Film > L'attimo fuggente
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Autore: Jacqueline Crayle    18/06/2011    3 recensioni
Carolyn, ragazza americana di 19 anni, arriva nel collegio di Welton insieme ad altre quattro compagne, chiamate a rappresentare il primo tentativo di integrazione delle ragazze nell’istituto maschile.
Per meglio ambientarsi, vengono affidate al mitico gruppetto composto da Todd Anderson, Knox Overstreet, Charlie Dalton, Steven Meeks e Philip Grey (da me aggiunto) i quali, a due anni di distanza dalla morte di Neal, si prenderanno a loro modo cura delle ragazze.
Se volete fare un salto e dire la vostra... leggere non acceca ;)
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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'Momenti'
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Capitolo 9
(dicembre)



 
 

E intanto i giorni passavano, diventando sempre più freddi mano a mano che Novembre andava esaurendosi.
Poi Dicembre arrivò, portando con sé una soffice coltre bianca.
Le tre ragazze erano costrette dal brutto tempo a stare chiuse nella scuola, e passavano i momenti liberi rintanate in biblioteca o davanti al camino della Sala Comune.
 
Lì si trovavano quando Tessie fece irruzione.
Aveva le guance arrossate, e la faccia a dir poco sconvolta!
Carolyn aveva appena finito di sgridare Sybil, che si distraeva ogni tre per due dal compito di fisica, e per un attimo non si accorse dell’arrivo dell’amica.
< Ragazze ho bisogno di parlarvi > esordì Tessie, raggiungendole davanti al camino e lasciandosi cadere sulla poltroncina rossa, < E’ un brutto momento? >
< Per la fisica quantistica, non per te > rispose Carolyn, distogliendo esasperata lo sguardo da Sybil.
< Sybil, che ci fai con il libro di fisica sulla testa?! >
< Apprendo per osmosi! >
Sybil si ricompose e si sedette a sua volta, posizionando la poltroncina davanti a quella dell’amica.
< Dicci tutto, riccioli d’oro, vuoi una tazza di caffè? >
< No, per carità, potrei saltare per aria e fare un buco nel soffitto! >
< Ma che è successo? > insistette Carolyn, ora curiosa.
Tessie trasse un respiro profondo, fissando le proprie mani appoggiate sulle ginocchia.
< Todd mi ha invitata a passare il capodanno con lui >
Le due amiche per poco non caddero dalla poltrona!
< COOSA? >
Non poche teste si girarono verso di loro.
La mora prese per il polso Tessie e la trascinò fuori dalla stanza, seguita a ruota da Carolyn.
 
Si fermarono solo quando furono nella camera di Sybil, al sicuro da orecchie indiscrete.
< Raccontaci tutto! > ordinò questa, facendo sedere l’amica sul proprio letto e piazzandosi davanti a lei assieme a Carolyn.
< Bene. Eravamo in biblioteca per la ricerca di Biologia… >
< Romantico! >
< … e non so esattamente come sia successo, stavamo ridendo, io gli stavo spiegando la ricetta dei biscotti allo zenzero di mia nonna… >
< Nonna papera? >
< … e lui mi ha detto che anche sua madre li cucina, ancora più buoni, io ho risposto che questo non è possibile, al che lui mi ha chiesto di venire a casa sua per capodanno e constatarlo di persona! >
< E tu cos’hai risposto? >
< Be’, che mi sarebbe piaciuto! > arrossì Tessie.
< Oooh che bello! > si crogiolò Carolyn, protraendosi verso l’amica e abbracciandola.
< Non so… > Sybil era perplessa, < Non ti fa paura l’idea? >
< Sybil non dire scemenze! > esclamò Carolyn < Tessie è un amore, qualunque genitore l’adorerebbe! >
La ragazza in questione assentì con la testa!
< Sono anche sicura che i suoi genitori siano delle bravissime persone! >
Ma Sybil non si faceva convincere facilmente.
< E’ un passo enorme conoscere la sua famiglia, considerato che non ti ha ancora nemmeno chiesto di uscire ufficialmente o dato un misero bacino! >
< Anche tu hai incontrato il padre di Charlie… > intervenne saggiamente Carolyn.
< Non l’ho incontrato, l’ho visto di sfuggita mentre parlava con il professor Chapman! > la corresse Sybil.
< E tra l’altro > aggiunse, assumendo la sua tipica espressione maliziosa, < E’ davvero un bell’uomo! >
Carolyn e Tessie alzarono gli occhi al cielo!
< Sei una cosa impossibile, Sybil! Se fosse per te ti infatueresti perfino di suo nonno! >
< Non ti prometto niente finché non lo vedo! >
Le tre amiche scoppiarono a ridere, e Carolyn riportò l’attenzione su Tessie.
< Non stare a sentire Sybil, è una cosa molto bella e tu devi esserne contenta >
Per il resto della serata, Tessie fu costretta a raccontare più e più volte il semplice ma eclatante avvenimento, in ogni insignificante particolare.
**
 
