Anime & Manga > Eyeshield 21
Segui la storia  |       
Autore: Kumiko_Walker    28/06/2011    1 recensioni
Era una giornata come tante: il sole splendeva, gli alberi venivano mossi leggermente dal vento, gli uccellini cinguettavano sui rami. Tutto perfetto, tranne per una persona.
Una ragazza che sfrecciava tra la gente alla velocità della luce: Yume Shiro. Una persona strana: lunghi capelli rossi scuro ed occhi verdi chiaro, con un fisico snello ed alto, con grandi forme. Doveva assolutamente andare vedere se era ammessa alla Ojo Hight School.
[ShinxOC]
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Seijuro Shin
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Yume Shiro
Capitolo 1: Ojo White Knights .vs. Deimon Devil Bats



Era già passata una settimana, e Yume non ci credeva: il giorno stesso si sarebbe combattuta la partita degli Ojo White Knights .vs. Deimon Devil Bats.
Si, “combattere”, perché quello era il termine giusto.
La Shiro si stava pettinando i capelli arruffati.
Aveva una maglietta senza-maniche e dei pantaloni di jeans aderenti e scalza, con solo le calze bianche.
Si sentì abbracciare da dietro: Shin.
A petto nudo con solo pantaloni blu, larghi, addosso.
- ‘Giorno - farfugliò lui.
- ‘Giorno - rispose lei, posando il pettine di legno - oggi è il gran giorno, eh? -.
- Sì, combatterò contro Eyeshield 21 e lo sconfiggerò - baciò la ragazza sulle labbra morbide e umide.
- Io sarò in panchina a fare il tifo - Yume aveva, stranamente, una voce sensuale.
- Ci conto - Shin lasciò la Shiro sistemarsi.
Era pomeriggio, c’erano delle nuvole bianche in cielo ed il sole era opaco.
Nevicherà, pensò Yume, guardando gli spalti che si riempivano di gente col passare dei minuti.
La Shiro non sapeva come sarebbe andata a finire, ma alzò lo sguardo al cielo e pregò che andasse tutto bene, e che nessuno si sarebbe infortunato.
Fischio di inizio, il giorno prima aveva piovuto, quindi il campo era fangoso.
- C’è qualcosa che ti turba? - chiese Wakana, con la sua voce gentile e allegra.
- Oh! - i pensieri della scout si dissolsero - no, nulla - sorrise.
Notò, che con la coda dell’occhio, Hiruma Yoichi la stava guardando, ma sviò subito lo sguardo. Le stava mandando un messaggio, con i suoi occhi demoniaci, che non provavano emozioni, ma lo sanno tutti: anche i demoni provano sentimenti.
“Vinceremo noi” le stava dicendo.
Le era bastato distrarsi per un secondo che Shin aveva già mostrato le sue capacità: aveva placcato Sena alla velocità della luce, 4.2 secondi sulle 40 yards!
Lei e il linebacker si erano allenati tantissimo per raggiungere i loro obbiettivi.
La scena, che dopo un po’ di tempo, le si parò davanti, la scioccò: tutti i Deimon Devil Bats erano disperati.
Monta non riusciva a prendere una palla, perché Sakuraba lo intercettava sempre; Sena veniva placcato da Sena.
Le loro due uniche speranze erano sconfitte, con le divise sporche di fango.
Eppure successe qualcosa che fece cadere, la penna e i fogli che Yume aveva in mano: Monta aveva preso, con una sola mano, una palla da football americano e anche dietro la testa.
Era impossibile, una cosa del genere!
Ma la cosa che la sconvolse di più fu la vittoria di Sena contro Shin: sfruttando la sua velocità era riuscito a sfuggire al placcaggio del linebacker, facendo le 40 yards in 4.1 secondi. Shin cadde atterra, e chiuse gli occhi, sentendo l’urlo del Touchdown di Eyeshield 21.
Gli Ojo White Knights avevano perso contro i Deimon Devil Bats, era così frustrante, tutti i membri della squadra piansero.
