Serie TV > Squadra Speciale Cobra 11
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Autore: 1rebeccam    30/06/2011    2 recensioni
Una leggenda, due splendidi smeraldi e due ragazzini in pericolo...
Ben e semir stavolta si troveranno in mare di guai...
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Semir & Ben: Due mattacchioni amici per la pelle!'
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Il commissario Kruger si avvicina ai due ragazzi cercando di calmare Greta.
“Di che parli?”…ma lei continua a singhiozzare e Petar risponde al posto della sorella.
“Semir e Ben sono rimasti dentro. Dev’essere esplosa la bombola del gas per il riscaldamento, loro non sono riusciti ad uscire!”
La Kruger si volta verso la casa distrutta e ancora in fiamme. Si rivolge ai suoi agenti.
“Setacciate la zona, guardate in ogni cespuglio, in ogni dirupo, magari sono riusciti ad uscire!
Bonrat, Henzberger noi riportiamo i ragazzi a valle!”

“Santo cielo cos’è stato? Sembrava un’esplosione su nel bosco!” Rebecca sobbalza dalla sedia ed escono di corsa dal camper.
Andrea si avvicina agli agenti che tengono il contatto radio.
“Non si è fatto sentire ancora nessuno? Il commissario non ha chiamato?”
“No, signora Gerkan…purtroppo ho cercato di mettermi in contatto, ma non ho ricevuto nessuna risposta!”
Nel frattempo anche padre Klaus e Dancan arrivano al bosco, preoccupati per la sorte dei loro ragazzi.
“Rebecca cara, ci sono novità?”
“Purtroppo non ancora. Padre Klaus, io sono terrorizzata!”
“Vedrai che il Signore li proteggerà piccola mia!”
Squilla il cellulare di Andrea, è sua madre.
“Tesoro come va? Ci sono notizie?!”
“Non ancora mamma…Aida come sta?!”
“E’ qui…te la passo!”
“Ciao mammina, quando vieni?”
“Presto amore mio, tu fai la brava, va bene? Non fare arrabbiare la nonna.”
“Io brava…dov’è papuccio?”
“Tornerà presto anche lui tesoro mio…ora mandami un bacio e io te lo ritorno!”
“Sissì…SMACK … SMACK…uno è per il mio papuccio!”
“Va bene tesoro…a presto!” Riattacca.
Scoppia in lacrime, Rebecca si avvicina e l’abbraccia…
“Quando è andato via ieri, non ha neanche dato un bacio ad Aida perché stava facendo un sonnellino ed io gli ho detto di non svegliarla! Dovremmo sempre pensare che può non esserci un dopo!”
Guarda Rebecca e si accorge che le tremano le mani.
“Perdonami ti prego…ho detto una cosa stupida…mi dispiace!”
“No, hai detto una cosa giusta...ti capisco, mi sento allo stesso modo…vorrei solo potergli dire che diventerà papà! Era così eccitato al pensiero.”
“Glielo dirai presto!”
“Se avessimo fatto il test insieme, so esattamente cosa avrebbe detto per prima cosa dopo avere esultato per il bambino…”
“Davvero?...E cosa avrebbe detto!”
Rebecca fa la voce grossa come per imitare quella di Ben.
“Aspetta che lo sappia Semir!”
Scoppiano a ridere…
“Si hai ragione, credo anch’io che avrebbe detto così!”
“Già…e gli avrebbe telefonato anche nel cuore della notte!”
“Si…e la reazione di Semir sarebbe stata Opporca miseria”
Continuano a ridere, ma con le lacrime agli occhi…
Padre Klaus si rivolge alle ragazze.
“Guardate, è il commissario e ci sono anche i ragazzi. Grazie a Dio!”
Corre ad abbracciarli. Il commissario Kruger va verso Rebecca e Andrea.
“Dove sono Semir e Ben?” chiede Rebecca.
Lei non risponde…
Petar e Greta si avvicinano, la ragazzina non ha smesso un solo istante di piangere.