< Dalton >
< Presente! >
< Evans >
< Presente >
< Foster >
< Presente >
< Grey >
……
< Qualcuno sa che fine ha fatto la signorina Grey? >
Tessie e Sybil si scambiarono occhiate assai preoccupate!
< Non si sentiva bene, signore > azzardò quest’ultima, alzando la mano.
In quel momento, la porta dell’aula si spalancò.
Carolyn e Knox entrarono trafelati, l’uno più scombinato dell’altra!
< Ci scusi, signore, il professor Miller ci ha trattenuti > si giustificò Knox, dirigendosi verso il suo banco seguito da Carolyn.
La ragazza evitò di incrociare lo sguardo del fratello, seduto al suo posto in ultima fila.
Il professor Hager aggrottò le sopracciglia, decisamente perplesso.
< Come si sente signorina Grey? >
Carolyn, in piedi in mezzo alla classe, guardò perplessa il professore.
< Mai stata meglio, signore >
Dal suo posto, Sybil sprofondò sulla sedia!
Il professor Hager, da parte sua, si limitò ad alzare gli occhi al cielo.
< Signor Overstreet, alla lavagna > ordinò, < Vediamo come se la cava con i logaritmi >
Carolyn prese posto nel banco di fianco a quello di Tessie, mordendosi il labbro e sperano che il professore non decidesse di vendicarsi anche su di lei!
< Carino da parte vostra farvi vivi a lezione! >
Sybil osservava divertita la povera compagna, sorridendo da sopra il libro di matematica.
Carolyn la guardò storta, intimandole di stare zitta, e tentò di concentrarsi sulla lezione.
 