- Ci siamo allenati così tanto, eppure… - neanche Wakana, la piccola manager lavorativa, non riusciva a trattenersi dal piangere.
La Shiro strinse Koharu, in un abbraccio, si sentiva morire dentro.
Guardò Shin, ma lui stava parlando con Eyeshield 21.
- La prossima volta sarò io lo sfidante - e sorrise.
Yume notò che era la prima volta che vedeva il linebacker sorrideva per il football americano.
- Shin se avrà un rivale migliorerà in fretta - disse alle spalle della scout l’allenatore.
- Hai ragione - rispose la Shiro, sorridendo, ma con ancora le lacrime agli occhi.
La ragazza vide di sfuggita che Hiruma, il demonio biondo, la guardava.
Non ne sapeva il motivo, ma quegli occhi penetranti la rendevano inquieta.
Sviò lo sguardo, abbassando la testa., che la guardava anche lui.
Ma non con occhi penetranti, ma pieni di preoccupazione.
Quando rialzò il viso, si ritrovò davanti Shin.
La Shiro poteva vedere tutti i lineamenti del viso del ragazzo: occhi semi-chiusi, lineamenti duri, bocca contratta in una smorfia, naso che continuava ad aprirsi ad ogni suo respiro.
- E’ un peccato, vero? - chiese Yume, con il magone - che abbiamo perso… -
Voleva piangere, non davanti a Shin, perlomeno.
Era l’orgoglio.
Non voleva che la persona a cui teneva di più la vedesse piangere, non ancora, non voleva che l’episodio si ripetesse.
- C’è qualcosa che non va? - chiese Shin, notando che Yume aveva lo sguardo perso nel vuoto.
- No, nulla - la ragazza scosse la testa e sorrise - senti, perché oggi non vieni da me? -.
Shin annuì, eppure gli era sembrato che la Shiro avesse qualcosa da nascondergli.
Dopo una breve doccia, Shin e Yume cominciarono a correre, chissà dove, a detta dei loro compagni.
La ragazza aveva un’espressione nulla.
Una ferita, una ferita dell’anima.
Shin se ne accorse e si fermò.
- Perché ci fermiamo? - chiese Yume, ma non sorrise.
- Cosa c’è? -.
- Eh? - chiese la Shiro, non capendo.
- Sei strana, c’è qualcosa che non va? Qualcosa che non mi hai detto? -.
Le parole di Shin fecero fare un passo indietro alla ragazza. Era così evidente che aveva qualcosa da nascondere?
- I miei genitori, 3 anni fa, morirono - Yume fece un piccolo silenzio - o meglio, vennero uccisi -
Shin sbarrò gli occhi.
- Era una giornata di inverno, ma faceva caldo, molto caldo, io stavo ritornando da scuola, insieme ai miei fratelli. A quei tempi, loro non lavoravano, andavano ancora a scuola anche loro, facevano la 1° superiore alla Deimon, però, appena rientrammo in casa, trovammo i nostri genitori morti, con delle ferite su tutto il corpo e piansi, davanti ai miei fratelli - Yume ricordò quel giorno con un groppo alla gola, ma continuò - da lì, io non ho più pianto davanti alle persone a me care, tranne oggi ovviamente, i miei fratelli hanno smesso di andare a scuola e hanno cominciato a lavorare, poi ci trasferimmo ben lontano dalla casa da cui erano morti i nostri genitori-.
- Ma chi li uccise? - fu la domanda di Shin.
- Un ragazzo di 20 anni, era drogato e non capiva più niente e non sapeva ciò che faceva, ma che importanza ha? Nessuno mi riporterà indietro i miei genitori - a Yume, involontariamente, cadde una lacrima, sul freddo asfalto. Shin la abbracciò - andiamo? -.
La Shiro annuì debolmente, si asciugò le lacrime con le dita, ora bagnate.
Non si parlarono per tutto il tragitto, ma si tennero sempre per mano.
