Anime & Manga > Inazuma Eleven
Segui la storia  |       
Autore: evilangel    02/07/2011    6 recensioni
Ed ecco la long-fic sulla coppia Fubuki*Gouenji che mi ha chiesto di scrivere Digiprescelta97 (ma mi ha fatto piacere comunque scriverla!), piena d'inciucci (come li chiamo io) e incomprensioni. In fondo in fondo sarà anche una Fubuki*Kazemaru. Lo so... non sono granchè con le introduzioni, me spero vi piaccia =3
Genere: Romantico, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Eccomiiiiiiiii! Mi sono appena accorta che il capitolo precedente faceva PENA!
Quindi spero di recuperare =.=”…
So che comunque farà pena anche questo, ma devo assolutamente finire questa fic!
Non per una ragione particolare, è che sto tirando avanti questo dilemma da troooooooppo tempo x3!
Ed ecco a voi (Passa al sodo! N.d.Altra Me)… il capitolo 8!
L’ultimo Y^Y…
 
Capitolo 8)
 
Non capì il senso di quella frase subito. ‘Endou ha perfettamente ragione’… su cosa? Su cosa aveva ragione?
Poi il concetto arrivò, forte e chiaro. Rimbombava nella sua mente, come un insulso ritornello di quei tormentoni che ti assillano l’estate.
 

Endou ha ragione… Endou ha ragione…

 
E la battaglia nella sua testa incalzava senza sosta, non si placava nemmeno un secondo.
La prima voce, che gridava il suo disappunto, la sua delusione.
La seconda, che esultava per la libertà appena ritrovata.
Sentiva le grida distinte di entrambe le voci, di quel ritornello. E la guerra continuava ad incalzare.
 
<< Su cosa ha ragione? >> chiese, cercando di risultare il più ingenuo possibile. La risposta la sapeva benissimo, ma ne voleva la certezza.
Ora era la prima voce a comandare le sue azioni, e lui la ascoltava, gli obbediva. Non voleva lasciarlo andare.
 
<< Su cosa ha ragione? Non far finta… >>. Silenzio. Un silenzio che pretendeva una risposta, che non ottenne.
<< Su quel noi di cui farneticavi tanto… ora non esiste, Fubuki >>.
 
Fubuki… non lo chiamava così da tanto tempo, troppo.
Ma aveva ragione…
Silenzio. Solo la leggera passeggiata del vento tra l’erba e gli usuali canti della notte a interromperlo.
<< Ehi, Ichirouta, cos’hai? >>
<< Niente >>
<< Come niente? Dai, spara >>. Si sedette accanto all’altro.
Kazemaru lo guardò un attimo, incerto su cosa rispondergli.
<< Non ti preoccupare, non è niente >>
<< Ti conosco troppo bene, e anche un alieno capirebbe che c’è qualcosa che non va >> insistette.
La parola “alieno” lo spinse a vuotare il sacco.
<< Non ti pare che possa migliorare? >>
<< Si, tutti possiamo migliorare >>
<< No, intendo… >>. Un breve sospiro.
<< Insomma, Shirou, io non sono mica bravo come voi, non riesco a stare al passo con quelli della Alius… >>
<< Ma cosa dici? Cioè… tu sei Kazemaru Ichirouta, il più veloce di tutta la Raimon >>
<< Dici così solo per compiacermi? >>. Guardò il grigio con un misto di rimprovero, curiosità e divertimento.
<< Mannò >>. Rise. << Lo dico perché è vero >>
<< Certo, come no >>
<< No, dico sul serio >>. Gli prese una mano. << Dammi retta >>
<< Bhe, dato che non ho scampo… >>

Il grigio rise di nuovo. Quel giorno era molto incline alle risate.
<< Ti basta sapere che sarò sempre con te >>
<< Sempre sempre? >>
<< Ehm… si, staremo insieme sempre. Noi. >>
 
Quel ricordo nostalgico gli apparve nella mente, a mettere a tacere entrambe le voci.
Gli ricordava quel noi che aveva sempre ribadito, ma anche quanto gli mancassero quei momenti.
 
<< Kazemaru… >>. Non seppe aggiungere altro. Non sapeva cosa dire.
<< No, Fubuki, lasciami parlare >>. E così fece.
<< Ho sentito cosa ha detto Endou a tutti… >>
<< Ma non è vero! >>
<< No, aspetta. Ho solo detto che l’ho sentito, non che c’ho creduto >>. Il grigio annuì, istintivamente. Pendeva dalle sue labbra, a metà tra lo speranzoso e il preoccupato.
<< Ma non è questo il problema. >> Una piccola pausa, poi tornò a guardarlo. << Cosa hai fatto ieri pomeriggio? >>. Quella domanda e il cuore di Fubuki perse un colpo.
 
Cosa aveva fatto ieri pomeriggio? Era stato con Gouenji, giusto?
E dov’era Kazemaru? Fuori a prendere un gelato o che altro, giusto?
Tutto giustissimo.
 