All’intervallo si allontanò con una scusa dalle amiche, che insistevano nel voler sapere il motivo (per quanto palese!) del suo ritardo.
Salì rapidamente le scale deserte, pregando di non incontrare nessun professore, fino a raggiungere l’ala dei dormitori maschili.
Si fermò davanti alla porta che sapeva essere quella giusta, trasse un respiro profondo e bussò tre volte. < Sono io >
La porta si aprì.
Knox, in piedi davanti a lei, aveva la sua stessa espressione preoccupata.
La invitò a sedersi sul letto, ma Carolyn preferì restare in piedi.
< Todd ti ha raccontato della proposta che ha fatto a Tessie? > esordì, avvicinandosi alla finestra e smarrendo lo sguardo oltre il fitto bosco.
Non era il caso di arrivare subito a parlare del danno che avevano combinato arrivando in ritardo (e insieme!) a lezione. Inoltre aveva una domanda più urgente che le premeva rivolgergli.
< Sì, me ne aveva parlato > Knox, seduto sul letto, la osservava attentamente.
< Sono proprio una bella coppia > commentò lei, sforzandosi di sorridere.
Era davvero contenta per l’amica, ma nonostante questo non riusciva a ignorare il senso di tristezza che l’aveva pervasa una volta elaborata la notizia.
< Ma?... >
< Anche tu passerai il natale con Chris? > pronunciò quel nome a fatica, ricacciando indietro la rabbia e la frustrazione che la prendevano alla gola ogni volta che pensava alla ragazza.
Knox si alzò e la raggiunse alla finestra.
< Forse. Dipende se la squadra di football vince la prima fase del campionato, in quel caso avrebbe una trasferta… >
Carolyn sospirò e lui l’abbracciò, cingendole la vita.
< Mi dispiace > le disse, immergendo il viso nei capelli profumati.
< Per cosa? >
< Questa situazione >
< Non è colpa tua… >
< Lo è >
Carolyn sciolse l’abbraccio e lo guardò negli occhi.
< E’ anche colpa mia >
Knox apprezzò una volta in più la straordinaria forza di quella ragazza, nel cui sguardo trovava ogni volta la sicurezza e la convinzione necessaria ad andare avanti in quella follia.
< Siamo due idioti > disse lei, e Knox sorrise.
La prese per mano, senza smettere di guardarla negli occhi, e la fece sedere sul letto.
< Lo siamo davvero >
Le si sedette di fianco, cingendole la vita con il braccio e permettendole di appoggiare la testa sulla sua spalla. Carolyn chiuse gli occhi mentre lui le accarezzava la schiena con la mano.
Poi il viso di Knox si avvicinò al suo, cercandone le labbra, e Carolyn si lasciò andare a quel bacio così dolce.
Lo strinse a sua volta, come a volergli impedire di andarsene.
Knox immerse la mano nella cascata di corti boccoli castani, spostandoli e accarezzandoli.
< Potremmo anche saltare biologia, per questa volta > mormorò piano, senza distogliere lo sguardo dal candido collo della ragazza.
< Abbiamo già rischiato abbastanza con Hager >  rispose lei, piegando acconsenziente la testa di lato.
Knox rispose all’invito, scendendo a baciare la pelle scoperta sotto il collo e facendo scivolare la mano sotto la camicetta, sulla schiena.
Agilmente, prese a disegnarvi piccoli gesti concentrici.
Carolyn aveva chiuso gli occhi e piegato la testa all’indietro, completamente abbandonata al volere delle mani del ragazzo, che ora risaliva a baciarle il viso accaldato.
Al contatto delle sue labbra, Carolyn emise un gemito lieve e immerse le mani nei suoi capelli morbidi, avvicinandolo a sé e cercandone le labbra con le proprie.
< Se provo a sbottonarti la camicia opporrai resistenza? >  mormorò lui, a un soffio dal suo viso.
< Potrebbe entrare qualcuno > provò a dissuaderlo la ragazza, con scarsa convinzione!
Ma Knox aveva già iniziato la minuziosa opera, partendo dall’ultimo, piccolo bottone, che si lasciò mettere da parte facilmente.
< Chi vuoi che entri? Sono tutti in cortile >
Le mani stavano risalendo, mentre la bocca baciava ogni centimetro di pelle a disposizione sul viso di Carolyn.
Era già a metà strada, e la ragazza iniziava a considerare seriamente la possibilità di lasciarlo fare. Le aveva lentamente scoperto i fianchi, il ventre… Carolyn avvampò sentendo lo sguardo del ragazzo sul proprio petto.
Mancava un solo bottone, un insignificante ostacolo, ma forse avrebbero fatto meglio a fermarsi prima.
Di sicuro l’avrebbero fatto se avessero saputo quello che sarebbe successo di li a un momento.
E infatti, puntuale come la morte, la porta della stanza si spalancò.
< SIGNORINA GREY E SIGNOR OVERSTREET! >
La signorina Fisher era in piedi sulla soglia della stanza e li osservava, una luce di pura follia negli occhi.
Se fossero stati in un fumetto, avrebbe sputato fuoco e fiamme!
I due ragazzi si divisero rapidamente, ma ormai era troppo tardi per riparare al danno.
< Colti sul fatto! >
**
 
Furono trascinati nello studio del rettore prima di avere il tempo di supplicare l’irremovibile signorina Rottenmeier.
L’uomo dava loro le spalle, osservando oltre la finestra.
< Una regola > sillabò, senza distogliere lo sguardo dal parco.
< Una semplice regola >
In piedi tra i due ragazzi, la signorina Fisher gioiva!
< Tra poco più di una settimana inizieranno le vacanze di Natale e al ritorno, statene pur certi, prenderò provvedimenti disciplinari nei confronti di entrambi >
Carolyn voleva urlare.
Mai come in quel momento aveva desiderato poterlo fare!
Di fianco a lei, Knox era altrettanto turbato.
< Questa cosa non si dovrà sapere > continuò il preside, e questa volta si girò verso di loro.
< Ma non contate di passarla liscia >
 
