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Autore: Lau_McKagan    21/06/2011    6 recensioni
"Strano come un'incontro casuale possa cambiare la vita di una persona. Fato, destino, circostanza, pura casualità, chiamatela come vi pare. Fatto sta che la mia vita è cambiata... ora è tempo di vivere davvero."
Los Angeles, 1987 -Motley Crue-
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sunny era sveglia già da un po'. Si rigirava nel suo lettino tenendo stretto a sè Tomi indecisa sul da farsi. Avrebbe tanto voluto svegliare Thia e Tommy per correre con loro ad aprire i suoi regali... dopo tutto era la mattina di Natale, e c'erano così tanti pacchi colorati sotto l'enorme albero. Ma la sera prima Athena non era stata molto bene, e nonostante fosse piccola era piuttosto sveglia e accorta per capire che lasciarla riposare tranquilla forse era la cosa migliore. Avrebbe potuto svegliare Anne, ma non sarebbe stata la stessa cosa. Ciondolò alla finestra scostando le tende e guardando fuori. Tutto era ricoperto da un soffice e candido manto di neve. Doveva aver nevicato di nuovo quella notte. Le piaceva la neve, e di certo avrebbe chiesto a Tommy di giocare con lei e far insieme un bel pupazzo. Era così felice di avere finalmente una famiglia vera. E andava così orgogliosa di quel suo nuovo papà, tanto strano quanto dolce. Quelle volte che la accompagnava lui all'asilo o la andava a prendere, sembrava la bimba più felice sulla faccia della terra, e non si curava mai degli sguardi perplessi e a tratti un po' scioccati di quelle persone che non capivano. Per loro Tommy era uno dei tanti rocker alcolizzati e drogati che in quegli anni riempivano i giornali scandalistici, e che di certo non sarebbe mai stato in grado di crescere una bambina nel modo migliore. Non capivano e non condividevano la scelta di Athena. La credevano una folle per aver messo su famiglia con quel tipo sbandato, a cui avrebbe dovuto affidare la piccola per il resto della sua vita. Ma Sunny non capiva nella sua ingenuità di bambina. E d'altra parte Tommy era così burlone e simpatico che anche i suoi amichetti lo guardavano ammirati e facevano a gara per giocare con lui anche per pochi istanti al parco o fuori dall’asilo. "E’ mio!" diceva sempre la piccola tirando per mano quando secondo il suo giudizio, lui giocava un po’ troppo con quei bambini e non con lei. E lui sempre amorevolmente la prendeva tra le braccia per dedicarle tutte le sue attenzioni.

Sbuffò tornando seduta sul letto facendo ciondolare le gambe. Lei e Thia avevano comprato un regalo per tutti. Niente di esagerato perchè Thia aveva voluto usare i suoi soldi, e non quelli di Tommy, si trattava per lo più di piccoli pensieri che lei stessa aveva scelto. E non vedeva l'ora che tutti aprissero i loro pacchi.

"Psssss..." alzò gli occhi alla porta semiaperta da cui spuntava il viso di Tommy "Sei sveglia?"

Sul visetto paffuto di lei appare un grande sorriso "Si!"

"Bene... Babbo Natale si è mangiato tutti i biscotti che gli hai lasciato sai?"

"Davvero?"

"Eccome!"

"Jeremy Stelton mi ha detto che Babbo Natale non esiste..."

"Cosa?! Stai scherzando?? Bè, di a Jeremy Stelton che è un bambino triste e sfigato... Babbo Natale esiste eccome! Hey... se te lo dico io è vero per forza, no? Ti fidi di me?"

"Si"

"Brava... andiamo ad aprire i regali?"

"Ma io voio anche Tia..."

"Giusto! Allora andiamo a svegliarla... sta meglio, vedrai che sarà in forma per oggi. Avanti vieni qui"

Sunny gli corse incontro gettandosi tra le sue braccia forti e stringendosi a lui. Il ragazzo le accarezzò i morbidi boccoli e le posò un piccolo bacio sulla fronte "Ti voglio bene peste... buon Natale" le sussurrò in un orecchio prima di sollevarla.

"Buon Natae papà"

Papà... ancora non si era abituato ad essere chiamato in quel modo. Ma gli piaceva... gli piaceva eccome. Gli si scaldava il cuore ogni volta che lei lo chiamava in quel modo "Forza andiamo, altrimenti i regali spariranno tutti!"

