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Autore: Fire Soul    24/06/2011    7 recensioni
Dal cap.1:
"Rei si voltò verso la porta ed entrò in casa per cominciare a rimettere un po’ in ordine, dando così le spalle a Yuichiro. Così facendo egli non avrebbe potuto accorgersi che la sua Rei stava sorridendo. Solo per qualche secondo ma sorrideva...."
-- STORIA SOSPESA A TEMPO INDETERMINATO. --
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Rei/Rea, Yuichiro/Yuri | Coppie: Rei/Yuichiro
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quinta serie
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BABY CAN I HOLD YOU?*      
                                                                            

CAPITOLO 3. IL NEMICO          

“Allora Sailor Aluminium Siren … Mi hai portato uno star seed puro suppongo …”

“Veramente ho dovuto affrontare un’infinità di Guerriere Sailor, Galaxia … Quindi non ho potuto concludere la missione.”*

“Dovevo aspettarmelo … Sai cosa significa questo?” le rispose Sailor Galaxia alzandosi dal trono che non abbandonava mai e avvicinandosi alla Guerriera con sguardo crudele.

“Ti prego! Dammi un’altra occasione! So che posso farcela! Devo solo escogitare un piano migliore … Credimi non fallirò!”

“E chi mi assicura che questa volta potrò fidarmi?Eh? Hai sbagliato troppe volte … Sono stufa!”

“Questa volta non fallirò! Lo prometto! Ho in mente un piano perfetto!”

“Come tutti gli altri che sono falliti fin’ora,vero? Anche quelli erano perfetti!” finita la frase, Sailor Tin Nyanko fece riecheggiare una fragorosa risata in tutta la stanza.

“Stà zitta tu! Nessuno ha chiesto il tuo parere!” Sailor Lead Crow che fino a quel momento aveva preferito tacere, intervenne per difendere la sua compagna.

“Adesso basta!” la voce di Galaxia tuonò.

“Sailor Aluminium Siren dimmi …” parlava mentre si riavvicinava al suo trono “Cos’hai in mente?”, si sedette squadrandola dalla testa ai piedi con un ghigno beffardo stampato in volto.

“So davvero dove trovare uno star seed puro e te lo porterò! Ho fallito una volta, è vero … Ma adesso ti chiedo di darmi un’altra occasione per riscattarmi!”

“Ma che dici?” Sailor Lead Crow fissava preoccupata la sua amica: davvero sapeva dove trovare uno star seed puro? Non sapeva cosa avesse in mente, ma tutto questo non faceva altro che aumentare i suoi dubbi e le sue paure.

Aveva sempre fallito fin’ora. Sailor Aluminium Siren rischiava grosso: un altro errore e Galaxia l’avrebbe privata della sua anima, della sua vita e lei non avrebbe mai voluto perdere la sua compagna.

“Bene …” riprese Galaxia. “Allora ti do un’ultima possibilità! Sfruttala al meglio … Ricorda … Se sbaglierai sarà la fine!”

“Non sbaglierò!” disse la Guerriera dissolvendosi nel nulla.

“Ma cos’ha in mente?” Sailor Lead Crow non riusciva a smettere di ripetersi questa frase e sperava di non dover assistere alla fine della sua amica.

 

 

Sailor Aluminium Siren si trovava negli studi della Ginga TV, studi televisivi in cui lei e le altre, potevano tranquillamente lavorare scegliendo le vittime da colpire. Era una copertura perfetta: fingevano di essere delle giornaliste, delle fotografe, così potevano avvicinare più facilmente le persone che secondo loro possedevano uno star seed puro.

Questa volta però le sue vittime le conosceva bene. Doveva solo individuarle al computer e poi avrebbe potuto colpire.

Ormai, dopo aver scoperto la vera identità di Sailor Moon, conosceva anche l’identità delle altre Guerriere, poiché queste si erano trasformate proprio davanti ai suoi occhi.

Quel piano che aveva escogitato era fallito ma aveva portato con sé anche dei lati positivi: aveva avuto la conferma, toccando la sua spilla, che Sailor Moon possedeva davvero uno star seed puro e in più, adesso, conosceva l’identità di tutte le Sailor ed anche delle Sailor Starlights che erano quelle che l’avevano lasciata maggiormente sorpresa.

“Non siete voi che mi interessate, Three Lights! Prima devo colpire il bersaglio più difficile!”

Mentre passava in rassegna tutti i volti delle vittime al computer, Sailor Lead Crow la osservava da lontano. Voleva seguirla in quella missione ma Galaxia glielo aveva assolutamente vietato.

“Sailor Lead Crow … ti controllo! So che vuoi aiutare la tua amica ma questa volta dovrà vedersela da sola! E non azzardarti a seguirla! Se lo farai io lo saprò! Ed eliminerò anche te!”