Finito il colloquio, i due ragazzi furono scortati dalla signorina Fisher verso la Sala Studio.
La donna aveva sul volto una malcelata espressione di puro giubilo, e Carolyn desiderò tanto avere una torta alla panna da spiaccicarle in faccia o una padella da tirarle in testa!
Entrati si divisero, dirigendosi rapidi verso i rispettivi tavoli.
Sybil e Tessie accolsero la ragazza con un’espressione a dir poco atterrita.
< Immagino abbiate già saputo la bella notizia >
< Il capo della CIA qui presente ce lo stava giusto raccontando > rispose Sybil, indicando Geraldine.
< Com’è stato? > chiese titubante Tessie.
< Niente di terribile, ha detto solo che prenderà provvedimenti. Credo che si sarebbe scomposto di più se gli avessi chiesto di prestarmi la penna >
< La tecnica del silenzio… > asserì Sybil.
< Da dove gli viene tanta crudele freddezza? >
< Da cent’anni di accoppiamenti tra consanguinei, Tessie > rispose Carolyn, tirando fuori il libro di latino dalla borsa.
< Ti sospenderà? > insistette Sybil.
< Non lo so, ha detto che deciderà dopo le vacanze. Per questa settimana sarò ancora tra voi >
< Ma come diavolo ha fatto la Rottenmeier a trovarvi?! >
La stessa domanda si era posta Carolyn nel momento stesso in cui la strega era comparsa alla sua porta!
< Io lo so > Geraldine, che fino a quel momento era rimasta in disparte, emerse dal proprio libro.
Le tre ragazze si guardarono sospettose tra di loro, poi si sporsero verso la compagna.
< Il professor Hager ha convocato la Fisher per riferirle del tuo ritardo, Carolyn, e del fatto che con te ci fosse Overstreet. Lei è venuta a cercarti all’intervallo, ha chiesto a me e Annabelle dove fossi, ma tu eri sparita. Immagino abbia fatto due più due e abbia capito che dovevi essere insieme a lui >
Una volta in più, Carolyn si maledisse per aver avuto quella malaugurata idea.
**
 
Quel week-end, Tessie e Carolyn lo passarono come sempre in teatro.
< Knox c’è? > chiese quest’ultima all’amica, passandole uno scampolo di stoffa.
< L’ho visto entrare poco fa con Todd >
< Bene >
Durante gli ultimi due giorni, Carolyn e Knox erano stati costretti a stare lontano l’uno dall’altra, per evitare di generare sospetti nella sempre presente signorina Fisher.
< Philip ti ha detto qualcosa? > le chiese Tessie, iniziando a sforbiciare il pezzo di stoffa.
< No, nulla >
Quello era l’aspetto che più la preoccupava. Non la possibile sospensione, non il fatto che le gemelle additassero lei e Knox ogni minuto. Si era aspettata una reazione impetuosa da parte del fratello, e invece aveva ottenuto solo un ostinato silenzio.
 
Tessie era tornata nei camerini a lavorare ai costumi, e Carolyn stava finendo di spolverare le montagne di cartapesta del fondale quando Knox la raggiunse.
< Spolveri in modo carino > commentò, sorridendole dolcemente.
Nel sentire finalmente la sua voce, il cuore le balzò in gola!
< Solo Cenerentola spolvera in modo carino! > ribatté, scendendo dalla scaletta e dandogli un timido bacio.
< Che te ne pare? > gli chiese poi, voltandosi e contemplando la propria opera, < Secondo me è un po’ vuotino… >
< …Sembra la valle della morte > Sybil era arrivata alle loro spalle, cogliendoli di sorpresa.
Si allontanarono l’uno dall’altra con un salto!
< Sybil, Charlie, che bella sorpresa! > esclamò Carolyn, giocherellando nervosamente con le bretelle della salopette e salutando i due compagni.
I due compagni salirono sul palco, seguiti da Tessie e Todd.
< Come mai qui? > chiese Knox, mal dissimulando lo spavento di poco prima!
< In rapida visita! E’ bello stare a guardare la gente che sgobba! > rispose allegro Charlie, avvicinandosi al fondale e osservandolo con occhio critico.
< Non l’ho ancora finito > si giustificò rapida Carolyn, scostando malamente il tutor dalla sua opera e ricoprendola con il telo nero.
< Sapete, mentre venivamo qui gli ho chiesto se gli andava di venire a casa dei miei a salvarmi dall’ennesimo Natale in famiglia > annunciò Sybil alla combriccola.
< Sybil… > la rimproverò Charlie.
< E lui? > chiese curiosa Tessie.
< Non mi ha ancora risposto >
< Sybil, per noi si è fatto tardi, dobbiamo tornare indietro > insistette il ragazzo, prendendola per mano e trascinandola verso le quinte.
< Non prima che tu mi abbia dato una risposta > ribatté lei, incrociando le braccia e mettendogli il broncio!
I quattro compagni osservavano la scenetta divertiti!
< Sybil… > provò di nuovo a protestare lui.
< No, voglio una risposta ora! >
Il ragazzo si infilò le mani in tasca (suo gesto tipico!).
< Non verrò con te dai tuoi genitori >
< Cosa?! > strillò indignata la ragazza, < Non puoi! Sei un mostro, sei un sadico, sei un demonio… >
< Verrai tu con me, in montagna >
< …sei un amore! >
L’espressione di Sybil era rapidamente mutata in pura gioia!
< Avrei preferito chiedertelo davanti a un caffè. Ho una casa in montagna, e i miei me l’hanno messa a disposizione dicendo che posso portarci chi voglio… >
Sybil lo guardava adorante con occhi scintillanti.
Per il resto della giornata, fu una persona felice!
**
 