"No!!!"

"Si invece, dobbiamo muoverci... THIAAAAAAAAAAAA!!!" urlò entrando nella camera da letto dove la ragazza era ancora addormentata tra le lenzuola di seta scura. Sembrava così fragile... era tanto magra e pallida da sembrare trasparente.

Si mosse voltandosi e piano sbattè le palpebre cercando di svegliarsi. Tommy gettò Sunny sul letto facendola ridere, e subito lei si accoccolò da parte a Thia dandole un grande bacio sulla guancia "Buongiorno tesoro..." mormorò con un filo di voce.

"Tomi dice che se non apriamo i regali me li portano via!"

"Davvero? Tommy ha detto così?" la bimba annuì convinta "Allora dobbiamo per forza muoverci..." si alzò lentamente cercando di evitare i capogiri e si infilò la felpa allacciando poi le braccia attorno alla vita di Tommy "Buon Natale"

"Buon Natale dolcezza... stai bene?"

"Si... oggi mi sento bene"

"Muoviamoci allora, andiamo... vieni qui tu!" velocemente prese Sunny in braccio facendola volteggiare e mettendosela in spalla come un sacco di patate.

"AHHHHHHHHHHHHHHHHHHH MAMMAAAAAAAA!!!"

Thia rise di nuovo "Dobbiamo svegliare Anne!"

"Ci pensiamo noi... AAAAAAAAAANNE!!! Sunny aiutami!"

"AAAAAAAAAAAAAAAANNEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!" urlarono insieme facendosi probabilmente sentire da tutto il vicinato.

La donna uscì di corsa dalla sua camera, con indosso una vestaglia rosa e i bigodini in testa "Cosa succede?!" urlò spaventata.

"Muoviti, i regali!" rispose semplicemente Tommy passandole davanti con ancora Sunny appesa alla sua schiena.

"Mi avete fatto venire un accidente, sciagurati! Athena tesoro, tutto bene? Come ti senti oggi?"

"Si Anne, va tutto bene... mi sento abbastanza in forma... andiamo" Thia circondò le spalle dell'anziana donna con il braccio ed insieme raggiunsero i due in salone, dove già stavano curiosando tra i pacchi come due bambini esaltati. Una lo era in effetti, ma l'altro...

"Questo grosso è mio?! Cazzo, sono curioso! Hey Anne! Questo è per te!" disse alla donna lanciandole un pacco che lei prese al volo.

"Per me?! Oh cielo, grazie! Io... bè io non ho fatto regali, dovete scusarmi, ma con la mia pensione..."

"Stai scherzando Anne, con tutto quello che già fa per noi!" la rassicurò Athena.

"Un cazzo, io voglio il mio regalo!" il silenzio scese di colpo  le due si voltarono a fissare Tommy con sguardo di fuoco "Scherzavo! Dai Anne, aprilo!"

"E va bene..." la donna si mise a sedere su quella che ormai era diventata la sua poltrona e con pazienza sciolse il lacci e staccò lo scoch che teneva chiuso il pacchetto cercando di non rovinare la bella carta argentata.

"Guarda che non la devi conservare per l'anno prossimo, la carta si strappa, altrimenti che gusto c'è?!"

"Zitto bestia... io sono abituata così, mi piace scartare con calma i pacchi... ecco... vediamo un po' cosa... oh! Ma... TOMMY!!!"

"Che c'è, non ti piace? Posso anche cambiarlo..."

Anne alzò perplessa e imbarazzata il body di pizzo nero "Ma ti sembrano regali da fare ad una vecchia signora?!"

"Guarda che ha il corpetto rinforzato per la pancia e le coppe imbottite per non far cadere le tette!"

"Tommy sei assurdo!"

"Andiamo Thia, è un regalo bellissimo!"

"Bè... si, grazie Tommy, è stato molto gentile da parte tua... nessuno mi hai mai regalato qualcosa del genere... chissà, magari un giorno mi servirà"

"Guarda che te lo voglio vedere addosso!"

"TOMMY!!!" urlò di nuovo la donna.

"Ok, ok mi arrendo... avanti... Sunny vieni qui..." la bimba si sistemo a terra tra le gambe di Tommy "Questo è per te!"

"E' grandisssssimo!!!"

