Eugene si trovava davanti quella porta da un’eternità. Aveva chiesto ai genitori di Rapunzel di poter parlare con loro in privato, di una cosa importante.
Era tutta la mattina che pensava e ripensava a quello che doveva dire, formulando migliaia di frasi diverse che secondo lui avrebbero fatto colpo sui genitori di Rapunzel, in modo tale che non gli avrebbero detto di no.
“Signor Fitzearbarth, il Re e la Regina hanno detto che potete entrare.” Gli disse una guardia. A quelle parole Eugene sbiancò e cominciò a sudare freddo; lentamente il panico cominciò ad assalirlo.
Il giovane chiuse gli occhi.
“Coraggio Eugene, devi solo entrare e chiedere. Cosa possono dirti? Forza, entra, e sii l’uomo!” bisbigliò a se stesso, cercando di infondersi coraggio, con scarsissimi risultati. Deglutì a fatica ed aprì la porta.
Entrò in quella piccola sala, che il Re e la Regina usavano per ricevere gli ospiti, oppure per discutere di questioni importanti.
“Oh, Eugne caro! Scusaci ma abbiamo dovuto discutere fino ad ora di alcune questioni. Perdona la lunga attesa.” Disse la Regina, sorridendo dolcemente verso il ragazzo, che tentò di sorride a sua volta: il risultato fu una mezza paralisi al volto, per nulla somigliante ad un sorriso.
“Allora giovanotto, di cosa volevi parlarci? Quando ci hai chiesto udienza mi sembrava una cosa piuttosto urgente e importante.” Chiese il Re, scambiandosi un’occhiata complice con la moglie. Probabilmente entrambi avevano intuito cosa il giovano voleva chiedere loro.
“Ecco io…” cominciò Eugene, cercando di ricordare il discorso che si era preparato. Ma ogni tentativo fu vano: non ne ricordava nemmeno una parola.
Deglutì e cercò di farsi coraggio.
“Io…sono qui…vi ho chiesto…”
“Accidenti a te Eugene! Non è questo il momento di farsi
prendere dal panico!” si maledisse
mentalmente.
“IovorreisposareRapunzel!” disse infine tutto d’un fiato. I
due sovrani lo guardarono senza capire.
“Come?” chiese la Regina.
Eugene sospiro.
“Io vorrei sposare Rapunzel. Sono qui per chiedere la mano
di vostra figlia.” Riuscì finalmente a dire.
La sala piombò nel silenzio più assoluto. Eugene resistette
all’impulso di accarezzarsi la gola: era quasi sicuro che di lì a poco la sua
testa e il collo non sarebbero più stati attaccati alle spalle.
“Perché?” alla fine il Re ruppe il silenzio. Eugene
strabuzzò gli occhi.
“Perché vuoi sposare mia figlia?” chiese nuovamente il Re.
Eugene non capì perché gli avesse posto quella domanda, ma
si affrettò comunque a rispondere.
“Perché io l’amo. E mi sono stufato di doverlo fare di nascosto,
per paura che la servitù chiacchieri in giro. Perché ho paura di perderla, e so
che solo in questo modo potremmo stare insieme.” Rispose sinceramente. Pensare
alla sua amata gli ridiede coraggio.
“E se dovessi dirti di no? Cosa faresti?” chiese nuovamente
il Re.
Eugene strinse i pugni e abbassò lo sguardo, sentendo tutte
le sue speranze andare in frantumi.
“Io…non mi arrenderei, continuerei a lottare pur di stare
insieme a lei. Rapunzel…Rapunzel è il mio nuovo sogno, e se uno non lotta
almeno per i suoi sogni, per cosa dovrebbe lottare? Re, Regina, qualunque sia
la vostra risposta, sappiate che farò di tutto pur di stare insieme a
Rapunzel.” Disse risoluto. Non gli importava di nulla, l’avrebbe rapita
un’altra volta, sarebbero scappati lontano! Ma avrebbe fatto seriamente di
tutto pur di stare insieme a lei.
“Sei disposto ad andare contro tutti e tutto pur di stare
insieme a mia figlia, dunque.” Concluse il Re. Eugene annuì, continuando a
guardare per terra. Fu perché guardava per terra che non si accorse
dell’occhiata che si lanciarono i due sovrani.