Per Carolyn, al contrario, l’ultimo giorno prima delle vacanze fu insolitamente triste.
Vedere Tessie e Sybil crogiolarsi pensando rispettivamente a Todd e Charlie era uno spettacolo davvero malvagio!
< Todd ha detto che mi ha già preso un regalo. Non è dolce? >
< Mi si stanno cariando i denti >
No, Carolyn non riusciva proprio a sopportarlo!
Per di più la squadra di football in cui la bella Chris militava da Cheer-Leader aveva perso la stramaledetta semifinale di campionato, il che significava che avrebbe avuto Knox tutto per sé.
< Perché non gi chiedi di lasciarla? > continuava a ripeterle Sybil.
< Non posso. Soprattutto dopo averlo messo in questo pasticcio con la scuola >
< Si che puoi! E’ da quasi un mese che questa storiella pseudo-adultera tra voi due va avanti, hai tutto il diritto di avanzare qualche pretesa >
< No che non ce l’ho, lui non è il mio ragazzo! >
Amara verità.
Sybil smise di infilare vestiti in valigia e la guardò tristemente.
< Così non va, Carolyn. Tu lo ami >
< Lo so >
< Lui non ti ha detto niente in proposito? >
< No. E d’altronde perché dovrebbe? Io non gliel’ho detto >
< Ma lui lo sa! Deve saperlo! >
< No che non deve >
Era la verità.
Come aveva avuto modo di dire a Charlie, lei non aveva alcun diritto su Knox.
Considerava già una grande fortuna poter godere di quei pochi momenti rubati.
‘Momenti. Solo momenti…’
Se li sarebbe fatti bastare.
Le davano troppa felicità per rischiare di perderli.
< E ad ogni modo, la sua famiglia è molto rigida in fatto di regole. Rompendo il fidanzamento con lei, subirebbe gravi ripercussioni >
Sybil non poté più ribattere, e tornò a concentrarsi sulla valigia mezza piena.
< Ma come diavolo gli è venuto in mente di fidanzarsi prima dei vent’anni?! >
Era una tragedia.
Una vera tragedia!
 
< Pare che siamo rimasti soli >
Philip e Carolyn rimasero per un po’ sul lastricato dell’ingresso, a contemplare gli amici allontanarsi.
Quando anche la macchina con Charlie e Sybil fu scomparsa oltre il cancello, si sedettero sul muretto del porticato, tra le centenarie colonne.
< L’autista dovrebbe arrivare a momenti > disse il ragazzo, poi sbuffò < Un altro natale in famiglia… >
< … con Elinor che si lamenta perché il dolce non le piace e papà che si chiude nello studio >
In simultanea, i due fratelli tirarono un profondo sospiro sconsolato!
La neve soffice aveva interamente coperto le colline e i prati intorno alla scuola, non c’era filo d’erba che osasse spuntare e macchiare l’interminabile tappeto bianco.
Il lago era completamente ghiacciato, e qualche intrepido merlo o tordo si era spinto saltellando fino in centro allo specchio d’acqua.
< Allora > esordì Philip, senza staccare lo sguardo da quel panorama < Ti piace proprio Knox? >
Carolyn se l’era aspettato.
< Già > si limitò a rispondere, < Scusa… per non avertelo detto >
< Avrei preferito non saperlo >
In quel momento, in lontananza, comparve il puntino nero dell’auto.
< Ma tutto sommato non saresti tu se non combinassi qualche pasticcio. Ti voglio bene anche per questo >
Philip afferrò la propria valigia e quella di Carolyn e, come quatto mesi prima, si incamminarono sul viale di ghiaia.

 
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FINE PARTE 1!
Allora... lo stappiamo lo champagne per Tessie e Todd?!
Finalmente si sono aggiunti al club degli innamorati (anche se non dichiarati) : )
Comunque vorrei uccidere Knox che mi fa soffrire Carolyn in questo modo…
Sì, penso che nel prossimo capitolo lo farò morire in qualche modo tragico!
No, scherzi a parte, ho intenzione di saltare tutta la parte delle vacanze.
Siamo al 18 di giugno e non sono nello spirito adatto per descrivere un’atmosfera natalizia!
Chiedo scusa ^^
Ce le racconteranno le nostre tre ragazze.
Ah, grazie ai 20 che stanno seguendo la storia dal primo capitolo… apprezzo lo sforzo, credetemi!
A presto : )
Lily
p.s. io me ne vò! Buone vacanze a tutti!
  
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