Nini aveva deciso: quella sera sarebbe andata a cena con Massimo e l'indomani avrebbe raccontato la verità a Tomas.
Il conte arrivò puntuale a bussare alla sua porta.
Lei uscì con il suo sorriso radioso e un vestito bianco leggero piuttosto lungo.
-Sei davvero incantevole.- si complimentò lui.
-Grazie.
-Tieni.- disse, porgendole un mazzo di fiori.
-Oh. Che belli.- disse e sospirò...Tomas non le avrebbe mai portato dei fiori...lui sapeva che a lei non piacevano i fiori recisi. Ma non era il momento di pensare a lui.
-Ho prenotato un tavolo in un ristorantino all'aperto...molto carino...poi possiamo fare un giro lì intorno, c'è molto verde.- disse lui sorridendo.
-Perfetto, hai proprio programmato tutto...
Lui sorrise e le mise una mano sulla schiena conducendola davanti a lui.
Camminarono fino al ristorante.
Nini stava bene con lui. Sebbene il conte fosse piuttosto pieno di sè e snob con lei si comportava bene. Chiacchierarono, risero e cenarono.
-E così Nini è uscita a cena da sola con il conte?- chiese Lupe.
-Proprio così. Pare che lui ne sia rimasto folgorato...- riferì Orazio che era sempre informatissimo sui pettegolezzi dell'Ambasciata.
-Chi l'avrebbe mai detto! Nini a cena con un conte!- esclamò Carmen.
-Cosa?- chiese esterefatto Tomas, entrato in cucina per prendere un bicchiere d'acqua.
-Non lo sapeva? Nini aveva un appuntamento con il conte questa sera!- lo informò il maggiordomo.
La faccia di Tomas perse ogni traccia di colore.
Ci mancava solo questa notizia...
Al ritrovo era in corso l'ennesimo litigio tra Lola e Sofia.
Quelle due non si sopportavano proprio, indipendentemente dai loro sentimenti verso il giovane Parker.
Tony e Chow si erano schierati dalla parte della bionda mentre Juan da quella della rivale.
Martin, Gaston, Abel e Jotacé se ne stavano in disparte e cercavano di calmare gli animi, anche se poco dopo Martin si trovò a discutere con Juan, come al solito.
-Sofia, tu sei solo una falsa!- le gridò contro Chow.
-Ah certo, la cattiva sono sempre io, no?
-Sofia, tu cerchi sempre di metterci l'uno contro l'altro con le tue bugie!- le inveì contro Martin.
-Dite tanto di me, mentre i peggiori siete proprio voi! Martin, non ti rendi conto che i tuoi cosidetti amici ti nascondono un mucchio di cose?
-Che vuoi dire?- chiese Martin, facendosi serio e guardando verso Tony, Chow e Lola.
Tony e Chow abbassarono lo sguardo, colpevoli.
-Di cosa sta parlando?- chiese lui, desideroso di spiegazioni.
I due si scambiarono un'occhiata. L'espressione di Gaston era carica di panico.
Sofia riprese a parlare: -Oh, beh, allora lo dirò io! Martin, Gaston non è altro che...
-Innamorato di Sofia!- la interruppe il ragazzo nuovo.
-CHE?- esclamarono tutti quanti.
Tony e Chow si guardarono stupiti.
-No, no...lui...- balbettò Sofia ma nessuno la ascoltava più.
L'attenzione di tutti era concentrata su Gaston.
-Perdonami, Martin. So che tra te e lei c'è stato qualcosa e io non ho avuto il coraggio di dirtelo...Tony e Chow lo sapevano ma li ho pregati di non dirti niente.
-Oh, ma...non c'è problema, amico.- disse l'altro, battendogli la mano sulla schiena. Era sollevato che a Gaston non piacesse Lola.
-Allora non c'è problema se mi faccio avanti?
-No, nessun problema!- rispose lui sorridendo.
-Ehm, scusate! Un problema ci sarebbe...cosa vi dice che io sia d'accordo?- chiese la mora.
Gaston le si avvicinò.
-Tu adesso vieni con me.- le sussurrò minaccioso, trascinandola per il polso in un angolo del ritrovo, lontano dagli altri.
Intanto Nini e Massimo avevano finito di cenare e stavano passeggiando illuminati da un pallida luna, chiacchierando del più e del meno.
Ad un certo punto il conte si fece serio.
-Nini...- disse guardandola negli occhi. -Sono perdutamente innamorato di te. Grazie per avermi dato un'occasione.
Mentre vedeva gli occhi azzurri dell'uomo avvicinarsi sempre di più, lei non potè far a meno di pensare a quelli di Tomas e a come adorasse vedere riflessa la sua immagine dentro di essi.
Ma Massimo, appoggiando le labbra alle sue, la distolse da questi pensieri. Dopo aver camminato ancora un po' giunsero all'Ambasciata.
-Grazie della bella serata.- la ringraziò lui, arrivati alla casetta.
-Grazie a te, Massimo. Sono stata davvero bene.
Lui le diede un altro bacio sulle labbra.
-A domani, principessa.- la salutò.
Lei annuì e lo guardò rientrare nell'edificio.
Nini girò la maniglia della porta ed entrò nella sua casetta. Diede una rapida occhiata al letto: il nonno stava dormendo.
Così accese la luce e...
Si trovò davanti Tomas, sprofondato in una poltrona.
La ragazza sobbalzò. Lui la guardò con un'espressione indecifrabile.
-Buonasera.- le disse.
-Tomas! Che ci fai tu qui?- chiese lei, portandosi una mano al cuore dallo spavento.
L'ambasciatore si alzò dalla poltrona e le si avvicinò.
-Ho saputo che sei uscita col conte.
Lei annuì, cercando di assumere l'espressione più neutra possibile.
-Esatto.- rispose.
-Ti sei divertita? Lui...lui si è comportato bene?- chiese Tomas.
La ragazza annuì. Doveva rimanere fredda e distaccata e non cedere a quello sguardo così dolce...
L'ambasciatore avrebbe voluto dirle quello che sentiva però capì che lui non aveva diritto di immischiarsi tra lei e Massimo. Se Nini aveva deciso di essere felice senza di lui...beh, le augurava di riuscirci davvero.
-Va bene. Buonanotte.- le disse per poi superarla e uscire dalla porta.
Nini rimase ferma per qualche istante e poi si portò le mani alla faccia.
Che pasticcio!
Scusate ma oggi vado di fretta! Grazie a tutti coloro che mi seguono! recensite!
ily