato a vita! Sai sono un po’ impedito con queste cose” rise imbarazzato.
Per la prima volta, mi accorsi che quel sorriso era accompagnato da degli occhi bellissimi che brillavano di vita. Mi fermai ad osservarli per qualche secondo, fino a che lui non mi rivolse di nuovo la parola, e mi destò da quel silenzio imbarazzante
“allora ok… te lo porto, la prossima volta”
“facciamo così, ora io devo andare a sentire un gruppo per stò famoso coro a cappella che mi stà esasperando, se mi accompagni,  dopo possiamo passare da te e come premio avrai il tuo PC come nuovo” gli proposi…. Non capivo nemmeno perchè avevo azzardato quella proposta, eravamo amici certo, ma non ci eravamo mai frequentati se non per motivi di lavoro. Zach accettò con entusiasmo.
La carica di energia di quel ragazzo mi faceva sentire bene.
La serata andò benissimo e probabilmente Zach mi portò anche fortuna, il gruppo che avevamo sentito era fantastico mi avvicinai a loro, dopo lo spettacolo, proponendogli un incontro a casa mia per fare un provino.
 
 
“Questo computer è dell’era paleozoica!” gli dissi appena vidi quel portatile tutto scassato.
“dai…. non è così vecchio ha solo 5 anni! E poi lo uso pochissimo, mi serve per aprire le miliardi di mail che mi manda Ryan” disse
“capisco il problema…. Una volta arrivò a mandarmene una ogni mezz’ora per tutta la notte, la mattina, aprendo la posta, non potevo crederci!” affermai ridendo, mentre ricordavo quel momento.
“comunque vediamo che si può fare qui….” Ero eccitato all’idea di esplorare quel reperto archeologico…il Nerd che era in me si risvegliava sempre in questi momenti.
“io intanto preparo un caffè”
Provai ad accendere il computer, ma non ottenni risultati, controllai la batteria ed era perfettamente al suo posto, pensai magari fosse scarica, Attaccai il pc all’alimentatore ma niente… mi girai verso la presa che teneva attaccato, oltre al pc, anche una lampada, lo stereo ed una sorta di sveglia e vidi che la presa del pc era leggermente staccata. “non ci credo!” pensai, mentre la infilavo per bene nella presa. Provai ad accenderlo e si avviò subito. Risi di gusto ed urlai:
“Zaaaach ho fatto!”
“non ci credo! così in fretta?” entrò nella stanza meravigliato “come hai fatto?” mi chiese
“non sono sicuro tu voglia saperlo!” gli risposi ridendo
“oh si invece”
“vedi la presa li? Non era infilata correttamente, quindi hai usato il computer con la batteria l’ultima volta, fino a che non si è esaurita e non avendo più corrente non si accendeva più” spiegai, cercando di farlo sembrare il più semplice possibile
“oh Dio quanto sono idiota!” disse
Ci ritrovammo a ridere tutti e due.
“come hai conosciuto Ryan?” mi chiese mentre sorseggiavamo rilassati una birra sul suo divano
“ad una festa di uno stronzo!” risposi facendolo ridere “pensa che gli aveva detto che il progetto Glee era una pessima idea…. che idiota!” mi ritrovai a scuotere la testa, mentre ripensavo a Sean ed alle sue sentenze sparate a zero.
“ah ah ah bè solo un pazzo come Ryan, poteva mettere in piedi una cosa del genere!” disse
“bè…. il giorno eravamo diventati in due… perché io presi le sue difese contro tutti e dissi che il progetto era molto valido!” dissi con orgoglio.
“meno male! Altrimenti chissà che fine avrebbe fatto la direzione musicale di Glee senza di te” affermò guardandomi
“già meno male, anche perchè, grazie a Glee, ci siamo conosciuti” sparai quella frase senza rendermene conto, Zach mi guardò perplesso, probabilmente pensò che avrei potuto dire miliardi di altre motivazioni ma, proprio quella, non se l’aspettava e nemmeno io onestamente.
“ah ah ah hai ragione!” rise imbarazzato quanto me.
 