“Sono rimasti dentro la casa…Semir non poteva camminare e Ben non è riuscito a portarlo su perché la scala è crollata…Ci ha fatto andare via…ci ha detto di scappare…lui è rimasto con Semir…ha detto che doveva riportarlo a casa…invece non sono riusciti ad uscire…sono rimasti dentro…e poi c’è stata l’esplosione…”
Dice tutto d’un fiato continuando a singhiozzare disperata, mentre Andrea e Rebecca la guardano senza riuscire a capire bene di cosa stesse parlando!
Allora il commissario Kruger le prende da parte e dice loro come sono andate le cose.
“Mi dispiace, Jeger ha messo in salvo i ragazzi mentre la casa andava a fuoco e poi c’è stata un’esplosione. I ragazzi dicono che sono rimasti bloccati, ma io sto facendo controllare tutta l’aria circostante, magari hanno trovato una via d’uscita, avrò qualche notizia in più tra poco.”
La squadra che era rimasta a setacciare la casa e la zona circostante di cui parlava la Kruger stava rientrando.
“Non abbiamo trovato niente commissario, intorno alla casa nessuna traccia di Jeger e Gerkan, forse sono rimasti intrappolati all’interno. Una squadra della scientifica sta ancora cercando!”
Andrea e Rebecca non sono ancora riuscite a parlare, dopo avere atteso tutta la notte, una notte lunga, calma e interminabile, un uragano le sta travolgendo all’improvviso, riuscono solo a piangere silenziosamente e istintivamente tutte e due si portano la mano sul ventre!
Petar si avvicina alle due donne.
“Tu sei la moglie di Ben?”
“Come fai a saperlo?!”
“Ha detto che i tuoi occhi sono dello stesso colore degli smeraldi della principessa senza nome…ha ragione!”
poi guarda anche Andrea.
“Ha detto anche che non poteva lasciare Semir da solo, che doveva assolutamente riportarlo a casa e…che tu avresti capito!”
Rebecca guarda Andre.: “Ben ha ragione…io capisco…capisco che nemmeno Semir lo avrebbe mai abbandonato!”
La Kruger sta radunando gli altri agenti rimasti al campo base e si è messa in contatto anche con il pilota dell’elicottero.
“Cercate nel raggio di 1 km da dove c’è stata l’esplosione, l’spettore Jeger potrebbe benissimo avere trovato un’altra via d’uscita, potrebbero essere feriti e finiti magari in qualche dirupo. Fate presto e non lasciate niente di intentato, se esiste una sola possibilità che siano usciti da quella casa dobbiamo trovarli, e prima che faccia di nuovo buio!”
Gli uomini si arrampicano velocemente per la boscaglia e spariscono dietro gli alberi.
“Commissario lei crede davvero che siano ancora vivi?”
“Non lo so signora Gerkan, ma finchè la scientifica non mi dirà che nella casa ci sono i resti di qualcuno morto nell’esplosione, non fermerò le…”
Non riesce a terminare la frase perché Greta fa un urlo che li fa girare tutti dalla sua parte.
“Ossignore…sono vivi…guardate…sono qui…sono vivi!”
Guardano nella direzione che indica il dito della ragazza e li vedono.
Ben con Semir sulle spalle che cammina barcollando. La testa e il braccio sanguinanti, prima di arrivare giù nella parte pianeggiante perde l’equilibrio e cade a terra rotolando insieme all’amico fino ai loro piedi!

Qualche ora dopo in ospedale…
“Stanno bene, non preoccupatevi, l’ispettore Gerkan avrà bisogno di un paio di giorni per rimettersi in piedi, grazie al cielo l’infezione non si è propagata e con una buona dose di antibiotici tornerà come nuovo. L’ispettore Jeger ha una ferita alla testa dovuta all’esplosione, una leggera commozione cerebrale, basterà che stia immobile a letto per qualche giorno, è anche un po’ raffreddato visto il freddo che ha preso, ma per il resto sta bene, è solo molto stanco, davvero stremato! So che ha portato il suo collega sulle spalle per ore. Potete entrare se volete, li abbiamo messi nella stessa stanza!”