Galaxia con queste parole era stata abbastanza chiara. Fin troppo forse! Tuttavia lei aveva davvero paura che la sua compagna potesse cacciarsi in qualche guaio. Conoscendola non c’era da fidarsi.

La spiava dalla la porta che aveva lasciato leggermente socchiusa. Siren sgranocchiava patatine e beveva Coca-cola, mentre picchiettava con le dita unte la tastiera, scrivendo freneticamente.

“La solita! Come crede di trovare uno star seed se continua a mangiare invece che lavorare? Non cambierà mai!”

Rimase spiazzata dalla scena a cui assistette: Siren si alzò di colpo urlando: “NE HO TROVATA UNA! NE HO TROVATA UNA!” e cominciò a saltellare per la stanza. Poi improvvisò la Haka, la danza tipica del popolo Maori, in segno di vittoria.

“Per festeggiare il mio successo assicurato andrò a mangiare nel ristorante più lussuoso della città. Me lo merito! E poi non si lavora mai a stomaco vuoto!” disse Siren non appena terminò il suo indecoroso spettacolo di danza.

“E’ completamente andata! E’ meglio che la tenga d’occhio!” Sailor Lead Crow assunse le sembianze umane, che le servivano per passare inosservata su quel pianeta, e iniziò a seguire Siren per assicurarsi che non si cacciasse nei guai.

 

Rei aveva appena finto di preparare i biscotti al cioccolato, seguendo minuziosamente la ricetta che le aveva dato Makoto. Erano cotti ma aveva deciso di lasciarli in forno fino all’arrivo delle ragazze, poiché così sarebbero rimasti caldi.

Aveva ancora un po’ di tempo prima che le sue compagne arrivassero al santuario per la riunione – studio che tenevano ogni pomeriggio. Decise di chiedere delle risposte al sacro fuoco: ormai le loro identità erano state svelate e dovevano tenersi pronte per ogni possibile attacco. Gli ultimi avvenimenti avevano portato a galla troppe cose.

Scoprire che i Three Lights in realtà erano le Sailor Starlghts aveva turbato tutte, ma soprattutto aveva turbato Usagi, da sempre la più legata al cantate col codino dai capelli corvini.

Tuttavia non potevano abbassare la guardia, almeno non in un momento del genere in cui erano più vulnerabili e sole.

Sole perché i Three Lights, da quel momento in poi, si sarebbero fatti da parte e loro avrebbero dovuto combattere contando solo sulle proprie forze.

Il suo fuoco l’avrebbe aiutata, come sempre: le avrebbe dato tutte le risposte che cercava.

“Sacro fuoco dammi la divinazione! Dei, numi, spiriti, poteri, illuminatemi affinchè io possa comprendere.*”

Iniziò a pregare davanti al fuoco: voleva capire quale sarebbe stata la prossima mossa del nemico. Quella Guerriera Sailor aveva un vantaggio: sapeva chi erano!

Dovevano cercare in tutti i modi di anticiparla, di batterla sul tempo, prima che lei potesse fare del male a Usagi.

Yuichiro, che non si era bevuto la storia del “Non preoccuparti, in questo periodo ci sono gli esami! Sono molto stanca! È solo un momento, passerà!”, la osservava.

Aveva un po’ aperto la porta scorrevole ,senza farsi sentire, e la scrutava da lontano. Lo faceva spesso, tuttavia quella volta sapeva che era diverso.

Aveva avuto il sentore che la sua Rei fosse in pericolo e voleva che si confidasse con lui: lui voleva proteggerla. Perché era così cocciuta? Perché non accettava mai il suo aiuto, il suo conforto?

La guardava mentre interrogava il fuoco: aveva l’aria seria, preoccupata.

E lui non avrebbe potuto fare niente per aiutarla. Avrebbe solo dovuto aspettare il momento in cui lei avrebbe scelto da sola di aprirsi con lui e di confidargli quello che stava passando in quel momento.

Yuichiro non voleva essere insistente: se lei non voleva confidarsi aveva le sue buoni ragioni per farlo e lui avrebbe sempre rispettato questa scelta.

Richiuse la porta, facendosi scivolare su di essa e sedendosi sul pavimento sospirò: “Rei … Perché non vuoi dirmi cosa sta succedendo? Io sono solo preoccupato per te!”

Rimase lì a fissare il vuoto, seduto su quel pavimento freddo, mentre nella sua mente il viso di Rei cercava di farsi spazio tra le sue preoccupazioni e i suoi timori.

 

Rei, che intanto non si era accorta di nulla, continuava a pregare.

“Ti prego sacro fuoco: dammi un segno! Fammi capire!”

Mentre continuava ad invocare gli spiriti del fuoco, qualcosa comparve al suo interno: un volto!