"Già! Aprilo!"

Tutta contenta, strappando la carta con le sue piccole manine, scartò il pacco fino a rivelare una bellissima batteria giocattolo completa di piatti, tamburi e bacchette di plastica "LA BATERIAAAAAAAA THIA GUARDAAAAA!!!" saltellò lei "SUONO CON TOMI! SUONO CON TOMI E ZIO NICI!!!"

Anne si passò un mano sul viso "Andiamo bene... le bambole non si usano più?!"

"SIIIIIIIIII!!!! ROCK E ROOOOOOLLLL!!!" urlò la piccola facendo scoppiare tutti quanti a ridere.

Gli saltò al collo abbracciandolo forte forte "Sei contenta?"

"Si si papino..."

"Questo invece è per la mamma..."

Athena prese tra le mani il piccolo pacchetto che Tommy le aveva allungato. Sorrise mentre lo scartava, e un'espressione di stupore le si aprì in volto illuminandola quando aprendo la scatolina, rivelò un ciondolo di oro bianco, raffigurante tre cuori concentrici, attaccati ad una semplice catenina "E'... bellissimo... Tommy io..."

"Non dire niente" le andò dietro prendendo il gioiello e scostandole i capelli per allacciarlo dietro al collo "Il cuore grande sono io... quello medio sei tu e quello piccolino al centro è Sunny... ti sta benissimo"

Thia toccò i tre cuori che portava al collo. Era un pensiero così semplice, e allo stesso tempo così profondo. Le veniva da piangere... quanto avrebbe perso... ma no, quello era un giorno felice, per cui si trattenne "Grazie, grazie!" disse semplicemente stringendogli le braccia attorno al collo e affondando il viso nei suoi capelli "Ti amo Tommy" sussurrò.

"Anche io piccola... anche io" ripose lui accarezzandole l'esile corpo e baciandole il viso.

Sunny si slanciò contro di loro circondando i due al meglio con le sue piccole braccia. Anne si asciugò una lacrima che le era sfuggita alla vista di quella scena. Perchè doveva finire tutto? Stavano così bene insieme quei tre. Avrebbe dato la sua vecchia e ormai vissuta vita se fosse servito a qualcosa. Athena non meritava di andarsene in quel modo. Solo il battito delle mani di Tommy la risvegliò da quei tristi pensieri.

"Allora forza, non sono finiti qui i regali, no?"

"No no! Annina questo è per te!"

"Oh tesoro, grazie..."

"L'ho scelto io!"

"Davvero? Vediamo che cos'è... ma che meraviglia, delle babbucce riscaldate!"

"Pecchè tu dici sempe che ti viene il piede feddo..."

"Hai ragione piccola mia, queste si che sono utili, grazie!"

"Hey! Cosa vorresti dire, il mio regalo non è utile forse?!"

"Si Tommy, utilissimo..."

"Tommy, questo è il nostro regalo" disse Athena porgendogli un pacchettino "Non è molto, ma..."

"Qualsiasi cosa sia, è già troppo... di un po' hai scelto tu anche questo?" Sunny annuì ciondolando con le mani dietro la schiena "Woooo... accidenti, ma sono fighissime!" esclamò lui facendo volteggiare tra le dita le sue nuove bacchette "C'è il mio nome sopra!"

"L'abbiamo fatto incidere... il tizio del negozio di musica dice che sono le migliori"

"E ha ragione! Thia non dovevi..."

"Si invece"

"Bè, grazie... ma il regalo migliori di questo Natale... siete voi" era davvero lui a dire quelle parole? 'Oh cazzo, sto diventando un frocio sentimentale'  pensò. Quasi non si riconosceva. Ricordava il Natale passato. Era andato a casa della sua ragazza di quel periodo, una coniglietta di Playboy tutta ossigeno e silicone. Avevano mangiato pochissimo, bevuto troppo, tirato di coca e fatto sesso per quasi tutto il tempo. Gli sembrava un'eternità di tempo prima. Ma in fondo gli importava? No se tutto quello che desiderava era lì in quel momento con lui.


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Eccomi! Scusate il ritardo -.- altro capitolo a tema natalizio... non sono finiti, no... perchè adesso arriva tutta la truppa per il pranzo! Eheh... grazie a tutti e baci in quantità ;) Lau


   
 
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