Fubuki non disse niente. Sapeva benissimo che l’altro conosceva la risposta.
 
<< Sei stato fuori, vero? >>
<< Si… >>
<< E con chi sei stato fuori? >>.
 
Sembrava tanto un interrogatorio. Un interrogatorio lì, durante l’intervallo. Per loro fortuna non c’era più praticamente nessuno in giardino. Endou stava radunando tutti per proclamare l’errore.
 
<< Con Gouenji… Ma non volevo >>
<< Non volevi? >>. Aveva detto la cosa sbagliata. Non si può non volere uscire con un amico.
<< No, non volevo dire questo… Ma lui è solo un amico >>. Bugia. Era tanto più che un amico e l’altro lo sapeva benissimo.
<< Solo un amico… >> ripetè, distogliendo lo sguardo.
 
Fubuki si morse il labbro. Cosa avrebbe dovuto fare ora?
 
Parla con lui… cerca di chiarire le cose…
 
No, accettalo e vai da Gouenji…
 
Ma cosa dici? Lui prova ancora qualcosa per Kazemaru…
 
Ma lui dovrebbe stare con Gouenji…
 
Non è vero! Vattene tu! Stai solo peggiorando tutto!
 
Sei tu il problema! Tu che insisti a farlo stare con due persone!
 
Ma altrimenti soffrono!
 
Ma non vedi che stanno soffrendo un po’ tutti?!
 
<< Basta! >>. Fubuki era sicuro di star impazzendo. Urlare di smetterla a due voci che nemmeno esistevano.
O meglio, esistevano, ma solo nella sua testa. Incredibilmente, però, le voci tacquero. Avrebbe dovuto dir loro di smetterla già tanto tempo fa.
 
Kazemaru tornò a guardarlo. << Hai ragione, Fubuki. Basta >>. Ma cosa aveva capito? << E’ meglio se finisco di parlare così la finiamo qui >>
<< Senti >> continuò, << E’ meglio se restiamo solo amici. Va bene per te? >>
 
Fubuki lo guardò un attimo. Poi annuì. Avrebbe voluto dir di no, che non gli andava bene, ma poi cosa avrebbe dovuto fare?
Stava solo brancolando nel buio, senza una meta precisa.
Aveva due porte davanti. Due porte apparentemente uguali. Nessuna scritta, nessun dettaglio. Apparentemente uguali.
La luce che proveniva da dietro le porte, identica.
Non sapeva se la porta che aveva imboccato era quella giusta. Era ancora accecato dalla luce.
Poi la luce si disperse. Ora era… solo un amico per lui? Risposta esatta.
 
<< Bene… Allora è meglio che vada >>. Kazemaru si alzò, voleva solo andarsene. E se la sarebbe svignata tranquillamente se il grigio non gli avesse sbarrato la strada.
Nessuna parola, niente di niente. Solo uno sguardo indecifrabile. Non si capiva che emozione celassero i suoi occhi.
Si avvicinò e basta. Si avvicinò solo per strappare all’altro un ultimo bacio. E questo era d’addio per davvero.
Il tempo sembrò fermarsi per alcuni istanti. Tutte le lancette del mondo si erano fermate. I battiti sembravano rallentare.
Poi le lancette ricominciarono a girare quando le loro labbra persero quel contatto magico.
Come tanti granelli dentro a una clessidra, il tempo ricominciò a scorrere.
Si guardarono un attimo negli occhi.
 
<< Da qui solo amici, eh… >>
<< Solo amici >> ripetè il grigio.
Poi l’altro gli sorrise, andandosene.
Fubuki si sedette nuovamente sotto alla pianta. Non voleva solo incontrare Endou per dirgli di disdire nuovamente la notizia precedente.
Quindi, ora, lui e Kazemaru erano solo amici… e si accorse che gli andava bene così. Gli andava bene avere un buon amico sempre accanto, che lo conosceva così bene da non dover nemmeno chiedere che cosa aveva per capirlo. Un buon amico che s’importava davvero della sua felicità. Se non fosse stato così, non sarebbe rimasto suo amico. Ma su questo non ci avrebbe messo la mano sul fuoco…
A proposito di fuoco, dov’era finito quel porcospino biondo?
Si parla del diavolo e spuntano le corna…
 