“Alza lo sguardo, Eugene caro e sorridi. Io e mio marito
immaginavamo che cosa volevi chiederci, e se ti abbiamo tenuto sulle spine così
a lungo era per capire se sei pronto ad affrantora quello che comporta il
matrimonio con nostra figlia.” Eugene alzò lo sguardo senza capire cosa gli
stesse dicendo la Regina.
“Vedi, noi ti amiamo come un figlio, e come non potremmo? Ci
hai riportato ciò che avevamo di più prezioso, grazie a te sappiamo che è
felice. E poi sei un uomo d’onore ma…se noi la pensiamo così, cosa pensano i
nobili? Probabilmente per loro sei solo un uomo qualsiasi che tenta di
arricchirsi, conquistando il cuore della principessa. Noi sappiamo bene che non
è così, ma starà a te dimostrarlo a tutti. Bada bene che non sarà facile. Sei
disposto a lottare perché tutti ti guardino con occhi diversi?” chiese la
Regina. Lei e il marito erano felicissima all’idea che Eugene e Rapunzel si
spossassero, avevano conosciuto il giovane e sapevano che con lui Repunzel non
avrebbe mai conosciuto la tristezza. Ma se per loro andava bene, cosa avrebbero
detto i nobili di Eugene?
Il ragazzo stava ancora ripensando alle parole della Regina.
Un’enorme sorriso si aprì sul suo volto.
“Voi…voi…io vi ringrazio. L’ho già detto, sono disposto a
tutto pur di stare con Rapunzel! Anche a sopportare le malelingue!” esclamò
risoluto.
I due regnanti si scambiarono un’occhiata complice.
“Allora cosa aspetti. Vai a chiederlo a mia figlia!” disse
il Re, con un sorriso.
Appena sentì quelle parole Eugene volò fuori dalla stanza. I
due sovrani rimasero a fissare il punto dove un attimo prima si trovava il
ragazzo, con un sorriso stampato sui volti.
“Caro…credo proprio che saranno un magnifica coppia!”
sussurrò la regina.
“Già!” appena finì di parlare il re, comparì nuovamente
Eugene, che ritornò al centro della stanza e si fermò sull’attenti facendo
un’inchino.
“Prima avevo dimenticato di salutarvi!” bofonchiò,
imbarazzato. I due scoppiarono a ridere.
“Lascia perdere queste noiose formalità e corri da mia
figlia!” esclamò il re, facendo un gesto con la mano.
Eugene sparì un’altra volta.
“si credo proprio che non avranno problemi.” Esclamò allegra
la regina.
****
Rapunzel si trovava nel giardino del palazzo, e stava
giocando con Pascal e Maximus, quando si vide arrivare incontro Eugene a rotta
di collo. Il ragazzo frenò un attimo prima di travolgere la ragazza.
“Eugene, cos’è tutta questa fretta?” chiese stupita la
ragazza, poi osservò la faccia del suo fidanzato e vide che sprizzava felicità
da tutti i pori. Eugene la prese in braccio e la fece girare, tanto era felice.
“Eugene, che succede?” chiese divertita Rapunzel. Il ragazzo
la rimise a terra e le s’inginocchiò davanti, tenendole una mano.
“Rapunzel…mi vuoi sposare?” chiese. Sentendo queste parole
la ragazza sgranò gli occhi e si portò le mani davanti alla bocca. Il cuore le
si fermò. Eugene la guardava, aspettando la sua risposta.
“Si.” Rispose flebilmente.
“SI!” urlò poi gettandosi addosso ad Eugene, che l’accolse
fra le sue braccia. I due rotolarono sul prato per un bel pezzo. Quando si
fermarono Rapunsel afferrò Eugene per il bavero della camicia che indossava e
lo guardò dritto negli occhi.
“Si, Eugene Fitzearbarth, voglio diventare tua moglie!” esclamò, baciandolo con passione.
ANGOLO AUTRICE
Salveeeee!!! Eccomi qui con il secondo chap. A questo punto
vi chiedo una cosa...scrivo anche della cerimonia oppure lascio i tre chap?
Fatemi sapere che cosa ne pensate di questo chap!!! Un bacione
e a presto!!