 
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Arrivò Il giorno della prima riunione delle riprese della seconda serie, ed era come ritornare al primo giorno di scuola. Ci ritrovammo nel nostro “finto” Auditorium della McKinley High School, Ryan davanti a noi con miliardi di scartoffie in mano, gli attori tutti in prima fila in trepidante attesa, che pendevano dalle labbra del regista.
Ryan iniziò ad elencare le novità, presentò i nuovi arrivati, raccomandando il vecchio cast di trattarli bene e farli sentire a casa, ed annunciò che HeMo e Naya erano entrate ufficialmente nel cast principale e che avrebbero avuto molto spazio nella seconda serie.
“Heather ti dico subito che la seconda puntata si chiamerà Britney/Brittany e sarà dedicata alla Spears e la nostra Brit sarà la protagonista.” Buttò così la cosa, facendo venire un infarto alla bionda, che non si aspettava minimamente che, già nella seconda puntata, sarebbe stata così coinvolta…. Ma Ryan era così, secondo lui avevano meno effetto le cose, se non erano dette con sorpresa.
Finita la riunione, come al solito, mi misi subito a consegnare agli attori i pezzi da studiare, con gli appuntamenti per le registrazioni.
“oddio! What I Did For Lovecome prima canzone mi sembra un inizio favoloso, ma io ti amo Previani!” mi disse una Lea entusiasta di poter cantare un’altra canzone di un musical.
“bè dovevo pur rimediare a Telephone” le risposi, sapendo quanto Lea non amasse particolarmente Gaga, ma da professionista qual’era cantava tutto.
Mentre parlavo con Lea vidi che tutti gli altri si complimentavano con HeMo, mi avvicinai e consegnandole le parti le dissi:
“finita la pacchia carissima, queste sono le parti, ed ora assaggerai un po’ di Previani- tortura pre registrazione” le sorrisi soddisfatto.
“Oddio HeMo Auguri!!! Lo vedo molto motivato!” affermò Amber con fare terrorizzato.
La ballerina mi guardò con aria incredula e mi disse:
“ti prego…. dimmi che non è uno di quei programmi dove ti fanno gli scherzi, ti riprendono, e poi esce fuori tutta la troupe, urlando che era uno scherzo, perché potrei morire ora…. Qui… all’istante!!!”
“ah ah ah no è tutto vero tesoro!” non mi fece nemmeno finire  di dire la frase, che mi saltò addosso per abbracciarmi.
 
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“ci pensi che io farò Madonna e tu Britney? In uno dei video più lesbo - Hot della storia della musica pop?” disse Naya mentre si rileggeva il copione .
“già, dillo a Jeremy che mi stà chiamando ogni ora per convincermi a chiedere di tagliare quella scena” Jeremy era l’agente di HeMo, sosteneva non facesse bene alla carriera della sua assistita catalogarsi in un clichè che riguardasse solo la fascia gay del pubblico della serie televisiva.
“che si fotta! Brittany è molto più che una che flirta con Santana, se non l’ha capito, che cambi mestiere allora. “ disse Naya imbronciata.
“credo sospetti qualcosa, soprattutto da quando viviamo insieme, ma la cosa non mi preoccupa è un buon agente, ma se non gli stanno bene alcune cose, può benissimo farsi da parte”
Decisero di guardarono insieme il video originale, perché Zach aveva detto loro che sarebbero stati molto fedeli al video.
“Pronta?” le chiese la ballerina con un sorriso eccitato.
“si!” le rispose la mora tenendole la mano.
HeMo cliccò play e partì il video.
“Oh mio Dio questo video emana sesso da tutti i lati” disse Naya
“già” si girò HeMo, guardandola con malizia.
La ballerina non riusciva più a stare seduta, si alzò e provò a rifare dei passi, Naya si accorse della cosa ed improvvisamente si ritrovò a guardare lei, piuttosto che il video.
HeMo faceva delle mosse sensualissime sulle note della canzone, una delle cose che eccitava di più Naya in assoluto era vedere la ragazza ballare, se poi si trattava di vedere quelle mosse così sensuali, era la fine.
Mentre ballava la bionda cantava…. conosceva a memoria la canzone:
“Get on the floor, baby lose control
Just work your body and let it go
If you wanna party, just grab somebody


Indicò la ragazza con malizia dicendo:
“Hey NAYA
We can dance all night long”
Naya si alzò, non poteva resistere a quell’invito e cantò, avanzando verso di lei
“Hey Britney, you say you wanna lose control
Come over here I got somethin' to show ya”
La prese con forza e l’attirò verso di lei, facendo ridere la ballerina.
Ormai il video andava da solo, perché le due iniziarono una danza sensuale, che non lasciava più spazio alle parole,le loro bocche erano impegnate a fare tutt’altro che cantare.
“Oh Woh…. Se ti prende così credo che ci censureranno, e faremo coming out in un secondo davanti a tutti” disse HeMo staccandosi per un attimo dalle labbra della compagna.
“no questa è una coreografia che riservo solo per te” le rispose la mora, prima di riprenderle il viso tra le mani e baciarla
“bè sono i passi di danza più perfetti che abbia mai visto in vita mia”.
 
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Lungo capitolo, ma di transizione, volevo dare un po’ di respiro dopo il dramma degli scorsi capitoli, ma nello stesso tempo lanciare un po’ di cose per il prossimo, che sarà molto intenso e pieno di novità.
Vabbè smetto altrimento spoilero troppo.
Per quanto riguarda i termini potteriani dove ho messo l’asterisco, potete trovare il significato qui:
http://it.wikipedia.org/wiki/Oggetti_magici_di_Harry_Potter
per la ricordella e la gira tempo… la mandragola invece :
http://it.wikipedia.org/wiki/Piante_magiche_in_Harry_Potter#Mandragola
ho messo un po’ della mia passione per il maghetto.
Grazie come sempre a chi legge e soprattutto a chi commenta dopo, fatemi sapere come sempre.
Tra pochissimi giorni l’altro capitolo.
Baci
E.
  
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