<< Ehi, Fubuki, come è andata? >> gli chiese sedendosi accanto a lui.
<< Bene, tutto sommato >>
<< Che vuoi dire? >>
<< Che siamo solo amici… >>
<< Ah… bene >> sussurrò. Ma Fubuki aveva sentito benissimo…
<< Come? >>
<< Niente. Niente. >>
<< Come vuoi >>
Silenzio. Poi Fubuki ricominciò a parlare.
<< Ora ho davanti solo una porta >>. Non sapeva cosa lo spingeva a dirlo, forse la paura che la campanella suonasse prima di aver finito.
<< Solo una porta? >>
<< Si, prima ne avevo davanti due >>. Era un discorso strano, perché di fatto non aveva davanti nessuna porta.
Ma Gouenji sembrò capire.
<< Hai appena chiuso l’altra, vero? >>
<< Si, chiusa pochi istanti fa… >>
<< E ne sei felice? >>
<< Si e no… Ma è meglio così >>
<< Concordo >>
<< E ora tu che cosa vuoi dire? >> gli chiese guardandolo, mentre soffocava una mezza risata.
<< Che ora la porta rimasta è felice di essere l’unica. Ma non fraintenderla, gli dispiace per l’altra porta >>. Se qualcuno avesse sentito quel discorso, li avrebbe spediti tutti e due dritti al manicomio. Per loro fortuna non c’era nessuno e potevano parlare come volevano.
<< Non dispiacerti per Kazemaru, lui è felice così >>
<< E tu sicuro di essere felice così? >>
<< Ancora con ‘sta domanda… Certo che sono felice >>
<< Come vuoi >>
<< Smettila di copiarmi le battute >>. Risero leggermente. Forse solo per pazzia o imbarazzo o chissà che altro.
 
Driiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin!
 
Il suono della campanella si fece strada tra le loro lievi risate. Il suono della campanella mise a tacere entrambe le voci.
Ora non più quelle che urlavano nella mente del grigio. Quelle non avrebbero parlato mai più.
Ora erano le loro voci a esser state messe a tacere. Ora erano loro che si stavano alzando per dirigersi in classe.
 
<< Gouenji, aspetta un attimo >>. Il biondo si voltò.
<< Cosa c’è? >>
Tra i loro visi c’erano solo trenta centimetri d’aria, di vuoto, di niente.
Il grigio iniziò ad avvicinarsi. Nessun pensiero gli affollava la mente. Solo il ricordo di quel pomeriggio e di tutto quello che era successo.
Se lo ricordava perfettamente, come fosse stato ieri. Un secondo… era stato ieri.
Venti centimetri.
Anche Gouenji, prima un po’ sorpreso, incerto, iniziò ad avvicinare il viso a quello dell’altro.
Era sicuro che anche l’altro stesse pensando a quello a cui stava pensando lui.
Un tramonto sfocato, solo un sorriso e… qualcos’altro.
Dieci centimetri.
E ora era come se quella scena si stesse ripetendo. No, non era così…
Ora non c’erano più ostacoli tra loro. Ora non c’era più alcuna cosina dai capelli azzurri a disturbarne i pensieri (Ma come sono cattiva ç__ç N.d.Me)(Concordo. Spregevole u.u N.d.Fidio)(Smettila tu T0T! N.d.Me)(Scusatela se ha rovinato l’atmosfera del momento u.u N.d.Fidio)(Non è vero! Dov’ero?… N.d.Me)
Ora era completamente diverso.
Zero centimetri.
Zero centimetri a separali. Zero centimetri a separarli da come avrebbero voluto essere. Insieme.
Ma qui il tempo non si fermò, sembrò andare più velocemente.
Avrebbero voluto che quel bacio durasse di più, ma invece le lancette reclamavano il loro ritardo.
E così furono costretti a separarsi. Si guardarono negli occhi e si sarebbero persi l’uno negli occhi dell’altro se un lontano grido di Endou non li avesse risvegliati.
Chissà cosa aveva urlato…
E così, al termine di giorni sofferti e combattuti, la vita aveva riconquistato il suo equilibrio. Tutto era al suo posto.
E se ne andarono dove avrebbero già dovuto essere, cioè in classe, dove un Endou semi-depresso si stava beccando una nota per l’imitazione poco carina di un professore.
 
 
Dopo tutto quello che era successo, Fubuki e Kazemaru erano riusciti a rimanere ancora amici. E andava bene così ad entrambi.
Fubuki e Gouenji avevano trovato la loro strada, che avrebbero intrapreso insieme.
Non c’erano più porte, non c’erano più voci, non c’era più buio.
Ora c’era solo luce, luce che tracciava un cammino che avrebbero deciso loro come intraprendere.
E alla fine di tutta questa storia, lasciarono quell’albero da solo in mezzo a quel giardino, testimone di una storia andata a buon fine.
Immaginatevelo. Un involucro di legno e foglie… unico detentore della loro storia.
Un pezzo della loro vita. Delle loro emozioni e dei loro ricordi.
 

Non avrebbe rivelato il segreto a nessuno…

 

Mi arrendo =.=”… anche questo faceva PENA!
Odiatemi pure, vi do il permesso, perché la fine fa schifo!
Mi dispiace così tanto finire una fic in questo modo pietoso ç___ç…
D’altro canto, mi sono divertita a scrivere questa fic e ringrazio tutti quelli che mi hanno seguito e commentato ^^!
Spero vi sia piaciuta =3!
E ora mi dileguo ;3…
 
Kiss <3,
Evilangel98

   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: evilangel