“Che cosa significa questo? No, no! Non voglio! Perché?”

Aveva finalmente avuto il segno che aspettava: anche se avrebbe preferito non averlo mai.

Si alzò di scatto, spaventata e impaurita, con le gocce di sudore che lente le scendevano sul viso. Aveva il respiro affannato e sbatteva le palpebre velocemente. Cosa significava quello che aveva appena visto?

“Quando verranno le ragazze ne parlerò con loro … Forse, la prossima … No, non voglio pensarci! Non può essere!”

Corse verso la porta: voleva scappare da quel luogo che le aveva portato una rivelazione così sconcertante.

Aprì la porta un po’ a fatica, le risultava pesante spingerla. Mettendo un piede fuori dalla stanza calpestò qualcosa, anzi qualcuno!

“Yuichiro! Che … Che … Ma si può sapere che cosa ci fai tu seduto davanti alla porta?”

Balbettava, non capiva: era furiosa.

“Ma io veramente … Ecco Rei ...” Rispose i ragazzo massaggiandosi la schiena dopo aver ricevuto una pedata dalla miko.

“Ecco perché non riuscivo a spingerla! Accidenti! Ti ho fatto male?”

“No! Rei non preoccuparti sto bene! Tu piuttosto … Cos’hai?”

“No … Non ho nulla Yuichiro, davvero.”

“Con me puoi confidarti, lo sai. Siamo … Bè, siamo … Amici.”

Ripetè la frase con un tono di sconforto.

Amici …

Erano solo amici …

Non potevano essere qualcosa in più e lui doveva cominciare ad accettarlo. Doveva smettere di farsi strane idee e smettere di continuare a sperare in qualcosa di diverso.

“Gra … Grazie Yuichiro! Ma davvero … Credo che nessuno possa aiutarmi. Non mi aiutata neanche il fuoco questa volta … O almeno, non ha risposto a ciò che avevo chiesto …”

La ragazza abbassò lo sguardo e si allontanò da lui, sfiorandogli il braccio con la mano.

“Grazie …” Gli sussurrò.

Yuichiro non disse nulla, continuò a guardarla mentre si allontanava. Con quelle parole aveva capito che c’era qualcosa che turbava Rei, ma lei non poteva rivelarglielo.

Non capiva perché: forse era preoccupata per qualcuno, forse si era cacciata in qualche guaio più grande di lei.

Rei voleva parlargli ma non poteva: perché? Cosa la bloccava?

 

Rei andò a sciacquarsi il volto per cercare di scacciare via i cattivi pensieri.

“Forse non mi sono concentrata abbastanza … E quindi il fuoco mi ha mostrato qualcosa che non c’entra niente col nostro nemico …” pensava mentre si gettava acqua ghiacciata sul viso.

“Accidenti!” disse stringendo l’asciugamano tra le dita.

“Calmati Rei, avanti!” si ripetè facendo dei lunghi respiri, cercando di tranquillizzarsi.

“Yuichiro, mi dispiace … Non posso raccontarti nulla. Lo vorrei tanto … Ma se lo facessi, ti preoccuperesti ancora di più. Non voglio che tu corra rischi inutili a causa mia … Non posso davvero!”

Ridiceva questa frase spesso ultimamente, troppo spesso. Avrebbe voluto raccontare tutto a Yuichiro, non avrebbe più voluto nascondersi.

Tuttavia lui non avrebbe mai capito. Non poteva farlo.

In più, era certa, l’avrebbe seguita in tutte le battaglie rischiando la sua vita, senza che lei potesse impedirglielo.

E se gli fosse successo qualcosa? Non lo avrebbe sopportato.

Usagi, in questo, era fortunata: Mamoru combatteva con loro, sapeva tutto e poteva aiutarle.

Yuichiro, invece, non poteva aiutarle e non poteva neanche combattere con loro.

“E poi è un fifone!” Rei sorrise, ripensando alle uniche volte in cui Yuichiro si era trovato di fronte ad un mostro.

Posò l’asciugamano e si diresse verso il piazzale per aspettare le ragazze.

Si sedette sul primo gradino e fissò l’orologio.

Ormai era quasi ora … Sarebbero arrivate a momenti.

Tutte tranne Usagi, naturalmente!

L’aria era fresca, c’era un bel vento che le faceva ondeggiare i lunghi capelli neri e lucenti.

Si fece accarezzare il volto da quella piacevole sensazione di dolcezza e per un attimo svuotò la sua mente, facendosi trasportare dalla melodia che il vento aveva creato con il fruscio delle chiome degli alberi.

 

Rimase qualche minuto ad ascoltare quando un rumore di passi veloci la fecero sobbalzare, facendole abbandonare quella pace e quella serenità tanto cercata.

“Ami,Makoto!”