Appena arrivarono davanti alla porta della casa della ragazza, a Shin cominciarono a sudare le mani, anche se non ne sapeva bene il motivo.
Yume bussò due volte, e la porta si aprì.
Si ritrovò ad essere abbracciata, o meglio, schiacciata da Ichigo.
- Ichi-nii! - urlò la Shiro, arrossendo leggermente.
Akira prese di peso il fratello che schiacciava la sua sorellina.
Indossavano entrambi una maglietta bianca a maniche corte e dei jeans fino alle ginocchia, con scarpe da ginnastica nere pece.
- Shin, questi sono i miei due fratelli: Ichigo e Akira Shiro - i due salutarono con uno “Yo”.
La prima cosa che venne in mente al linebacker fu “Quei tre non sembrano proprio fratelli”.
- Su entra, è un piacere conoscere il ragazzo della nostra sorellina! - Ichigo trascinò Shin nella loro piccola casa. I due avevano preparato la cena, mentre continuavano a fare domande al povero linebacker, che rispondeva senza battere ciglio.
- Dove vi siete conosciuti? -.
- A scuola -.
- Vi siete già baciati? -.
- Sì -.
- E fatto… bè, si, insomma, hai capito… -.
- No -.
- Ichi-nii! Aki-nii! - urlò, imbarazzata, Yume.
- Che c’è? - chiese Ichigo, fingendo di essere offeso.
- Piantatela con queste domande! - la loro sorellina era furibonda.
- Che noiosa! - sbuffò il ragazzo.
La Shiro gli fece una linguaccia.
Shin, che era stato in silenzio per tutta la durata di quel “litigio”, ridacchiò.
Anche i tre fratelli risero insieme al ragazzo.
Era proprio una bella cena in famiglia, pensò, sorridendo, Yume, mentre si sistemava una ciocca dietro all’orecchio.
Solo ora si era accorta di come amasse Shin, e, anche se avevano perso contro i Deimon Devil Bats, lei lo aveva sempre amato.
- Vado un attimo in bagno - si alzò, e corse verso il bagno, con un nodo alla gola.
Aprì l’acqua gelata e si bagnò il viso, si diede anche delle pacche sulle guance, basta non ci doveva più pensare, avevano perso, si sarebbero rifatti l’anno seguente!
- Se state insieme, deve avertelo detto, no? - Shin all’inizio non capì quello che aveva detto Akira - dei nostri genitori… - ora il linebacker aveva capito.
Annuì, sinceramente non ne aveva voglia di parlarne e non voleva neanche esprimersi.
- Non ne vuoi parlare, vero? Neanche noi, i ricordi di quando eravamo felici, sono i dolori peggiori - Akira si mordicchiò il labbro, non voleva ricordarsi assolutamente dei suoi genitori.
Tante volte, però, si era fatto una domanda: perché Yume era così diversa da lui e Ichigo?
Il loro padre aveva i capelli castano scuro e gli occhi verde scuro, invece la madre i capelli castano chiaro e gli occhi chiari.
Lui sapeva benissimo che sua madre non era una donna che tradiva il proprio marito, eppure proprio non capiva quella differenza!
- Cosa sono quelle facce tristi?! - la Shiro diede una pacca sulla testa ad Akira e Ichigo, sorridendo.
- Nulla - l’unica cosa che poteva fare Akira era sorridere, nascondere i suoi dubbi e proteggere Yume, neanche a Ichigo aveva detto nulla su quello che pensava, era troppo stupido. I quattro passarono una bella serata, a chiacchierare e a scherzare.
In fondo era meglio così, pensò Akira.
Meglio sorridere che piangere, Yume lo diceva sempre, ed era proprio vero.


Note dell'autrice: ed ecco che viene fuori il passato di Yume! Non so come mi sia venuta fuori 'sta roba, ma a chi importa?! Ahahaha...
Non ho nient'altro da dire, quindi, se avete tempo, lasciatemi una, anche piccola, recensione!
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Eyeshield 21 / Vai alla pagina dell'autore: Kumiko_Walker