“Guarda come dormono tranquilli, sembrano due angioletti…eppure io avrei voglia di strozzarli per quanto ci hanno fatto stare in pena!” dice Andrea all’amica.
Si mettono a ridere e Ben e Semir aprono gli occhi.
“Ciao Raggio di sole!”
“Amore mio che bello vederti!”
Le due ragazze gli vanno incontro e li abbracciano stretti…
“Petar e Greta stanno bene?” Mentre Ben lo chiede i due ragazzi entrano nella stanza.
“Volevamo sapere come state?”
“Stavamo meglio ieri pomeriggio!” Risponde Semir.
“Si può sapere come avete fatto ad uscire da la sotto?!”
“Ho dato un mucchio di calci alla parete di legno…mi sono rotto i piedi, ma si è rotta anche la parete…e mentre uscivamo la casa è saltata in aria e siamo finiti …dov’è che siamo finiti Semir?!”
“E io che ne so ero svenuto!”
“Ah già lui ha impersonato Pisolo per tutto il tempo!”
“Beh, a questo punto Aida direbbe …e vissero tutti felici e contenti!
“E per fortuna avrebbe ragione…” risponde Ben sfoderando uno dei suoi fantastici sorrisi, scatenando le risate di tutti i presenti..
“Volevo scusarmi ancora…e volevo anche…beh…grazie Ben, di tutto. Da ora in poi cercherò di fare sempre la cosa giusta, te lo prometto!”
Ben gli sorride. “Non mi diventare troppo perfetto, sennò poi finisce il divertimento!”
“Petar dovrà fare per un anno volontariato per i lavori di utilità collettiva, ma non finirà in riformatorio!”
Greta dà un bacio a tutti e due e sussurra… “Grazie!”
“Petar ha anche aiutato la polizia a scovare l’altro complice e il luogo dove nascondevano la refurtiva, hanno arrestato anche il tizio che aveva commissionato la rapina. Insomma le anticaglie come le chiamate voi, torneranno presto a casa, compresi gli smeraldi che si riuniranno alla bella principessa senza nome!”
Ben guarda Rebecca…
“Hanno lo stesso colore dei tuoi occhi Raggio di sole! Non hai ancora detto una parola, stai bene?”
“Si, sono solo stanca e…felice che siate tornati.”…si china per baciarlo…
 “Ben, grazie per avermelo riportato a casa!” dice Andrea accarezzando il suo Semir.
“Lui avrebbe fatto la stessa cosa per me, anche se forse gli sarebbe venuto un po’ difficile portarmi sulle spalle, visto che non è uno stangone!”
“Mapporca!!! Beh …avrei sempre potuto trascinarti per la bella e fluente criniera che ti ritrovi!”
Petar e Greta ridono alle loro battute, poi Petar si avvicina a Ben.
“…Io non mi ricordo com’era mio padre, ero troppo piccolo quando è morto, ma se fosse ancora vivo…mi sarebbe piaciuto che somigliasse a te!”
Ben lo guarda commosso e per la prima volta rimane sprovvisto di parole…
“Se un giorno mi venisse in mente di entrare all’accademia di polizia, il guaio in cui mi sono cacciato sarebbe un problema?”
Semir gli chiede sorpreso: “Vuoi fare il poliziotto…sei sicuro…sai…ti sparano sempre addosso e non si guadagna molto!”
“Non importa, un tizio mi ha detto che ogni giorno devo potermi guardare allo specchio e vedere una faccia che mi piace. Ora che l’ho capito non lo dimenticherò più!”
“Petar, se aveste bisogno di qualcosa, qualunque cosa, sapete dove trovarci, anche se voleste solo farci un saluto!”
I ragazzi fanno cenno di si con la testa e vanno via.