“Ciao Rei!” dissero all’unisono le due ragazze.

“Come mai sei qui? Siamo in ritardo forse?”

“Tranquilla Ami … Anzi siete in anticipo! Mi stavo solo godendo un po’ di fresco … Stamattina faceva davvero caldo!”

“Sarà … Ma hai l’aria preoccupata … Hai dormito bene? Non è che hai fatto qualche sogno strano e dobbiamo preoccuparci?”

“No Mako-chan  … Nessun sogno … Però c’è qualcosa … Ma aspettiamo Usagi e Minako … Vi racconterò tutto quando ci saranno anche loro …”

“Così ci spaventi però Rei … La nostra situazione non è delle migliori … Le nostre identità sono state scoperte. Siamo vulnerabili.”

“Lo so Ami … Ma saremo pronte! Lo siamo sempre state!”

“Rei ha ragione! Non ci faremo trovare impreparate! Insieme ce la faremo! Solo noi, solo noi 5, come sempre!”

Rei annuì a Makoto, ma la preoccupazione e la paura si impossessarono di nuovo di lei e del suo volto.

“Quelle due! Sono le solite ritardatarie!!” la Guerriera di Giove ruppe la tensione che si stava facendo sempre più opprimente.

“Hai ragione … Proviamo a chiamarle con il Sailorofono! Solo per sapere quanto dobbiamo aspettare ancora, altrimenti noi cominciamo a pensare a qualcosa, ad un piano … Le chiamo!”

BIP BIP BIP

“Usagi! Sei con Minako?”

“Si siamo sotto la scalinata del tempio, arriviamo! E non siamo in ritardo! Siete voi che siete in anticipo!”

“Invece di obbiettare potreste muovervi, per favore? È una questione urgente!” urlò Rei stizzita.

“Uffa! Si arriviamo! Se non ci fossero tutte queste scale arriveremmo prima!” Minako si intrufolò nella conversazione.

“RAGAZZE!” urlarono le 3 dall’altra parte chiudendo la conversazione.

“Non cambieranno mai!” sospirò Ami voltandosi verso gli scalini, aspettando che le due bionde arrivassero.

 

“Eccociiiiiiiii!” dopo un paio di minuti, Usagi e Minako erano finalmente arrivate al santuario, seguite da Luna e Artemis e,  salutavano le altre agitando la mano.

 

 

 

 

 

 

*DIALOGO RIPRESO DALL’EPISODIO 188 – “PERICOLO AD ALTA QUOTA”

*FORMULA, PER L’INVOCAZIONE DEGLI SPIRITI, RIPRESA DALL’EPISODIO 099 – “LA GELOSIA”

Allora prima di tutto chiedo perdono per aver aggiornato così tardi la storia. Questo è un periodo un po’ pieno di impegni, tra studio ed esami universitari, credo di impazzire.

Devo fare alcuni appunti … Ho deciso di usare questo nemico poiché la 5^serie è la mia preferita e, inoltre, Sailor Aluminium Siren è una delle cattive che mi piacciono di più.

Nella puntata da cui ho ripreso i dialoghi, Galaxia le toglie i braccialetti privandola della sua anima. Io ho voluto cambiare un po’ le cose, immaginando che Galaxia le dia un’altra possibilità. In fondo Siren aveva scoperto l’identità di tutte le Sailor ed è un vero peccato che sia stata uccisa così senza neanche riprovarci!! xD Io ho voluto darle una seconda opportunità nella mia storia. Spero che l’idea vi piaccia.

Ho lasciato i nomi dei manga anche per le seguaci di Galaxia, sempre perché li preferisco rispetto all’anime.

Se doveste avere dubbi, comunque, vi faccio notare che:

Sailor Aluminium Siren è Sailor Fantasia;Sailor Lead Crow è Sailor Vulcania;Sailor Sailor Tin Nyanko è Sailor Metallia.

Spero di non confondervi mischiando parti del manga con quelle dell’anime. E spero che questo capitolo non vi abbia annoiate, io non ne sono convita al 100%.

Volevo anche ringraziare le mie amiche del fandom che in questi giorni hanno sopportato i miei scleri dovuti al mio blocco nel scrivere questo capitolo (vi voglio bene ragazze! Grazie di tutto!)

Vi posto due link dove potete seguire gli aggiornamenti non solo miei ma anche di altre autrici: Sailor Crystal,Diana89 e Saki85.
http://www.facebook.com/pages/Il-magico-mondo-di-Usagi/150121401721683
http://www.facebook.com/pages/I-Petali-Del-Tempo/229017633776301
In più vi posto anche il link di una storia che sto scrivendo insieme ad altre tre autrici che fanno parte sempre di questo fandom: sono ChibiRoby,CriCri e Saki85.
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=732062&i=1

   
 
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