“Sai Ben, quel Petar sarà anche una testa calda, ma è buono, buono fino al midollo, come ha detto un tizio aveva solo bisogno che qualcuno gli desse un po’ di fiducia!”
Andrea li interrompe. “Adesso basta parlare di lavoro…Ben, dovresti dare la carta di credito a tua moglie, visto che dovrete stare qui dentro per qualche giorno, noi ne approfittiamo per andare a fare spese!”
Ben e Semir le guardano stupiti…
“Spese?! Carta di credito…che intenzioni avete?!”
“Beh, sai avremo bisogno di un mucchio di cose…vestitini, copertine, scarpette, passeggino, seggiolino per l’auto, culla…preparare la stanzetta…e i peluche…si un mare di peluche…sai meglio cominciare subito, perché sembra che ci sia un mucchio di tempo e poi invece ci si riduce a fare le cose all’ultimo momento!”
Andrea guarda Semir e gli fa l’occhiolino…il marito capisce al volo e si solleva sul letto esordendo con un dei suoi MAPPORCA!!!
Allora le due ragazze scoppiano e ridere ripensando alla discussione che avevano avuto nel bosco e si rendono conto di quanto conoscano bene i loro adorati mariti!
“Hei…frena, frena…hai detto… culla?!”
“Si, culla insieme a tante altre cose…e non dimenticarti i peluche!”
“Vuoi dire che…”
“…Che quella notte sulla spiaggia, sotto la nostra bellissima barca a due piazze, abbiamo davvero concepito un bambino. Hai sempre avuto ragione tu, non so come hai fatto a capirlo, ma quella notte è successo davvero qualcosa di speciale!”
“Congratulazioni socio! Ora anche tu saprai cosa significa andare a lavoro dopo una nottata in bianco perché il tuo frugoletto piange a squarciagola, anche tu cambierai pannolini puzzolenti e uscirai all’ultimo minuto con le pappette spiaccicate sulle magliette. Grandioso, sono davvero contento per te!”
Ben non lo ascolta, chiude gli occhi, fa un enorme sorriso.
“Una bambina! Sarà una bambina!”
“Ecco che ricomincia con le intuizioni…è un incubo!!!”
“Beh…si per il 50% potrebbe essere una bambina, ma per l’altro 50% potrebbe essere un maschietto!” gli ribadisce Rebecca.
“No, è una bambina, ne sono sicuro!”
“E come fai a dirlo!? Anche se… riguardando tutti gli avvenimenti precedenti, le tue sensazioni sono sempre risultate esatte!”
Ride Andrea e Semir la rimprovera.
“Ma che fai?! Gli dai corda?”
“Hai sentito Semir? Tra meno di un anno ce ne andremo tutt’e due al parco a passeggiare con le nostre tre bambine!”
“Ancoraaaa! Come sarebbe a dire le nostre tre bambine!?”
“Te l’ho detto, anche la tua è femmina!”
“No, il mio è maschio…io la femmina ce l’ho già!”
“Ma che razza di ragionamento è che la femmina ce l’hai già!?”
“E’ un maschio!”
“…Dammi retta anche questo in arrivo è una bambina!”
“E’ un maschio!”
“E’ una femmina!”
“Maschio”…”femmina”… “maschio”… “femminaaaa!”
Rebecca e Andrea ridono a crepapelle.
“Andiamo lasciamo che i due piccioncini se la sbrighino da soli! Oh a proposito l’hai presa la carta di credito?”
“Che pensi, diciamo al medico di metterli in due stanze separate prima che Semir diventi un omicida?!”
Chiede Rebecca ad Andrea. Si guardano e poi nello stesso istante…
“Noooooooo!!!” escono dalla stanza continuando a ridere…
“Maschio”… “femmina”… “maschio”…
“Femmina…sono tutte e due femmine…mettiti il cuore in pace! Ho ragione iooooooo!!!”…
“GGGGRRRRRRRR!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”


FINE




  
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